Nel corso della nostra fugace visita al Museo del Cairo, la nostra guida ci ha dato alcune dritte per capire qualcosa della statuaria egizia:ci ha detto, tra l'altro,che le figure che compaiono con un piede in avanti (come se stessero per fare un passo) raffigurano dei personaggi ancora in vita.
Ho notato che i misteriosi cilindretti compaiono spesso anche nelle loro mani; ciò escluderebbe, quindi, una relazione con i cosiddetti coni funerari.
La stessa guida ci ha detto che molte statue a noi europei appaiono rigide ma, stando alle sue parole tale peculiarità avrebbe loro consentito di sfidare indenni (o quasi)i secoli a venire: le statue, infatti, avevano la funzione di fungere da supporto all'anima del defunto qualora la mummia fosse andata perduta o danneggiata.
Da semplice profana ritengo che i cilindretti avessero una semplice funzione "riempitiva", per giustificare la raffigurazione della mano stretta a pugno.