Merytaton62, 01/09/2010 7.05:
Secondo me, invece, esiste una forte tendenza ad interpretare la cosiddetta "rivoluzione amarniana" in senso politico, ovvero come il tentativo di restituire centralità alla figura del faraone limitando lo strapotere dei sacerdoti di Amon.
Akhenaton politico inadeguato? E' possibile. Ovvero: può darsi che inizialmente si sia occupato anche di politica estera, poi forse si sia lasciato prendere un po' la mano dal misticismo (ma è solo una mia ipotesi). E' possibile anche che sia stato mal consigliato, o che i suoi collaboratori non fossero all'altezza della situazione.
Questa tendenza certamente esiste, ed oserei dire anche "per fortuna". Ma è una tendenza che si è fatta, più che altro strada, fra gli estimatori e di cui i testi dedicati all'argomento trattano sempre come "aspetto di secondo piano". Al centro dell'attenzione, come argomento cardine, c'è sempre la dottrina di Akhenaton a cui, in secondo luogo, si tenta poi di fornire una spiegazione. In questo frangente si propone il disegno politico e la possibilità che la stessa celasse un intento che andava oltre la "semplice" spiritualità.
Personalmente tendo a vederla in maniera contraria: focalizzo la necessità di ripristinare e rinsaldare il potere politico e interpreto il Culto dell'Aton come uno strumento finalizzato allo scopo.