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Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Montuhotep IV

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    00 26/08/2010 08:38
    ciao, riprendo una discussione vista tempo fa in un altro forum che però è rimasta inascoltata. sono curioso di sapere cosa ne pensate


    Si tratta del sovrano Montuhotep IV che ha o dovrebbe aver regnato al termine dell' XI dinastia, durante il Medio Regno.
    Il buon Cimmino lo omette completamente dal suo "Dizionario delle Dinastia Faraoniche", e come se non fosse mai esistito passa da Montuhotep III ad Amenemhat I.
    Il Gardiner fa la stessa identica cosa sostenendo, come Cimmino di cui probabilmente è la fonte, che Amenemhat fosse Visir di Montuhotep III e che successivamente lo spodestò dal trono.
    Anche "The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt" curata dal Redford ed edita dalla Oxford University, ignora completamente Montuhotep IV, dicendo le stesse cose del Gardiner e del Cimmino.
    Però la Bresciani, il Grimal e pure gli egittologi Dodson e Hilton nel testo "The Complete Royal Family of Ancient Egypt" edito dall'American University in Cairo, lo citano dandogli all'incirca 7 anni di regno.
    In "Storia del Mondo Antico. Vol. 1 "Preistoria e nascita delle Civiltà in Oriente" edita dalla Cambridge University curata tra gli altri dal grande egittologo I.E.S Edwards, c'è addirittura un capitolo dedicato a Montuhotep IV dal titolo: "La fine della XI dinastia: Montuhotpe IV e il visir Amenemhat", dove si dice che il suo Visir, di nome Amenemhat appunto, lo defenestra con un calcione e si autoproclama re d'Egitto
    Come nel libro di Dodson e Hilton già citato, anche qua si fa riferimento ad una certa Imi, madre di Montuhotep IV, indicata come una probabile moglie di secondo ordine di Montuhotep III, una delle donne del suo harem per intenderci.
    Il capitolo continua dicendo che è stata trovata una ciotola a el-Listh con il suo nome, che ci sono graffiti nelle miniere di ametista nello wadi el-Hudi e alcuni ancora più importanti nello Wadi Ammamat, che riguardano una spedizione mandata in zona per prelevare un tocco di granito di qualche tonnellata per il sarcofago reale e il relativo coperchio.

    Ora, data la sostanziale equivalenza in autorevolezza delle fonti fin qui riportate, che però sostengono le une l'esatto contrario delle altre...la domanda mi sorge spontanea:

    'sto Montuhotep IV è esistito oppure no???

    Una soluzione, accennata anche da alcuni studiosi, potrebbe essere che Montuhotep III ha poi cambiato la propria titolatura e così è stato "scambiato" per un ulteriore sovrano...




    [Fonte: discussione proposta da Paolo Bondielli, il 25 agosto 2010 sulla community di Egittologia.net]


    che ne dite?
    [Modificato da -Kiya- 28/08/2010 16:27]
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    -Kiya-
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    00 26/08/2010 19:32
    Innanzitutto grazie, Ugothep, per aver proposto un tema interessante su cui approfondire.

    Giungere a una spiegazione conclusiva ed esauriente, nonchè assolutamente attendibile, non sarà facile, tenuto conto che ci addentriamo in un'epoca non profondamente documentata. Basta considerare che a detta di Budge (e altri), ad esempio, i Re di nome Mentuhotep furono addirittura cinque e non quattro...

    Il mio parere, tuttavia, è che l'esistenza di Mentuhotep IV non possa essere ritenuta dubbia. Esistono chiari riscontri che riferiscono di lui (li hai già indicati tu, quindi non mi ripeto) e altrettanto chiaramente possiamo ritenere questo sovrano fu colpito da "damnatio memoriae", al pari di Hatshepsut e di Akhenaton, dopo di lui.
    Le ragioni di un simile atteggiamento da parte dei suoi successori non ci sono note, ma possiamo prendere per buone le affermazioni di alcuni studiosi (come Damiano Appia) che, analizzando le iscrizioni relative a Mentuhotep IV, sostiene potesse trattarsi se non di un usurpatore, quanto meno di un Re non legittimo, al quale non venne riconosciuta la natura divina. Probabilmente nacque da Mentuhotep III, ma non da una delle sue spose "ufficiali".

    Questo potrebbe spiegare perchè il Canone Regio riporta i suoi 7 anni di Regno, ma li lascia vuoti, omettendo il nome del sovrano, e anche perchè Mentuhotep IV fu escluso dalla Lista di Abido. Un'illegittimità che concesse ai nomarchi di acquisire forza e di avanzare addirittura pretese al trono. Pretese che furono rese vane dall'incoronazione di Amenemhat, visir sotto Mentuhotep IV e probabilemte suo coreggente al termine del regno di quest'ultimo.

    In tal senso, trovo particolarmente eloquente quanto riportato da Grimal, a pag. 209 del suo "Storia dell'antico Egitto - Ed. Laterza, 2003. L'Egittologo ci riferisce che gli ultimi anni dell'XI dinastia furono anni particolarmente cupi e confusi, specie per il Delta Orientale e che Amenemhet dovette ricorre alla letteratura profetica per legittimare la sua incoronazione. La sua non appartenenza alla famiglia Reale in carica prima di lui e la sua origine Alto-Egizia dovettero effettivamente causargli non poche difficoltà nell'essere accettato come Re sul trono di un Egitto ancora minacciato da lotte intestine.
    Dal contenuto del racconto profetico si intuisce che a quell'epoca il Paese fosse ancora diviso, tra Alto e Basso Egitto, nonostante l'opera di Mentuhotep II e di suo figlio, dopo di lui. Neferti, autore della profezia che consacrerà il Re, in effetti sottolinea che "... un Re verrà da Sud, un figlio dell'Alto Egitto. Riceverà la corona bianca e prenderà la Corona Rossa: riunirà le Due Corone e pacificherà i due Dei con ciò che essi vogliono"

    Forse la condizione "illegittima" di Mentuhotep, e il conseguente malcontento che poté alimentare tra le schiere di pretendententi al trono al momento della morte di Mentuhotep III, fu un'ulteriore scintilla che contribuì ad alimentare i disordini già esistenti. Forse, dunque, proprio i suoi natali condannarono Mentuhotep IV a non essere riconosciuto e ad essere consegnato all'oblio.

    Per il momento mi fermo qui, ma l'argomento merta senz'altro di essere approfondito con ulteriori ricerche [SM=x822713]
    [Modificato da -Kiya- 26/08/2010 19:40]
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    00 27/08/2010 02:14
    Mi sto documentanto attraverso le più svariate fonti (che citerò in coda). Tutti i riscontri trovati mi impediscono di ritenere che questo personaggio non sia mai esistito, come già avevo anticipato nel mio precedente intervento. A mio avviso, sarebbe forse più lecito dubitare sull'ipotesi che il vizir Amenemhet e l'omonimo sovrano che diede inizio alla XII Dinastia possano essere la stessa persona, non possedendo effettivi riscontri in merito. Ma è pur vero che sussistono buone probabilità che sia effettivamente andata così.
    Vorrei, quindi, tentare di ricostruire il profilo di questo Sovrano, dalla figura... evanescente, in base alle informazioni pervenute fino a noi o desunte dall'analisi dei documenti coevi.

    Innanzitutto va detto che vi sono già dubbi in relazione alla paternità. Non v'è certezza, infatti, che fosse figlio di Mentuhotep III. Alcuni studiosi ipotizzano che fra loro vi fosse sì un legame parentelare, ma di tipo fraterno. Mentuhotep IV potrebbe, quindi essere nato da Mentuhotep II.

    In ogni qual caso, se prendiamo per buono quanto riportato dal Canone Regio, possiamo constatare che, in effetti, Mentuhotep II fu un sovrano decisamente longevo, a cui vennero attribuiti ben 51 anni di Regno. Per contro, suo figlio, Mentuhotep III, restò sul trono "soltanto" per 12 anni. Occorre quindi considerare che quest'ultimo dovesse già essere in età avanzata quando divenne Re.
    Questo ci pone nella condizione di dover considerare una ulteriore possibilità. Se, effettivamente i due (Mentuhotep III e IV) erano fratelli, è possibile che il secondo approfittò della morte del primo per proclamarsi Re, pur magari non avendone pieno diritto.
    Se le cose andarono così, lo stesso Mentuhotep IV non doveva essere in tenera età quando indossò la Doppia Corona. Il che potrebbe spiegare l'assenza di eredi e la conseguente presa di potere da parte di Amenhemat, che forse ottenne il trono proprio in quanto designato dal Re in carica come suo successore.

    L'incertezza a riguardo dell'effettivo diritto al trono di Mentuhotep IV è data dal fatto che questi nacque da una donna di origine umile, che non vantava alcuna parentela nella famiglia reale e alla quale il sovrano, suo sposo, non riconobbe mai una titolatura adeguata.
    Non divenne Grande Sposa Reale, ma fu riconosciuta semplicemente quale "madre del Re". Da qui potrebbe aver avuto origine il mancato riconoscimento del figlio come Sovrano legittimo, mancanza che avrebbe potuto certamente contribuire alla sua successiva "cancellazione".
    L'erede al trono doveva essere concepito dal Re, indubbiamente, ma doveva anche generarsi dalla Grande Sposa Reale. E' pur vero che non sempre andò così. Ovvero non sempre il Principe Ereditario fu concepito con la Grande Sposa Reale, ma in tal caso, una volta salito al trono, egli stesso poteva provvedere ad attribuire tale titolo, o uno di pari importanza, alla propria madre (come avvenne nel caso di Amenhotep III con Mutemwia, o con la madre di Thutmosi III, Isis, che ricevette il titolo di "Sposa del dio" forse addirittura quando era ormai defunta).

    Niente di tutto ciò avvenne per Imi, colei che diede alla luce Mentuhotep IV, al quale, pertanto non venne mai riconosciuta la discendenza divina necessaria per formalizzare la sua salita al trono. Sorprende, in effetti, che Mentuhotep IV abbia, per chissà quale ragione, sottovalutato questo fondamentale dettaglio. O forse non lo fece, ma bisogna ritenere che vi fossero a monte ragioni più radicate che ne impedirono comunque la legittimazione. Ragioni che ignoriamo, naturalmente. L'assenza, ad oggi, di una tomba di sua proprietà o di proprietà della madre (da cercarsi presumibilmente in quel di Deir el-Bahari, secondo l'uso dell'epoca), purtroppo ci impone di dover convivere con i dubbi sin qui espressi.

    [continua --> ]


    [Modificato da -Kiya- 27/08/2010 03:04]
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    00 27/08/2010 03:06
    Cosa depone, dunque, a favore dell'esistenza di Mentuhotep IV?
    [<-- segue]


    Innanzitutto la sua titolatura Reale, che lo contraddistingue dai suoi predecessori omonimi:


    Il nome Horo: Hr nb tA.wj (Horus, il Signore delle Due Terre)
    Il nome Nebti: nb.tj nb tA.wj (Le Due Signore, il Signore delle Due Terre)
    Il nome Horo d'Oro: nTr.w nbw(.w) (Gli dei d'oro)
    Il Prenomen (o Nome di Trono): Neb tA.wj ra ("Il Signore delle Due Terre è Ra")
    Il Nomen (o Nome di nascita): mnTw-Htp (Montu è contento)


    Indubbiamente, poi, i rilievi e i reperti che ci hanno tramandato i suoi nomi (19 in tutto e tutti localizzati a Wadi Hammamat e Hatnub): NebtawyRa Mentuhotep e la titolatura completa (sopra riportata). Tra questi, una stele litica rinvenuta nello Wadi Hammamat e parte di un gruppo di quattro stele identiche, che proprio il Visir Amenemhet fece scolpire a nome del Re per celebrare la riuscita, con grande successo, di una spedizione avente lo scopo di estrarre granito idoneo per confezionare il sarcofago del Re. E' interessante notare che sul testo della stele compaiono i titoli che deteneva il visir, dai quali si evince il ruolo fondamentale che lo stesso rivestiva a corte. Egli è infatti indicato come "Principe" e come "favorito del Re". Seppur non esplicitamente, è forse possibile considerare la possibilità che già fin dal suo secondo anno di Regno, Re Montuhotep IV avesse stabilito chi sarebbe stato il suo successore (conclusione a cui sono giunta personalmente). Ipotesi che risulterebbe confermata dal ritrovamento di una lastra in pietra a Lisht, sulla quale compaiono entrambi i nomi e che configurerebbe Amenemhet quale co-reggente di Montuhotep IV. Al contrario della prima, quest'ultima risale, però, al regno di Amenhemat I. Pertanto la stele di Wadi Hammamat (e le sue tre gemelle), al momento, è da ritenersi l'unico documento a conferma di una durata certa del regno di Montuhotep IV (due anni). Che abbia realmente regnato per sette anni è un dato non comprovato.
    Recenti studi hanno, poi, messo in discussione che il Tempio situato a Deir el-Bahari, nei pressi di quello ben più noto di Hatshepsut, sia da attribuire ad Amenemhat I. Sussiste la possibilità, dunque, che quest'ultimo l'abbia usurpato al suo predecessore. In tal caso il Tempio a terrazza di Deir el-Bahari sarebbe l'unico monumento voluto da Mentuhotep IV e giunto fino a noi, sempre che col tempo non si pongano in luce ulteriori usurpazioni.


    [continua --> ]

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    -Kiya-
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    00 27/08/2010 03:07
    Perchè Mentuhotep IV è stato ritenuto, a sua volta, un usurpatore?
    [<-- segue ]


    Le ragioni ipotetiche, legate alla sua nascita, le abbiamo già esaminate. Che sia stato ritenuto tale dai suoi contemporanei è testimoniato dai suoi molti oppositori, alcuni dei quali assunsero addirittura una titolatura reale, per sottolineare il loro di diritto di pretesa al trono. Alcuni nomi: Antef, Iy-Ib-Khent-ry e Segerseni. Mentre è ipotizzato che il primo fosse effettivamente un membro della famiglia Reale, non meglio identificato, i due indicati successivamente potrebbero essere stati Nomarchi che avanzarono pretese illegittime.Sarebbero stati sconfitti da Amenemhet I, dopo alcuni anni di guerra.

    La situazione ereditata da Amenemhet I, quindi, depone a favore di un periodo confuso e soggetto a guerre civili, un periodo in cui qualcosa indusse i Nomarchi a poter ritenere di avanzare pretese sul trono d'Egitto. Una serie di eventi a cui il successore di Mentuhotep IV dovette far fronte con mano ferma, ricorrendo non solo alla diplomazia, ma anche all'impiego di militari per ridurre il loro potere e rivedere i confini delle loro terre.
    Entro breve (intorno al suo 16° anno di Regno), Amenemhet I decise persino di trasferire la capitale del Regno, da Tebe alla nuova Itytawy, situata a nord (località non ancora localizzata, ma che si ritiene sorgesse nei pressi dell'attuale Lisht, nella regione del Fayyoum), da dove poter operare un controllo maggiore. Una città dal nome indubbiamente eloquente e significativo: "Dominatrice delle Due Terre". Nello stesso anno, il Re modificò la sua titolatura Reale, adottando il nome Horo wḥm ms w t , "Rinnovatore delle nascite", proclamandosi fondatore di una nuova dinastia di Sovrani.
    Altrettanto eloquente e significativo è il contenuto della cosiddetta "Profezia di Neferti", a cui ho già accennato nel mio precedente intervento, che fu l'espediente a cui fece ricorso Amenemhet I per legittimare il suo Regno. Nella stessa, redatta quindi tra il termine dell'XI e l'inizio della XII Dinastia, ma ambientata durante la IV, il saggio Neferti consultato da Snefru, profetizza il declino del Paese e il suo soccombere alle forze del Caos e l'arrivo di un "salvatore", Ameny (non a caso diminuitivo di Amenenhet), di cui fornisce dettagli precisi a riguardo dell'origine e della relativa maternità, che avrebbe riunito l'Egitto sconfiggendo le forze del male. E così, in un certo senso, fu. Dopo aver occupato la Nubia e limitato il crescente potere della Libia, Amenhemet I fu, presumibilmente, assassinato intorno al suo 30° anno di Regno (si ritiene vi sia stata una congiura di Palazzo, a suo danno). Ma a quel punto i giochi erano già decisi: Amenhemat I aveva già associato al trono suo figlio, Ankh-Meswt, ovvero Sesostri I. Da allora il Medio Regno visse un periodo di pace, oltre che fiorente sia in ambito "artistico" che commerciale, e tale restò per circa 200 anni.




    Fonti consultate:

    "Akhenaten: King of Egypt" di Cyril Aldred, 1988
    "Chronicle of the Pharaohs" di Peter Clayton, 1994
    "Storia dell'Antico Egitto" di Nicolas Grimal, 2003
    "Monarchs of the Nile" di Aidan Dodson, 1995
    " The Oxford History of Ancient Egypt" di Ian Shaw, 2000
    "A History of Egypt: From Earliest Times to the Present" di Jason Thompson, 2008
    [Modificato da -Kiya- 27/08/2010 03:12]
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    ugothep
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    00 27/08/2010 09:10
    intanto grazie della solita dotta, documentata ed accurata risposta.
    beh effettivamente anche a me sembrava piuttosto strano che un faraone, per quanto controverso o nebuloso potesse "scomparire" così, soprattutto se suffragato da menzioni di Grimal e Bresciani (e Aldred, di cui non avevo tenuto conto), l'unica cosa che mi insospettiva era la totale mancanza di sue tracce tra le righe del Gardiner. quanto darei per avere a disposizione, anche solo per 5 minuti, di una macchina del tempo...
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    -Kiya-
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    00 27/08/2010 09:25
    C'è da dire, a discolpa di Gardiner, che egli pubblicò il suo "Egypt of the Pharaoh" nel 1961 e che morì due anni dopo.
    Occorre pertanto chiedersi a che punto fossero gli studi a quell'epoca e valutare quanto fosse già stato scoperto e quanto ancora risultava confuso (più di adesso) o addirittura oscuro.
    Durante le mie ricerche su Mentuhotep ho avuto modo di consultare anche alcuni testi del Breasted , che visse tra il 1865 e il 1935, e appurare che confuse Mentuhotep IV con Mentuhotep II. Gli attribuì circa 46 anni di regno e la costruzione del Tempio di Deir el-Bahari che fu di ispirazione per Hastshepsut.
    Gardiner, da quanto ho potuto intuire, considera Mentuhotep III e IV come la stessa persona. Infatti si riferisce al primo definendolo NebtawyRa Mentuhotep che, come abbiamo visto, era invece il Prenome associato al Nome di Nascita del secondo.

    Entrambi erano, dunque, al corrente dell'esistenza di questo sovrano, ma forse non ebbero modo di distinguerlo adeguatamente dai suoi predecessori.

    Occorrerebbe sapere a quanto risalgono le scoperte delle iscrizioni e delle stele di Wadi Hammamat, ma per il momento non ho trovato riscontri a riguardo.
    [Modificato da -Kiya- 27/08/2010 09:30]
  • Paolo Bondielli
    00 28/08/2010 15:52
    Carissimi, un saluto a tutti quanti:-)

    sono Paolo Bondielli del sito di Egittologia.net...volevo segnalare che l'intervento con cui ughotep ha iniziato, è stato copiato pari pari...e intendo proprio copiato parola per parola, da un mio intervento del 25 agosto 2010 fatto all'interno della community di Egittologia.net.

    La data di immissione del messaggio di ughotep è il 27 agosto 2010...sostenere che si tratta di un argomento trovato tempo fa e lasciato senza risposta (tra l'altro invece se ne comincia a parlare) mi pare un tantino eccessivo, visto che erano passati solo due giorni e siamo in un mese dove molte persone sono in ferie:-)

    Caro ughotep, non sei stato un esempio di correttezza considerato anche l'impegno che il sottoscritto ha messo relativamente al nome di tua figlia e al tatuaggio che vorresti farti.

    Ti ringrazio Kiya (chiarendo che non hai nessuna responsabilità nella vicenda) per l'approfondita ricerca che leggerò con cura nei prossimi giorni:-)

    Un caro saluto a tutti


  • Paolo Bondielli
    00 28/08/2010 16:02
    Anzi...ho pure letto male...il post di ughotep è stato inserito il giorno 26 agosto!
    E' come se tu, ugo, avessi letto il mio post oggi...e domani l'avessi inserito qua su egittophilia...sostenendo di averlo letto in un forum "tempo fa"...non è carino:-)
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    -Kiya-
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    00 28/08/2010 16:24
    Ciao Paolo e... bentornato su questi lidi. Non ci si leggeva da un po', in effetti.

    Prendo atto dell'accaduto e procederò con il dovuto intervento: modificherò il post di apertura, qualificando autore originale e provenienza, come giusto che sia.

    Onestamente, ho inoltrato una mail all'autore della discussione con la quale chiedevo dettagli espliciti sulla provenienza del testo. Non ci piace leggere altrove materiale proveniente da qui e privo dei dovuti riconoscimenti, pertanto cerchiamo di contrastare queste abitudini anche in casa nostra. Concordo nell'affermare che sono circostanze spiacevoli, in cui viene a mancare il rispetto verso chi impegna il proprio tempo in ricerche e approfondimenti.
    Al momento non ho ancora ricevuto risposta, ma è pur vero che non ho nemmeno incrociato Ugothep online dopo averla inviata. Sicuramente vorrà chiarire il malinteso.
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