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Cosa depone, dunque, a favore dell'esistenza di Mentuhotep IV?
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Innanzitutto la sua titolatura Reale, che lo contraddistingue dai suoi predecessori omonimi:


Il nome Horo: Hr nb tA.wj (Horus, il Signore delle Due Terre)
Il nome Nebti: nb.tj nb tA.wj (Le Due Signore, il Signore delle Due Terre)
Il nome Horo d'Oro: nTr.w nbw(.w) (Gli dei d'oro)
Il Prenomen (o Nome di Trono): Neb tA.wj ra ("Il Signore delle Due Terre è Ra")
Il Nomen (o Nome di nascita): mnTw-Htp (Montu è contento)


Indubbiamente, poi, i rilievi e i reperti che ci hanno tramandato i suoi nomi (19 in tutto e tutti localizzati a Wadi Hammamat e Hatnub): NebtawyRa Mentuhotep e la titolatura completa (sopra riportata). Tra questi, una stele litica rinvenuta nello Wadi Hammamat e parte di un gruppo di quattro stele identiche, che proprio il Visir Amenemhet fece scolpire a nome del Re per celebrare la riuscita, con grande successo, di una spedizione avente lo scopo di estrarre granito idoneo per confezionare il sarcofago del Re. E' interessante notare che sul testo della stele compaiono i titoli che deteneva il visir, dai quali si evince il ruolo fondamentale che lo stesso rivestiva a corte. Egli è infatti indicato come "Principe" e come "favorito del Re". Seppur non esplicitamente, è forse possibile considerare la possibilità che già fin dal suo secondo anno di Regno, Re Montuhotep IV avesse stabilito chi sarebbe stato il suo successore (conclusione a cui sono giunta personalmente). Ipotesi che risulterebbe confermata dal ritrovamento di una lastra in pietra a Lisht, sulla quale compaiono entrambi i nomi e che configurerebbe Amenemhet quale co-reggente di Montuhotep IV. Al contrario della prima, quest'ultima risale, però, al regno di Amenhemat I. Pertanto la stele di Wadi Hammamat (e le sue tre gemelle), al momento, è da ritenersi l'unico documento a conferma di una durata certa del regno di Montuhotep IV (due anni). Che abbia realmente regnato per sette anni è un dato non comprovato.
Recenti studi hanno, poi, messo in discussione che il Tempio situato a Deir el-Bahari, nei pressi di quello ben più noto di Hatshepsut, sia da attribuire ad Amenemhat I. Sussiste la possibilità, dunque, che quest'ultimo l'abbia usurpato al suo predecessore. In tal caso il Tempio a terrazza di Deir el-Bahari sarebbe l'unico monumento voluto da Mentuhotep IV e giunto fino a noi, sempre che col tempo non si pongano in luce ulteriori usurpazioni.


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