Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Geroglifici di Soleb

Ultimo Aggiornamento: 03/02/2008 20:41
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
23/10/2006 23:41
 
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Oggi ho consultato la grammatica del Farina e il volumetto di Elli in proposito.

Entrambe sostengono che il simbolo del cappio si legga 'w o w'(quindi "u").

Elli però poi lo pone anche nel gruppo dei bilitteri, sostenendone la lettura come w3 (ossia "ua").

Se, come mi hai confermato oggi al telefono, fino al Medio Regno si leggeva "u", ma durante il Nuovo Regno assunse il suono bilittero "ua", essendo quell'iscrizione appartenente al termine della XVIII dinastia (quindi Nuovo Regno), la lettura corretta del nome in questione è:

YHUA che con la "e" aggiunta a posteriori dagli egittologi per permettere la lettura diventa Y(E)HUA
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EgiTToPhiLo/a
Scriba Reale
24/10/2006 00:02
 
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beh, non saprei, l'ultimo segno è comunque un pulcino G43, quindi una "W"....secondo me è come diceva FrAnkh con la storia di Dior.....
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
24/10/2006 00:16
 
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eheheh.... sorry.... continuo a non voler tener conto di quel povero pulcino... [SM=x822716]


ordunque.... ho tra le mani il libro in questione. D'accordo che non sta qui l'interesse principale di Biceleon, però volevo specificare che gli autori NON tengono nemmeno conto del (bilittero o unilittero che sia) 'w o w3. Ossia: nel decifrare il geroglifico del nome, essi tengono in cosiderazione soltanto tre segni come facenti parte del nome stesso: doppia piuma + cortile + pulcino (YHW) e in calce riportano una nota nella quale si riferiscono all'opera di Grandet e Mathieu (Cours d'égyptien hiéroglyphique) - pag. 748.

quindi è il cappio che, secondo questi filologi, non rientra nel nome.

Ecco da dove la lettura Yahu....
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EgiTToPhiLo/a
Scriba Reale
24/10/2006 00:19
 
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[SM=x822713]
ps. sono giunchi, non piume... [SM=x822712]
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
24/10/2006 00:23
 
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ehm.... ok.... forse dovrei andare a dormire! [SM=x822727]
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EgiTToPhiLo/a
Scriba Reale
24/10/2006 00:29
 
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anche io.. [SM=x822728]
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
26/10/2006 16:32
 
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Re:

Scritto da: -Kiya- 24/10/2006 0.16

quindi è il cappio che, secondo questi filologi, non rientra nel nome. Ecco da dove la lettura Yahu....



Ecco il punto!

Grazie Kiya, la cosa mi era proprio sfuggita, sentivo che qualcosa non quadrava.
Quindi probabilmente tutte le fonti che ho consultato traducono Yahu escludendo il cappio (W3=ua) mentre il sig. Gertoux lo include traducendo Yehua.
Pochi giorni fa un docente di egittologia mi ha risposto sulla traduzione fatta da Gertoux dicendo che:

« Si, a mio parere la trad. è corretta. Va verificata l'edizio princeps di Leclant, segnalata dall'autore»

L’ editio princeps in questione è l’articolo di Jean Leclant:

The "Tétragramme" à the époque of Aménophis III presente in Near Eastern Studies dedicated to H.I.H. Prince Takahito Mikasa on the Occasion of His Seventy-Fifth Birthday, pp. 215-219, 1991, Wiesbaden

Quest’opera dopo tanto penare sono riuscita a reperirla, sto solo aspettando che mi arrivi, se questa dovesse confermare l’assenza del cappio dal nome di Dio la questione si chiude.

Nell’attesa…secondo voi il cappio ci va o no nel nome di Dio?
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
27/10/2006 14:28
 
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Quest’argomento non finisce mai di stupirmi!

Ho scoperto che un certo Juan de la torre Suárez presidente dell’Asociación Andaluza de Egiptología (ASADE) afferma che il termine Yhw3 va tradotto Yhua che significa accampamento:

www.egiptomania.com/lista/hasta-mayo-2004.htm

e non appunto Yahvè o suoi derivati come hanno inteso Raphael Giveon ed altri, maggiori informazioni le trovate qui:

www.egiptomania.com/historia/origen_hebreos.htm

al paragrafo "Los Shasu y Yahvé".

A presto
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EgiTToPhiLo/a
Scriba Reale
27/10/2006 14:59
 
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beh, i segni non vengono inseriti a caso o solo con lo scopo di essere decorativi, quindi se c'è un segno inunposto c'è ovviamente una ragione. Quella traduzione, se non sbaglio, era YHWAW oppure YHWW, per la stessa ragione per cui vi è un G43 al fondo....continuo a non seguirti Biceleon... [SM=x822736]
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
27/10/2006 16:24
 
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Essenzialmente cerco di capire due cose:

1) Come si traduce il geroglifico e secondo quali criteri;

2) Cosa significa o a cosa si riferisce.

[Modificato da Biceleon 27/10/2006 16.28]

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