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Perchè Mentuhotep IV è stato ritenuto, a sua volta, un usurpatore?
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Le ragioni ipotetiche, legate alla sua nascita, le abbiamo già esaminate. Che sia stato ritenuto tale dai suoi contemporanei è testimoniato dai suoi molti oppositori, alcuni dei quali assunsero addirittura una titolatura reale, per sottolineare il loro di diritto di pretesa al trono. Alcuni nomi: Antef, Iy-Ib-Khent-ry e Segerseni. Mentre è ipotizzato che il primo fosse effettivamente un membro della famiglia Reale, non meglio identificato, i due indicati successivamente potrebbero essere stati Nomarchi che avanzarono pretese illegittime.Sarebbero stati sconfitti da Amenemhet I, dopo alcuni anni di guerra.

La situazione ereditata da Amenemhet I, quindi, depone a favore di un periodo confuso e soggetto a guerre civili, un periodo in cui qualcosa indusse i Nomarchi a poter ritenere di avanzare pretese sul trono d'Egitto. Una serie di eventi a cui il successore di Mentuhotep IV dovette far fronte con mano ferma, ricorrendo non solo alla diplomazia, ma anche all'impiego di militari per ridurre il loro potere e rivedere i confini delle loro terre.
Entro breve (intorno al suo 16° anno di Regno), Amenemhet I decise persino di trasferire la capitale del Regno, da Tebe alla nuova Itytawy, situata a nord (località non ancora localizzata, ma che si ritiene sorgesse nei pressi dell'attuale Lisht, nella regione del Fayyoum), da dove poter operare un controllo maggiore. Una città dal nome indubbiamente eloquente e significativo: "Dominatrice delle Due Terre". Nello stesso anno, il Re modificò la sua titolatura Reale, adottando il nome Horo wḥm ms w t , "Rinnovatore delle nascite", proclamandosi fondatore di una nuova dinastia di Sovrani.
Altrettanto eloquente e significativo è il contenuto della cosiddetta "Profezia di Neferti", a cui ho già accennato nel mio precedente intervento, che fu l'espediente a cui fece ricorso Amenemhet I per legittimare il suo Regno. Nella stessa, redatta quindi tra il termine dell'XI e l'inizio della XII Dinastia, ma ambientata durante la IV, il saggio Neferti consultato da Snefru, profetizza il declino del Paese e il suo soccombere alle forze del Caos e l'arrivo di un "salvatore", Ameny (non a caso diminuitivo di Amenenhet), di cui fornisce dettagli precisi a riguardo dell'origine e della relativa maternità, che avrebbe riunito l'Egitto sconfiggendo le forze del male. E così, in un certo senso, fu. Dopo aver occupato la Nubia e limitato il crescente potere della Libia, Amenhemet I fu, presumibilmente, assassinato intorno al suo 30° anno di Regno (si ritiene vi sia stata una congiura di Palazzo, a suo danno). Ma a quel punto i giochi erano già decisi: Amenhemat I aveva già associato al trono suo figlio, Ankh-Meswt, ovvero Sesostri I. Da allora il Medio Regno visse un periodo di pace, oltre che fiorente sia in ambito "artistico" che commerciale, e tale restò per circa 200 anni.




Fonti consultate:

"Akhenaten: King of Egypt" di Cyril Aldred, 1988
"Chronicle of the Pharaohs" di Peter Clayton, 1994
"Storia dell'Antico Egitto" di Nicolas Grimal, 2003
"Monarchs of the Nile" di Aidan Dodson, 1995
" The Oxford History of Ancient Egypt" di Ian Shaw, 2000
"A History of Egypt: From Earliest Times to the Present" di Jason Thompson, 2008
[Modificato da -Kiya- 27/08/2010 03:12]