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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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L'Alba: analisi dell'Eresia Amarniana

Ultimo Aggiornamento: 03/09/2010 14:16
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- HdjetmeMaat
MerytAton Sitenjterw -
11/08/2008 18:07
 
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Cara Pizia, purtroppo già nella tua nuova domanda si capisce che si avverte, anche da parte nostra che studiamo per diletto, che qualcosa di quello che impariamo giornalmente non è corretto e, nella migliore delle ipotesi, incompleto.
Siamo forse in grado di capire ma le correzioni non sono in nostro potere. Due secoli di egittologia e centinaia di egittologi archeologi,filologi hanno dato l'impronta a questo studio probabilmente dando il meglio dal punto di vista delle conoscenze così come si sono influenzati a vicenda.
Non so darti una risposta ma solo riproporti il mio desiderio di atomizzare un periodo e studiarne l'aspetto politico.
Fino a questo punto dell'indagine riesco solo ad identificare l'operato di Akhenaton come una repressione della spinta oligarchica che avrebbe concepito il clero di Amon......ma l'una o l'altra forma di governo avrebbe potuto essere recepita e valutata dal popolo ?
E il concetto di Monarchia e quello di Oligarchia sono solo due espressioni di una unica idea del potere ? Quanto la scelta di una forma o dell'altra può essere incisiva sugli aspetti sociali del paese ? E poi quanto di una scelta o dell'altra può avere avuto in considerazione una politica estera ? [SM=x822741]
L'autorità in un paese deve rappresentare una forma di governo e non mi piace pensare che i mutamenti siano solo il frutto delle spinte di interessi personali. [SM=g999100]



[Modificato da roberta.maat 11/08/2008 18:24]
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- ShemsetRa -
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15/08/2008 00:58
 
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Siccome sembra che già il padre di Akhenaton avesse iniziato la deviazione teologica a favore di un ritorno alla supremazia solare, è possibile che Amenhotep III avesse conoscenza attendibile della storia dell'Antico Regno, quando il re e lui soltanto poteva garantire il contatto con la divinità?
Ma in fondo che sia stato il padre o il figlio poco importa, sembra strano comunque ch e sullo scorcio della XVIII dinastia qualcuno avesse conoscenza della situazione sociale relativa a mille anni prima.

Certamente il re era un personaggio istrutito, dunque se esisteva una fonte, orale, scritta o disegnata comunque egli poteva attingervi, ma proprio sulle fonti nutro dubbi.
Generalmente necessitano di un'interpretazione che tenga nella dovuta considerazione vari aspetti e non credo che i nostri potessero avere nemmeno la conoscenza delle prime dinastie che abbiamo noi, sebbene siamo più distanti nel tempo.

Però Amenhotep III, suo figlio e alcuni nobili vicini alle posizioni di potere erano certamente intelligenti a sufficienza per elaborare a loro volta un modello di monarchia assoluta, strettamente legata a giustificazioni religiose, che, per queste sue caratteristiche, si sarebbe potuto rivelare molto simile al modello di Sneferu e discendenti prossimi.
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- HdjetmeMaat
MerytAton Sitenjterw -
15/08/2008 12:43
 
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Però Amenhotep III, suo figlio e alcuni nobili vicini alle posizioni di potere erano certamente intelligenti a sufficienza per elaborare a loro volta un modello di monarchia assoluta, strettamente legata a giustificazioni religiose, che, per queste sue caratteristiche, si sarebbe potuto rivelare molto simile al modello di Sneferu e discendenti prossimi.



Quindi tu escludi che nei "santuari" del potere potessero trovarsi memorie di un passato politico sul quale costruire modelli di governo.
Eppure la vita di Kemet non è stata sempre tranquilla, invasioni e pericoli esterni sono sempre stati contrastati e non certo solo per gli impegni militari. Io credo che questo paese, non solo il suo capo, avesse da tempo una coscienza di sè quindi il concetto di Stato
era conosciuto. Per questo uno studio del sociale è sicuramente previsto dal faraone e dal suo entourage, con lo scopo di offrire al popolo la situazione migliore che favoriscala coesione indispensabile alla sopravvivenza dello stato.
Abbiamo concluso che il mezzo migliore fosse la religione ma non sappiamo quanto di "machiavellico" ci sia in questo.
[Modificato da roberta.maat 15/08/2008 12:45]
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

16/08/2008 10:25
 
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avesse da tempo una coscienza di sè quindi il concetto di Stato
era conosciuto.


Ok per la coscienza di sé, anche la conoscenza del concetto di stato, ma la storia per loro era ancora semplice cronaca, non analisi.
Non credo possedessero una storia critica fra il loro documenti, ma solo elenchi, lunghissimi interminabili elenchi.

Ciò non toglie che di fare critica fossero capaci, ma le loro fonti erano limitate al presente, al passato prossimo, e a quel poco di storia che potevano aver conservato nella memoria.
Inoltre, bisogna considerare le fonti orali, per loro ben più importanti di quelle scritte, le quali, per propria caratteristica intrinseca hanno la possibilità di essere cambiate ogni volta che vengono raccontate.

A volte capita anche a quelle scritte, quando vengono ricopiate da stranieri, da fanatici, tradotte, censurate, ecc.

Comunque immagino che potesse bastare ad elaborare un nuovo concetto di monarchia religiosa come l'evento amarniano.
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EgiTToPhiLo/a
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16/08/2008 11:44
 
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Cara Roberta,
intervengo solamente ora in questa discussione, perché, oltre a essere molto impegnato, non ho capito bene cosa intendi per “spogliare” il periodo amarniano dalla sua connotazione teologica.
Mi sembra di capire che tu voglia analizzare se esiste la possibilità che la “rivoluzione” di Akhenaton, ispirata più o meno dal padre e dai nonni, non sia stata originata dal desiderio di opporsi al clero di Amon, ma piuttosto dettata da motivi politici, in senso lato.
Mi trovo in grande difficoltà perché l’essenza stessa del sovrano egizio prevede uno stretto legame tra politica e religione. In altre parole lo stato egizio, pur non concedendo il massimo potere ai sacerdoti, prevede da parte del faraone il pieno rispetto del Maat e della religione.
Forse più che di religione si dovrebbe parlare di centri sacerdotali di Waset / Tebe e Iwn / Helopolis e ovviamente del potere politico del rispettivo clero.

Tu conosci il mio pensiero, ma per chi non ha ancora letto il mio saggio provo a presentarne una sintesi.

Con la XVIII dinastia crebbe l’importanza politica di Waset / Tebe e quella religiosa del clero di Amen. Io non credo che il clero di Ra del centro religioso di Iwn / Helipolis sia stato coinvolto nella conquista del Basso Egitto da parte degli Hyksos, ma è certo che questa situazione dovette togliere a Ra e al suo clero un po’ d’importanza. La divinità solare di Iwn non si dimostrò in grado di salvare l’Egitto dalla dominazione straniera, mentre la divinità solare di Waset risultò ispiratrice della rivalsa dei principi e sovrani della XVII dinastia e pertanto potè godere dei benefici economici e politici che costoro elargirono al suo clero come segno di ringraziamento.
La situazione si esasperò, a mio parere, in due particolari momenti della XVIII dinastia, durante i regni del faraone donna Hatshepsut e quello di Amenhotep III.
Entrambi dovettero ricorrere all’idea di essere stati generati direttamente dal dio Amen, che si sarebbe sostituito momentaneamente, durante il concepimento, al proprio padre. Questo sotterfugio politico fu sicuramente ispirato, nel primo caso, per avallare il diritto al trono del primogenito / femmina di Thutmose I e, nel secondo caso, per superare delle probabili (a mio parere) problematiche di successione a Thutmose IV.
Il clero di Amon fu ricompensato con benefici economici e con l’acquisizione di potere politico, ma tutto sommato la cosa rimase nell’ambito della famiglia reale, essendo impensabile che i capi del clero potessero essere estranei alla casa reale e potessero contrapporsi al potere politico del faraone.

Fatta questa necessaria premessa, possiamo tentare di analizzare il periodo amarniano.

Io ritengo che l’approccio finora tentato sia errato e non giustifichi la così detta rivoluzione atoniana. Si è finora cercato di giustificare il comportamento di Akhenaton col desiderio di opporsi al clero di Amen, per togliergli lo strapotere politico che aveva raggiunto. Per far questo il faraone “eretico” avrebbe creato il culto dell’Aton e avrebbe considerato se stesso unico intermediario della nuova divinità.
A mio parere questa visione politico-religiosa presenta molte lacune:

- non si considera che in una monarchia assoluta il sovrano avrebbe potuto semplicemente togliere o ridurre al clero di Amen i benefici economici e il potere politico acquisito;
- non si considera che l’Aton è semplicemente il disco solare, l’entità fisica della teofania solare, Ra;
- non si giustifica la nuova capitale e la sua realizzazione in tutta fretta;
- non si giustifica la creazione della nuova reggia di Malgata, nella parte occidentale di Waset / Tebe, quella dedicata alle necropoli e ai templi dei milioni di anni;
- si dimentica che il faraone era effettivamente l’unico intermediario col dio creatore e che pertanto Akhenaton avrebbe semplicemente esaltato questa caratteristica peculiare del sovrano;
- si dimentica che l’accanimento verso Amen e il suo clero fu concentrato alla fine del regno di Akhenaton, quasi sicuramente dopo la morte del padre.

La mia interpretazione considera la possibilità che il tutto sia stato ispirato da una gravissima emergenza sanitaria (forse peste) e dalle pessime condizioni di salute di Amenhotep III. In poche parole la divinità solare Amen si sarebbe dimostrata impotente e non avrebbe accolto le preghiere del faraone. Amenhotep III si vide così costretto a riportare in auge la vecchia teofania solare Ra e a ricorrere per guarire persino alle intercessioni della dea straniera Ishtar.
Dopo la celebrazione del suo primo giubileo (forse anticipato al 27° anno di regno) Amenhotep III avrebbe deciso di nominare coreggente Amenhotep IV e di tentare l’intercessione di Ra.
Con l’aggravarsi della pestilenza fu deciso poi di separare fisicamente i due coreggenti e dare così una maggiore possibilità di sopravvivenza alla dinastia.
Il culto del disco solare consentì una costruzione veloce della nuova capitale, Akhetaton, la quale fu edificata per ragioni sanitarie in un luogo fino ad allora desertico.
Akhenaton si chiuse così in una lunga quarantena, dedicandosi alla venerazione di Aton-Ra e sperando di poter superare l’emergenza sanitaria.

Fine della 1° puntata.
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- Waenra,
MerytWaenRa, Semenet -
16/08/2008 11:51
 
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Molto interessante quello che scrivi, Antonio.
In effetti avevo già sentito parlare della pestilenza, ed il fatto che Akhenaten avesse fatto erigere delle stele nelle quali vi aveva fatto incidere che non sarebbe mai uscito da quei confini potrebbe testimoniare la quarantena alla quale il faraone ed il suo seguito si erano sottoposti.
Questa pestilenza, fra l'altro, viene anche citata nelle lettere di Amarna, quelle dei Grandi Re...
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- HdjetmeMaat
MerytAton Sitenjterw -
16/08/2008 13:03
 
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Grazie ad Antonio per il lungo intervento, anche a Pizia e a Francis !
Abbiamo aggiunto un altro tassello importante che almeno giustifica la fuga da Tebe e la ricerca di un luogo puro.
Ora sono in ritardo non posso dilungarmi ma stasera commenterò più accuratemente tutte le vostre graditissime risposte.
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- HdjetmeMaat
MerytAton Sitenjterw -
16/08/2008 17:26
 
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Antonio :Cara Roberta,
intervengo solamente ora in questa discussione, perché, oltre a essere molto impegnato, non ho capito bene cosa intendi per “spogliare” il periodo amarniano dalla sua connotazione teologica.
Mi sembra di capire che tu voglia analizzare se esiste la possibilità che la “rivoluzione” di Akhenaton, ispirata più o meno dal padre e dai nonni, non sia stata originata dal desiderio di opporsi al clero di Amon, ma piuttosto dettata da motivi politici, in senso lato.



Allora, opporsi al clero di Amon necessita di un chiarimento....

questo desiderio è una rivolta monarchica contro un potere che la minaccia ? Se è semplicemente questo la rivoluzione Atoniana è svuotata di significato perchè nasconderebbe solo una lotta di potere e non mi sembra che un "castello teologico" possa essere inventato al fine di riaffermare l'autorità. Solo nel caso in cui la Grande Casa avesse voluto dare un segnale comprensibile al popolo creando più adepti possibili, potremmo accettare....altrimenti si deve pensare che sarebbe bastata una azione di forza.....e non abbiamo testimonianza di guerre civili.
D'altra parte se invece fosse un desiderio maturato dopo una profonda convinsione filosofica acquisita con gli studi ai quali Amenhotep III
avviò suo figlio, dovremmo trovare testimonianze di reazione da parte del clero che invece tace e convive col nuovo pensiero teologico.


Io ritengo che l’approccio finora tentato sia errato e non giustifichi la così detta rivoluzione atoniana. Si è finora cercato di giustificare il comportamento di Akhenaton col desiderio di opporsi al clero di Amen, per togliergli lo strapotere politico che aveva raggiunto. Per far questo il faraone “eretico” avrebbe creato il culto dell’Aton e avrebbe considerato se stesso unico intermediario della nuova divinità.



Infatti hai ragione......io non ho detto questo !


La mia interpretazione considera la possibilità che il tutto sia stato ispirato da una gravissima emergenza sanitaria (forse peste) e dalle pessime condizioni di salute di Amenhotep III. In poche parole la divinità solare Amen si sarebbe dimostrata impotente e non avrebbe accolto le preghiere del faraone. Amenhotep III si vide così costretto a riportare in auge la vecchia teofania solare Ra e a ricorrere per guarire persino alle intercessioni della dea straniera Ishtar.



Un elemento sicuramente importante.


Con l’aggravarsi della pestilenza fu deciso poi di separare fisicamente i due coreggenti e dare così una maggiore possibilità di sopravvivenza alla dinastia.
Il culto del disco solare consentì una costruzione veloce della nuova capitale, Akhetaton, la quale fu edificata per ragioni sanitarie in un luogo fino ad allora desertico.
Akhenaton si chiuse così in una lunga quarantena, dedicandosi alla venerazione di Aton-Ra e sperando di poter superare l’emergenza sanitaria



Qui mi sorge una curiosità ! Questa coreggenza che fonte ha ? Chiedo scusa ma non lo so.Il progetto di Akhetaton è frutto di Amenhotep ? Se
è così Akhenaton ho solo concretizzato l'idea del padre ?
Questa immagine della quarantena mi fà pensare che Antonio non abbia in grande considerazione il faraone di cui parliamo. Avrebbe potuto fuggire e salvarsi da solo altrove....no ?

Vorrei un commento della situazione esterna al paese e sono sicura che Antonio l'ha studiata a fondo.





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EgiTToPhiLo/a
Suddito
16/08/2008 18:01
 
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Scusate se intervengo in questa interessante discussione.
una cosa che non mi è chiara è: la coreggenza di padre e figlio è cosa certa? ed è cosa certa che avessero il medesimo intendimento religioso? Sull'Aton intendo.
Perchè asserire che la fondazione di Akhet Aton sia dovuta ad una catastrofe naturale come una pestilenza? Invece che al volere del faraone di costruire una città ideale (non so tipo sabbioneta voluta fin nei minimi particolari secondo preciso progetto)luogo di adorazione perfetto per l'Aton?
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

17/08/2008 08:46
 
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Re:
antonio crasto, 16/08/2008 11.44:


A mio parere questa visione politico-religiosa presenta molte lacune:

- non si considera che in una monarchia assoluta il sovrano avrebbe potuto semplicemente togliere o ridurre al clero di Amen i benefici economici e il potere politico acquisito;
- non si considera che l’Aton è semplicemente il disco [SM=g1361799] solare, l’entità fisica della teofania solare, Ra;
- non si giustifica la nuova capitale e la sua realizzazione in tutta fretta;
- non si giustifica la creazione della nuova reggia di Malgata, nella parte occidentale di Waset / Tebe, quella dedicata alle necropoli e ai templi dei milioni di anni;



A me non sembra che la teoria diciamo “tradizionale” trascuri gli aspetti che tu hai elencato Antonio.
- La monarchia in effetti era assoluta e infatti il sovrano ha reagito levando e riducendo benefici e potere al clero di Amon; in ogni caso questo è un dato di fatto, non mi risulta che nessuno studioso, per quanto alternativo possa essere, abbia mai asserito che il potere del gruppo sacerdotale di Waset sia stato confermato o accresciuto.
Al limite si può contestare il fatto che il sovrano non si sia fermato lì, ma abbia costruito tutta quell’impalcatura teologica che in questo topic Roberta voleva dimenticare.
- Sull’Aton, disco solare, come la manifestazione di Ra più evidente e tradizionale, non ho mai trovato alcun autore discorde, anzi, mi sembra che tutti quelli che ho letto, anche se pochi, concordassero pienamente su questo punto, soffermandosi abbondantemente sulle sottili implicazioni del ricorrente richiamo a Ra (ma stiamo di nuovo parlando di teologia, scusa Roberta);
- La nuova capitale e la fretta sono temi davvero poco giustificati;
- Anche le motivazioni della costruzione della nuova reggia di Malqata sono spesso poco incisive.


[Modificato da pizia. 17/08/2008 08:49]
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