L'origine greca del termine "piramide" | Ultimo Aggiornamento: 14/12/2009 16:03 |
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24/10/2009 14:08 | |
Per rispondere a questo bisognerebbe vedere quale dei due termini è attestato prima fra i due (pyramous e pyramis); dato che però puròs (termine che almeno etimologicamente non ha attinenze con pur, puros, fuoco) è sicuramente antecedente a pyramis (già Omero lo attesta, e comunque trattandosi del termine per frumento sicuramente è molto più antico), e pyramous è un derivato di puròs, direi che si potrebbe escludere questa idea. Sul vocabolario leggendo puramous troviamo:
"puramous, puramountos, o, [puròs] = piramunte, sorta di focaccia, che anche davasi come premio; palma"
Torta di mais non si trova da nessuna parte... a meno che questo "piramunte" sia una torta di mais, ma io sinceramente non ho idea di cosa sia un piramunte... è interessante poi che un altro significato di puramous è "palma", cosa che a mio parere ci allontana sempre di più da un'effettiva connessione dei due termini e che ci avvicina sempre di più all'idea che pyramis sia una trasposizione di una parola egizia. |
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24/10/2009 14:23 | |
Quando sono stato a Torino, per il raduno, venerdì sera, al ristorante dell'albergo, tra le pizze possibili, c'era anche la focaccia piramide. Adesso sono curioso di tornarci per eventualmente verificare; la curiosità è tanta!
Ad ogni modo, anche io sono curioso di saperne di più! [Modificato da Hatshepsut76 24/10/2009 14:24] |
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24/10/2009 17:24 | |
Estratto dal libro "L'energia della piramide
Di Max Toth,Greg Nielsen,Roberta Rambelli":
Un'etimologia completamente diversa è quella proposta da Gerald Massey in Ancient Egypt: The Light of the World. Massey fa risalire il termine al greco pyr, <>, e all'egizio MET, <> o <>. La parola, egli asserisce, sta ad indicare le dieci misure, o archi originali tracciati dal dio del fuoco, il sole, lungo lo zodiaco. Poichè le Grandi Piramidi di Gizia, tra le altre, sembrano costruite in base a misurazioni siderali, si tratta di una teoria plausibile. La parola significherebbe quindi, alla lettera : <>: una figura simbolica della vita manifesta.
Ho riportato l'estratte più per amor di cultura che per altro.
Infatti non credo molto al valore di questa teoria, anzi per quanto mi riguarda proprio per niente. Non mi convince soprattutto l'idea che i greci si mettessero a creare un composto da una parola greca e una egizia, composto con significato addirittura astratto e metafisico.
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25/10/2009 00:09 | |
Massey fa risalire il termine al greco pyr, <>, e all'egizio MET, <> o <>. La parola, egli asserisce, sta ad indicare le dieci misure, o archi originali tracciati dal dio del fuoco, il sole, lungo lo zodiaco. Poichè le Grandi Piramidi di Gizia, tra le altre, sembrano costruite in base a misurazioni siderali, si tratta di una teoria plausibile. La parola significherebbe quindi, alla lettera : <>: una figura simbolica della vita manifesta.
Ma che vuol dire?
Mai sentito nulla del genere...
Tornando ai discorsi logici, esistono due possibilità, in un certo senso opposte.
- i greci hanno udito una parola usata dagli egizi per designare quei loro monumenti e l'hanno adottata, per poi usarla come nome di un prodotto da forno con la stessa forma, in piccolo;
- i greci hanno un prodotto da forno dalla forma simile a quella dei monumenti egizi, per cui iniziarono a chiamare questi ultimi col nome della loro focaccia;
Nel primo caso ci sarebbe un legame di derivazione di una parola dall'altra, nel secondo no, sarebbe lo stesso nome a designare due cose differenti, ma assimilabili per un certo aspetto (la forma).
Però potrebbe esistere un terzo caso, quello dell'assonanza, molti geroglifici sono stati assegnati al suono verbale con questa logica (ad esempio ankh):
- i greci hanno un prodotto da forno chiamato "piramide" (pyramis); gli egizi chiamano "piramide" i loro grandi monumenti di forma geometrica, nel momento in cui i due popoli vengono a contatto i greci si impadroniscono del termine egizio, già di per sé molto simile ad una parola della loro lingua, e nel linguaggio parlato e scritto lo declinano come fosse il termine che già conoscono.
Siccome in Egitto, la parola che designa la forma dei monumenti designa anche il solido fondamentale della geometria, presto anche la focaccia prende la forma dei monumenti egizi.
La coincidenza della forma dei monumenti con la definizione del solido teorico geometrico astratto credo sia fondamentale.
E la geometria egizia trattava problemi di piramidi quando ancora in Grecia non si sapeva cosa fosse la geometria.
[Modificato da pizia. 25/10/2009 00:10] |
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09/12/2009 19:42 | |
Oggi al corso è venuta la dottoressa Moioli, papirolaga, a farci una lezione sulle fonti classiche dell'Egitto. Ebbene fra una cosa e l'altra (che presto appena avrò uno straccio di tempo in più arrivera anche sulla mia area monografica insieme agli altri appunti) ha parlato proprio del discorso del nome delle piramidi. Ne ha parlato proprio in due minuti e non ha accettato domande... comunque lei ha dato ancora una volta la versione erodotea della faccenda, ovvero che pyramis è il nome della focaccia triangolare dei greci, i quali, davanti alle piramidi, con un senso di "ironia", hanno deciso di dare ai grandi monumenti lo stesso nomignolo della focaccia (mah!). Come "tesi" di supporto c'è il corrispettivo di oBELISCO, che, come accennato in precedenza, fra le altre cose, significa anche spiedino.
La cosa che non mi convince, e domani se riesco cercherò di romperle le scatole con questi quesiti, è che non vedo come un Erodoto, grande ammiratore dell'Egitto, potesse dare nomi così poco nobili a qualcosa di così grandioso. Anche perchè, a quanto mi è parso di capire, domani cercherò di chiedere alla dott.sa Moioli, la prima volta "documentata" in cui il termine appare è proprio Erodoto.. il resto sembrano solo supposizioni. |
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09/12/2009 23:41 | |
In tutto questo c'è un piccolo problema: gli egiziani, fin dall' Antico Regno, per definire le piramidi hanno sempre usato il termine ' mr' (col determinativo della piramide), e mai, in nessun modo, qualcosa che assomigliasse a pr m is, o simili. Il termine ' piramis' viene usato solo dai Greci. [Modificato da FrAnkh 09/12/2009 23:42] |
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10/12/2009 11:23 | |
Banale spiegazione. Erodoto arriva a Giza vede questi maestosi monumenti e ne rimane incantato. Passa nelle vicinanze per caso un egiziano, Erodoto lo ferma e gli domanda: <<Cosa è questo monumento?>>. L'egiziano risponde: << "mr">>. Erodoto ancora più curioso e sbalordito: << è una meraviglia!!! ma qual è la sua funzione?, a che cosa serve?>>. L'egiziano ci pensa un po' per cercare di spiegare con termini semplici la funzione svolta e risponde: <<"pr m is">>. Ad Erodoto il secondo "nome" piacque di più del primo e la chiamò così!!! Se ci facciamo caso per indicare casa possiamo dire il luogo in cui abito, scuola il luogo dove si impara a leggere e scrivere ma nessuno di noi direbbe o scriverebbe "sono stanco me ne ritorno nel luogo in cui abito" o "vado a letto presto perché domani mattina devo andare nel luogo in cui si impara a leggere e scrivere", sarebbe una cosa ridicola!!! Quindi è probabile che nemmeno gli egiziani lo facessero, e si riferivano alla piramide come luogo e non per funzione!!! [Modificato da sethorus 10/12/2009 11:30] |
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10/12/2009 23:45 | |
FrAnkh, 09/12/2009 23.41:
In tutto questo c'è un piccolo problema: gli egiziani, fin dall'Antico Regno, per definire le piramidi hanno sempre usato il termine 'mr' (col determinativo della piramide), e mai, in nessun modo, qualcosa che assomigliasse a pr m is, o simili. Il termine 'piramis' viene usato solo dai Greci.
caro FrAnkh, ripropongo qui a seguire un mio intervento, fatto in apertura di questa discussione, per avere il tuo parere in proposito:
-Kiya-, 03/07/2009 0.16:
Il termine mr è probabilmente anche più antico delle stesse piramidi.
Lo si trova impiegato come determinativo per "tomba", "mastaba" 'i.
Non so dire, però, se fu un'adattamento più tardo, magari concomitante alla IV dinastia.
Qualora effettivamente risultasse più antico dei monumenti che il segno rappresenta, non potremmo escludere che le Piramidi fossero denominate con un nome più specifico.
tu sottolinei che fin dall'Antico regno gli egizi si riferirono con il termine mr + esplicito determinativo alle Piramidi. Ma quali e quante a attestazioni abbiamo e a che epoca risalgono, nello specifico?
Potremmo ritenere che proprio dall'uso Greco, improprio, di pr m ..., teso a sottolineare l'altezza, derivi il termine italiano "piramide" e che, quindi il dolce di mais non centri nulla?
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12/12/2009 14:02 | |
Bisogna dire che a Sethorus la fantasia non manca !
Bé, fantasia per fantasia, racconto ora io come realmente (sic!) si sono svolti i fatti.
Erodoto va in Egitto e lì vede quei maestosi monumenti. Passa nelle vicinanze per caso un egiziano, Erodoto lo ferma e gli chiede (in greco, ovviamente): ‘Come si chiama questo monumento?’. L’egiziano non capisce (evidentemente parla solo la sua lingua e non conosce il greco), fa dei cenni facendo comprendere ad Erodoto che non ha capito. Erodoto allora va dai sacerdoti, che parlano greco e domanda loro: ‘Come si chiamano quei monumenti in egiziano?’ ‘ Mer’, rispondono i sacerdoti. ‘Curioso - replica Erodoto- non conosco questa parola, però assomigliano proprio a quelle focacce di frumento ( non mais!!!! n.d.F.) che mangiamo noi, e che si chiamano “ püramis”.’
Qualche tempo dopo, Diodoro va anche lui in Egitto. Vede gli obelischi e chiede ai sacerdoti suoi interlocutori:’ Quegli strani monoliti alti e stretti che svettano nel cielo di Eliopoli, come si chiamano?’. ‘ Tekhen’ rispondono i sacerdoti. ‘Curioso - replica Diodoro – non conosco questa parola, però assomigliano proprio a quegli spiedini che usiamo noi per cuocere le interiora degli agnelli nei giorni di festa!’
Fine degli aneddoti. Ora, però chiedo io, : ‘Quale è l’etimologia della parola “obelisco”?’
[Modificato da FrAnkh 12/12/2009 14:04] |
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12/12/2009 15:31 | |
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