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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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I più importanti personaggi della corte di AIII, Akhenaton. Tutankhamon e Ay

Ultimo Aggiornamento: 29/08/2011 20:05
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sargon
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13/05/2011 21:47
 
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Nebs e Nebetta -Una stirpe di funzionari del tesoro sotto il regno di AIII.
Questa coppia di nobili egiziani raffigurati nell' opera esposta nel museo di Broklyn, diede inizio ad una lunga saga familiare di funzionari al servizio della corona. Sul retro di questo gruppo è un' iscrizione su cinque colonne verticali dove è scritto il nome della coppia proprietaria della statua con invocazioni a due diverse divinità, Sobekh Ra, signore di Sumenu e Anubis, per coloro che stanno facendo le preghiere. Nella parte anteriore del sedile invece, in tre colonne di testo è indicata l' identità di un figlio e di un nipote della coppia, Nebuau e Usherat che permette così di illustrare il percorso di quella famiglia al servizio dello stato. La coppia ebbe due figli, Sobekhnakht e Nebuau, il primo scriba dell' esercito e il secondo scriba del tesoro di Amon, carica trasmessa al figlio Usherat. Sobekhnakht ebbe due figli, Iuni, scriba del tesoro e Sobekhmose detto Pa-Nehesy (il Nubiano) che ricoprì la carica di tesoriere sotto Amenofi III fino al trentaseiesimo anno del suo regno. Una stele esposta al Museum of Fine Arts di Boston, ne illustra i suoi titoli:
Supervisore della casa dell'oro e dell' argento,
Scriba della casa dell' argento,
Supervisore dei lavori nell' Ipet del sud.
Supervisore dei lavori del re nell' alto e basso Egitto,
Colui che ha portato per il tempio del re i monumenti di puro alabastro di Hatnub,
Garante di tutti gli artigiani del Re,
Nobile principe ereditario,
Dignitario sacerdote,
Lode del Dio Buono.
Sovraintese ai lavori dell' Ipet del sud a Luxor, fu il responsabile delle forniture di arenaria da Gebel Silsilah e di alabastro di Hatnub, nel quale si scolpì la colossale statua di Amenofi III con il dio Sobekh, attualmente al museo di Luxor. La sua tomba non fu costruita nel cimitero dei nobili a Tebe, ma a Reizqat a nord di Luxor.
Sobekhotep detto Pa-Nehesy,
Figlio di Sobekhmose successe al padre, dopo la sua morte avvenuta nel 36° anno di AIII, sempre alla carica di tesoriere. Collaborò con Kheruef all' organizzazione del terzo Heb Sed e rimase in carica almeno fino al quinto anno del regno di Amenofi IV.
sargon
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Viandante
17/05/2011 01:26
 
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Neferrempet il maggiordomo di Amenofi III, Usherat, il supervisore delle stanze private del Re.
Nefferempet, letteralmente "anno buono", esercitò le sue funzioni sotto il regno di Amenofi III. Anche lui appartenne a una famiglia di dignitari al servizio della casa reale. Infatti prima di lui suo fratello maggiore Tiay, come si apprende da una stele proveniente da Dra Abu el Naga, fu "maggiordomo reale dalle mani pulite", divenuto poi grande sacerdote wab della dea Weret-Ekau, Maestra di Magia. Dai suoi titoli vediamo crescere la sua importanza nella Casa del Re; da coppiere a maggiordomo e da maggiordomo a supervisore della Real Casa. Il loro padre, May, proveniva dall' esercito, fu comandante degli arcieri, suo figlio, Tyay, fu il conduttore del carro reale.
Di Neferrempet conosciamo la sua statua al Louvre, dalla raccolta ex Condè de Saint Ferriol. I testi incisi sulla sua statua, oltre alle preghiere rituali, ci danna altre informazioni: ha portato sul tavolo delle offerte di Hator, per il sovraintendente del Signore delle Due Terre dalle mani pure, il supervisore della Casa del Re, Neferrempet, giusto di voce. Io sono il portatore di sistro della mia sovrana, l' Araldo della Signore del cielo che porta la richiesta di ciascono alla dea dorata, all' interno del santuario.Egli, le cui mani sono pure, per dare a Lei il sistro e la collana menhat in presenza dell' Enneade.
Usherat, titolare della TT47, è stato il maggiordomo privato e guardiano delle stanze del Re, succedendo a Neferrompet dopo la sua promozione a Supervisore della Real Casa. Usherat, sposato con la dama Maya, era figlio del giudice Neh e della dama Senenu. Nella tomba di Tyay è citato come suo nipote. Dalla TT47, proviene il bellissimo rilievo con il ritratto della regina Tiye, ora al museè Royale di Bruxelles.
sargon
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Viandante
20/05/2011 01:04
 
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Minemheb - capo dei lavori del tempio giubilare di Amenofi III.
Minemheb è stato uno dei tanti funzionari della corte che hanno contribuito a organizzare il primo Heb Sed di Amenofi III che celebrò i trent' anni del suo regno. Chiaramente Minemheb considerò questo incarico come il top della sua carriera, dal momento che fù il sopraintendente alla costruzione del tempio giubilare come è descritto sul basamento della statua, ora in mostra presso il Cleveland Museum. Certamente l' opera gli fu donata dal faraone in premio dei suoi servizi. Si tratta di una statua all' interno di una statua; Minemheb inginocchiato presenta un piccolo altare su cui è accovacciato il dio Toth in forma di babbuino. Scolpita in grandiorite estremamente compatta, l' immagine del dignitario è accuratamente dettagliata e superbamente modellata, certamente provenne dagli ateliers reali. Il volto e l' abbigliamento sono accuratamente levigati, mentre la parrucca e il basamento è lasciato ruvido.
sargon
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Viandante
24/05/2011 00:46
 
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Senqed e Sennedjem
Nel 1981 il prof Boyo Okinga, della Macquarie University, Australia, scoprì, durante la campagna di scavi nella regione di Sohag (Akhmin), la duplice tomba di due importanti personaggi dell' epoca di Tutankhamon, Sennedjem e Senqed. Il primo, ebbe i titoli di nobile, principe, Padre del Dio, portatore del flabello alla destra del Re, amato dal Dio, Sovraintendente delle nutrici di Tutankhamon e custode del sigillo del Basso Egitto. L' altro personaggio fu Senqed, il tutore di Tutankhamon. La cancellazione nella tomba dei nomi si pensa sia avvenuta al tempo di Horhemeb. I due caddero in disgrazia forse per essere stati coinvolti nella lotta di potere tra Horhemeb e il generale Nakhtmin, anche lui proveniente da quella città. Lo stile decorativo appartiene al periodo di Amarna. Ma la rappresentazione più interessante della tomba è un corteo di carri dove sul carro reale un personaggio è a fianco di Tutankhamon. Il suo nome non è indicato, ma in riferimento a Akmin, la rappresentazione dovrebbe appartenere a Ay o a Nakhmin. Anche la loro vita eterna fù disturbata. Il mgnifico sarcofago antropomorfo in granito, fu riutilizzato in una tomba a Saqqara, presso le sepolture di Horhemeb e Maya per Ray, un funzionario ramesside sovraintendente dei granai.
sargon
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Viandante
24/05/2011 18:48
 
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Maya il ministro delle finanze di Tutankhamon.
Maya è stato supervisore del tesoro e supervisore delle opere durante il regno di Tutankhamon nella XVIII dinastia . Questo lo rendeva responsabile degli affari interni dell' Egitto, a quel tempo instabili dopo l' eresia amarniana di Akhenaton che aveva chiuso tutti i templi di Amon. Mentre il suo collega Horemheb pacificava i popoli in rivolta, Maya riordinava le finanze, ristabiliva i culti tradizionali e lo stile per le nuove costruzioni dei numerosi santuari in tutto l' Egitto nonchè la relativa dotazione di beni. Molto probabilmente si incaricò di trasferire le sepolture reali di Amarna a Tebe. Alla morte di Tutankhamon fu il responsabile della sepoltura regale, un prezioso ushabit con il suo nome è stato rinvenuto nella sua tomba, si deve a lui l' eccezionale concentrazione di tesori nella sua sepoltura, forse segno di profondo affetto e devozione. Fu ancora lui, come responsabile del Luogo della Verità ad apporre il sigillo per sigillare la tomba. Durante il regno di Ay il suo ruolo sembra passato in secondo piano, ma era di certo in carica al momento dell' investitura di Horemheb quattro anni dopo.
Morì circa il nono anno del suo regno. Sua moglie Meryt era morta qualche tempo prima di lui e poichè la coppia ebbe solo due figlie il funerale è stato officiato dal fratellastro di Maya, Nahuer che è raffigurato più volte nei rilievi. La tomba di Maya si trova a Saqqara presso la piramide di Unas, è stata scoperta nel 1986 e scavata tra il 1987 e il 1991. Lunga 44 metri e larga 16.5 con uno stile simile alla vicina tomba di Horemheb. Essa dispone di un pilone, un cortile esterno, camera con statua fiancheggiata da due magazzini, un cortile interno e tre cappelle per le offerte. I frammenti di un bel rilievo sul pilone dell' ingresso del cortile interno raffigurano portatori di offerte e ritratti del proprietario della tomba e i suoi parenti. Tra gli oggetti scoperti nella tomba sono una tabella con le offerte e una stele iscritta per un sacerdote lettore chiamato Yamen, rappresentato come offerente a Osiride. Una elegante bottiglia di vetro è stata scoperta tra le macerie, probabilmente prodotta nelle officine di Medinet Ghurab (reggia di Mi-ur).
Ci sono molte notizie sulla famiglia di Maya; suo padre fu il giudice/sab Juy e sua madre Weret, Juy ebbe una seconda moglie Henutium, cantante di Amon. Con lei ebbe un figlio Nahuer e una figlia Meryt che divenne la moglie di Maya. Da Weret Juy ebbe due altri figli, Parennefer e Nakht. Il primo fu supervisore degli arcieri e dei cavalli, successivamente potrebbe essere stato steward di Akhenaton e custode del sigillo e, dopo la sua morte, Primo Profeta di Amon con Tutankhamon (prossima scheda).
Carriera possibile considerato che tutti i personaggi importanti provenivano dall' esercito. Nakht, terzo fratello, fu scriba del Tesoro del Signore delle Due Terre con Maya. Nahuer, secondo altri documenti, è rappresentato come steward del Ramesseum sotto Ramsete (I°). Maya e Meryt ebbero due figlie dal nome insolito, Mayamenti e Tjanenmaya e di loro non si sà altro.

sargon
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Viandante
25/05/2011 18:20
 
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Parennefer detto Wennefer.
Parennefer, titolare della TT188, potrebbe essere il fratello di Maya, il potente ministro delle finanze di Tutankhamon. Seguì Akhenaton quando spostò la corte ad Amarna come suo maggiordomo "dalle mani pure". I suoi titoli includono nobile, principe, custode del sigillo, confidente del Re che fà operare la casa di Aten. Si costruì una sontuosa tomba ad Amarna, la n. 7 a sud, dove viene rappresentato mentre riceve l' oro del Re da Akhenaton e Nefertiti, affacciati al Balcone delle Apparizioni. Tutta intorno la corte festante, mentre a sinistra vengono rappresentate le principesse Meritaton, Makhetaton e Ankhesempaaten, la futura Ankhesenamun, con la loro governante Tya e la loro forse cugina Mutnodjmet che sarà la seconda moglie di Horhemeb. Dopo la morte di Akhenaton lo troviamo a Tebe, nominato Primo Profeta di Amon e con lui Yii, il Secondo Profeta steward della regina Tye (di Ay).
Anche se questo voltafaccia sembra incredibile, evidentemente fu giudicato la persona più adatta a gestire la delicata fase del dopo Amarna. Di certo seppe muoversi con grande abilità, tanto da conservare la carica anche con Horhemeb. La sua tomba tebana, la 188, può essere datata da un cartiglio di Horemheb eseguito su uno di Tutankhamon. Anche se subì molti danni dai ladri di tombe, è una fonte preziosa per il periodo immediatamente successivo dell' epoca di Amarna, tanto più che si trova a Tebe. La sua architettura e decorazione presenta analogie con le tombe reali di Amarna. Un esempio lampante è la rappresentazione di animali che salutano il sorgere del sole che è un ben noto passaggio dell' inno ad Aten. La tomba di Parennefer rappresenta un tentativo di assimilare la teologia di Amarna alle concezioni classiche. Può essere il motivo per cui Parennefer fu scelto per gestire il dopo Amarna. Una scena sullo stipite della porta d' ingresso mostra Parennefer/Wennefer in associazione con un inno al sole che tramonta il cui testo resta enigmatico. Nelle scene seguenti sono descritti: banchetti, viaggi sul Nilo, il santuario con tre divinità e il divinizzato Amenofi I e Amhose Nefertari.
Le diciture sulla tomba del Primo Profeta Parennefer attestano la sostituzione di questo nome con Wennefer. Anche se a prima vista sembrerebbe un caso di usurpazione da parte di un altro sacerdote di Amon, la spiegazione è più semplice. La traslitterazione del nome originario "Egli è (servo) del nome perfetto (Akhenaton), giudicato non consono al nuovo corso politico, venne cambiato con il più neutro "Egli ha un nome perfetto".
sargon
[Non Registrato]
Viandante
26/05/2011 19:46
 
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Sitamun, figlia o sorella.
Le immagini di Sitamun tra i monumenti in cui AIII appare con moglie e figlie, mancano, mentre Sitamun dovrebbe essere preminente, sia per il titolo "Grande Figlia di Re", come figlia maggiore, sia per il ruolo di "Grande Sposa Reale" dopo il primo Heb Sed. Stamun non appare in nessun monumento di suo padre. Questo porta a una contraddizione, dovrebbe essere la più importante e quindi la più rappresentata, ma non appare mai con lui. Al contrario si è sempre affermato che era sua figlia, ma allora fu la figlia maggiore o la sorella minore? Sappiamo che nell' anno 30, Sitamun ricoprì la carica di Grande Sposa Reale e coesistette con l' onnipotente Tiye. Molti hanno proposto che il matrimonio fu una conseguenza per il ringiovanimento inerente al Heb Sed, ma non sappiamo quando ebbe luogo tale matrimonio, che potrebbe essere avvenuto molto prima, ma tenuto in ombra dal prestigio di Tiye. La mancanza di notizie sulle mogli reali è abbastanza comune in Egitto. Ad esempio è conosciuta solo una moglie di AII, Tiaa. ma non sappiamo nulla di Mutemwja, moglie di Tutmosi IV, elevata ai massimi onori dal figlio. Tuttavia ci sono dei dettagli che collegano Sitamun alla Grande Sposa Reale di TIV Wadjet. Questo rapporto ci può indurre a pensare che avesse ereditato gli attributi dall' unica donna che li aveva in precedenza, Wadjet, appunto che sposò Tutmosi IV. Infatti solo lei ebbe la titolatura di "Grande figlia Reale" . Dopo Sitamun tale titolo non fu attribuito a nessun altra. Non dimentichiamo poi che ebbe una grande affinità con Tuya e Yuya, che dopo l' analisi del DNA è dimostrato essere consanguineo di Mutemwja e che Tuya, madre della regina fosse la sua tutor, ( ha dato tre sedie per la loro tomba) considerato che la sua "figlioccia" avesse qualche anno meno, ciò ci riporta alla possibilità che fosse sorella o sorellastra di AIII. Inoltre è attribuita a Sitamon un nutrice, Satdjeuty, che sembra essere stata attiva nell' epoca di Tutmose IV. Quindi è più probabile essere stata sorella. Qualche studioso attribuisce a lei o alla sorella Isis, sposata da AIII durante il secondo Heb Sed, la maternità del misterioso ospite della KV55. Infatti se morto all' eta di 25 anni, sarebbe nato nel XXXIV anno del regno di AIII.
L' alto rango di Sitamon è anche evidenziato dal fatto che, sia lei che la regina Tiye ebbero a Malqata un palazzo gestito da un' amministrazine autonoma. Quello di Tiye da Kheruef e quello di Sitamon, il palazzo nord, nientemeno da Amenhotep figlio di Hapu. Entrambi i palazzi erano di considerevole dimensione, circa 100 x 50 m, lussuosamente decorati e arredati. Dall' esame dei cocci delle anfore vinarie, corredate da provenienza, qualità (DOC) e dal responsabile della vinificazione, le due regine erano buone bevitrici. Le loro proprietà erano dislocate nel delta o addirittura in Canaan.
Le tre sedie di Sitamun.
Le tre sedie di Sitamun ritrovate nella tomba di Yuya, sono di grandezza crescente, forse a significare un lunga frequentazione. Le misure vanno dalla più piccola, cm 595x400x370, la seconda cm 615x380x310, la terza cm 770x520x570; sulla seconda davanti alla regina Tiye sul trono è Sitamon con le diciture "la figlia del Re, la preferita del Signore delle Due Terre, Sitamun" con i due nomi racchiusi in cartiglio. Nella prima sedia, invece indossa una curiosa corona al posto dell' ureo, ma un diadema con una testa di antilope e due nastri dietro alla nuca, simboli del dio siriano Reshef corrispondente a Min.
Spero di non annoiare i frequentatori di Egittophillia con queste storie antiche di 3500 anni.
sargon
Merytaton62
[Non Registrato]
Viandante
26/05/2011 22:24
 
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Non ci annoi affatto, anzi colgo l'occasione per ringraziarti per l'ottimo lavoro svolto.Graditissimi, da parte mia, soprattutto i ragguagli su Maya e Sitamon!
sargon
[Non Registrato]
Viandante
28/05/2011 00:50
 
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Kya, la Molto Amata
Kya fu pressochè sconosciuta, solo Nefertiti si pensò fosse l' unica regina di Akhenaton. Tuttavia con i progressi delle scoperte archeologiche, la sua figura acquistò sempre più importanza. Kya fu sacerdotessa del tempio Mar Aten ad Amarna. La sua proprietà ad Amarna fu conosciuta con il titolo la Favorita, Ta-shepset, e come "la Molto Amata dal re Akhetaton". Quattro vasi canopici trovati nella KV55, ci danno la miglior immagine possibile di questa sposa di Akhenaton, alla quale, fino alla recente prova del DNA, si attribuiva la maternità di Tutankhamon. Le recenti indagini compiute sul DNA di 11 mummie della XVIII dinastia invece assegnano la paternità di Tutankhamon a due figli di Amenofi III. Il padre risulta essere lo sconosciuto ospite della KV55, mentre la madre risulta essere una sua sorella, la "Young Lady" trovata nella tomba KV35, assieme all' altra, la "Elder Lady", ora riconosciuta come la regina madre Tiye. Di Akhenaton sono note due mogli: Nefertiti e Kya, e di nessuna delle due se ne conosce l' origine. Gli unici dati cert di quell' epoca, provengono dalla corrispondenza diplomatica trovata ad Amarna. Nell' anno XXXVI del regno di Amenofi III, il nonno di Tutankhamon, sposò per motivi diplomatici, Tadu-hepa la figlia del sovrano del potente regno del Mitanni Tusratta e della regina Juni. Questa principessa doveva essere bellissima perchè, scrive il sovrano "...la mostrai a Mane (l' inviato del faraone) che la lodò moltissimo (EA20). Nella successiva EA22 è riepilogato l' elenco dei doni forniti in dote (teratu, termine akkadico per tale operazione):
Anelli, bracciali, cavigliere, specchi d' argento, pietre preziose, lame di ferro, vasi di oli profumati, un
carro, placcato in oro e pietre preziose, sella per cavallo ornata con aquile d' oro, poi abiti di colore viola, verde e cremisi, decorati per un totale di 320 scicli d' oro e seguito di 300 ancelle e 30 servi.
Dopo il suo arrivo a Tebe, Amenofi III morì e gli successe il figlio Amenofi IV.
Nella successiva lettera, la EA23, Tusratta invia i saluti al nuovo faraone e i saluti alla figlia Tadu-Hepa ora sposa di Amenofi IV.
Ad Amarna è ora presente questa misteriosa e discreta figura femminile, Kya che potrebbe essere la contrazione di Tadu-Hepa che, come tutti i nomi scritti in akkadico sillabico stentano a essere tradotti con i segni in geroglifico, così troviamo le forme Kiya, Kaia, Kia o Kiw e mai racchiuso da cartiglio, come nei pochi ritratti è rappresentata senza ureo.
Questo il suo titolo completo "la moglie molto amata del Re dell' Alto e Basso Egitto che vive in verità, Signore delle Due Terre Neferkeperrure Waenrae figlio dell' Aten Vivente che regnerà per sempre nei secoli, Kya".
I resti di una tavoletta di scrittura trovata ad Amarna recano l' attributo "la Moglie Beneamata" possono significare che sapeva scrivere. Un' etichetta di un' anfora vinaria con il suo nome "Ramose il capo vignaiolo della nobile Kya" indica che doveva avere delle proprietà, forse amministrate dal notabile Benghay , steward della dama di Naharina.
Sicuramente a corte ebbe una posizione onorevole, dopo tutto era pronipote della regina Mutemwja e cugina della regina Madre Tiye. Ma ad Amarna risulta solo una Grande Sposa Reale, Nefertiti, il cui nome significa appunto "la Bella è Venuta".
Il regno del Mitanni, Naharin per gli egiziani, si formò nel XVII sec. a.C., con l' invasione dei popoli di razza ariana, provenienti dalle grandi pianure asiatiche che avevano domesticato il cavallo, originario di quelle terre, impiegato con il carro come mezzo bellico. La sua elitè guerriera, i maryannu, sottomise le popolazioni autoctone, gli Hurriti, Hurru era la loro nazione e non Ur. Come indoeuropei erano di razza caucasica, biondi con gli occhi azzurri. Da ciò forse derivava il paricolare successo delle principesse mitanniche alla corte di Tebe. Kya poteva quindi essere bionda con gli occhi azzurri.
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
28/05/2011 03:19
 
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Complimenti per la precisione mostrata nel riferire i dettagli relativi a quanto a noi noto di Kiya, Sargon.
Non è facile mettere insieme un quadro obbiettivo, ma lei lo ha fatto egregiamente.
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