00 26/08/2010 19:32
Innanzitutto grazie, Ugothep, per aver proposto un tema interessante su cui approfondire.

Giungere a una spiegazione conclusiva ed esauriente, nonchè assolutamente attendibile, non sarà facile, tenuto conto che ci addentriamo in un'epoca non profondamente documentata. Basta considerare che a detta di Budge (e altri), ad esempio, i Re di nome Mentuhotep furono addirittura cinque e non quattro...

Il mio parere, tuttavia, è che l'esistenza di Mentuhotep IV non possa essere ritenuta dubbia. Esistono chiari riscontri che riferiscono di lui (li hai già indicati tu, quindi non mi ripeto) e altrettanto chiaramente possiamo ritenere questo sovrano fu colpito da "damnatio memoriae", al pari di Hatshepsut e di Akhenaton, dopo di lui.
Le ragioni di un simile atteggiamento da parte dei suoi successori non ci sono note, ma possiamo prendere per buone le affermazioni di alcuni studiosi (come Damiano Appia) che, analizzando le iscrizioni relative a Mentuhotep IV, sostiene potesse trattarsi se non di un usurpatore, quanto meno di un Re non legittimo, al quale non venne riconosciuta la natura divina. Probabilmente nacque da Mentuhotep III, ma non da una delle sue spose "ufficiali".

Questo potrebbe spiegare perchè il Canone Regio riporta i suoi 7 anni di Regno, ma li lascia vuoti, omettendo il nome del sovrano, e anche perchè Mentuhotep IV fu escluso dalla Lista di Abido. Un'illegittimità che concesse ai nomarchi di acquisire forza e di avanzare addirittura pretese al trono. Pretese che furono rese vane dall'incoronazione di Amenemhat, visir sotto Mentuhotep IV e probabilemte suo coreggente al termine del regno di quest'ultimo.

In tal senso, trovo particolarmente eloquente quanto riportato da Grimal, a pag. 209 del suo "Storia dell'antico Egitto - Ed. Laterza, 2003. L'Egittologo ci riferisce che gli ultimi anni dell'XI dinastia furono anni particolarmente cupi e confusi, specie per il Delta Orientale e che Amenemhet dovette ricorre alla letteratura profetica per legittimare la sua incoronazione. La sua non appartenenza alla famiglia Reale in carica prima di lui e la sua origine Alto-Egizia dovettero effettivamente causargli non poche difficoltà nell'essere accettato come Re sul trono di un Egitto ancora minacciato da lotte intestine.
Dal contenuto del racconto profetico si intuisce che a quell'epoca il Paese fosse ancora diviso, tra Alto e Basso Egitto, nonostante l'opera di Mentuhotep II e di suo figlio, dopo di lui. Neferti, autore della profezia che consacrerà il Re, in effetti sottolinea che "... un Re verrà da Sud, un figlio dell'Alto Egitto. Riceverà la corona bianca e prenderà la Corona Rossa: riunirà le Due Corone e pacificherà i due Dei con ciò che essi vogliono"

Forse la condizione "illegittima" di Mentuhotep, e il conseguente malcontento che poté alimentare tra le schiere di pretendententi al trono al momento della morte di Mentuhotep III, fu un'ulteriore scintilla che contribuì ad alimentare i disordini già esistenti. Forse, dunque, proprio i suoi natali condannarono Mentuhotep IV a non essere riconosciuto e ad essere consegnato all'oblio.

Per il momento mi fermo qui, ma l'argomento merta senz'altro di essere approfondito con ulteriori ricerche [SM=x822713]
[Modificato da -Kiya- 26/08/2010 19:40]