Neby, nella sua gioventù, fu educato a corte, al khap, con i principi dell' Egitto, raggiungendo i gradi più alti nell' esercito, fino a comandare Tharu. Tharu era a capo del sistema difensivo, detto la Via di Horus, un sistema di fortezze e sbarramenti che proteggeva i confini orientali dagli attacchi nemici. Era questa la grande via commerciale che congiungeva l' Egitto al cuore della Mesopotamia. La sua carriera raggiunse il culmine sotto Tutmosi IV. Le principali notizie sul suo conto provengono da una stele, eretta a Serabit nel Sinai in occasione dell' apertura di una nuoiva miniera di turchesi. Quella stele, datata al quarto anno del regno, mostra il faraone Tutmosi IV offire latte alla dea Hator, molto venerata in quella località, mentre Neby, dietro di lui offre un pane e un piccolo volatile. Ricordiamo che più tardi il figlio, AIII, costruì in quella località un tempio dedicato alla moglie Teye assimilata a Hator. La sua carriera fu principalmente svolta in campo diplomatico, tanto che il comando di Tharu gli venne assegnato sopratutto per la grande conoscenza del mondo orientale attraverso missioni diplomatiche. I suoi titoli furono: Sindaco di Tharu, Messaggere del re in tutti i paesi stranieri, Amministratore dell' harem del Re, capo delle truppe di Tharu, governatore dei laghi, figlio del khap, capo dei medjai, nobile e principe, importante nella sua funzione, grande del Re, supervisore dei forti nella regione del Wawat (Nubia) e sopraintendente delle fortezze.
Suo padre, Amenemhat, fu sacerdote wab di Amon e sua madre, Tatjuia, fu la padrona della casa.
Nella stele di Leida, invece appare l' immagine di Neby con la moglie, la padrona della casa, la sua amata Tauswert, adorante Osiris signore di Abido. Nel registro inferiore, invece ricevono le offerte dai figli Horemheb, il futuro faraone, vestito da sacerdote e dalla figlia Meret-Hor.