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Un corpo grande come Plutone colpì Marte!!!

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    antonio crasto
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 27/06/2008 07:33
    Segnalo un interessante articolo di Giovanni Caprara sul Corrire della Sera del 26 Giugno.

    Link:

    www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_giugno_26/marte_doppia_faccia_ad06f3d2-4395-11dd-bb33-00144f02aa...

    Buona lettura e interessante discussione!

    Ciao Antonio
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    Max Paul
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    Max...
    ... Is.panico
    In.sane SpaMMeR
    00 27/06/2008 08:38
    antonio... alle sette e mezza di mattina? [SM=x822753]
    devo ancora digerire i corn-flakes! [SM=x822714]


    quindi una delle teorie più "scontate" dello spazio è finalmente confermata....



    e a questo punto 2+2....
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    antonio crasto
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 27/06/2008 09:31
    Caro Max,
    alla mia età si soffre d'insonnia e ci si alza all'alba.

    Riporto dall’articolo alcune frasi particolarmente significative:

    - L’emisfero nord è pianeggiante ed è più basso, in media, rispetto all’emisfero sud, più montagnoso di circa tre chilometri.
    - La ragione e la causa, spiegano tre articoli pubblicati sulla rivista britannica Nature, sta nel fatto che circa quattro miliardi di anni fa quando il Pianeta Rosso era ancora nella fase di formazione, venne colpito da un corpo della taglia del pianeta Plutone.;
    - Questo scavò un immenso cratere che ricopre in forma ellittica quasi per intero l’emisfero nord rendendolo il più grande cratere del sistema solare. Con le sue dimensioni, infatti, di 10.400 per 8.500 chilometri supera il bacino Aitken nel polo sud della Luna che finora deteneva il record.
    - In quelle epoche in cui si verificava l’impatto marziano un altro impatto sulla Terra di un corpo grande quanto Marte proiettò nelle vicinanze del nostro pianeta quel materiale che poi coagulatosi diventò la Luna.
    - Questa è, almeno, la più accreditata idea in vigore.

    Considerazioni:
    E’ importante che il mondo scientifico abbia trovato le prove della catastrofe cosmica all’interno del Sistema Solare.
    Gli studiosi “alternativi” lo dicevano da tempo.
    L’aspetto delle due facce di Marte, l’anomalia dei giganteschi vulcani tutti nell’emisfero sud e dalla parte opposta alla grande depressione dell’emisfero nord lasciavano ipotizzare una catastrofe cosmica e un impatto con un corpo celeste gigante.
    E’ stata avanzata l’ipotesi che il proiettile potesse essere una cometa gigante, un pianetino o un frammento gigante di una supernova.

    Gli scienziati ritengono che un evento così disastroso non possa essersi verificato se non durante la fase di formazione del Sistema Solare, circa quattro miliardi di anni.
    In realtà non c’è nessuna ragione perché un corpo celeste non possa essere stato attratto dal sistema solare anche in tempi relativamente recenti.
    Il fatto che Marte sembra un pianeta che ha subito una trasformazione importante quando doveva avere un’atmosfera, corsi d’acqua e forse delle forme di vita, lasciano invece pensare che l’evento che determinò la “morte” di Marte non possa essersi verificato quando il pianeta era in formazione, ma molto molto dopo.
    L’ipotesi della formazione della Luna da una Terra ancora in formazione a causa di un altro impatto cosmico è stata confutata dagli scienziati, i quali hanno constatato che la geologia della Luna è differente da quella della Terra. Non si può parlare cioè di una porzione staccatasi dalla Terra, ma di un corpo celeste formatosi da qualche altra parte nel Sistema Solare e attratto dalla Terra in un secondo tempo.

    Le anomalie della fine dell’Era Glaciale hanno suggerito che queste siano state innescate da vari impatti cosmici derivati da meteoriti appartenenti a uno sciame cosmico formatosi per l’impatto di un grande corpo celeste sulla superficie di Marte. Alcuni studiosi ritengono che questo impatto catastrofico sulla superficie di Marte possa essersi verificato alla fine del Paleolitico superiore, quando sulla Terra esisteva già l’homo sapiens e forse una civiltà globale abbastanza evoluta.

    Nel mio saggio ho ipotizzato che l’impatto si sia verificato fra i 30000 e i 20000 anni fa e che lo sciame cosmico abbia rilasciato un grande meteorite sulla Terra in corrispondenza dei così detti “diluvi” che caratterizzarono la fine dell’Era Glaciale.

    Detto questo si può anche ipotizzare che su Marte esistesse una civiltà pseudo-umana abbastanza evoluta, ma finora non abbiamo alcuna prova di questa esistenza e di eventuali contatti con la civiltà terrestre.
    Una cosa però è certa.
    Se non si coprissero col segreto le scoperte fatte con le sonde su Marte e sulla Luna, avremmo forse qualche informazione in più.
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    Max Paul
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    Max...
    ... Is.panico
    In.sane SpaMMeR
    00 27/06/2008 09:50
    anche io condivido l'idea di antonio secondo cui l'impatto è molto più recente di quanto affermato.
    Ma una spiegazione a ciò la collego anche alla tua ultima frase.... non credo sia una dichiarazione meramente scientifica, quanto politica: un impatto che ha distrutto un pianeta quasi come il nostro praticamente ieri (cosa sono 30.000 anni?) è un evento da fobia collettiva...
    Un impatto diventa "normale" invece qualche miliardo di anni fà quando tutto era un calderone...
    L'altra domanda da farsi è: ma l'impatto è dovuto ad un corpo esterno che ha incrociato solo Marte o all'effetto di un'altro impatto? La distruzione di Taimat PUO' aver generato frammenti così grandi per creare quel cratere su Marte... e tanti altri danni nel sistema interno...
    L'impatto deve aver comunque cambiato drasticamente anche l'aspetto di tutto il pianeta, non solo degli emisferi (posso solo immaginare i moti tellurici e la crosta marziana che oscilla paurosamente, per non parlare di eruzioni vulcaniche inaudite), pertanto credo che, considerando le attuali difficoltà con la nostra archeologia, riuscire a fare ricerche in tal senso senza scendere sul suolo marziano per qualche anno siano off-limits... (e qui mi stupisco perchè passati 40 anni dallo sbarco sulla Luna, con un incremento tecnologico mai visto prima, ancora non riusciamo a farlo...)

    Sulla Luna: anche qui perfettamente d'accordo... io sono dell'idea sia un corpo "intrappolato" dal campo terrestre durante la formazione del sistema, quindi un binomio che dura da sempre [SM=x822713]
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    antonio crasto
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 27/06/2008 11:09
    Ciao Max,
    ho appena finito la stesura del capitolo sulla Cosmogonia egizia per il nuovo libro. Ho finalmente fra le mani la correlazione completa fra pianeti e divinità egizie e non mancheranno le sorprese.

    L'articolo del Corriere è stato come una ciliegina sulla torta.
    Sapevo che gli studiosi alternativi avevano ragione e che la scienza e la politica stava "affossando" la verità, ma vedo con soddisfazione che le prime crepe nell'omertà generalizzata stanno formandosi.
    Speriamo che quanto prima la diga delle bugie cada in pezzi e che qualche verità scomoda possa arrivare anche a noi poveri mortali.
    A voce ti chiarirò come intendo giustificare Marte, il corpo celeste intrusivo e il pianeta X oggi scomparso, associato alla dea Tiamat dai Sumeri e Babilonesi.
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    Max Paul
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    Max...
    ... Is.panico
    In.sane SpaMMeR
    00 27/06/2008 11:13
    non vedo l'ora! grazie antonio! [SM=x822713]
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    Biceleon
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 27/06/2008 12:01
    A quanto pare certe discussioni stanno prendendo una piega fin troppo “alternativa”, alcune affermazioni poi sono solo mere ipotesi, forse questo mio modo di vedere le cose è dovuto alla mia ignoranza, in proposito volevo farvi una domanda:

    L’articolo del corriere dice che agli inizi degli anni Ottanta Steven W.Squyres della Cornell University aveva avanzato l’ipotesi del impatto, quale studioso “alternativo” aveva formulata la stessa ipotesi prima di lui?
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    Max Paul
    Post: 72.662
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    Registrato il: 26/08/2005
    Sacerdote di Maat
    Capo del Tesoro

    Max...
    ... Is.panico
    In.sane SpaMMeR
    00 27/06/2008 15:20
    sulla domanda cedo la palla ad Antonio (quindi pazienta almeno fino a lunedì/martedì) ma sull'alternativo... considerando che non sono:
    - uno storico;
    - un ricercatore;
    - uno scrittore;
    - un giornalista;
    - uno studioso;
    mi vien naturale che, se ad un "pincopallino" qualsiasi (io), con un minimo di conoscenza a riguardo, scatta la molla che qualche teoria non sia valida e si crea anche ipotesi plausibii (a volte poi pure supportate dagli studiosi), non sia essere alternativi.. sia innovazione, crescita... e io sono iperscettico di natura (vedi topic sul riciclaggio), quindi mi muovo coi piedi di piombo...

    perchè dici alternativo? non capisco!
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    Biceleon
    Post: 798
    Post: 612
    Registrato il: 21/10/2006

    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 27/06/2008 17:40
    Re:
    Max Paul, 27/06/2008 15.20:

    sulla domanda cedo la palla ad Antonio (quindi pazienta almeno fino a lunedì/martedì) ma sull'alternativo... considerando che non sono:
    - uno storico;
    - un ricercatore;
    - uno scrittore;
    - un giornalista;
    - uno studioso;
    mi vien naturale che, se ad un "pincopallino" qualsiasi (io), con un minimo di conoscenza a riguardo, scatta la molla che qualche teoria non sia valida e si crea anche ipotesi plausibii (a volte poi pure supportate dagli studiosi), non sia essere alternativi.. sia innovazione, crescita... e io sono iperscettico di natura (vedi topic sul riciclaggio), quindi mi muovo coi piedi di piombo...

    perchè dici alternativo? non capisco!



    Caro Max

    In verità più che alternativo bisognerebbe parlare di pseudo-alternativo.
    Quando si parla di “ipotesi alternativa” in qualsiasi branca scientifica si da ad essa quasi sempre la stessa valenza della “ipotesi primaria”, questo perché “ipotesi alternativa” in genere è suffragata da dati difficilmente contestabili.

    L’alternativo da me virgolettato era per dare enfasi a quanto detto da Antonio

    antonio crasto, 27/06/2008 9.31:


    Gli studiosi “alternativi” lo dicevano da tempo.



    antonio crasto, 27/06/2008 11.09:


    Sapevo che gli studiosi alternativi avevano ragione e che la scienza e la politica stava "affossando" la verità,



    Mi è facile immaginare che questi studiosi “alternativi” sono da intendersi Sitchin & co.

    Beh…se sono questi gli studiosi allora sono “pseudo-alternativi” in quanto la struttura portante delle loro ipotesi non ha fondamenta.



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    antonio crasto
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    EgiTToPhiLo/a
    Scriba
    00 27/06/2008 21:36
    Inserisco il link a un sito dove si può trovare una bibliografia del prof. Steven W. Squyres.

    www.astro.cornell.edu/people/facstaff-detail.php?pers_id=112

    Una selezione delle sue pubblicazioni evidenzia come egli abbia sostanzialmente iniziato a scrivere negli anni novanta e non nei primi anni ottanta. Essendo nato nel 1957 sembra strano che abbia potuto scrivere articoli di alto valore scientifico intorno ai 25 anni.

    Diffidate dei giornalisti!!!

    Non ho al momento a disposizione la mia libreria, ma mi sembra di ricordare che lo Squyres non possa essere ritenuto uno scienziato alternativo. Egli avrebbe semplicemente preso posizione in merito all’emisfero anomalo di Marte ipotizzando che la sua distruzione potesse essere stata causata in tempi antichissimi da un numero elevati di impatti cosmici.

    Gli studiosi alternativi, con o senza virgolette, stanno presentando invece ipotesi di lavoro, nelle quali si pensa a un unico impatto con un corpo gigantesco su un emisfero o sull’altro e non in tempi antichissimi.
    Si avanza l’ipotesi che l’impatto si sia verificato alla fine del Paleolitico Superiore.
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