Malaria e necrosi ossea responsabili della morte di Tut [era: Aspettando Indianapolis - " I misteri di Tut risolti"]

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Merytaton62
00lunedì 15 febbraio 2010 15:54
Coraggio,mancano due giorni.... [SM=x822706]

Ormai tutti conosciamo il modus operandi di Z.H. ma non si può escludere a priori che abbia davvero qualcosa da rivelarci...

A me, sinceramente, incuriosirebbe di più sapere a che punto siamo con la KV64... [SM=x822741]
RAMSY
00lunedì 15 febbraio 2010 16:35
Credo che la notizia del DNA su Tut ala "gente comune", non faccia nè caldo nè freddo mentre agli egittofili "della domenica" come me farebbe piacere che una scoperta del genere fosse raccontata con una breve storia dei protagonisti e una spiegazione non troppo complicata dello svolgimento delle ricerche. Se fosse una semplice conferenza stampa col risultato delle analisi, beh, non credo che gli sponsor sarebbero contenti,e neanche noi [SM=x822751]
Invece cosa si aspetta un egittologo o aspirante tale?
Merytaton62
00lunedì 15 febbraio 2010 17:06
A me, personalmente, interesserebbe sapere se effettivamente alcuni componenti della XVIII dinastia fossero davvero affetti da qualche malattia genetica, ma temo che non esistano degli indicatori specifici. [SM=x822741]

Mi piacerebbe anche sapere chi fosse la madre di Tut [SM=x822725] , ma anche questo temo sia impossibile, perchè la mummia che Z.H. identifica con Kiya è, in realtà, di dubbia attribuzione .Se poi la mamma di Tut fosse stata una donna dell'harem o (come qualcuno ipotizza) Sitamun ci troveremmo ancora più in difficoltà, perchè di esse si sono perse le tracce.

Credo che, in definitiva, si tratterà di dirimere la questione sulla sua paternità (AmenofiIII o Akhenaton? [SM=x822741]
Merytaton62
00lunedì 15 febbraio 2010 17:17
Ah, dimenticavo:sono un' "egittofila della domenica" pure io!
wpwawt
00lunedì 15 febbraio 2010 18:38
difficile parlare di parentela quando non abbiamo il corpo di Amenofi IV e le identificazioni dei componenti della famiglia reale sono più che dubbie.. ripeto, sarà la solita bufala... non vi aspettate tanto
-Kiya-
00lunedì 15 febbraio 2010 19:25
Ma Hawass è convinto di averlo il corpo di Akhenaton.
O meglio... quanto ne resta.
Si tratta delle ossa rinvenute nella KV55.

E sono più che certa che sarà proprio lì che andrà a parare....
wpwawt
00lunedì 15 febbraio 2010 19:53
Solo lui ne è convinto! Come quando ha affermato di aver trovato la tomba di Cleopatra e Antonio...
Secondo me i resti di Akhenaton hanno fatto una brutta fine compresa nel programma di damnatio memoriae!
Merytaton62
00lunedì 15 febbraio 2010 20:00
Z.H. è convinto pure di aver identificato la mummia di Kiya [SM=x822725] (la young lady), anche se le sue argomentazioni sono, secondo me, abbastanza debolucce:una leggera gibbosità del cranio, appenna percettibile anche per l'occhio di un radiologo esperto ("Nefertiti e la dinastia perduta", documentario andato in onda su Sky lo scorso ottobre...non ricordo la data esatta).

Se la memoria non m'inganna, invece, esiste una mummia che, con ragionevole sicurezza si può attribuire ad Amenofi III [SM=g1619694]
wpwawt
00lunedì 15 febbraio 2010 20:06
Kiya..dove sei stata sepolta? [SM=x822741]
Merytaton62
00lunedì 15 febbraio 2010 20:42
Ancora una volta mi sono espressa male... [SM=g1619689]

Secondo Z.H. ed il suo staff il cranio di Tutankhamen unisce la dolicocefalia del (presunto) cranio di Akhenaton con la leggera asimmetria ed la minuscola gibbosità di quello della "young lady", motivo per cui...è loro figlio. [SM=x822741]

A me pare che il ragionamento sia un po' arzigogolato:ammesso e non concesso che la "young lady" sia la madre di Tut, non è detto che si tratti di Kiya. [SM=x822724]
-Kiya-
00lunedì 15 febbraio 2010 23:35
Re:
wpwawt, 15/02/2010 20.06:

Kiya..dove sei stata sepolta? [SM=x822741]




ti piacerebbe saperlo, eh?! [SM=g1619695]
Non posso rivelarlo, ma ti do un indizio...... tieni d'occhio il mio ba [SM=g999103]
wpwawt
00martedì 16 febbraio 2010 00:30
allora prenderò il richiamo da caccia per uccelli!
-Kiya-
00martedì 16 febbraio 2010 00:53
[SM=x822752]

... e i doppi sensi si impennano... (tanto per restare in tema! [SM=g999108] )
wpwawt
00martedì 16 febbraio 2010 01:05
...prendono il volo!
-Kiya-
00martedì 16 febbraio 2010 17:22
Bisogna dargliene atto, Hawass, ancora una volta, ha raggiunto l'obbiettivo sperato. Almeno fino ad ora.
E' in corso un vero e proprio bombardamento mediatico, in riferimento alle rivelazioni che il "Sommo" si appresta a fare. Ho la casella di posta letteralmente presa d'assalto da segnalazioni provenienti da tutte le testate mondiali (sono più di 200, in questo momento...) che riferiscono della Conferenza che Hawass personalmente domani terrà presso il Museo Egizio del Cairo, durante la quale riferirà i risultati ottenuti tramite le analisi del DNA eseguite sul giovane Re Tut e su un numero imprecisato di altre mummie, delle quali non è chiara, fino ad ora, nemmeno l'appartenenza.

Concedetemi il tempo necessario alla consultazione di questo malloppo di articoli, da cui trarrò un sunto quanto più possibile dettagliato che vi sottoporrò...
Merytaton62
00martedì 16 febbraio 2010 19:05
chissà, forse questa volta qualcosa di nuovo c'è.
Ho letto da qualche parte che ci sarebbero ben sei mummie femminili della XVIII dinastia in attesa di essere classificate... [SM=g1619694]
Comunque,tra (relativamente )poche ore lo sapremo... [SM=x822735]
-Kiya-
00martedì 16 febbraio 2010 22:17
Potrei sbagliarmi, ma secondo il mio pensiero il risultato suonerà pressappoco così:

Tutankhamon nacque da Akhenaton e Kiya, come è stato confermato dai resti rinvenuti nella KV55, appartenenti al sovrano riformatore, e dalla mummia della cosiddetta della "donna più giovane", rinvenuta nel nascondiglio della KV35. I due feti sepolti nella KV62 nacquero dalla coppia reale Tutankhamon/Ankhesenamon, come riscontrato dagli esami condotti sulla mummia del giovane re e su quella, attualmente non chiaramente identificata, che verrà attribuita alla sua sposa. Naturalmente siamo in possesso anche dei resti di Nefertiti, ma al momento ancora lo ignoriamo.

Conclusioni: ci troveremo di fronte a risultati perentori, che non verranno supportati da prove uffficiali nemmeno questa volta. Del resto.... l'ultima parola non spetta alla medicina, se quanto con essa riscontrato non conferma le più volte ribadite convinzioni del "sommo".

Sarcastica io? naaaaaaa...... :D
Incredibilmente, devo ammettere che i miei desideri corrispondono alle sue convinzioni, almeno questa volta!
-Kiya-
00mercoledì 17 febbraio 2010 01:46
Ecco il sunto che vi avevo promesso....
Mercoledì 17 febbraio, Museo Egizio del Cairo, 11.00 - ora locale.

Dopo mesi di attesa, per alcuni versi anni... secoli... millenni.... Hawass si appresta a rivelare al mondo quanto scaturito dalle analisi condotte sui resti di Tutankhamon, il giovane sovrano Egizio che non ha più trovato pace dal giorno della scoperta della sua tomba.

Contemporaneamente alla Conferenza indetta a tale scopo, i contenuti della stessa verranno resi noti tramite un articolo pubblicato sul Journal of the AmericanMedical Association (JAMA), organo incarcato di approvare (e che ha approvato) il metodo scientifico applicato nel corso dello studio condotto.

L'ambiziosità del progetto di Hawass ci era già nota. Lo studio incentrato sul DNA non si limiterà soltanto a fornire risposte relativamente a Tutankhamon, al suo lignaggio e alle cause della sua prematura morte. Analisi complementari verranno eseguite su tutte le mummie attualmente ritenute Reali, esposte presso il Museo del Cairo e non solo. Anche le circa 24 salme attualmente ospitate nel magazzino dello stesso Museo verranno sottoposte ad analisi.
L'intento del Segretario dello Sca è quello di poter restituire loro l'originale identità, ma, soprattutto, quello di voler dimostrare che molti archeologi finora sono caduti in errore, dando per assodate un certo numero di attribuzioni. A suo dire, infatti, gli esiti degli esami comporteranno non poche sorprese.

Tornando alla Conferenza di domani, dunque, il mondo dell'Egittologia, e non solo, attende di poter apprendere cosa strappò alla vita il faraone-bambino. Ma quanto, per certi versi, preme maggiormente è venire a conoscenza della ricostruzione della parentela di Tut.
Il resoconto che Hawass, insieme ad Hosny, si appresta a presentare è il risultato del lavoro congiunto compiuto dall'Egyptian Mummy Project (EMP - capeggiato dallo stesso Hawass) e da un'equipe di scienziati Egiziani della Facoltà di medicina del Cairo, oltre a due esperti di DNA di nazionalità ... tedesca!
Sempre l'EMP, soltanto 4 anni fa portò a termine l'esame del CT-Scan sulla mummia di Re Tut, stabilendo che il sovrano non morì a causa di un colpo infertogli alla nuca e individuando la frattura sopra il ginocchio sinistro, che molti finora ritengono essere la causa prima della sopraggiunta morte.

In fatto di parentela, i personaggi maschili, chiamati in causa per una possibile paternità sono almeno tre: Amenhotep III, Akhenaton e Smenkhkara.
E' ben noto, però, che il cosiddetto cromosoma Y, componente del DNA mitocondriale, trasmesso per via paterna, poco può rivelare in proposito, poichè non permette di definire con precisione che tipo di parentela sussista tra due individui di sesso maschile che lo hanno in comune. Potrebbe trattarsi di parentela diretta, ovvero di padre e figlio, come anche di nonno/zio e nipote o di fratelli. ognuna di queste relazioni giustificherebbe la comunanza del suddetto cromosoma.
C'è da dire, tuttavia, che la mummia di Amenhotep III è proprio una di quelle ritenute di dubbia appartenenza, in quanto non possediamo certezza assoluta che appartenga al padre di Akhenaton. Se quindi il suo DNA mitocondriale dovesse rivelarsi compatibile con quello della mummia di Tutankhamon, seppur non ottenendo un riscontro di paternità tra i due, potremmo affermare che vi sia indubbiamente una parentela certa, avallando percentualmente la possibilità che l'attribuzione della prima mummia sia corretta. Sempre che Tut appartenesse effettivamente a quel ramo della famiglia reale, aggiungo io....

Insomma, di qualunque natura siano le rivelazioni che attendiamo per domani, è certo che non possiamo attenderci di trovare risposte definitive a tutti i misteri che aleggiano intorno ai protagonisti della tarda XVIII Dinastia, da oltre 3000 anni. In ogni caso, molte domande saranno destinate a restare senza risposta e, forse, molte altre ne scaturiranno.

Eppure Hawass ne è convinto, o tale intende mostrarsi, al punto che la conferenza fissata per domani non gli è sufficiente. Il segretario dello SCA, infatti, il prossimo 10 marzo sarà, nuovamente, protagonista di una serata al War Memorial Opera House di San Francisco, alle 19.30, ora locale, intitolata "Mysteries of Tutankhamun revealed with Zahi Hawass".

E che lo spettacolo continui....
-Kiya-
00mercoledì 17 febbraio 2010 02:13
Reso noto in anticipo il contenuto dell'articolo dello Jama ....
Pare proprio che qualcuno abbia voluto soffiare il primato delle dichiarazioni a Zahi Hawass.
Ecco il riscontro, trovato in rete:



Il giovane faraone Tutankhamen la cui causa di morte, più di tre mila anni fa, restava un mistero, sarebbe morto di malaria combinata con il morbo di Kohler (una malattia ossea): è quanto afferma una ricerca pubblicata oggi negli Stati Uniti che ha rivelato anche l'identità del padre del faraone, anch'essa incerta fino ad oggi. I ricercatori si sono avvalsi di diversi strumenti diagnostici fra cui la radiologia e le analisi del Dna sulla mummia del faraone della XVIIIesima dinastia, morto a 19 anni nel 1324 avanti Cristo dopo un breve regno di nove anni. Gli scienziati hanno eseguito delle medesime ricerche su altre dieci mummie della dinastia per determinare legami di parentela, ricercare patologie ereditarie e malattie infettive. Sulla base dei risultati è emerso che il padre di Tutankhamen sarebbe il faraone Akhenaton, sposo della leggendaria regina Nefertiti. La madre sarebbe invece la mummia KV35YL il cui nome resta sconosciuto.

"Questi risultati fanno pensare che una necrosi ossea combinata con la malaria sia la causa più probable della morte di Tutankhamen", scrive Zahi Hawass, responsabile delle antichità egiziane al museo del Cairo. Hawass - abilissimo divulgatore mediatico del patrimonio archeologico egizio - è il principale autore di questi lavori apparsi nel Journal of the American Medical Association (Jama) del 17 febbraio.

La diagnosi è stata stabilita grazie a dei test genetici che hanno rivelato una serie di malformazioni nella famiglia di Tutankhamen come il morbo di Kohler che aveva colpito particolarmente il giovane faraone. Le analisi genetiche hanno messo anche in evidenza la presenza di tre geni legati al parassita Plasmodium falciparum responsabile del paludismo in quattro delle mummie esaminate, fra cui quella di Tutankhamen. "La diagnosi è confortata dalla scoperta nella sua tomba di grucce e di una farmacia per l'aldilà", precisano i ricercatori. (con fonte Afp)




[fonte per l'Italia: www.unita.it]



Alcuni siti americani ipotizzano che la mummia identificata come la madre di Tut potesse appartenere a una sorella di Akhenaton di cui non riferiscono il nome.... sebbene al momento sia stato taciuto è evidente che la sigla KV35YL rimanda chiaramente e senza ombra di dubbio alla mummia nota come "Younger Lady", ovvero la "donna più giovane"rinvenuta nella KV35 e da Hawass ritenuta appartenere proprio a Kiya.
NEFERNEFERURE
00mercoledì 17 febbraio 2010 08:59
Dunque Tut sarebbe il frutto di un incesto....? Era normale per i faraoni
sposare le sorelle? (Perchè, se non erro, Kiya era una delle mogli di
Akhenaton... o no?)
RAMSY
00mercoledì 17 febbraio 2010 09:11
I segreti di Tutankhamon

Il famoso egittologo Zahi Hawass, dopo aver condotto un'investigazione forense senza precedenti sulla vita di Tutankhamon e sull'epoca in cui ha vissuto, rivela per la prima volta l'identita' dei genitori e dei nonni, la causa della sua morte e nuove informazioni sul suo regno.
Svelato il mistero della morte del faraone d'Egitto Tutankhamon proprio nell'anniversario dell'apertura dei sigilli della sua tomba nel lontano 1923. Dopo due anni di studi e sofisticate analisi sui suoi resti gli scienziati hanno stabilito che mori' giovane per complicazioni di un attacco di malaria cerebrale e di una frattura ad una gamba. Il giovane re, fatto faraone a soli 10 anni di eta' nel 1933 prima di Cristo - spiega l'indagine scientifica pubblicata sulla rivista dei medici Usa 'Jama' - soffri' sin dalla nascita di una serie di malattia congenite: deturpato in volto da un labbro leporino, limitato nei movimenti da un piede equino e percio' costretto ad usare un bastone, Tutankhamon era anche sofferente del morbo di Kohler che limita l'afflusso di sangue agli arti.
Il sarcofago del giovane faraone fu aperto dall'archeologo inglese Howard Carter il 16 febbraio 1923. Negli ultimi due anni la mummia e' stata analizzata insieme ad altre 15 mummie utilizzando esami della Tac, di risonanza magnetica e test genetici che hanno finalmente chiarito l'albero genealogico del re: il padre - spiega il rapporto - era con tutta probabilita' il grande faraone Akhenaten che tento' di rivoluzionare l'antica religione egizia verso la devozione ad una singola divinita'.
La madre non e ' stata ancora con certezza identificata ma si presume fosse una sorella di Akhenaten. Per anni gli studiosi si sono interrogati sulla vita e la sorte di Tutankhamen: tra le piu' gettonate ipotesi ci fu quella che il re fosse stato stato ucciso, teoria basata sulla scoperta di un foro nel teschio della mummia. Ma le ultime analisi hanno evidenziato che il foro fu frutto del processo di mummificazione.

www.rainews24.rai.it/it/foto-gallery.php?galleryid=137997&photoi...
-Kiya-
00mercoledì 17 febbraio 2010 09:53
Re:
NEFERNEFERURE, 17/02/2010 8.59:

Dunque Tut sarebbe il frutto di un incesto....? Era normale per i faraoni
sposare le sorelle? (Perchè, se non erro, Kiya era una delle mogli di
Akhenaton... o no?)




Per la famiglia reale era consuetudine il matrimonio tra fratelli o anche tra padre e figlia, specie in determinate epoche storiche, tra le quali contempliamo proprio il Nuovo Regno.
I matrimoni tra consanguinei preservavano la purezza del sangue reale, sebbene questa non debbaa parentela la Grande Sposa Reale. Teie, oltretutto non vantava nemmeno alcun lignaggio elevato.
Alcuni (parte di coloro che non propendono per un'origine straniera della Regina) ritengono che vi fosse lo stesso legame parentelare anche tra Akhenaton e Nefertiti.
La normalità di questi matrimoni è ulteriormente confermata, almeno pare a questo punto, dal fatto che Tutankhamon prese in sposa la sua sorellastra maggiore, Ankhesenamon (figlia di Akhenaton e Nefertiti).

Tuttavia non è attualmente anora possibile definire se Tut fosse o meno figlio di due fratelli. Come già anticipato, la mummia identificata dalla sigla KV35YL è quella che secondo Hawass apparterrebbe a Kiya. Tra Kiya e Akhenaton non si presume sussistesse parentela
-francis-
00mercoledì 17 febbraio 2010 10:58
Il celebre faraone Tutankamon aveva un piede deforme, camminava con un bastone e aveva fattezze femminili.
A consegnare alla storia il nuovo identikit del celebre faraone egiziano è stato l'atteso test del Dna condotto da ricercatori italiani, tedeschi ed egiziani, su 11 mummie, inclusa quella del sovrano bambino che morì a 19 anni per una frattura ossea che indebolì il suo sistema immunitario facendogli contrarre la malaria.
L'apparenza femminea del giovane faraone ha persino fatto ipotizzare che il re fosse affetto da una forma di ginecomastia, «ma si tratta di teorie nate sulla base dei reperti archeologici e non legate alla valutazione della mummia», scrivono i ricercatori. Nessun segno di ginecomastia o della sindrome di Marfan infatti sono state riscontrate dai ricercatori, dunque l'aria vagamente effeminata tipica dei ritratti del re sarebbe solo una caratteristica dello stile dell'epoca.
Al giovane faraone è stato però diagnosticato un disordine osseo, ma soprattutto gli esami hanno svelato le tracce della presenza del parassita della malaria. L'infezione potrebbe aver causato una necrosi ossea che, in abbinamento alla malaria stessa, avrebbe portato il giovane alla morte. Problemi di deambulazione del faraone sono rivelati anche dalla scoperta di bastoni nella sua tomba, aggiungono gli autori. Secondo i quali come detto, c'è la possibilità che un'improvvisa frattura, abbinata all'infezione malarica, possa aver segnato il destino di Tutankhamon.

LINEA EREDITARIA - L'esame del genoma di Tutankamon, che ha regnato dal 1341 al 1323 avanti Cristo, ha anche finalmente definito la sua linea ereditaria: Akhenaton, il faraone che trasformò radicalmente la religione dell'antico Egitto e che governò dal 1351 al 1334 avanti Cristo, era suo padre e sua sorella era la madre. Inoltre i due feti ritrovati nella tomba del faraone sarebbero veramente suoi figli: due bimbe morte subito dopo la nascita. Questa dinastia, che si snoda sulle rive del Nilo dal 1.550 al 1.295 AC, fu una delle più potenti dell'antico Egitto.
Fra le figure più note proprio Tutankamon: il giovane faraone morto nel nono anno del suo regno, a soli 19 anni, e poco noto prima che Howard Carter scoprisse la sua tomba, intatta, nella Valle dei Re nel 1922. La morte precoce del faraone, senza eredi, ha fatto fiorire nel tempo numerosi ipotesi, sviluppate a partire dai manufatti e dai ritratti ritrovati nella tomba. In passato c'è chi ha pensato a un trauma, a una setticemia, a un'embolia, ma anche a una frattura o a un avvelenamento.


(Corriere della sera)
Merytaton62
00mercoledì 17 febbraio 2010 12:13
[SM=g1619694] Queste brevi anticipazioni (tra alcune ore ne sapremo senz'altro di più)mi sembrano abbastanza interessanti.
Hatshepsut76
00mercoledì 17 febbraio 2010 13:17
Questa notizia me l'ha segnalata un collega questa mattina:

Fu la malaria a uccidere Tutankamon
Dna rivela altri segreti del faraone

Il Dna del faraone bambino, salito al trono all'età di 9 anni e deceduto a 19, non si limita a svelare il motivo della sua morte da tempo al centro di svariate teorie, rivela anche particolari del suo fisico e del suo patrimonio genetico. Il test è stato svolto da un team di scienziati, tra i quali anche degli italiani.

Da quando la sua tomba è stata ritrovata praticamente intatta nel 1992, la mummia di Tutankamon è stata al centro di studi svolti per comprendere meglio sia la sua figura sia la XVIII dinastia egizia. Vissuto tra il 1341 e il 1323 a.C., il faraone ha solleticato la curiosità di molte comunità scientifiche e, dopo anni, è arrivato il verdetto basato sul test del genoma. La sua morte è da imputare alla malaria, che ha vinto sul suo corpo indebolito da un'insufficienza immunitaria causata da una frattura ossea. Nella sua tomba sono stati rinvenuti anche dei bastoni, particolare che ha indotto il team di scienziati a confermare questa teoria e a svolgere altri studi che hanno confermato una malformazione al piede.

Pare così definitivamente svelato il motivo della morte di Tutankamon, legato ad una necrosi ossea che, unita alla malaria, ne ha provocato il decesso. Ma il suo DNA ha svelato altri particolari e ne ha smentiti altri. I tratti femminili del faraone avevano indotto alcuni studiosi, in assenza di basi scientifiche, a pensare che fosse affetto da ginecomastia, una condizione secondo la quale il seno dell'uomo diventa prominente, possibilità scartata dai risultati del test del genoma. Ne risulta che i tratti femminei del giovane regnante siano da ricondurre agli usi e ai costumi dell'epoca. Il DNA ha fornito altre informazioni, individuando in Akhenaton e in sua sorella i genitori di Tutankamon.

I risultati di questi esami, molto attesi nell'ambiente, permettono di fare luce sulla morte del giovane faraone, sulla quale sono state ventilate diverse ipotesi, dall'avvelenamento alla setticemia, dall'embolia alla morte violenta.


[fonte: www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo474192.shtml]
RAMSY
00mercoledì 17 febbraio 2010 14:04
Ore 14,00 - Il sito di Zak non è ancora stato aggiornato..... [SM=x822736]


www.drhawass.com/
RAMSY
00mercoledì 17 febbraio 2010 14:30
Re:
-francis-, 17/02/2010 10.58:

....... Nessun segno di ginecomastia o della sindrome di Marfan infatti sono state riscontrate dai ricercatori, dunque l'aria vagamente effeminata tipica dei ritratti del re sarebbe solo una caratteristica dello stile dell'epoca.....(Corriere della sera)




E' vero che quando si parla di immagini o statue dei faraoni si parla di figure idealizzate e mi potrebbe stare bene questo concetto anche per il periodo amarniano, ma perchè allora, Nefertiti deve fare l'eccezione? Perchè dare per scontato che la moglie di Akhenaton fosse bellissima come ci ha tramandato Tutmosi (lo scultore reale) invece di essere stata idealizzarla come era consuetudine anche di quel tempo? [SM=g1619690]
-Kiya-
00mercoledì 17 febbraio 2010 15:34
Dal sito dello JAMA, l'articolo relativo:


Contesto: Il Nuovo Regno dell'antico Egitto, comprendente le dinastie XVIII, XIX e XX, nell'intervallo di tempo tra il XVI e l'XI sec. a.C. circa. La tarda XVIII Dinastia, che include i Regni dei Faraoni Akhenaton e Tutankhamon, un'epoca straordinaria.
L'identificazione di un certo numero di mummie appartenenti a quel tempo, le esatte relazioni parentelari tra alcuni membri della famiglia reale, e possibili malattie e cause di morte sono state l'oggetto del dibattito.

Obiettivi: Introdurre un nuovo approccio tra l'Egittologia medica e molecolare, al fine di determinare eventuali relazioni parentelari intercorrenti tra 11 mummie Reali del Nuovo Regno e di ricercare riscontri patologici mortali, consanguineità, malattie ereditarie e infezioni.

Progetto: A partire dal Settembre 2007 e fino all'Ottobre 2009, alcune mummie reali sono state sottoposte a dettagliati esami antropologici, radiologici e studi genetici, quali parte del King Tutankhamun Family Project". Le mummie che fin da subito è stato possibile correlare a Tutankhamon sono servite quali referenze morfologiche e genetiche. Per l'autenticazione dei risultati ottenuti tramite le analisi del DNA, gli stadi analitici sono stati ripetuti e replicati indipendentemente in un secondo laboratorio riservato allo studio del DNA antico, e gestiti tramite un secondo Staff. Undici mummie databili all'incirca dal 1410 al 1324 a.C., ritenute essere affini a Tutankhamon, e 5 mummie databili a un periodo precedente, compreso tra il 1550 e il 1479 a.C., sono state sottoposte ad analisi.

I risultati ottenuti sono stati confrontati con i riferimenti a malattie precedentemente identificate, in base alle età individuali, prove archeologiche e documenti storici dell'epoca.

Risultati: l'impronta genetica ha permesso di costruire cinque livelli di parentela diretta di Tutankhamon. La mummia della KV55 e quella identificata con la sigla KV35YL sono risultati essere i suoi genitori. Non è stato su di esse riscontrato alcun segno di ginecomastia o craniosinostosi (ndt: la fusione prematura di una o più suture craniche), segno tipico della Sindrome di Antley-Bixler, o segni che rimandino alla Sindrome di Marfan, ma un certo numero di malformazioni è risultato comunque evidente nella famiglia di Tutankhamon. Numerosoe le patologie, come il Morbo di Kohler II, diagnosticate sul giovane re. Non si tratta tuttavia di patologie che possano averne causato la morte.
I test genetici condotti per STEVOR, AMA1, o MSP1, tutti geni specifici della Plasmodium Falciparum, hanno rivelato tracce di malaria tropica in 4 mummie, compresa quella di Tutankhamon.
Tali riscontri consentono di concludere che la necrosi ossea congiunta all'infezione malarica è con alta probabilità la causa della morte del giovane re. Le difficoltà motorie e la malaria che colpirono Tutankhamon trovano riscontro nel rinvenimento di numerosi bastoni da passeggio all'interno della sua tomba, insieme con un certo quantitativo di rimedi medici dell'epoca.

Conclusioni: Grazie a un approccio scientifico multidisciplinare, si è dimostrata la fattibilità della raccolta dei dati relativi alla parentela dei Sovrani Egizi, all'individuazione delle malattie ed è stato possibile progredire in riferimento alle possibili individuali cause di morte.




Link diretto: jama.ama-assn.org/cgi/content/short/303/7/638?home
-Kiya-
00mercoledì 17 febbraio 2010 15:39
Re: Re:
RAMSY, 17/02/2010 14.30:




E' vero che quando si parla di immagini o statue dei faraoni si parla di figure idealizzate e mi potrebbe stare bene questo concetto anche per il periodo amarniano, ma perchè allora, Nefertiti deve fare l'eccezione? Perchè dare per scontato che la moglie di Akhenaton fosse bellissima come ci ha tramandato Tutmosi (lo scultore reale) invece di essere stata idealizzarla come era consuetudine anche di quel tempo? [SM=g1619690]





L'opera di Tuthmosi è "solo" un volto... reso indubbiamente bellissimo, per come presumibilmente era e per come si confaceva a una Regina.
Ma se proviamo ad osservare i rilievi che la riproducono (ad esempio sulle stele di confine o sulle pareti della tomba reale), possiamo notare che lo stile è il medesimo adottato per le rappresentazioni del Re: viso appuntito, busto esile, ventre e cosce prominenti. Talmente identico che spesso risulta difficile distinguerli l'uno dall'altra.
-Kiya-
00mercoledì 17 febbraio 2010 15:58
La mummia KV35YL
Rinvenuta stesa sul pavimento, accando alla "Elder Woman", in una camera secondaria della tomba di Amenhotep II, la mummia identificata con la sigla KV35YL, meglio nota come "Younger Lady", è fortemente danneggiata e presenta il braccio destro staccato dal corpo.
L'esame al CT-Scan ha suggerito un'età di morte compresa tra i 25 e i 35 anni.

La "Giovane Donna, nel giugno del 2003, è stata oggetto di una controversa polemica tra l'Egittologa Joahn Fletcher, convinta trattarsi delle spoglie di Nefertiti, e Zahi Hawass. Quest'ultimo ne attribuisce il possesso a Kiya, sposa secondaria di Akhenaton, la madre di Tutankhamon. Altri ritenevano, invece, trattarsi di una mummia maschile.
Recentemente, grazie alle analisi del DNA, è stato possibile confermare che questa mummia appartiene effettivamente a una donna, possibile madre di Tutankhamon, figlia di Amenhotep III e presumibilmente della regina Teie (il che la renderebbe contemporaneamente sorella e sposa di Akhenaton). Il suo nome, tuttavia, resta sconosciuto, lasciando tuttora aperta la possibilità che possa trattarsi di Kiya o di un'altra, sconosciuta, sposa di Akhenaton.
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