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Un corpo grande come Plutone colpì Marte!!!

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    Biceleon
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    00 01/07/2008 16:24
    Re:
    antonio crasto, 01/07/2008 15.34:

    Entrambe le ipotesi avanzate presentano una lacuna macroscopica. Che fine ha fatto l’enorme massa di crosta marziana scomparsa?



    La novità della notizia sta proprio nel dare una possibile risposta a questa domanda, riporto alcuni estratti di Le Scienze

    «Il gruppo di Nimmo, utilizzando un modello bidimensionale, ha trovato che tale impatto potrebbe in effetti produrre le differenze osservate tra i due emisferi del Pianeta Rosso. Il secondo studio, svolto da Margarita Marinova e Oded Aharonson del California Institute of Technology e da Erik Asphaug, dell’UCSC, ha utilizzato un approccio differente, con un modello tridimensionale ma con una risoluzione inferiore, arrivando alla stessa conclusione.»

    ed ancora:

    «"Per la dicotomia emisferica sono state proposte due spiegazioni principali: o qualche tipo di processo interno che ha cambiato metà del pianeta, o un un enorme impatto su un lato”, ha continuato Nimmo. "L’impatto dovrebbe essere stato tale da far 'esplodere' metà della crosta del pianeta, ma non abbastanza grande da fondere tutto. Ciò che abbiamo dimostrato è la possibilità che tutto si sia effettivamente in questo modo.”»


    antonio crasto, 01/07/2008 15.34:


    E’ evidente che ciò che sembra un gigantesco cratere d’impatto sulla superficie settentrionale è la separazione fra crosta non esplosa e parte mancante, per cui non deve esistere alcun bordo sopraelevato del cratere.



    E'altresì evidente che può non essere così
    [Modificato da Biceleon 01/07/2008 16:30]
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    Max Paul
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    00 02/07/2008 10:29
    Re: Re: Re: Re:
    Biceleon, 01/07/2008 14.56:



    Max Paul, 27/06/2008 9.50:
    ...considerando le attuali difficoltà con la nostra archeologia, riuscire a fare ricerche in tal senso senza scendere sul suolo marziano per qualche anno siano off-limits...


    credo che ti riferisci alla ricerca di antiche civiltà "marziane" o sbaglio?





    in minima parte... era per confutare alcuni accenni di pensiero di Antonio... io sono molto scettico sulla presenza di vita intelligente su Marte (per inciso: posso pensare a qualche forma batterica, mono pluricellulare ma nulla altro...) affermando che fare ipotesi coi dati in nostro possesso a riguardo di quel discorso mi sembra molto difficile [SM=x822713]
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    Biceleon
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    00 07/07/2008 20:17
    I tre più grandi crateri di impatto sulla Terra, quelli di Vredefort, Sudbury e Chicxulub rispettivamente di 300, 250 e 170 km di diametro, secondo gli esperti sono stati provocati da un asteroide di circa 10 km di diametro, volendo fare un calcolo per difetto diciamo che il rapporto tra la dimensione dell’asteroide e quello del cratere di impatto è di 1 a 15

    Leggendo il libro di G. Hancock ho notato una cosa interessante:

    «Proiettili killer - Hellas, Isidis e Argyre, i tre crateri da impatto più larghi del sistema solare, si trovano tutti a sud della linea di divisione.
    Situato a 295 gradi a ovest e a 40 gradi a sud, Hellas è un bacino ellittico, profondo 5 chilometri, che misura 1600 chilometri per 2000 chilometri – così massiccio che persino i terrapieni del suo argine sono larghi 400 chilometri. Secondo i calcoli di Patten e Windsor, questo immenso cratere si è formato in seguito all’impatto con un oggetto del diametro di 1000 chilometri…Il cratere Isidis è largo 1000 chilometri e fu scavato, stando a Patten e Windsor, da un oggetto largo 600 chilometri; Argyre ha un diametro di 630 chilometri e si formò in seguito all’impatto con un oggetto grande 360 chilometri» - L’enigma di Marte p. 55

    Abbiamo un rapporto tra i tre asteroidi e i tre crateri è di circa 1 a 2!

    Giorgio Bianciardi nel suo libro riguardo il cratere Hellas scrive:

    «Il grande bacino si originò 4 miliardi di anni fa dall’impatto su Marte di un asteroide di 150 km o più di diametro. I detriti furono proiettati per 4000 Km dal centro dell’impatto formando uno strato spesso 3 km.» - Marte, un viaggio nel tempo e nello spazio p. 77

    Se anche considerassimo un asteroide di 200 km di diametro avremmo comunque un rapporto di 1 a 10, facendo le debite proporzioni avremo per Isidis un asteroide i 100 km e per Argyre un asteroide di 63 km.

    Le dimensioni di questi corpi celesti, seppur ridotte, sono considerevoli ma non tali da giustificare la notevole mancanza di crosta marziana nel emisfero settentrionale, possono però giustificare le formazioni vulcaniche al nord come ipotizzato da Patten e Windsor, tra l’altro l’ipotesi di questi non contrasta necessariamente con quella in oggetto alla notizia visto che puo essersi verificata in seguito.
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    Ras-Algehu
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    00 28/08/2009 11:16
    Non ho letto tutte le vostre risposte e non conosco l'articolo originale di nature ma le affermazioni riportate (almeno quelle del giornalista italiano) sono errate!! Senza nemmeno andare avanti c'e' gia' un errore di base non indifferente. Quando Marte si stava formando 9cosi anche gli altri pianeti) il suo diametro era piu' o meno quello di adesso, cioe' circa 6.500 km.
    Mi dite allora come fa' l'impatto ad avere creato una depressione di oltre 10.000km? [SM=x822752]
    Scusate ma la cosa mi fa' korir dal ridere! Un impatto di un oggetto dell'ordine di Plutone penso che del povero Marte non rimarrebbe niente di "integro" e tanto meno quando e' ancora in formazione.
    Mai dar retta ai giornalisti razza maledetta! 9e io lo posso dire visto che avevo un padre giornalista e ho un fratello che scrive, guarda caso, prorio sul Corriere della Sera! [SM=g999108] ). [SM=g999103]
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    Biceleon
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    00 29/08/2009 13:35
    Re:
    Ras-Algehu, 28/08/2009 11.16:

    Non ho letto tutte le vostre risposte e non conosco l'articolo originale di nature ma le affermazioni riportate (almeno quelle del giornalista italiano) sono errate!! Senza nemmeno andare avanti c'e' gia' un errore di base non indifferente. Quando Marte si stava formando 9cosi anche gli altri pianeti) il suo diametro era piu' o meno quello di adesso, cioe' circa 6.500 km.
    Mi dite allora come fa' l'impatto ad avere creato una depressione di oltre 10.000km? [SM=x822752]
    Scusate ma la cosa mi fa' korir dal ridere!



    A me pare evidente che le dimensioni segnalate nell'articolo si riferiscono alla superficie della depressione non certo alla profondità.
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    00 01/09/2009 09:48
    Re: Re:
    Biceleon, 29/08/2009 13.35:



    A me pare evidente che le dimensioni segnalate nell'articolo si riferiscono alla superficie della depressione non certo alla profondità.



    La cosa non cambia assolutamente! Puo' essere che sia il diametro (come al solito [SM=x822739] non mi fa fare il copia e incolla del passaggio scritto dal giornalista comunque basta leggerlo ) ma comunque la misura, qualsiasi sia nelle tre dimensioni, profondita', diametro o larghezza, e' comunque troppo perche' piu' grande del pianeta stesso. [SM=x822712]

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    Biceleon
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    00 06/09/2009 20:04
    Re: Re: Re:
    Ras-Algehu, 01/09/2009 9.48:



    La cosa non cambia assolutamente! Puo' essere che sia il diametro (come al solito [SM=x822739] non mi fa fare il copia e incolla del passaggio scritto dal giornalista comunque basta leggerlo ) ma comunque la misura, qualsiasi sia nelle tre dimensioni, profondita', diametro o larghezza, e' comunque troppo perche' piu' grande del pianeta stesso. [SM=x822712]





    Caro Ras-Alghehu invece di andare ad "occhio" i calcoli prova a farli sulla carta, partiamo dall'articolo del "povero" giornalista italiano:

    «L’emisfero nord è pianeggiante ed è più basso, in media, rispetto all’emisfero sud, più montagnoso di circa tre chilometri. La ragione e la causa, spiegano tre articoli pubblicati sulla rivista britannica Nature, sta nel fatto che circa quattro miliardi di anni fa quando il Pianeta Rosso era ancora nella fase di formazione, venne colpito da un corpo della taglia del pianeta Plutone. Questo scavò un immenso cratere che ricopre in forma ellittica quasi per intero l’emisfero nord rendendolo il più grande cratere del sistema solare. Con le sue dimensioni, infatti, di 10.400 per 8.500 chilometri supera il bacino Aitken nel polo sud della Luna che finora deteneva il record.»

    L'articolo parla di area di superficie che stando alle misure e alla forma (ellittica) sarebbe di 69.394.000 km² che confrontata con l'area di superficie complessiva del pianeta 144.798.500 km² risulta assolutamente plausibile, il fatto è che non ce niente di assurdo descritto nell'articolo.
    [Modificato da Biceleon 06/09/2009 21:03]
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    Ras-Algehu
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    00 08/09/2009 13:38
    Re: Re: Re: Re:
    Biceleon, 06/09/2009 20.04:




    Caro Ras-Alghehu invece di andare ad "occhio" i calcoli prova a farli sulla carta, partiamo dall'articolo del "povero" giornalista italiano:

    «L’emisfero nord è pianeggiante ed è più basso, in media, rispetto all’emisfero sud, più montagnoso di circa tre chilometri. La ragione e la causa, spiegano tre articoli pubblicati sulla rivista britannica Nature, sta nel fatto che circa quattro miliardi di anni fa quando il Pianeta Rosso era ancora nella fase di formazione, venne colpito da un corpo della taglia del pianeta Plutone. Questo scavò un immenso cratere che ricopre in forma ellittica quasi per intero l’emisfero nord rendendolo il più grande cratere del sistema solare. Con le sue dimensioni, infatti, di 10.400 per 8.500 chilometri supera il bacino Aitken nel polo sud della Luna che finora deteneva il record.»

    L'articolo parla di area di superficie che stando alle misure e alla forma (ellittica) sarebbe di 69.394.000 km² che confrontata con l'area di superficie complessiva del pianeta 144.798.500 km² risulta assolutamente plausibile, il fatto è che non ce niente di assurdo descritto nell'articolo.



    Scusa ma NON e' a occhio!
    Se avessi letto bene il primo intervento forse avresti capito.
    Spiegami come fa a creare una qualsiasi cosa (cratere, mare, spaccatura, canyon, bacino o quello che vuoi te) di 10.400km X 8.500Km quando il pianeta e' grande circa 6.800km?
    Le cifre sopra dell'ellisse parla di DIMENSIONI del cratere e NON di superficie (tanto e vero che da due assi di una ellisse e se fosse superficie toatle NON avrebbe senso) e quindi NON puo esistere una cosa estesa 10.400Km se il pianeta e solamente di 6.800Km!!! [SM=x822706]

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    Biceleon
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    00 08/09/2009 18:35
    Re: Re: Re: Re: Re:
    Ras-Algehu, 08/09/2009 13.38:



    Scusa ma NON e' a occhio!
    Se avessi letto bene il primo intervento forse avresti capito.
    Spiegami come fa a creare una qualsiasi cosa (cratere, mare, spaccatura, canyon, bacino o quello che vuoi te) di 10.400km X 8.500Km quando il pianeta e' grande circa 6.800km?



    Mi sembra di capire che tu confondi la geometria piana con quella solida, visto che continui ad insistere che:

    Ras-Algehu, 08/09/2009 13.38:


    ...NON puo esistere una cosa estesa 10.400Km se il pianeta e solamente di 6.800Km!!! [SM=x822706]




    Pensavo di essere stato abbastanza chiaro dando delle cifre oggettive e non andando “a braccio” o “a sentimento” come si dice dalle mie parti, vedrò di fare meglio impostando un problema di fantasia come si fa alle elementari:

    Problema: Se noi avessimo una enorme tovaglia rettangolare di 10.400km X 8.500Km o una circolare con 10.400km di diametro riusciremmo a coprire l’intero pianeta Marte che ha un diametro di 6.800Km ?

    Calcoli:

    Area tovaglia enorme rettangolare = base X altezza:

    10.400km X 8.500Km = 88.400.000 km²

    Area tovaglia enorme circolare = raggio al quadrato X Pi greco:

    5.200² X 3,14 = 84.905.600 km²

    Pianeta marte

    Circonferenza = 2 X Pi greco X raggio:

    2 X 3,14 X 3.400 Km = 21.352 Km

    Area del pianeta Marte = 4 X Pi greco X raggio al quadrato:

    4 X 3,14 X 11.560.000 km² = 145.193.600 km²

    Risultato:

    Visto che l’area del pianeta Marte è superiore alle aree rispettive delle due tovaglie di cui sopra, si conviene che la risposta al problema è NO.

    Aggiungo che su Marte PUO' esistere una cosa estesa di 10.400Km visto che il pianeta ha una circonferenza di 21.352 Km, anche se questi e solamente di 6.800Km!!! Di diametro però!!!

    Spero di essere stato più esaustivo.




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