All'inizio del suo post Diego scrive:
...Gli Antichi Egizi non possedevano strumenti simili, per dir così, al compasso moderno. ...
Gli egizi non avevano un compasso?
E che se ne facevano? ...bastava piantare un palo a terra, legarci una corda e tracciare tutti i cerchi possibili ed immaginabili, nonchè tutte le corone circolari di questo (o meglio "quel") mondo.
Quanto alle "strane torsioni" pittoriche...
...In estrema sintesi, il procedimento è vicino, in una certa misura, alle moderne proiezioni ortogonali.
L’immagine che s’ottiene impiegando questa tecnica, è un curioso incastro dei vari ribaltamenti assiali cui il soggetto da raffigurare è sottoposto. È, in sostanza, una miscela prospettica di diversi punti di vista assommati.
...
Le immagini segnalano in ogni caso la realtà; o la sua essenza. Il discorso vale anche per gli oggetti.
Nel caso del bastone Uas, si può pensare ad una torsione di 90° tra la forcella inferiore rispetto alla barretta diagonale superiore.
...anche qui non scomoderei ragionamenti prospettici che gli egizi sicuramente conoscevano ma che non applicavano non per il gusto del complicato, bensì con
precisi intenti di carattere pratico (come peraltro sopra accennato). Le rappresentazioni pittoriche, però, erano
bidimensionali e l'intento di chiarezza rappresentativa poteva avere una sua valenza, valenza che, nel caso di un oggetto
tridimensionale, non appariva di certo necessaria.
Quanto all'uso a mo' di compasso dello scettro Was, credo utile notare che, in tutti gli esemplari riportati in questo 3D, la parte più alta dell'assicella inclinata (le orecchie del nostro ipotetico canide, per intenderci)
raramente sporge abbastanza dalla curvatura del bastone il che la renderebbe
scarsamente utilizzabile per tracciare qualsivoglia segno.
Dovendo avere la valenza proposta da Diego, infatti, meglio sarebbe stato, forse,
NON curvare il bastone nella parte alta (atteggiandolo più propriamente a "collo" del nostro ipotetico canide), ma far
terminare il bastone dritto e lì far sporgere
un'assicella inclinata che avrebbe avuto, più facilmente, modo di tracciare due circonferenze concentriche.