(DedaloNur), 10/08/2008 21.16:
potresti dirmi della lotta tra seth e horo? dove posso trovarne un racconto particolareggiato, sempre che esista?
Se hai la possibilità di procurartelo o di vederlo in qualche biblioteca
Favole miti e leggende dell'antico Egitto
Spero che questo link liki
(DedaloNur), 10/08/2008 21.16:
un altra caratteristica di erkles è di essere il più bravo tra gli arceri
Un arciere che è passato alla storia è Thutmose III, che sapeva compiere con l'arco imprese straordinarie, ma forse è anche questa leggenda. Fu certamente un gran guerriero.
E' un faraone anche lui, ma il faraone è una divinità, rappresenta Horo nel nostro mondo, è l'effettivo figlio di Osiride, che diveta tale all'atto della morte del suo predecessore, il quale diventa in quel momento Osiride.
Gli arcieri spesso vengono identificati con dei guerrieri mercenari nubiani, la Nubia infatti è conosciuta come il paese degli archi o degli arcieri, perché il suo geroglifico si scrive con segni di archi di vari tipi.
(DedaloNur), 10/08/2008 21.16:
dalle tracce da te riportate sembra in effetti che vari elementi
driguardanti il mito di erakles siano sparsi qui e là nella mitologia egiziana. In altre parole, mentre la mitologia greca ha sintetizzato e confuso,diverse fgure di erakles in un unico mito (con gli aedi), sembra che nella mitologia egiziana sia semplicemente mancato quest'ultimo passaggio.
Forse i greci avevano già un loro apparato mitologico riguardante Erakles (le dodoci fatiche posso essere un agglomerato sincretico di dodici racconti diversi confluiti in uno e attribuito ad un solo eroe invece che a dodoci diversi?) e giunti in Egitto non trovarono nulla di così articolato, quindi se effettuarono un'associazione di qualche figura divina o semidivina egizia a quella ellenica potrebbero aver scelto qualcuno non ancora "associato", oppure qualcuno somigliante sotto certi aspetti, anche se ne possedeva altri non contemplati nella tradizione.
Un po' come Gesù dei cristiani: dovendo scegliere una data di nascita si scelse la notte fra 24 e 25 dicembre, attribuendo così a Gesù una data di nascita che in realtà non ha, perché non è testiminiata dai Vangeli ufficiali.