Malaria e necrosi ossea responsabili della morte di Tut [era: Aspettando Indianapolis - " I misteri di Tut risolti"]

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ACUSinpw
00martedì 2 marzo 2010 02:29
Sarebbe stato plausibile che nelle rappresentazioni amarniane, dato l'alto valore attribuito alla famiglia reale, Tut comparisse, ma solo se fosse stato figlio di Nefertiti, cosa che non è possibile sostenere. Ritorno a dire che finchè non saranno rinvenute nuove fonti, dobbiamo accettare la versione più plausibile: siamo, scientificamente, molto più giustificati a ritenere KV55 il corpo di Akhenaton, in quanto abbiamo diverse fonti a favore di questa identificazione, di Smenkhara, come già detto da Kiya, non abbiamo nulla, nè di altri possibili figli di Amenhotep III e Tiye (e ci tengo a sottolineare questo: non si tratta di un figlio di Amenhotep III qualsiasi, ma figlio del re e della grande sposa reale: con probabilità un personaggio del genere avrebbe dovuto rivestire un qualche tipo di ruolo di cui sarebbe facile sapere qualcosa, se fosse esistito.) Quindi l'unico ballottaggio, secondo me, rimane con Smenkhare, le cui fonti "probanti" sono nulle. Ergo, fino a nuove scoperte, non possiamo sostenere che sia Smenkhare il padre di Tut, non tanto quanto potremmo sostenere che la Grande Piramida è stata edificata da un superstite di Atlantide...
Teie
00martedì 2 marzo 2010 09:20
Re:
-Kiya-, 02/03/2010 0.20:

Effettivamente non era tradizione rappresentare gli eredi al trono, o comunque i figli maschi, in tenera età. Ricordo che ne abbiamo già trattato in passato, ma dovrei eseguire ricerche in proposito.




Se ho capito bene, mi viene in mente la rappresentazione di Ramses II con il padre ad Abido.


Teie
roberta.maat
00martedì 2 marzo 2010 21:20
Su quali basi e su quanti riscontri affermiamo che i figli maschi non fossero ammessi ad essere rappresentati nelle immagini con i genitori ?
Non ricordo se questo atteggiamento appartenga solo all'epoca in questione o sia abitudine consolidata.
Forse che il diritto ad essere effigiato compete solo ai figli maschi delle grandi spose reali ? In questo caso sarebbe evidente l'assenza di Tut dai ritratti ma meno evidente il motivo della sua presenza nei palazzi dell'esilio di Nefertiti.
NEFERNEFERURE
00martedì 2 marzo 2010 21:49
E' completamente caduta l'ipotesi che Smenkhara fosse in realtà Nefertiti? [SM=g1619694]
[SM=x822741]






[SM=g1621242]






Hotepibre
00martedì 2 marzo 2010 23:19
Smenkhara=Nefertiti è, in mancanza di certezze (in un senso o nell'altro), un'ipotesi appunto e come tale valida fino a prova "provata" contraria. [SM=g999103]
-Kiya-
00mercoledì 3 marzo 2010 13:31
Re: Re:
Teie, 02/03/2010 9.20:




Se ho capito bene, mi viene in mente la rappresentazione di Ramses II con il padre ad Abido.


Teie



Bellissima, peraltro. Soprattutto la scena della cattura del toro ;)

Purtroppo non ho ancora avuto occasione di individuare la discusione in cui abbiamo precedentemente trattato questo argomento (ieri siamo rimasti senza connessione, per via di un guasto alla line....l'ennesimo...). Mi riprometto di cercarla questa sera.
Se non ricordo male, un figlio maschio non veniva rappresentato nell'infanzia, abitualmente, o almeno fino a quando non era ufficialmente designato quale erede del padre.

All'epoca della rappresentazione di Abido, con ogni probabilità, Ramesse II doveva essere già stato associato al Trono da Seti I. Si stima, infatti, che quando questi morì, intorno al 1265 a.C., Ramesse II avesse più o meno 25 anni e che fosse già coreggente dal1279 a.C. circa. Se questi dati sono attendibili, possiamo dedurne che Ramesse II divenne coreggente del padre all'età di 11 anni circa...




Teie
00giovedì 4 marzo 2010 11:01
Si, Kiya, vero. E forse con figli in tenera età intendevi molto piccoli? Come nel caso di Akhenaton e Nefertiti?


Teie
-Kiya-
00giovedì 4 marzo 2010 12:10
in pratica sì, diciamo eredi maschi non ancora associati al trono ;)
Hotepibre
00giovedì 4 marzo 2010 13:58
...come dice il proverbio? "troppi galli in un pollaio..."

Credo che, probabilmente, in qualche modo, da un punto di vista squisitamente politico e di "potere", la presenza ufficializzata in un rilievo di un altro "maschio" poteva sminuire la figura del regnante mentre così non era, ovviamente, per la presenza di figlie femmine.

In ultima analisi, chi avesse voluto fare un "colpo do stato" (nella stragrande maggioranza dei casi l'entourage più ristretto del Re, la sua Corte) poteva indirizzare la sua scelta proprio verso il più vicino che poteva essere facilmente "educato" per essere a capo di un ribaltamento politico.

Usurpare il trono, peraltro, non necessariamente doveva essere conseguenza di un evento traumatico come una rivoluzione ed una conseguente, molto probabile, guerra civile, il veleno era più che bastevole.

Ecco che l'appartenenza alla medesima famiglia avrebbe, peraltro, garantito (almeno nei primi tempi) una discendenza consolidata e l'"usurpatore" avrebbe goduto dell'appoggio (magari inconsapevole) di tutti i Funzionari all'oscuro della cospirazione (e che fossero ritenuti ancora utili, si intende).

Non sarebbero poi mancate le occasioni, dopo qualche anno, eventualmente di sostituire il nuovo Re con un altro più gradito ai cospiratori.

Quindi, secondo me, mentre la non rappresentazione di figli maschi in giovane età poteva rispondere a necessità di tutela del regnante e del potere, l'associazione al trono del figlio, la designazione ufficiale dell'erede designato, molto verosimilmente, passava per prove che dovevano garantirne anche la lealtà oltre che le capacità politiche.

Ecco che la rappresentazione pubblica non era più un "pericolo", ma anzi poteva diventare un ben preciso manifesto politico: "gli consento di essere rappresentato al mio fianco perchè sono SICURO di lui e della sua LEALTA' verso di me e verso il potere che rappresento"

E da questa ipotesi ricostruttiva delle motivazioni non sarebbe difficile far derivare quel che poi successe, alla morte di Akhenaton, proprio con l'ascesa al trono di Tutankhamon: un re scomodo scompare (quasi in sordina) ed il suo posto viene assegnato ad un suo figlio ancora non associato al trono, ovvero forse ancora non "testato" e per questo "malleabile" e indirizzabile; senza ripercussioni da un punto di visto socio-politico, in attsa di trovare un successore "di fiducia".
RAMSY
00giovedì 4 marzo 2010 14:34
Re:
Hotepibre, 04/03/2010 13.58:

...il suo posto viene assegnato ad un suo figlio ancora non associato al trono, ovvero forse ancora non "testato" e per questo "malleabile" e indirizzabile; senza ripercussioni da un punto di visto socio-politico, in attsa di trovare un successore "di fiducia".




Sì, ma da chi? [SM=x822741]
Non mi è mai stata chiara l'ascesa al trono di Tut. E' ovvio che a nove anni, anche considerando i tempi, non poteva fare Tut-to [SM=g999108] da solo. Era sicuramente "aiutato" dal visir, dai consiglieri e altri dignitari. Ma non era più logica una correggenza (Ay?), visto poi che il nostro non era proprio il ritratto della salute? Più che re bambino mi da l'impressione di re burattino. Come riusciva a dare sicurezza al popolo?
roberta.maat
00venerdì 5 marzo 2010 01:25
In epoca Amarniana, quando tutte le regole della iconografie erano sovvertite, evitare di rappresentare un primo figlio maschio mi sembra un comportamento non allineato ai nuovi canoni artistici.
C'è poi un infante effigiato, con nutrice (o madre) nella tomba reale durante le esequie di Maketaton che lascia immaginare la presenza di Tut. E' infatti rappresentato, secondo me, un pò troppo grande per essere il neonato che provocò la morte di parto della figlia del re.
Non mi sembra che in questo periodo così anomalo la rappresentazione dei figli con i sovrani possa avere attinenza con una dichiarazione esplicita di successione.
Se poi, invece, la mancata pubblicità della sua presenza, è inconfutabile,io penso che si debba considerare il fatto che non era figlio della grande sposa reale e che quindi era tenuto fuori dalla ufficialità.
Hotepibre
00venerdì 5 marzo 2010 08:42
Re: Re:
RAMSY, 04/03/2010 14.34:


...
Sì, ma da chi? [SM=x822741]
Non mi è mai stata chiara l'ascesa al trono di Tut. E' ovvio che a nove anni, anche considerando i tempi, non poteva fare Tut-to [SM=g999108] da solo. Era sicuramente "aiutato" dal visir, dai consiglieri e altri dignitari. Ma non era più logica una correggenza (Ay?), visto poi che il nostro non era proprio il ritratto della salute? Più che re bambino mi da l'impressione di re burattino. Come riusciva a dare sicurezza al popolo?



...che Tut fosse "commissariato" è un dato di fatto; al suo fianco operava, infatti, un Consiglio di Reggenza costituito (per quanto ne so) da Ay, Horemhab e da Maya ovvero, per intenderci, il potere politico-religioso, quello militare e quello "civile" visto che Maya era una sorta di "ministro dei lavori pubblici" (tra i suoi incarichi la sovrintendenza ai lavori della Valle dei Re).

Tu accenni ad una possibilità di coreggenza ed indichi Ay, ma in quel momento politico-religioso così disastrato, dopo l'eresia amarniana che fondamentalmente aveva stravolto la Maat, l'ordine cosmico che da millenni governava le Due Terre; che aveva visto divinità ancestrali cadere sovvertendo ogni ordine noto e conosciuto; che aveva visto un Dio potente come Amon messo in disparte a favore di un Dio semisconosciuto (almeno ad alto livello), forse l'Egitto (ed ovviamente con questa parola mi riferisco principalmente alla Corte) aveva un disperato bisogno di "normalità".

La transizione dal regno amarniano doveva perciò essere molto "soft" se non si voleva scatenare una guerra civile e, in quel momento storico, l'ascesa al trono di un "estraneo" alla famiglia reale (sia pure solo come coreggente) sarebbe stato innegabilmente uno strappo ancora più forte proprio a quella Maat che si tentava di ripristinare.

Quanto alla sicurezza che il re avrebbe dovuto dare al popolo, non dimentichiamo che stiamo parlando di una terra (o meglio di Due) enorme anche per gli standard moderni, figuriamoci 3500 anni fa; questo a sottolineare che "il popolo" forse era vagamente a conoscenza del fatto che sul trono sedesse questo o quel re e, forse, non è che gli interessasse poi molto, a patto che il grano continuase a crescere rigoglioso...

Diverso era, e comunque era quel che importava, per l'entourage reale, per il "potere" inteso come stanze in cui si decideva la linea economico-politico-militare-religiosa del Paese ed è proprio in quelle stanze che siedevano, sicuramente, seguaci di entrambe le concezioni (amarniana o pre-amaarniana).
E se non si voleva mandare a Seth (sarebbe al diavolo, ma capisci che sarebbe una contraddizione [SM=g1619695] ) tutto, si doveva dare "un colpo al cerchio ed uno alla botte".

La scelta ricadde su Tutankhamon, perciò, molto verosimilmente proprio perchè era giovanissimo (e magari anche perchè era "malaticcio" a sentire le nuove analisi): era perciò malleabile, plasmabile ad immagine e somiglianza del Consiglio di Reggenza che, intendiamoci, era nella più perfetta buona fede, e forse, alla luce di come sono poi andate effettivamente le cose, era abbastanza "malaticcio" da lasciar sperare che, superato un primo momento storico-politico di "restaurazione", lasciasse presto il posto (naturalmente o con "altri metodi") a qualcuno più esperto e maturo.

-francis-
00lunedì 8 marzo 2010 10:08
L'ultimo mistero di Tutankhamon: il giovane faraone nato da un incesto

Grazie ad accurati esami del dna, non solo sulla mummia di Tutankhamon, ma di altri faraoni, l'equipe di biologi e medici tedeschi e egiziani, avrebbero dunque scoperto l'ultimo segreto di Tutankamon, secondo quanto rivela il settimanale francese 'Point de vue'.
La genetica ha rivelato, infatti, che quest'ultimo era nato da un'unione incestuosa, tra un fratello e una sorella, entrambi figli d'Amenophis III e della prima moglie, Tiyi. I matrimoni tra consanguinei erano, comunque, frequenti in Egitto fino alla conquista dei romani. Anche la leggendaria Cleopatra avrebbe sposato per due volte i suoi stessi fratelli, Tolomeo XII e Tolomeo XIV.
Anche Tutankhamon imiterà l'esempio dei suoi genitori, sposando una delle sorellastre, Ankhsenaamom, figlia dell'enigmatica Nefertiti. Lo dimostrano i due feti mummificati trovati all'interno del sarcofago del giovane faraone. Il loro dna è simile, ben oltre il 50%, a quello del loro progenitore. Uno dei due presenta, tra l'altro, una 'spina bifida', una malformazione della colonna vertebrale, indubbiamente di origine genetica.
I matrimoni tra consanguinei potrebbero spiegare, rivela sempre 'Point de vue', i problemi di salute di Tutankhamon e la sua morte prematura. In un primo tempo lo studio attento del suo scheletro, attraverso scanner di assoluta precisione, ha allontanato ogni ipotesi di un possibile assassinio. La ferita dietro il testa risulterebbe legata ad un banale errore degli imbalsamatori durante l'estrazione del cervello.
Scoperti inoltre nella mummia di Tutankhamon, problemi degenerativi legati al tessuto osseo del piede sinistro. Il giovane faraone soffriva inoltre di malaria. Malattia che i medici non riuscirono a debellare. Nonostante il suo soprannome , 'kanakht toutmesout', toro potente, Tutanakhamon era un uomo fragile, di costituzione debolissima. Zoppicava e spesso si accompagnava con un bastone. E' forse a causa del suo handicap, e non durante una partita di caccia, che lo sfortunato e affascinante faraone, si sarebbe rotto il femore sinistro.
Le conseguenze della caduta, una difficile riabilitazione e una ferita non curate a dovere, forse un'infezione, l'avrebbero condotto alla morte. Ricerche approfondite sui cromosomi di Tutankhamon e della sposa Akhenaton avrebbero escluso poi la sindrome di Marfan, che avrebbe spiegato i tratti androgini dei due sposi.
Secondo quanto scrive il settimanale francese “si tratta però della rappresentazione di figure stilizzate, secondo i codici politici e religiosi dell'epoca, che mostrano il faraone come sorgente di vita. Uomo e donna, un'unica identità all'interno di uno stesso corpo”. Ma altri interrogativi si addensano sul faraone più amato, conosciuto e studiato. Altri misteri da svelare, secondo Zahi Hawass, dopo la scoperta, il 29 novembre del 1922 della tomba di Tutankhamon, inviolata da 34 secoli.
“Mi piacerebbe rispondere al più presto a quesiti imperanti - ha confessato l'archeologo egiziano - Chi era realmente Nefertiti? Chi si nascondeva dietro la 'giovane dama', la mummia, madre dei due feti, scoperti nella tomba, era realmente Ankhsenaamon?”. Sono cominciate le ricerche, gli studi, gli approfondimenti sul dna delle mummie. Nuovi capitoli si aggiungeranno all'eterna trama del racconto dell'infelice Tutankhamon. Il faraone-bambino, simbolo dei segreti insondabili di un Egitto millenario.
(Adnkronos/IGN)
Hotepibre
00lunedì 8 marzo 2010 11:15
...voglio sinceramente sperare che anche in questo articolo non ci abbia messo lo zampino ZH (anche se è ovvio che è il contrario) e che sia frutto solo di giornalismo "non tecnico"; questo perchè almeno un passo (sottolineato per scartare l'ipotesi omicidiaria) mi ha fatto "inorridire":


"...La ferita dietro il testa risulterebbe legata ad un banale errore degli imbalsamatori durante l'estrazione del cervello..."



...peccato che quella ferita alla nuca presenti un ben visibile callo osseo che, come è ovvio, può svilupparsi solo in presenza di una cosa molto particolare: la vita!

Lo spessore di quel callo osseo, inoltre, a sentire i medici, corrisponderebbe ad una sopravvivenza (dopo la ferita) di almeno un mesei!

[SM=x822743]

Se è perciò escluso al 100% il danno post-mortem come descritto nell'articolo, direi che resta ancora in piedi l'ipotesi omicidiaria con una morte non certo contestuale al colpo.
Vero, come è stato fatto notare, che all'epoca, non esistendo la possibilità di alimentazione forzata (tipo flebo, per intenderci), un uomo in coma sarebbe in ogni caso morto per inedia, ma altrettanto vero che il violento colpo (non è certo facile rompere un osso e specialemnte quello del cranio...) avrebbe potuto essere causa di svenimenti continui o comunque di stati di veglia e coscienza (o semi-coscienza) che avrebbero consentito a Tut di alimentarsi pur non essendo certo in condizioni buone.
Una lesione interna, peraltro su un fisico così debilitato come quello riscontrato con gli ultimi esami, avrebbe ci certo potuto portare comunque, sia pur lentamente, a morte.
-francis-
00lunedì 8 marzo 2010 13:50
A me dà fastidio sentir parlare di incesto, parola orribile al giorno d'oggi e che per i non addetti al lavoro, o anche per coloro che di Egitto non masticano nulla, può sembrare un atto deplorevole e condannabile.
Hotepibre
00giovedì 11 marzo 2010 14:39
...ieri sera ho finalmente dato una lettura più approfondita alla traduzione di Kiya dell'articolo JAMA (a proposito, ma hai proceduto, o stai procedendo, o pensi di procedere, alla traduzione anche del secondo documento -appendice-?).
Tutto molto interessante, ovviamente, specie la parte relativa alla genealogia e discendenza di Tut ma tra le altre una cosa mi ha colpito.

A pagina 8, infatti, sotto il titolo "Determinazione della parentela" si legge:


"Per chiarire le relazioni parentelari intercorrenti tra gli individui della tarda XVIII Dinastia egizia, sono state eseguite più di 55 biopsie ossee, con il risultato che molte mummie, finora ritenute anonime o di incerta attribuzione possono essere indicate per nome. Ci si riferisce in particolar modo alla KV35EL, che appartiene a Teye, madre di Akhenaton e nonna di Tutankhamon, e a KV55, che assai probabilmente appartiene ad Akhenaton, padre di Tutankhamon.

Quest’ultima parentela è suffragata dal fatto che le più esclusive caratteristiche antropologiche sono condivise dalle due mummie e che le stesse hanno rivelato avere identico gruppo sanguigno
."



...e questo mi sa tanto, aldilà della serietà dei medici e dei biologi che sono intervenuti nell'analisi, di scoop alla ZH (e non è una cosa positiva).

Mi spiego meglio. Per quanto riguarda Teye, direi che, sia pure azzardando, potrei anche essere d'accordo.
Questo ovviamente, se si esclude la possibilità che Amenhotep III avessa anche un'altra Regina minore, o una concubina, individuabile come "elder" ovvero "più vecchia" tra le due mummie rinvenute nella sua tomba KV35.
Nel caso in cui, invece, si dovesse ipotizzare la presenza di tale regina minore, o concubina, deriverebbe che KV35EL è SI la madre dell'individuo sepolto in KV55, ma che NON E' Teye.

Quello che invece mi sembra molto, ma davvero molto, tirata per i capelli, è l'individuazione di Akhenaton nel corpo di KV55; ed infatti gli estensori dell'articolo sottolineano anche questa loro perplessità con quel "probabilmente".

Eppure, in tutto l'articolo, se ci avete fatto caso, mentre per altre mummie si usa il "?", o comunque si insinua il dubbio sulla certezza del dato, per l'occupante di KV55 si usa sempre e solo l'indicazione che si tratti di Akhenaton.

In sostanza, ferma restando la validità totale degli accertamenti biologici e clinici e la serietà con cui sono stati compiuti (peraltro si parla di "due laboratori" indipendenti che avrebbero eseguito le indagini separatamente), mi sembra che le determinazioni di natura egittologica, e l'attribuzione di identità a determinati "corpi" siano un po' meno "indipendenti" e forse ci vedo un po' troppo, forse maliziosamente, lo zampino di ZH. [SM=x822743]
-Kiya-
00giovedì 11 marzo 2010 16:22
Re:
Sto ultimando la traduzione dell'Appendice. Purtroppo ha subito uno stallo, a causa dei miei impegni lavorativi. Impegni non previsti, che mi hanno costretta a lavorare a tempo pieno, nonostante il mio contratto part-time. Riprenderò entro breve per portarla a termine e pubblicarla. Ho anche ricevuto la copia tradotta dalla nostra Teie, via mail, per procedere a un confronto.

La conferma che KV35EL sia Teye la troviamo nella corrispondenza tra quest'ultima e le mummie di Yuya e Tuya, facenti parte anch'esse del gruppo di mummie sottoposte ad analisi.
Per ritenere che non si tratti di Teie dovremmo, quindi, ipotizzare non solo l'esistenza di un'altra Sposa di Amenhotep III posta nella KV35, ma anche che questa fosse sorella della Grande Sposa Reale. Sorella di cui non possediamo alcun riscontro....

Per la mummia della KV55, le tue osservazioni sono ancora una volta legittime. Il team non nasconde vi sia una percentuale di dubbio a carico di questa identificazione, ma allo stesso tempo dichiara vi sia una forte percentuale di probabilità che si tratti del Re Amarniano, basandosi sugli esiti ottenuti da più analisi condotte anche in tempi diversi (non sto a ripeterle, perchè ne ho già fornito dettaglio)

Teie
00venerdì 12 marzo 2010 10:15
Alla fine della lettura di tutti e due i documenti a me è restata in mente solo una cosa. Tutto il resto fa difficoltà a restarci.
E forse questo è il metodo migliore di lettura quando in un documento uno dei redattori è Zahi Hawass (ma se stiamo attente si individua quello che ha voluto lui da quello degli altri).
E cioè che tutti gli esami effettuati (e voglio credere alla loro bontà e alla professionalità del team) hanno dimostrato una linea di discendenza che parte da Yuya e Thuya e finisce ai due poveri feti (anche se con qualche dubbio). STOP.
Tutto il resto è contorno, molti discorsi non li prendo neanche in considerazione e (mi scuseranno i professori del team) i discorsi infarciti di "se" e "probabilmente"(come dice Hotepibre) vanno letti ma devono rimanere tali, cioè ipotesi che chiunque di noi può fare ed aventi la stessa validità.
Senza contare che io potrei teorizzare nomi diversi per le mummie identificate con lettere/numeri e le mie idee avrebbero la stessa valenza.
Il merito di Hawass? C'è. Ha messo in moto una macchina come solo lui poteva fare, soldi, professori, laboratori, ecc. e ha cercato di mettere un pò di luce in un periodo oscuro. E in parte ce l'ha fatta.
Secondo me questo è un punto di partenza, da adesso altri esami possono essere effettuati e nuove scoperte archeologiche potrebbero venir lette in chiave diversa.
Non credete?

Teie
-francis-
00venerdì 12 marzo 2010 11:04
AKENATON, DOPO 3.000 ANNI
IDENTIFICATA LA MUMMIA


La mummia del faraone Akenaton, il sovrano egizio che per primo tentò di imporre una religione monoteista e che per questo soffrì la "damnatio memoriae" per mano dei suoi successori, a partire dal figlio Tutankhamen, è stata identificata dopo tremila anni. Proprio l'esame del Dna effettuato sulla mummia di "Re Tut" - il più famoso della XVIII dinastia ma di importanza storica minore - ha permesso di accertare che la mummia scoperta nel 1907 nella Valle dei Re e catalogata come KV55 è quella del padre Akehaton. Il regno di Akenaton iniziò attorno al 1.350 a. C.: dopo aver rotto con la casta sacerdotale di Ammon, il sovrano decise di ripudiare le decine di divinità venerate da millenni e di imporre il culto ad un unico dio, il disco solare Aton, trasferendo la capitale del regno ad Amarna; inoltre, promosse uno stile artistico più naturalistico e meno formale. Alla sua morte però la tomba reale ad Amarna era ancora incompiuta, e il fato della mummia rimase un mistero: il suo successore Tutankhamon decise infatti di tornare alle antiche tradizioni e il nome dell'eretico Akenathon venne eliminato dalle liste ufficiali dei re, e la città abbandonata (venne riscoperta dagli archeologi solo nel XIX secolo).

(Fonte: Leggo.mondo)


RAMSY
00venerdì 12 marzo 2010 12:05
Mi sa che chi ha scritto l'articolo si intende di egittologia come io mi intendo di fisica quantistica! [SM=x822714]
questa è la conferma di come i "giornalisti" cercano il sensazionalismo a tutti i costi senza verificare le loro fonti [SM=x1764360]
Grazie Francis per averci strappato un sorriso [SM=g999108]
-Kiya-
00mercoledì 25 agosto 2010 03:27
Riapro questa discussione per proporvi le immagini di alcune delle mummie sottoposte alle analisi e riconosciute quali appartenenti a individui di sesso maschile e femminile, imparentati con Tutankhamon:


A sinistra: la mummia di Amenhotep III (identificato come il nonno di Tutankhamon)
A destra: la mummia attribuita a Teye, Grande Sposa Reale del precedente (identificata come la nonna di Tutankhamon)



A sinistra: quanto resta della mummia KV55, attribuita ad Amenhotep IV/Akhenaton (identificato come il padre di Tutankhamon)
A sinistra: la mummia KV35YL, di attribuzione ignota, sorella e sposa del precedente (identificata come la madre di Tutankhamon)



A sinistra: la mummia di Tutankhamon
A destra: i resti della mummia KV21A, attribuita forse ad Ankhesenamon (identificata come la sposa di Tut e la madre dei due feti rinvenuti nella tomba del Re)


[foto di KennetH Garrett - tutti i diritti restano di proprietà dell'autore]
Merytaton62
00mercoledì 25 agosto 2010 10:22
La (presunta) mummia di Ankhensenamon sarebbero i miseri resti che compaiono nell'ultima foto? In verità poca cosa...non ricordo in quali circostanze sono stati rinvenuti,ma gli agenti atmosferici e l'opera dei profanatori ne hanno fatto davvero uno scempio.
roberta.maat
00mercoledì 25 agosto 2010 14:40



La figlia e la madre ? A me sembra che somiglino abbastanza.
Nella foto di Teie pubblicata da Kiya la somiglianza mi pare ancora più evidente.
-Kiya-
00mercoledì 25 agosto 2010 17:01
a chi è attribuita la seconda mummia, Roby?
roberta.maat
00mercoledì 25 agosto 2010 19:45
Tuya, consorte di Yuya.
Merytaton62
00mercoledì 25 agosto 2010 22:36
La somiglianza non viene ritenuta un principio valido per dedurre alcunchè neppure per le persone vive, figuriamoci per le mummie... [SM=g1619694]
Anche la Joung Lady ricorda il famoso busto di Berlino, ma allo stato attuale si esclude che possa trattarsi di ciò che rimane di Nefertiti.
roberta.maat
00mercoledì 25 agosto 2010 23:25
Grazie Meryt, la mia osservazione non pretende di provare che Teie è figlia di Tuya. Non ha alcun valore scientifico come è troppo facile intuire.
Prendila pure come un divertissement !
-Kiya-
00giovedì 26 agosto 2010 01:25
Sul sito del National Geographic è possibile prendere visione dell'albero genealogico di Tut, ricreato in immagini e integrato di tutti i dati di parentela scaturiti dalle analisi del DNA. Cliccando sui nomi di Yuya, Thuya e Amenhotep III (posti in alto a sinistra) sarà, inoltre possibile, esaminare quali marcatori genetici gli stessi hanno trasmesso.

Ecco il link:

Tutankhamon Family Tree
roberta.maat
00giovedì 26 agosto 2010 08:38
Adesso sembrerebbe tutto chiaro !
Bello questo Tut's family tree, ma mancano quei frutti importanti che cerchiamo da tempo......Kiya, Nefertiti e poi.......Ay che qualcuno vuole identificare con Yuya.
Merytaton62
00giovedì 26 agosto 2010 19:58
E' un'ipotesi affascinante, ma secondo me i conti non tornanO.
Secondo Nicholas Reeves Nefertiti riposa ancora sotto la sabbia...chissà se è vero, ese vivremo abbastanza per scoprirlo! [SM=x1764359]
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