Malaria e necrosi ossea responsabili della morte di Tut [era: Aspettando Indianapolis - " I misteri di Tut risolti"]

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RAMSY
00giovedì 18 febbraio 2010 16:02
Ma che bravi! mi fate sentire tanto Egiziana Jones
Merytaton62
00giovedì 18 febbraio 2010 16:03
Ho commesso un lapsus: intendevo KV63...Comunque grazie per la segnalazione del sito in questione.

Rovistando su Internet, mi è parso di arguire che la KV21 sarebbe stata scoperta da Belzoni, e che sarebbe la sepoltura di due regine della XVIII dinastia. Una di esse sarebbe la madre dei feti rinvenuti nella tomba di Tut...gli esperti, però, non si dicono certi che si tratti di Ankensenamon. Ho capito bene? [SM=x822741]
-Kiya-
00giovedì 18 febbraio 2010 18:21
Cara Meryt,

probabilmente non è possibile accertare con assoluta certezza che si tratti di Ankhesenamon perchè manchiamo delle spoglie di Nefertiti e quindi non vi è "materiale" a sufficienza per stabilire se si tratti, o meno, di una delle figlie della coppia Akhenaton/Nefertiti.
A mio avviso, l'informazione (passata pressocchè inosservata) che ci ha riferito ACUS (tratta dalle analisi dello JAMA), in base alla quale Tut e una delle mummie della KV21 risultano essere fratelli, ma solo di padre, fornisce già una buonissima percentuale di conferma che si tratti della giovane Regina. Se a questo aggiungiamo che non ci è noto che Tut abbia contratto ulteriori matrimoni (tanto meno che abbia scelto in sposa un'altra delle figlie di Akhenaton), la percentuale di possibilità affermativa non può che aumentare.

E la seconda mummia? Meritaton?
Direi che a questo punto, individuare la mummia di Nefertiti sarebbe proprio la ciliegina sulla torta e, ovviamente, un ritrovamento fondamentale. Per molti versi.
ACUSinpw
00giovedì 18 febbraio 2010 19:28
Per quanto riguarda la Younger Lady, Kiya, penso si possa ritenere che si tratti proprio di una sorella: il suo codice genetico presenta alleli sia di Amenhotep III sia di Tiye e, a meno che non si tratti della figlia di un fratello/sorella di Amenhotep III e di un fratello/sorella di Tiye, questa è una prova piuttosto forte del fatto che Younger Lady fosse figlia degli stessi genitori di KV55.

Per quanto invece riguarda le due KV21, si può dire che entrambe siano sorelle di Tutankhamon, entrambe da parte di padre e non di madre, in quanto (guardateci) ci sono parecchi alleli "sconosciuti" e non c'è alcuna traccia dell'allele "rosso": potrebbe trattarsi di un semplice "caso", questa assenza, ma, soprattutto se si guarda al tratto FBA, il fatto che con una ripetizione identica nel genoma dei genitori, nessuna delle due mummie KV21 presenti l'allele "rosso" (e che questo non sia presente in nessun altra sequenza, dove, invece, sono presenti parecchi alleli sconosciuti) è un segnale forte del fatto che siano figlie si di Akhenaton, ma non della stessa donna che diede alla luce Tutankhamon.

Se, quindi, ci affidassimo alle fonti, quella mummia potrebbe sì essere Ankhsenamon e il codice genetico "sconosciuto" potrebbe proprio essere quello discendente da Nefertiti!
-Kiya-
00giovedì 18 febbraio 2010 20:42
Re:
ACUSinpw, 18/02/2010 19.28:

Per quanto riguarda la Younger Lady, Kiya, penso si possa ritenere che si tratti proprio di una sorella: il suo codice genetico presenta alleli sia di Amenhotep III sia di Tiye e, a meno che non si tratti della figlia di un fratello/sorella di Amenhotep III e di un fratello/sorella di Tiye, questa è una prova piuttosto forte del fatto che Younger Lady fosse figlia degli stessi genitori di KV55.

Per quanto invece riguarda le due KV21, si può dire che entrambe siano sorelle di Tutankhamon, entrambe da parte di padre e non di madre, in quanto (guardateci) ci sono parecchi alleli "sconosciuti" e non c'è alcuna traccia dell'allele "rosso": potrebbe trattarsi di un semplice "caso", questa assenza, ma, soprattutto se si guarda al tratto FBA, il fatto che con una ripetizione identica nel genoma dei genitori, nessuna delle due mummie KV21 presenti l'allele "rosso" (e che questo non sia presente in nessun altra sequenza, dove, invece, sono presenti parecchi alleli sconosciuti) è un segnale forte del fatto che siano figlie si di Akhenaton, ma non della stessa donna che diede alla luce Tutankhamon.

Se, quindi, ci affidassimo alle fonti, quella mummia potrebbe sì essere Ankhsenamon e il codice genetico "sconosciuto" potrebbe proprio essere quello discendente da Nefertiti!



Grazie per i chiarimenti, ACUS ;)

Il fatto che sia scientificamente confermato che KV55 e KV35YL fossero fratelli, entrambe diretti discendenti della coppia reale Amenhotep III/Teie, da adito a pochi dubbi sull'identità di KV55. Sempre che non si voglia ritenere che Smenkhkara, figlio dei suddetti, abbia sposato una principessa nata dagli stessi. Ma le prove in nostro possesso confermano che fu Meritaton ad andargli in sposa. E se questi avesse avuto un figlio maschio da una sposa secondaria, Meritaton di certo non avrebbe mantenutp il titolo di Grande Sposa Reale. Non in presenza di un erede maschio, nato da un'altra madre.
Inoltre, si direbbe confermato che l'età di KV55, al momento della morte, fosse compresa tra i 35 e i 45 anni. Decisamente troppi per far anche solo ipotizzare trattarsi di Smenkhkara....
Se prima potevo ancora nutrire qualche riserva, molto poche in verità, sul fatto che la mummia della KV55 appartenesse ad Akhenaton, ora anche quei lievi dubbi sono fugati. Quelle poche ossa, maltrattate per lungo tempo dopo il ritrovamento, sono tutto quanto resta di Akhenaton. Il figlio del Sole....

Le osservazioni che fai, ACUS, a riguardo delle mummie della KV21, suggeriscono un altro elemento fondamentale: non vi era alcuna parentela, probabilmente, tra Nefertiti e gli altri componenti della famiglia Reale. Il che farebbe ancor di più dubitare che la Regina potesse essere figlia di Ay.



Teie
00giovedì 18 febbraio 2010 21:11
Scusa Acu,
è possibile avere un download del 2° documento che hai su scribd, cioè:
APIKTFappendix ?

Ho dato un'occhiata alle immagini e volevo saperne di più sui metodi adottati nell'indagine genetica. Se riesco a tradurre bene dall'inglese voglio cercare di capirne di più e intraprendere una discussione.

Teie
-Kiya-
00giovedì 18 febbraio 2010 21:14
domanda: a cosa rimandano gli asterischi applicati ai nomi di Teie e Akhenaton, presenti sia nel documento dell'albero genealogico che nelle schede individuali?
wpwawt
00giovedì 18 febbraio 2010 21:23
probabilmente gli asterischi indicano le attribuzioni dubbie
Merytaton62
00giovedì 18 febbraio 2010 21:29
Perdonate la mia ignoranza...ma Ay non era un semplice funzionario , sia pure di alto rango? Voglio dire: mi pareva di ricordare che si desse per scontato che, dal punto di vista genetico, con la famiglia reale non avesse nulla a che fare.

Questo è il mio ultimo post per oggi. mMi stanno fumando le meningi... [SM=g1621246]
-Kiya-
00giovedì 18 febbraio 2010 21:32
Vi sono forti probabilità che Ay fosse figlio di Yuya e Tuya, ovvero fratello di Teie.
Tale teoria è supportata dal fatto che fosse originario di Akhmin e che molti titoli di Ay e Tuya risultano essere stati comuni.
pizia.
00giovedì 18 febbraio 2010 22:38
Si è parlato talmente tanto di sindrome di Marfan o di Froelich che quasi mi dispiace non se ne sia trovato traccia, povero Aldred, se potesse vedere!
Insomma, se proprio dovevano trovare una sindrome genetica ormai a quelle avevo quasi fatto l'abitudine... [SM=x822706]
-Kiya-
00giovedì 18 febbraio 2010 23:32
Coloro che ritenevano Akhenaton affetto da Sindrome di marfan, pare dovranno accontentarsi della palatoschisi rilevata sulla mummia della KV55, che sembra escludesse il labbro leporino, a giudicare dalla conformazione del cranio. Lo stesso non rivela traccie di un'apertura visibile esternamente a livello del labbro superiore. Questo vale anche per Tut.
In aggiunta c'è ancora la scoliosi che si direbbe abbia caratterizzato la famiglia reale, pressocchè al completo.
Mi domando, per quest'ultima, da profana in materia medica: non potrebbe dipendere dalla postura post-imbalsamazione?
pizia.
00giovedì 18 febbraio 2010 23:41
Quindi escludiamo anche il labbro leporino, ahimé la mappa delle malattie è cambiata nel giro di pochi giorni, povera famiglia reale!
Un'osservazione ancora da profana: ma la scoliosi non può anche intervenire per una scorretta postura indipendentemente dalla familiarità?
Mi ricordo quando ero piccola le insistenze di genitori e insegnanti perché cercassimo di evitare il più possibile la permanenza in posizioni asimmetriche, fossero anche pù rilassanti... [SM=x822741]
wpwawt
00giovedì 18 febbraio 2010 23:45
penso che non si possa imputare alla postura post-imbalsamazione perché, almeno in quella congenita, c'è una "malformazione" delle vertebre che ruotano verso l'interno della curvatura
wpwawt
00giovedì 18 febbraio 2010 23:52
Sapete dirmi tutte le patologie che ha la mummia della KV55 oltre alla palatoschisi?
RAMSY
00giovedì 18 febbraio 2010 23:52
Re:
-Kiya-, 18/02/2010 23.32:

.
In aggiunta c'è ancora la scoliosi che si direbbe abbia caratterizzato la famiglia reale, pressocchè al completo.
Mi domando, per quest'ultima, da profana in materia medica: non potrebbe dipendere dalla postura post-imbalsamazione?



Credo che per un patologo sia facile distinguere una malformazione che si è sviluppata negli anni rispetto a una semplice flessione di in corpo non più in vita. Nel primo caso si deformano le singole vertebre e i dischi a causa di continue sollecitazioni. Posso dirlo con certezza vista la mia esperienza di patologo forense.... (Quincy, C.S.I., Bones, NCIS etc,etc [SM=x822743] [SM=g999108] [SM=g999108] )


wpwawt
00giovedì 18 febbraio 2010 23:59
sarò fissato ma lunedì ho dato l'esame di paleopatologia...
pizia.
00venerdì 19 febbraio 2010 00:09
Re:
wpwawt, 18/02/2010 23.45:

penso che non si possa imputare alla postura post-imbalsamazione perché, almeno in quella congenita, c'è una "malformazione" delle vertebre che ruotano verso l'interno della curvatura


Però in quella non congenita ma acquisita c'è la stessa deformazione, immagino.
Nel caso sia congenita il soggetto è nato così, nel caso sia acquisita il soggetto è diventato così a causa di scorrette posizioni mantenute a lungo o durante sforzi importanti prolungati o reiterati.
In pratica la colonna scoliotica è un risultato di qualcosa, ma come fare davanti ai resti di un soggetto morto in età adulta (perché anche a 18 anni ormai si è anatomicamente abbastanza adulti), a stabilire se egli era nato così o se lo è diventato?
Forse si presume sia nato così, quindi abbia avuto la scoliosi congenita, solo perché sono stati trovati un certo numero di parenti con lo stesso diffetto?


wpwawt
00venerdì 19 febbraio 2010 00:20
A differenza di quello che si dice la scoliosi dipende solo dal genoma...una posizione scorretta può portare al massimo ad atteggiamenti scoliotici, cioè un accenno di curvatura
RAMSY
00venerdì 19 febbraio 2010 00:30
Secondo me c'è sempre differenza: se è congenita, oltre alla possibilità di avere avere un aspetto diverso (il gobbo di Notre Dame, se fosse esistito, non avrebbe potuto essere diventato tale, poteva esserlo solo dalla nascita) deve mostrare una deformazione delle vertebre molto più accentuata e probabilmente molto più invalidante, giusto? [SM=x822735]
-Kiya-
00venerdì 19 febbraio 2010 00:30
Introduciamo qualche definizione, tratta dal Dizionario Medico.

A carico di Tut abbiamo:

1) Cifoscoliosi: Alterazione della colonna vertebrale, in cui si associano una deviazione in senso antero-posteriore (cifosi) e una deviazione in senso laterale (scoliosi).

- Cifosi: Curvatura della colonna vertebrale con concavità anteriore. Un certo grado di cifosi è fisiologico: nel soggetto normale in posizione eretta la colonna vertebrale non è esattamente perpendicolare al piano d'appoggio, ma presenta delle curvature (lordosi cervicale, cifosi dorsale, lordosi lombosacrale). In condizioni patologiche la cifosi dorsale può accentuarsi, associandosi generalmente a iperlordosi dei tratti cervicale e lombare. La cifosi patologica può essere posturale, cioè può derivare dalla tendenza del soggetto ad assumere comunemente una posizione non corretta (frequentissima nelle persone con attività prevalentemente sedentarie, che non praticano sport). In altri casi può essere congenita, presente cioè sin dalla nascita, a causa di malformazioni ossee. Alterazioni dei corpi vertebrali sono responsabili anche delle cifosi che seguono a processi infiammatori, traumi, malattie del collagene, infezioni, alterazioni neuromuscolari localizzate alla colonna. La valutazione viene effettuata facendo flettere il soggetto in avanti e osservandolo di lato: si nota una curva dorsale non armonica, con un apice. Il grado di curvatura si può valutare con esami radiografici.

- Scoliosi: Anomalia della colonna vertebrale, che presenta una deviazione laterale associata a rotazione anomala di alcuni corpi vertebrali. È caratteristica dell'età dello sviluppo. Si aggrava soprattutto nei periodi in cui la crescita è più rapida (in particolare nel periodo puberale, tra i 12 e i 15 anni). La forma di cui la causa è sconosciuta (80-90% dei casi), detta scoliosi idiopatica o essenziale, colpisce prevalentemente il sesso femminile. Altre forme, più rare, possono essere presenti sin dalla nascita (scoliosi congenita) o possono essere la conseguenza di malattie delle cartilagini, dei nervi o dei muscoli, di traumi o di lesioni del torace, di malattie delle ossa (scoliosi acquisite). Le curvature anomale della colonna vertebrale portano a deformazioni sia dei singoli corpi vertebrali sia del torace: compare infatti un gibbo, o gobba posteriore, dovuto alla deformazione delle coste, e si possono avere disturbi a cuore, polmoni ecc. La scoliosi insorge e progredisce in modo subdolo: non provoca dolore e il soggetto appare in ottima salute. Non è raro, quindi, che ci si renda conto dell'anomalia quando ormai è troppo avanzata per consentire una cura efficace. È, quindi, molto importante tenere costantemente sotto controllo tutti i soggetti in età puberale osservando che, quando stanno in piedi, la colonna vertebrale non presenti anomalie di percorso, la linea che unisce le spalle sia parallela a quella che unisce le anche, e che, alla flessione del tronco in avanti, il dorso non sporga da un lato più che dall'altro. Quando l'osservazione faccia sospettare la presenza di scoliosi, l'esame ai raggi X potrà confermarla e indicarne la gravità. La terapia deve essere attuata il più precocemente possibile. Nelle forme lievi è spesso sufficiente praticare degli sport (ma costantemente sotto controllo, per non rischiare, con movimenti ed esercizi inopportuni, di aggravare la curvatura). Nelle forme più gravi la terapia si basa sull'applicazione di corsetti ortopedici, che devono essere indossati sino alla fine dell'accrescimento. Nei casi molto avanzati si rende necessario il trattamento chirurgico.

2) Palatoschisi: Malformazione congenita del palato, che si presenta come una fenditura più o meno estesa della parte anteriore del palato duro, eventualmente (n.d.r.: non necessariamente) accompagnata da labbro leporino. Nella forma più grave la malformazione interessa pure il margine alveolare del palato, tutta la volta palatina, il palato molle e l'ugola. La palatoschisi favorisce le infezioni broncopolmonari da aspirazione, interferisce con l'alimentazione e con lo sviluppo del linguaggio. È necessaria la chirurgia plastica ricostruttiva entro il primo mese di vita. In seguito possono essere necessarie particolari cure dentali, ortodontiche, oltre alla logoterapia.

3) Piede equino (il sinistro): (equinismo), anomalia congenita o acquisita, caratterizzata dalla flessione del piede verso il basso, cioè tendente a disporsi sullo stesso asse della gamba a causa della contrattura involontaria della muscolatura. Questa malformazione fa sì che, camminando, il soggetto possa appoggiare sul terreno solo la punta del piede. L'intervento precoce con esercizi di rieducazione può favorire il recupero, che diventa impossibile quando siano coinvolti legamenti, tendini e capsule articolari. La prolungata permanenza a letto di un ammalato è una delle cause più frequenti di piede equino.

4) Piede piatto (il destro): Anomalia del piede che consiste nell'appiattimento della concavità, normalmente presente, della porzione intermedia della pianta del piede. Di solito si associa a una deviazione del tallone verso l'esterno. Le cause possono essere diverse: anomalie delle ossa del piede presenti sin dalla nascita; insufficienza dei muscoli che permettono i movimenti del piede, la quale può essere dovuta, tra l'altro, a eccessiva sollecitazione nei casi di particolari professioni (piede piatto professionale); anomalie dei legamenti del piede durante l'accrescimento corporeo (piede piatto dell'adolescenza); fratture mal consolidate; infezioni; paralisi o neoplasie localizzate ai piedi. L'anomalia, specie se si verifica in età giovanile, deve essere curata tempestivamente, perché conduce precocemente a fenomeni artrosici del piede (progressiva alterazione e degenerazione delle ossa del piede). La terapia si basa sull'applicazione di calzature ortopediche e sulla ginnastica del piede nelle fasi iniziali. Se la deformità è grave e persiste dopo il primo anno di età, può essere indicata la correzione chirurgica.

5) Oligodattilia/Ipofalangismo (piede destro): malformazione in cui vi è riduzione numerica di una o più falangi.

6) Morbo di Kohler: Clinicamente si caratterizza per un forte dolore al piede in fase di carico; tale dolore diviene ancora più intenso con il cammino. Si tratta di una sofferenza dell'osso scafoide del tarso (M. 1°) oppure a carico del II Metatarso (M. 2°).
II definizione: L'osteocondrosi della testa del secondo metatarso (o morbo di Köhler II) si manifesta nell'età adulta, più frequentemente nel sesso femminile, attorno ai 18-30 anni, pur essendo acquisita in età giovanile.
Il paziente accusa dolore all'appoggio del II metatarso, la cui testa appare clinicamente deformata, rigonfia e accorciata. L'esame radiografico mette in evidenza una testa metatarsale notevolmente deformata, slargata, appiattita e addensata e frammentata. La terapia consiste inizialmente nel suggerire un plantare che sorregga dal carico la testa del II metatarso. Nei casi più gravi si può ricorrere all'intervento chirurgico di resezione della testa necrotica.
L'esatta causa è ancora sconosciuta, anche se è comprovato che possa avere un'origine traumatica.
La sua progressione è tipica: inizia con necrosi e frammentazione del tessuto, in seguito provvede stessa la malattia a riparare e rigenerare il tessuto colpito.

7)Malaria tropica: Malattia infettiva causata da plasmodi, cioè da protozoi del genere Plasmodium (Plasmodium falciparum, Plasmodium vivax, Plasmodium malariae, Plasmodium ovale).
I plasmodi hanno un ciclo di sviluppo che comprende una fase sessuata, che si svolge in una zanzara, e una fase asessuata, che avviene nell'organismo infettato, parte al di fuori dei globuli rossi e parte all'interno di essi. La trasmissione avviene mediante la puntura di una zanzara del genere Anopheles , precedentemente infettatasi pungendo un soggetto malato.
Il quadro clinico. I sintomi della malattia sono dovuti alla distruzione dei globuli rossi da parte del plasmodio, che si accresce a spese del globulo rosso e dà origine a 6-32 piccoli parassiti (merozoiti) che determinano la rottura della cellula (lisi). La lisi dei globuli rossi, sincrona per tutte le cellule infettate, avviene ciclicamente, manifestandosi con una crisi febbrile. La ciclicità degli episodi febbrili è diversa a seconda del plasmodio infettante: ogni 48 ore per Plasmodium vivax, responsabile della terzana benigna, e per Plasmodium ovale, che causa una variante, più leggera, della terzana benigna; ogni 72 ore per Plasmodium malariae, agente causale della quartana. Plasmodium falciparum determina accessi febbrili più irregolari, generalmente più ravvicinati, ma genericamente ogni 48 ore (terzana maligna). L'accesso febbrile si manifesta con brivido intenso, sensazione di freddo e rapido aumento della temperatura fino a 40 °C; dopo qualche ora la febbre si risolve bruscamente, con abbondante sudorazione. Dopo alcuni cicli di emolisi insorge epato-splenomegalia, e nei casi gravi possono derivare complicazioni cardiache, renali e cerebrali. Sono stati segnalati casi di malaria manifestatasi clinicamente a distanza di molti mesi dalla puntura della zanzara.
Tra le complicanze: Malaria cerebrale.
La malaria cerebrale è un’encefalopatia acuta diffusa. Il paziente si presenta comatoso (varia gravità e durata da 6 a 96 ore); solitamente la parassitemia è alta e possono aversi convulsioni. Le emorragie retiniche sono associate a una prognosi peggiore. Possono aversi disturbi temporanei (strabismo divergente, riflessi patologici, lieve rigor nucale). Il quadro neurologico più comune nell’adulto è quello della lesione simmetrica del motoneurone superiore. Possono aversi rigidità da decerebrazione (braccia e gambe distese), da decorticazione (braccia flesse e gambe distese), opistotono. Alla rachicentesi la pressione liquorale è solitamente normale. Il liquido cefalorachidiano è limpido (<10cell/µl), la protidorrachia e acido lattico possono essere aumentati. L’elettro-encefalogramma mostra reperti anormali ma aspecifici. Il reperto TC è del tutto normale. I riflessi cutanei addominali sono sempre assenti. Può aversi una modesta epato-splenomegalia.
La sintomatologia di solito precede il coma di 1 o 2 giorni (se il coma dura più di mezz’ora dopo un episodio convulsivo febbrile bisogna sospettare la malaria cerebrale). Il respiro profondo può essere segno di acidosi metabolica. L’opistotono può essere importante e simulare il tetano o la meningite. La pressione liquorale può aumentare molto a differenza degli adulti. Il 10% dei bimbi che sopravvivono alla malaria cerebrale hanno sequele neurologiche persistenti (emiparesi, atassia cerebellare, cecità corticale, ipotonia severa, ritardo mentale, afasia, spasticità generalizzata).


[Materiale prelevato da fonti varie, principalmente "Dizionario Medico DeAgostini e Wikipedia]
pizia.
00venerdì 19 febbraio 2010 00:31
Cioé tutte le volte in cui mi dicevano: "Stai dritta!" avrebbero potuto fare a meno di rompere, perché intanto se nessuno nella mia famiglia presenta scoliosi non sarebbe venuta nemmeno a me? [SM=g1361799]
ACUSinpw
00venerdì 19 febbraio 2010 00:34
Re:
-Kiya-, 18/02/2010 21.14:

domanda: a cosa rimandano gli asterischi applicati ai nomi di Teie e Akhenaton, presenti sia nel documento dell'albero genealogico che nelle schede individuali?




Si tratta delle "mummie identificate in questa ricerca"...
wpwawt
00venerdì 19 febbraio 2010 00:37
A stare seduti curvi sul banco porta lo stesso problemi oltre ai rimproveri della maestra!
RAMSY
00venerdì 19 febbraio 2010 00:39
Mi sembra di ricordare che anche Siptah avesse una malformazione congenita ad una gamba e anche lui è morto giovane, o sbaglio [SM=x822741]
ACUSinpw
00venerdì 19 febbraio 2010 00:42
Re:
pizia., 19/02/2010 0.31:

Cioé tutte le volte in cui mi dicevano: "Stai dritta!" avrebbero potuto fare a meno di rompere, perché intanto se nessuno nella mia famiglia presenta scoliosi non sarebbe venuta nemmeno a me? [SM=g1361799]



Ti sarebbe venuto un atteggiamento scoliotico o avresti potuto averla "geneticamente", indipendentemente dai tuoi parenti più vicini. Chi ti dice che il tuo trisavolo non ce l'avesse? :DD

p.s. wpw, cosa studi?
ACUSinpw
00venerdì 19 febbraio 2010 00:45
Teniamo conto che nelle famiglie reali questo genere di malformazioni (genetiche) doveva essere piuttosto diffuso, data la diffusa consanguineità dei matrimoni...
-Kiya-
00venerdì 19 febbraio 2010 00:46
Re:
wpwawt, 18/02/2010 23.52:

Sapete dirmi tutte le patologie che ha la mummia della KV55 oltre alla palatoschisi?



Oltre la palaschitosi gli è stato diagnosticato:

1) Osteoma del seno mascellare: Gli osteomi sono tumori assolutamente benigni che di solito vengono diagnosticati per caso, in occasione di una radiografia del cranio eseguita per altri motivi. Possono dare dei problemi se, data la loro frequente posizione all’interno di un seno mascellare o frontale, ostruiscono l’orifizio tramite il quale tale seno comunica con l’esterno; in questo caso possono essere alla base di una sinusite ricorrente e fastidiosa e vanno rimossi chirurgicamente. Gli osteomi asintomatici possono tranquillamente essere lasciati dove sono perché non vi sono possibilità di degenerazione maligna. [fonte: www.medicinasalute.com]

2) Collasso dell'osso femorale o fibroma osseo: Il primo corrisponde all'appiattimento della testa femorale, mentre il fibroma è una formazione benigna dell'osso che di solito viene alla luce in seguito ad una radiografia occasionale fatta per altri motivi. Nella stragrande maggioranza dei casi non determina nessuna sintomatologia e non determina nessuna conseguenza sul piano clinico.

3) scoliosi: per la definizione vedere il mio post precedente.
-Kiya-
00venerdì 19 febbraio 2010 00:50
Re: Re:
ACUSinpw, 19/02/2010 0.34:




Si tratta delle "mummie identificate in questa ricerca"...




perfetto! Grazie ;)

Mi sorprende, a questo punto, che il nome di Amenhotep III non risulti "asteriscato"..... l'attribuzione di questa mummia non è mai stata data per scontata.

-Kiya-
00venerdì 19 febbraio 2010 00:52
Re:
ACUSinpw, 19/02/2010 0.45:

Teniamo conto che nelle famiglie reali questo genere di malformazioni (genetiche) doveva essere piuttosto diffuso, data la diffusa consanguineità dei matrimoni...




personalmente mi viene il dubbio che se mi dovessero sottoporre a CT-Scan potrei quasi incorrere nel rischio di essere messa peggio di loro! ... ammettiamolo, per molti versi, considerato il loro tempo e i relativi stili di vita, nonchè l'aspettativa di vita stessa, non mi pare che siano insorti quadri clinici così allarmanti....
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