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Lo scettro uas: Il compasso di Dio

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2009 11:29
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27/09/2008 23:33
 
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Diego Baratono, 26/09/2008 12.16:

... Il bastone Uas, oltre ad essere rituale è pure uno "strumento ecnologico", o quanto meno è tra i pochi oggetti noti in grado di tracciare due cerchi (che piaccia o no).
Il fatto che fosse più che noto all'epoca, può giustificare il fatto
di non dover essere nemmeno "spiegato" in qualche maniera, come accaduto per altri elementi della cultura nilotica.




Paolo bond., 26/09/2008 12.30:

Scusami Roberta, ma dopo la giusta e doverosa separazione effettuata da Kiya sugli argomenti che si stavano accavallando, avevo perduto il tuo topic:-)

Ovviamente sono d'accordo con te sull'intepretazione che dai dello scettro UAS.
Tra l'altro l'uso della forcella alla fine del bastone non era esclusiva dello UAS...e mi viene in mente a questo proposito, uno scettro che sta in mano ad una divinità nel tempio di Abu Simbel della quale adesso mi sfugge il nome (sarà l'età...) e che tiene in mano un scettro che in basso ha una forcella, in alto un fiore di loto.

Grazie per aver letto tutto quello che ho scritto con attenzione:-)

Un caro saluto :-)

Paolo




Diego Baratono, 26/09/2008 14.27:

Il bastone Uas, con la sua forcella e la sua testa (non di canide ritengo, ma piuttosto assimilabile più credibilmente alla testa dell'Ibis) è tra i pochi attrezzi simbolici candidati per tracciare cerchi: quello che tiene in mano la statuetta del tesoro di Tutankhamon, forse unico esempio, ne è la riproduzione esatta. E' questo lo strumento sacro che consente di tracciare una corona circolare (se ne eistono anche altri fatemelo sapere). Si tratta della stessa corona circolare che si trova tracciata (incisa, scolpita, raschiata, ma sicuramente non di origine naturale) sulla splendida quarzite bruna che ho fotografato sul "Terzo livello".




-Kiya-, 26/09/2008 20.10:




In merito allo scettro Was, mi sono imbattuta in una teoria che effettivamente evidenzia la possibilità che fosse usato come strumento di "misurazione".
L'autore/autrice della medesima, che mi è ancora sconosciuto, in quanto le mie ricerche, per il momento, non hanno dato riscontri in proposito, pone la questione quasi prettamente su un piano simbolico (che tuttavia non esclude anche un uso pratico dell'oggetto), affermando che tale strumento venisse piantato a terra (in posizione orizzontale, dalla parte del muso) affinchè il "capo" (evidentemente si riferisce al periodo arcaico e quindi a quando in Egitto erano presenti ancora nuclei distinti) potesse, guardando attraverso la forcella, "vedere" il territorio sul quale si estendeva il suo dominio.

Mi riprometto di indagare oltre e fornire ulteriori approfondimenti.
Intanto, però, pregherei Diego di spiegare quale fosse l'effettiva dinamica con cui ritiene venissero tracciati i doppi cerchi, per mezzo dello was




roberta.maat, 27/09/2008 12.43:

Ringrazio Paolo per aver notato il mio intervento e per aver risposto.
Tornando alla mia interpretazione dello scettro, aggiungo che per mia
forma mentale cerco sempre di vedere la soluzione più elementare e
quella di più facile intuizione soprattutto quando l'argomento riguarda una civiltà che fonda le sue origini così lontano nel tempo quando
il problema primario era quello della sopravvivenza. Poi si cresce, si ampliano le conoscenze, si progredisce nelle tecniche e nel pensiero....
.....niente di più semplice rendere sacro uno strumento antico e indispensabile, anche magari modificando la sua forma nella parte che non riguarda la sua funzione e probabilmente rimanda all'immagine più comunemente sentita come parte integrante delle terre desolate ed inospitali. Cani, sciacalli ecc. credo popolassero quelle terre insieme a serpenti e scorpioni.
Giustifico la mia interpretazione in questo modo ma mi piacerebbe sapere anche altri pareri.




-Kiya-, 27/09/2008 16.25:

Sempre in merito allo scettro was, Diego scrive:


Il bastone Uas, con la sua forcella e la sua testa (non

di canide ritengo, ma piuttosto assimilabile più credibilmente alla

testa dell'Ibis)



Aldilà del fatto che, tempo fa, mi ponevo interrogativi su Upuaut, sempre in questa discussione., anche io non concordo con l'ipotesi che rappresenti un canide. Non concordo nemmeno, a dirla tutta, con il riferimento a Seth. Le motivazioni le ho già riferite precedentemente, affermando che dubito potesse essere dataa una tale posizione proprio all'assassino di Osiride.

Forse bisognerebbe chiedersi quando comparve lo scettro, sempre che sia possibile risalirvi, perchè non escluderei, piuttosto, un rimando a Ra.

In queste poche righe che ho riportato, Diego propone l'ibis, come proprietario della testa. Io propenderei piuttosto per il bennu, ovvero la fenice per gli egizi. Sua caratteristica iconografica è infatti il piumaggio sulla testa e, a ben guardare, spesso lo scettro presenta proprio la decorazione che richiama alle piume. Un esempio a riguardo è questo:




e ancora questo:




in entrambi si nota sufficientemente bene che le cosiddette "orecchie" risultano unite. Nella prima immagine sono particolarmente evidenti le striature tipiche delle piume e, addirittura , una curvatura lungo la linea del muso, che lascerebbe pensare a un becco.

In quanto a Seth, per contro, le orecchie non vengono rappresentate unite, ma praticamente sempre ben distinte, come potete vedere qui:



o qui, dove il confronto è diretto:




Inoltre mi chiedo: perchè limitarsi alla sola testa? Osservando lo scettro non si potrebbe ritenere che sia una stilizzazione per intero dell'uccello bennu, comprensivo di testa, corpo e zampe (la forcella)?


Qualche parola sul bennu:

Si genera da solo,uno dei suoi epiteti è proprio "Colui che genera sè stesso", oltre che "Signore dei Giubilei", rinascendo dalle sue ceneri. Anche Ptah o Ra si autogenerarono, per la mitologia egizia.
Il termine bennu ha origine dal verbo "wbn", brillare (il riferimento solare appare evidente).
Associato al Ben-ben, ovvero la pietra/collina primordiale che scaturì dal nun al momento della creazione. Colui che ruppe il silenzio con il suo pianto.
Il bennu è simbolo di vita eterna (ragion per cui fu anche assimilato ad Osiride), e non è forse questo quanto di meglio si potesse auspicare?

Esso compare anche in alcuni passi del Libro dei Morti, nel quale il defunto recita:

"Io sono il bennu, l'anima di Ra, e la guida per gli dèi nella Duat"





-Kiya-, 27/09/2008 17.03:

In quanto allo scettro, quale mezzo di misurazione, credo possa risultare interessante esaminare la Tomba Tebana identificata con la sigla TT69, appartenente a Menna/Menena, vissuto sotto Tuthmosi IV, XVIII dinastia. In detta tomba vi è dipinta una scena di misurazione di un campo, per mezzo di un metro, una fune. In essa compare un uomo che regge uno was. E non è il faraone...:




L'idea dello "srtrumento" mi pare pacifica, indipendentemente dall'uso, che qualcuno propone potrebbe anche essere stato questo:



per quanto possa risultare difficile che il becco potesse reggere un tale peso. Ma qui si entra nel campo della fisica, quindi cedo la parola a chi è più esperto di me...

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