Djehuty, il tesoriere di Hascepsut e Tutmosi III
Djehuty, titolare della TT 11, fu il tesoriere sotto I regni di Hascepsut e Tutmosi III, custode della Casa dell’ Oro e dell’ Argento. La tomba è tornata recentemente all’attenzione della stampa per il ritrovamento nel 2008, di un tesoretto di orecchini e anelli d’oro, durante i lavori di recupero e consolidamento delle strutture dalla missione spagnola (Centro di Ricerca di Madrid), all’ interno di un pozzo, sotto 3 m., di una camera di sepoltura. Successivamente, all’ inizio del 2009, fu
scoperta una seconda camera sepolcrale in fondo a questo pozzo. La camera è decorata su due sue mura, per lo più con testi del Libro dei Morti, con una immagine della dea Nut che adorna il soffitto. La scoperta è notevole, infatti sono solo quattro le altre camere di sepoltura decorate risalenti a questo periodo. Djehuty fu un alto
funzionario sotto i regni di Hatshepsut e Thutmosis III, c. 1470 aC.
Figlio della dama Dediu e del notabile Abuty, la sua famiglia era originaria dal Medio Egitto, dalla provincia di Hermopolis (Hemenu), consacrata al dio Thot, lo scriba degli dei. Il nome teoforo Djehuty è relative al dio Thot, dal momento che "Djehuty" significa " appartiene a Thot" e Djehuty si mostra come un personaggio colto, conoscitore dei testi sapienziali e dotato nella scrittura e composizione visiva dei testi. Il suo monumento funebre è stato concepito come il mezzo ideale per dimostrare il suo sapere. E’ descritto nella sua tomba una delle prime versioni della “confessione negativa” del Libro dei Morti.
Fu "scriba reale", incaricato come "supervisore dei lavori " e "supervisore del Tesoro". Questi due compiti sono legati gli uni agli altri in quanto essi riguardavano la
gestione, acquisizione e la ridistribuzione dei metalli (oro, argento, elettro, bronzo, rame), pietre dure (turchese), e legni esotici (legno di cedro). Come "sorvegliante del Tesoro" si occupò di raccogliere le tasse dai governatori locali, e fu lui a registrato per iscritto le meraviglie portate da Punt, per il dio Amon nell’ anno 9. Come "supervisore dei lavori", è stato responsabile per "dare istruzioni ai capi degli artigiani di agire per quanto riguarda il lavoro nei "santuari e templi in tutta Tebe. A Karnak, il pilone "Presentazione di Maat" e due obelischi eretti per Hatshepsut dall’ architetto Ineni, tra i piloni IV e V nell’anno 16 ricoperti con elettro, la barca sacra di Amon, User-hat-Amon, con l'oro in modo che "le Due Terre possano essere illuminate ". Ha abbellito con rame e di elettro le grandi porte del Tempio di Hatshepsut di milioni di anni, Djeser-djeseru, e quelli del vicino tempio di Kha-Akhet.
La TT 11, ha la consueta pianta a T dell’ epoca, la parte interna del monumento funerario di Djeuhty penetra orizzontalmente 18 metri dentro la roccia della collina, e il suo scavo è stato completato durante la IX campagna archeologica.
La pulizia della stanza più interna ha portato alla luce la bocca di un pozzo funerario profondo 8 metri. Sul suo fondo c'era un ingresso portava ad una camera grande (5.30 x 3.45m, e 1.55m di altezza), scavata nel 2009. Nella parte posteriore di esso vi era un secondo pozzo, profondo 3 m.
In fondo c'era un ingresso che porta alla seconda camera che doveva essere la "camera di sepoltura" di Djehuty.