00 07/07/2008 20:17
I tre più grandi crateri di impatto sulla Terra, quelli di Vredefort, Sudbury e Chicxulub rispettivamente di 300, 250 e 170 km di diametro, secondo gli esperti sono stati provocati da un asteroide di circa 10 km di diametro, volendo fare un calcolo per difetto diciamo che il rapporto tra la dimensione dell’asteroide e quello del cratere di impatto è di 1 a 15

Leggendo il libro di G. Hancock ho notato una cosa interessante:

«Proiettili killer - Hellas, Isidis e Argyre, i tre crateri da impatto più larghi del sistema solare, si trovano tutti a sud della linea di divisione.
Situato a 295 gradi a ovest e a 40 gradi a sud, Hellas è un bacino ellittico, profondo 5 chilometri, che misura 1600 chilometri per 2000 chilometri – così massiccio che persino i terrapieni del suo argine sono larghi 400 chilometri. Secondo i calcoli di Patten e Windsor, questo immenso cratere si è formato in seguito all’impatto con un oggetto del diametro di 1000 chilometri…Il cratere Isidis è largo 1000 chilometri e fu scavato, stando a Patten e Windsor, da un oggetto largo 600 chilometri; Argyre ha un diametro di 630 chilometri e si formò in seguito all’impatto con un oggetto grande 360 chilometri» - L’enigma di Marte p. 55

Abbiamo un rapporto tra i tre asteroidi e i tre crateri è di circa 1 a 2!

Giorgio Bianciardi nel suo libro riguardo il cratere Hellas scrive:

«Il grande bacino si originò 4 miliardi di anni fa dall’impatto su Marte di un asteroide di 150 km o più di diametro. I detriti furono proiettati per 4000 Km dal centro dell’impatto formando uno strato spesso 3 km.» - Marte, un viaggio nel tempo e nello spazio p. 77

Se anche considerassimo un asteroide di 200 km di diametro avremmo comunque un rapporto di 1 a 10, facendo le debite proporzioni avremo per Isidis un asteroide i 100 km e per Argyre un asteroide di 63 km.

Le dimensioni di questi corpi celesti, seppur ridotte, sono considerevoli ma non tali da giustificare la notevole mancanza di crosta marziana nel emisfero settentrionale, possono però giustificare le formazioni vulcaniche al nord come ipotizzato da Patten e Windsor, tra l’altro l’ipotesi di questi non contrasta necessariamente con quella in oggetto alla notizia visto che puo essersi verificata in seguito.