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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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L'origine greca del termine "piramide"

Ultimo Aggiornamento: 14/12/2009 16:03
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12/12/2009 16:36
 
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Lo so...lo so...,la mia era una domanda fra l'ironico e il provocatorio [SM=x822712] ....
Se la parola 'obelisco' deriva dal greco 'obeliscos' che significa 'spiedino', non potrebbe essere che la parola 'piramide' derivi anch'essa dal greco, visto che in questa lingua esisteva una parola (pyramis) che indicava una focaccia la cui forma ricordava i maestosi monumenti che ora chiamiamo 'piramidi'?
[Modificato da FrAnkh 12/12/2009 17:52]
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12/12/2009 18:29
 
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Frankh, d'accordo. Ma allora non mi spiego per quale ragione sul vocabolario di greco antico, Rocci, al termine pyramis (piramide) sia attribuita un'etimologia egizia e non pyramous, come etimologia, che invece è la famosa torta di mais, la quale, a sua volta, presenta "pyros" (frumento) come etimologia.

Se fosse così accertato il fatto che Erodoto, vedendo una mr, abbia pensato alla focaccia pyramous sul Rocci comparirebbe pyramous nell'etimologia di pyramis e lo schema sarebe

pyros (frumento) > pyramous (torta di mais) > pyramis (piramide)

invece è presente questo schema:

pyros (frumento) > pyramous (torta di mais)

e

etimologia egizia > pyramis (piramide)

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12/12/2009 19:06
 
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Ottima osservazione, Acus.

Tuttavia bisogna considerare che il Rocci (anch’io ho il suo dizionario) era un valentissimo filologo classico, con specializzazione in lingua greca, tuttavia non aveva molta dimestichezza con la scrittura egizia. Perciò dice che l’etimologia non è, a suo parere, greca, ma probabilmente egizia, esprimendo incertezza e non dandocene la spiegazione.

Invece il Gardiner, dal quale ho attinto la derivazione greca della parola ‘piramide’, è un grandissimo filologo in egittologia, e mastica anche un po’ di greco.

Con tutto ciò, visto che due grandi si sono espressi in modo differente, diventa difficile sapere come stanno realmente le cose.

Per quel che mi riguarda, non fosse altro per analogia con l'obelisco (la cui etimologia mi pare certa), propendo maggiormente per la tesi di Gardiner.
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Akhu-en-inpu
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12/12/2009 21:47
 
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"L'origine del nome Piramide ha dato vita a parecchie interpretazioni. Le parole caldee Urimmiddim significano le luci e le misure. Ora, in caldeo e in ebraico Urim serviva ad indicare la luce nel senso di rivelazione. Ciò servì a D. Davidson, nel corso dei suoi lavori con il dr. Aldersmith, per vedere nella Grande Piramide l'espressione metrologica o geometrica della Rivelazione divina. A nostro parere la più esatta interpretazione sarebbe forse quella di Defeu, secondo il quale, in lingua copta (Egiziana Faraonica) Pirimit" o Piremit significherebbe la decima parte o il decimo della misura o numeri".

André Pochan, sempre nel testo sopra citato, replica:
"Sono state proposte molte spiegazioni della parola piramide; ma nessuna accettabile a nostro avviso. Vi si è voluta trovare la radice greca pur = fuoco, a causa della somiglianza della figura geometrica con quella della fiamma. Certuni propongono la radice puroz = grano e ne deducono che le piramidi non erano altro che i granai di Joseph (Haramat Yussef). Adler ritiene che la parola derivi da Pi-Rama: l'altezza; il monumento alto. Volney ricava l'etimologia dall'ebraico Bur-a-mit: la caverna della morte; il sepolcro. Per Maspero, nessuna delle etimologie proposte è soddisfacente. Secondo lui la meno avventata è quella di Cantor Eisenlohr secondo cui piramide sarebbe la forma greca del termine composto peri m uisi, che nel linguaggio matematico egizio serve a designare lo spigolo obliquo della piramide. La grafia geroglifica della parola è:

mr: "La Scala"
mr: "La Scala"

"Poiché il valore fonetico della spilla per capelli è mr, c'è dunque sovrabbondanza, nella grafia geroglifica, il che è di solito in egizio; questa parola, tuttavia non ci dà l'etimologia di piramide. La soluzione è secondo noi, la seguente. La parola "piramide" proviene dall'egizio:

pr m it: "la dimora dei lamenti"; "la casa del morto"
pr m it: "la dimora dei lamenti"; "la casa del morto"

"La parola piramide, dunque, significa semplicemente: "tomba". Potrebbe andare bene un'altra grafia, con lo stesso senso:

pr m mwt: "la dimora del sarcofago"
pr m mwt: "la dimora del sarcofago"

Prima di procedere ad un esame del significato etimologico dobbiamo domandarci se la parola Piramide ci deriva dalla più lontana antichità, cioè dai costruttori, o se è andata a costituirsi nel corso dei millenni a seconda dei rapporti che le civiltà hanno avuto con essa.
Un esempio ci viene dal tentativo di assegnarle il significato di puroz , cioè grano perché altro non erano che i "granai di Joseph" (Haramat Yussef). Questo significato potrebbe anche andar bene, ma è evidente che in un caso come questo ci riferiremmo ad una situazione posteriore alla costruzione della Piramide e che il termine non apparterrebbe alla costruzione, e le sarebbe stato assegnato per una funzione cui fu sottoposta.
Tuttavia, nel mentre sono da escludere le etimologie di piramide come tomba, come quella di Volney che ricava l'etimologia dall'ebraico "Bur-a-mit", "la caverna della morte, il sepolcro"., e l'altra relativa a pr m it, "dimora dei lamenti" o "casa del morto" c'è da fare una serie di riflessioni intorno agli altri significati. La prima riguarda le intuizioni di Aldersmith che gli hanno fatto vedere nella Grande Piramide "l'espressione metrologica o geometrica della Rivelazione divina", intuizioni scaturenti dalle parole caldee Urimmiddim" ("le luci e le misure"), e da quella caldeo-ebraica "Urim" ("luce" nel senso di rivelazione). Questi concetti non sono estranei alla Piramide, poiché appartengono alla sua ragione costruttiva.
Allo stesso concetto appartengono sia l'etimologia riferita a "Pirimit" o "Piremit" quale decima parte o il decimo della misura o numeri", visto che la Piramide è stata costruita quale rappresentazione del globo terrestre con un progetto in "scala", sia l'etimologia riferita proprio al termine "Scala" per quanto appena detto.

Paradossalmente rientra nei piani piramidali anche il termine pr m mwt: "la dimora del sarcofago", ammettendo però che il sarcofago della camera cosiddetta del Re non conteneva un morto bensì un vivo che si preparava all'al di là.
Non sono fuori del concetto neanche gli altri due significati: quello di Adler secondo il quale la parola deriverebbe da "Pi-Rama", "l'altezza; il monumento alto", è quello di Cantor Eisenlohr secondo cui "piramide" sarebbe la forma greca del termine composto "peri m uisi", "che, nel linguaggio matematico egizio serve a designare lo spigolo obliquo della piramide".



Da Atlantide.info

La fonte so che può far storcere il naso; riporto unicamente per l'interesse che possono suscitare queste "altre" alternative, che sarebbero quantomento da verificare e prendere in considerazione.
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13/12/2009 14:37
 
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Devo essere sincero: le interpretazioni esoteriche-alternative che vengono inserite in situazioni di tipo filologico non mi persuadono per niente.

Inoltre nel caso nostro, bisogna dire che, vista la scarsa dimestichezza dell’autore dell’articolo con la scrittura geroglifica ho trovato qualche errore.

Premesso che senza poter vedere direttamente la scrittura geroglifica di una parola è molto difficile esprimere giudizi in merito alla medesima, tuttavia qualche osservazione si può fare. Ad esempio, non mi risulta che per ‘scala’ sia mai stata usata una parola riconducibile a ‘mr’. Poi, non capisco cosa c’entra in questo discorso la ‘spilla per capelli’. Con ‘mr’ si possono indicare i seguenti oggetti, persone o situazioni: sovrintendente, piramide, malattia, canale, tessitura, pascolo, servitù, zappa, amore, fasciare, vaso per latte, costruzione, toro, legname; tutto ciò, ma di ‘scala’ o di ‘spilla per capelli’ non se ne vede nemmeno l’ombra. Tutto questo per comprendere l’affidabilità dell’articolista.

Poi, saltando, perché non si può considerare tutto, l’espressione ‘pr m mwt’ tradotto come ‘la dimora del sarcofago’ è sbagliata. Innanzi tutto perché ‘mwt’ significa ‘morte’ e non ‘sarcofago’ (bisognerebbe, comunque, vedere la scrittura in geroglifico di ‘mwt’; in questo contesto però, pare vada bene la traduzione ‘morte’), e poi quel ‘pr’: significa ‘casa’ ‘dimora’, oppure ‘uscire’? Se significa ‘dimora’, come indicato, l’espressione è sbagliata. La traduzione della locuzione, così come scritta nell’articolo dovrebbe essere: ‘la dimora nella morte’, e non ‘la dimora della morte’; se così dovesse essere, al posto della ‘m’ dovrebbe esserci una ‘n’.

Infine, la citazione del grande Maspero: avrà detto veramente così? E chi lo può controllare? Si sa che questi articolisti ‘alternativi’, a volte citano cose per sentito dire, ma mai realmente dette, attribuendole a personaggi prestigiosi, per avvalorare le loro tesi.

Ciò premesso, l’articolo postato da Acus non mi persuade per niente. Preferisco tenermi le mie focacce [SM=x822720] .


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14/12/2009 08:33
 
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Scusate l'intromissione. Gentile FrAnkh, è possibile conoscere qualcosa di più relativamente alla parola "mr" riferita a "canale", "pascolo", "vaso per latte"? Grazie per l'attenzione, Diego.
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14/12/2009 09:50
 
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Certamente! Tutte le voci riguardanti ‘mr’ le ho raccolte sul ‘Worterbuch’, vol. II.. In particolare:

Canale, pag. 96:
N36


Pascolo, pag. 97:
N36
( nota: dall’A.R., menzionato anche nel M.R.

Vaso per latte: pag. 105 : (nota: dai testi delle piramidi)
mr
r
W13



[Modificato da FrAnkh 14/12/2009 09:53]
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14/12/2009 12:49
 
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Grazie FrAnkh. Scusa ancora, ma "vaso per latte" ha solo quest'interpretazione o possiede anche altre "sfumature" interpretative? I geroglifici che compongono "vaso per latte" a quali corrispondono nella lista Gardiner? Grazie per l'attenzione ed il tempo che mi dedichi, scusa se rompo ... i vasi, a presto, Diego.
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14/12/2009 13:59
 
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I geroglifici sono
U6 = zappa; mr; anche determinativo per zappare, coltivare, scavare (la terra), distrugere
D21 = bocca; r, r(3), (j)r(y)
W13 = 1. Vaso di terra rossa; dSr.t; anche determinativo per Vaso rosso
2. Lingotto (grafia di N34 [primo periodo intermedio])
[Modificato da ACUSinpw 14/12/2009 13:59]
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14/12/2009 14:23
 
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Altre grafie per 'vaso per il latte' , sempre con lettura 'mr', sono:
mrW13r
N36
mrW20
, e, stranamente:
miW20
. Dico 'stranamente' perché il primo segno di questa parola si legge 'mi'.

Vasi di tipo generico se ne contano una quindicina. Specificatamente usato per il latte se ne può riscontrare un altro, risalente però alla dinastia meroitica (epoca Nastasen, 335-315 a.C.). Inoltre, precisa il Worterbuch, il contenitore è di metallo.La traslitterazione è xAyt (pronuncia. khayt), il geroglifico è:
xAAiit
nb


[Modificato da FrAnkh 14/12/2009 14:25]
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