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La stele di Maati

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    Horemhat
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    Wab di Sekhmet
    00 21/02/2021 18:02
    Buona sera e buona domenica a tutti.
    Navigando mi sono imbattuto in questa stele dell'inizio del Medio Regno (datata  2051–2030 aC, prima metà del regno di Mentuhotep II); è esposta al Metropolitan Museum of Art di New York (Accession Number: 14.2.7), è visibile in rete al'indirizzo:

    https://www.metmuseum.org/art/collection/search/544005

    La stele  in calcare ("Limestone") è ben scolpita ed è dedicata al guardiano della porta ("gatekeeper") Maati. Sul sito non c'è una traduzione come per altri oggetti siminli.

    A colpo d'occhio sembra traducibile senza grossi problemi a parte un paio di intoppi sui quali forse c'è bisogno di ragionarci un po'.

    Confido nell'aiuto del Maestro Nec, se qualcuno ha voglia di cimentarsi è (come sempre) il benvenuto.

    Allego l'immagine della stele.

    A presto

    Hor

     



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    nectanebo
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    Maestro degli Scribi
    00 22/02/2021 20:39
    Ciao Hor.

    La stele non sembra delle più facili ma si può tentare.

    La partenza è una formula d'offerta con una prima difficoltà iniziale
    dopo Anubi.

    Comincia tu come credi, e poi vedremo il da farsi.

    Nec.
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    Horemhat
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    EgiTToPhiLo/a
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    Wab di Sekhmet
    00 23/02/2021 20:16
    Prima di tutto ti saluto e ti dico che è un piacere risentirti... è un eriodo difficile ma passerà!
    Ed ora iniziamo!

    L’iscrizione si sviluppa su una riga al di sopra della figura e su quattro colonne, la lettura è da destra verso sinistra.

    Il nome del titolare appare all’inizio della seconda colonna, preceduto dalla preposizione n “per” alla fine della prima colonna, secondo me tutto quello che c’è prima dovrebbe riguardare la formula di offerta.

    Ho quindi tradotto la riga superiore e la prima colonna, ad eccezione dei simboli in rosso dei quali non sono sicuro e vorrei un attimo pensarci(ho indicato col punto un simbolo che non riesco ad identificare con certezza).

    La mia traduzione è:

    per wab.t ho trovato:

    che mi sembra pertinente,

     

    su dbH o meglio dbH-Htp:

    sulla stele mi sembra di vedere un  vaso wn probabilmente preso “in prestito” da:

    Sinceramente avevo un po' sottovalutato la difficoltà della cosa. sembra una di quelle steli che vanno tradotte con "elasticità mentale".

    Dammi un po’ le tue impressioni…

    a presto

    Hor

     


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    nectanebo
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    EgiTToPhiLo/a
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    Maestro degli Scribi
    00 24/02/2021 18:34
    Come sempre, ogni iscrizione egizia presenta novità, dovute a molteplici fattori.
    La totale elasticità di questo modo di scrivere, permette miriadi di variazioni sul tema, e il risultato è che nella traduzione si arriva a diverse interpretazioni.

    Iniziando con la prima riga, siamo più o meno sulla stessa linea. Ecco la mia versione:

    Un'offerta che il re dà ad Anubi che è sulla sua montagna, ed è nel luogo
    dell'imbalsamazione, signore della terra sacra, (affinchè dia) un'offerta invocativa
    (consistente in) mille pani e (brocche) di birra, mille bovini e uccelli, mille (vasi) di
    alabastro e (pezzi) di stoffa, migliaia di ogni cosa buona e pura, pane purificato per la casa di…


    t wab n pr Questa è l’unica differenza di interpretazione: Pane purificato per la casa

    Prima colonna, traduzione:

    di Montu, un pasto funerario nella casa di Osiride amata (dagli) spiriti in cui (oppure: dentro la quale) si nutrono….

    concordo con dbH.t htp = pasto funerario, anche se la scrittura ha il segno tondo “di troppo” ?
    Potrebbe essere X6 identificativo di pane. Il senso ci sarebbe, l’estetica no.
    Il segno tondo più avanti, l’ho interpretato come Aa1 per legarlo al segno successivo G25 = spiriti.

    La parola finale ha il segno iniziale con due opzioni: Z11 oppure M42, ambedue possono essere traslitterati wnm se seguiti da A2 = mangiare, nutrirsi.

    Cosa ne pensi ?

    Ciao, Nec.
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    Horemhat
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    Wab di Sekhmet
    00 25/02/2021 16:22
    Risposta breve: sono d'accordo con te

    Risposta lunga:
    Su t wab n pr la versione  "Pane puro per la casa" era stata la mia prima ipotesi, poi ho trovato il termine sul vocabolario e mi sono lasciato convincere. Sinceramente penso che possa andare bene anche rimanere sul semplice, anche perchè l'idea di fondo è un qualche alimento che per entrare nel tempio subisce un rituale di purificazione. Eventualmente quando farò il documento riassuntivo posso indicare alcune traduzioni alternative (lo fa il MET, lo potremo fare noi che siamo dilettanti...)

    Il segno supplementare di dbH.t htp per me è un mistero e credo rimarrà tale... è un cerchio dunque somiglia di più ad  Aa1 ma il senso porta altrove, forse sbagliato per sbagliato mettiamone uno che identifichi il pane (X3, X6, Z8 ???) e poi solita nota  di chiarimento. 

    Il simbolo che accompagna G25 è un mistero, quelle due antenne sono disegnate o sono un danno successivo? 
    un segno potrebbe essere X5 ma a simboleggiare cosa? Altro mistero che credo rimarrà tale.

    Su mrrt ho poche certezze, la reduplicazione indica che è (quasi) sicuramente un participio ma non c'è nessun termine femminile. Il G&M dice che in questi casi andrebbe tradotto come "ciò che"... dunque "ciò che amano" e poi gli spiriti/anime, dopo c'è un wnm scritto con un segno che è l'esatta via di mezzo fra Z11 ed M42. Poi im che interpreto come im-Ø cioè in ciò.
    La frase verrebbe letteralmente:
    "e ciò che è amato dagli spiriti nutrirsi in ciò", che poi è la tua versione o al limite "e ciò di cui amano nutrirsi gli spiriti".

    Avevo trovato anche 
     
    ma secondo me ci porta fuori strada, meglio restare sul seminato

    Comunque mi sembra che siamo sostanzialmente d'accordo. 
    Se non ci sono ulteriori osservazioni passo alle colonne successive, una serie di titoli con una chicca finale.

    Hor
    [Modificato da Horemhat 25/02/2021 16:23]
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    nectanebo
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    00 26/02/2021 12:06
    Ok, a te ripartire con la seconda colonna.

    Io intanto preparo la mia versione per il confronto.

    Ciao, Nec
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    00 26/02/2021 16:27

    Vista la scarsa difficoltà delle due colonne che seguono sono andato abbastanza spedito fino al punto che presentava un po' più di complessità;

    Le righe sono in gran parte un elenco di titoli del titolare della stele che si dichiara anche “amato dal suo superiore […] Bebi”, probabilmente colui che diventerà visir sotto Mentuhotep II.

    Traduzione: Segue da "per..."


     




    Per Xr-tp-N(y)sw.t “Ciambellano” vedi Vigus p. 640,

    Per imy-rA-xtmty “Tesoriere” l’ho trovato sul Collier-Manley p. 102,

    Ho tradotto imy-rA sbA.w come “guardiano delle porte” dato che il termine “portiere” mi fa venire in mente uno coi guantoni che cerca di parare i rigori… (o in alternativa uno col cappello seduto in guardiola).

    La particella grt l’ho considerata alla luce di una sottile differenza di grafia fra T28 (scolpito con una riga in mezzo) e W11/W12 (con un segnetto alla base).

     

    Il nodo di queste colonne (nonché la parte più difficile ed interessante) è il simbolo molto stilizzato alla fine della colonna 2:

    Vedi la prima figura allegata,

    La parola si intuisce ma ero francamente curioso di capire realmente quale simbolo fosse. Non ho trovato nessun segno somigliante a quello scolpito. Ho pensato, allora, che lo scriba incisore a causa della complessità del simbolo da realizzare potesse aver attinto dallo ieratico. Ho spulciato un po’ ed ecco:

    Vedi la seconda figura allegata,

    mistero risolto, al centro dell’immagine si vede chiaramente il simbolo utilizzato, uno di quelli che rappresentano D19/D20. La linea spessa dall’andamento che ricorda vagamente una J rappresenta il profilo del naso, le due righe orizzontali parallele il contorno dell’occhio.

    In questo modo ho avuto la conferma che la parola era ssn, causativo di sn: respirare, odorare, annusare, baciare. La traduzione è verosimilmente una metafora che allude alle grandi capacità di amministratore di Bebi.

    Come sempre aspetto commenti.

    Hor


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    nectanebo
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    Maestro degli Scribi
    00 27/02/2021 18:14
    Devo dire che hai fatto una impeccabile analisi.
    Trovare il segno dallo ieratico è stato grande, io ero andato solo per logica del testo.
    La mia versione dipende solo dalla applicazione di vocaboli diversi, ma si può definire identica alla tua.

    ...direttore delle porte di Maat(y), che dice: Sono uno che è amato (dal) suo signore e il suo favorito; sono uno che è amato dal suo direttore,
    il ciambellano del re e direttore delle cose sigillate/segrete Bebi, è lui inoltre, che mi ha permesso di respirare l'aria….
    (lett. che ha fatto si che io respirassi l’aria
    …)

    Ora l’ultimo miglio.
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    Horemhat
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    Wab di Sekhmet
    00 02/03/2021 18:04

    L’ultimo miglio di una maratone è sempre il più difficile, sarà per la stanchezza, e anche questo non fa eccezione.


    non riesco a piazzare quel ms coniugato a compiuto/stativo (ms=kwi?). Il resto mi tornerebbe abbastanza.


    Andiamo con ordine. Secondo il sito del MET questa stele citerebbe “Antef il grande” (uno dei sovrani della XI dinastia ?, divinizzato???), dunque ho preso per buona questa ipotesi.


    Dunque questa la mia traduzione, il finale (m Xr(y)t-hrw n(y).t ra nb) l’ho ripreso dalla stele di Megegi (sempre al MET) che nel sito è accompagnata dalla traduzione. 
    https://www.metmuseum.org/art/collection/search/544007 

    Secondo me una interpretazione potrebbe venir fuori donando allo stativo un valore ottativo (vedi per es. E. Ciampini, La lingua dell’antico Egitto p. 183): “un’offerta verbale ad Antef il grande, possa io (ri)nascere e possa egli (Antef) portare a me le offerte alla necropoli (per le necessità giornaliere) ogni giorno”.

    Dimmi un po’…

    Hor


    [Modificato da Horemhat 02/03/2021 18:05]
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    nectanebo
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    EgiTToPhiLo/a
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    Maestro degli Scribi
    00 04/03/2021 22:16
    Siamo alle battute finali.

    Il Nome di An(tef):
    E’ ripreso da altre parti in didascalie di accompagnamento della stele.
    Il nome è dubbio anche per la mancanza di f finale del nome. Non si può però dare spiegazioni in merito.

    ms … mi sembra anteposto a un nome = Iku. Il segno che segue io l’ho interpretato come determinativo femminile B10 mal inciso. Risultato: nato (da) Iku

    A questo punto il testo:

    in ogni casa, un'offerta invocativa ad An(tef) il Grande, nato da Iku, affinchè mi conceda (dare lui a me) nella necropoli, delle offerte quotidianamente ogni giorno.

    Non ho altro da aggiungere, ma credo che come le altre volte, abbiamo dato un buon contributo
    alla lettura in italiano di questa stele.

    Ciao e alla prossima.

    Nec.
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