Geroglifici di Soleb | Ultimo Aggiornamento: 03/02/2008 20:41 |
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| | | OFFLINE | | Post: 798 Post: 612 | Registrato il: 21/10/2006 | EgiTToPhiLo/a | Artista del Re | |
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23/10/2006 12:32 | |
I più traducono il cartiglio in “Terra degli Shosu (oppure Shasu) Jhw”, Alan Gardiner ed altri identificano gli Shosu con dei Beduini del deserto che delimita a sud la Palestina.
Sull’argomento ho trovato una traduzione di un articolo di Siegfried Herrmann:
freeweb.lombardiacom.it/bergheim/dio/jhw%20insoleb/jhw%20in%20s...
Comunque anche questi non traduce Yehua. Quello che non capisco è perché tutti gli egittologi preferiscano la traduzione Yahu. |
| | | OFFLINE | | Post: 3.062 Post: 3.046 | Registrato il: 02/01/2006 | EgiTToPhiLo/a | Scriba Reale | |
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23/10/2006 13:00 | |
Gardiner:
"t3 S3sw" = terra dei Beduini, riferendosi al deserto a est, quindi presumibilmente il Sinai... |
| | | OFFLINE | | Post: 3.062 Post: 3.046 | Registrato il: 02/01/2006 | EgiTToPhiLo/a | Scriba Reale | |
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23/10/2006 13:16 | |
ho tagliato la testa al toro ed ho scritto ad un amico esperto per avere delucidazioni. La mia impressione comunque è che in questo tempio
oi.uchicago.edu/OI/MUS/PA/EGYPT/BEES/IMAGES/BEES_SOLEB.html
siano rappresentati i soliti "nemici" d'Egitto sottomessi e veneranti il Re, in questo caso Amenhotep Nebmaatra. Avrei anche un'altra idea in merito, ma a questo punto attendo la risposta da parte di questa persona per postarla qui.... |
| | | OFFLINE | | Post: 3.062 Post: 3.046 | Registrato il: 02/01/2006 | EgiTToPhiLo/a | Scriba Reale | |
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23/10/2006 16:51 | |
Dunque, il risultato è il seguente, così come l'amico F mi ha spiegato:
Così come è scritto, il nome nel segno della fortezza si traslittera
così: t3 S3sw yhw3w (o, forse meglio, trattandosi di popolazione
straniera, adotterei la traslitterazione sillabica che suona così:
yhww), con pronuncia convenzionale: ta shasu yhwaw, cioè 'i beduini di
Yhwaw ( o Yhaww). Effettivamente, il nome yhwaw potrebbe anche essere
ricondotto, con una buona dose di buona volontà, a Yahvè, ma bisogna
fare qualche osservazione. Innanzi tutto, la presenza della w finale ci
porta verso un altro nome. Faccio un banale esempio. E' come se, fra
10.000 anni qualcuno trovasse una inscrizione col nome del sarto Dior
senza ulteriori indicazioni, e volesse ricondurla alla parola Dio:
tanto c'è solo una consonante in più alla fine.... Poi mi ha colpito
l'assoluta incompetenza nella scrittura egizia del compilatore delle
chiose relative all'iscrizione che compaiono sopra alla fotografia.
Accanto a 'sw' dice che è un segno figurativo del re d'Egitto. Sì,
certo, ma in tutt'altro contesto. Qui il segno 'sw' ha esclusivamente
valore fonetico. Poi il segno w3, lo interpreta come l'ureo(!), e,
infine ciliegina sulla torta, il pulcino che chiude la parola viene
inteso come Hor (!!). Ne avesse fatta una giusta... In ultimo, esprimo
dubbi sull'autenticità della fotografia. Io sono stato a Soleb, e tutti
quei massi con le iscrizioni dei popoli stranieri assoggettati ad
Amenofi III giacciono sulla sabbia o su pietrisco: non vedo come possa
essere giustificata la presenza di tutta quella verde erbetta lì
attorno.....
...e poi mi aggiunge:
Ora devo fare due osservazioni. Una è che ho letto appena adesso che il
'reperto' è la copia di un'iscrizione geroglifica, che probabilmente si
trova in un giardino inglese... Ecco giustificata la verde erbetta.
Poi, seconda cosa, nella tua mail mi ero fermato ai link, e non avevo
letto le tue deduzioni. Posso dire che non hai sbagliato affatto, e che
la lettura di Yahvè è senz'altro una forzatura. E di ciò deve essersi
accorto anche l'autore dell'articolo, che mette, prudentemente, la w
fra parentesi....
questo è quanto... |
| | | OFFLINE | | Post: 7.073 Post: 6.865 | Registrato il: 12/02/2006 | Colei/Colui che siede alla destra della Sacerdotessa | Capo del Tesoro | - ShemsetRa - Architetto Reale | |
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23/10/2006 19:26 | |
Il F. che conosce Maatkara è sempre chiarificante! |
| | | OFFLINE | | Post: 3.062 Post: 3.046 | Registrato il: 02/01/2006 | EgiTToPhiLo/a | Scriba Reale | |
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23/10/2006 19:33 | |
...ha la superba e poco diffusa abitudine di chiamare le cose col loro nome. Ce ne sono pochi come lui! |
| | | OFFLINE | | Post: 41.058 Post: 22.720 | Registrato il: 24/08/2005 | Sacerdotessa di ATON | Thiatj | - ḥtm mr r ry.t '3.t wts rn n ՚ḫ n itn, S3t n m3't - | |
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23/10/2006 20:11 | |
quoto! |
| | | OFFLINE | | Post: 3.062 Post: 3.046 | Registrato il: 02/01/2006 | EgiTToPhiLo/a | Scriba Reale | |
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23/10/2006 20:32 | |
Bicelon,
spero di esserti stata utile ( più che io, soprattutto F.)
ora io sono assai curiosa di sapere che tipo di ricerca stai facendo, se posso chiedere.
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| | | OFFLINE | | Post: 798 Post: 612 | Registrato il: 21/10/2006 | EgiTToPhiLo/a | Artista del Re | |
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23/10/2006 22:25 | |
Carissima Maat Ka Ra
ti ringrazio per la mediazione con il tuo esperto amico F., di cui ho apprezzato l’intervento, purtroppo però l’attenzione è andata tutto sul testo dei due scrittori Messod e Roger Sabbah, che io avevo citato solo perché parlano dell’argomento, pur non condividendone le conclusioni.
Avrei preferito infatti che venisse analizzato quanto detto dal Sig. Gertoux in:
gertoux.online.fr/divinename/exceptional/documents.htm
Comunque, escludendo il termine Yahve, io non ho ancora capito se è giusto tradurre Yahu come fanno tutti gli egittologi (almeno per quello che so) o Yehua come fa il Sig. Gertoux. |
| | | OFFLINE | | Post: 3.062 Post: 3.046 | Registrato il: 02/01/2006 | EgiTToPhiLo/a | Scriba Reale | |
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23/10/2006 22:54 | |
se ho capito bene, Gertoux nella sua traslitterazione mette una "e" davanti alla "h". Questa è una forzatura, come possiamo dire se quella "h" viene letta o no, e se si, se le viene assegnata una vocale, e perchè proprio la "e"? L'area in questione non è mai stata identificata con precisione, mi pare, e lui stesso lo ammette che altri studiosi la pensano così, salvo poi dire che secondo lui è inverosimile senza spiegare le ragioni del suo dissentire. Come ti ho già detto, io non sono certo un'esperta di geroglifici (magari!), ma tra le prime cose che si imparano vi è proprio il problema della vocalizzazione (come la definisce Gertoux). In molti casi non è certa e lo studio del geroglifico è, per questa ragione, dinamico.
E' possibile che il nostro FrAnkh ci dica qualcosa di più in merito: è certamente una voce più autorevole della mia (ci va poco! ) |
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