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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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chi è L'Eracle dell'antico Egitto?

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2009 00:23
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

07/09/2008 08:22
 
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Ti aspettiamo!
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
31/12/2008 20:46
 
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Erakles/Melkart e Orione...
Ciao, sono un modesto principiante e scusate se mi intrometto nella vostra discussione.
Avete mai preso in considerazione che Erakles/Melkart fosse la "Nemesi" di Orione? Questo potrebbe interessare Antonio Castro, di cui ho letto il libro tempo fa...
Impossibile che gli egizi non conoscessero Melkart (dio della tempesta fenicio), quindi una loro divinità che lo rappresentava, doveva esserci.
Anche per il fatto che entrambi hanno una loro costellazione, utile per chi navigava e quant'altro... Se avete a casa un astrolabio, o sul computer un software che calcola le posizione delle stelle e costellazioni, noterete che durante l'alternarsi delle stagioni e del giorno con la notte, una costellazione sorge ad Est e l'altra tramonta ad Ovest... e viceversa... Strano, vero?
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
31/12/2008 20:48
 
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Re: Erakles/Melkart e Orione...
dimenticavo...

buon anno nuovo a tutta la community!

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EgiTToPhiLo/a
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31/12/2008 23:00
 
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Gli antichi hanno disegnato in cielo tre giganti: Il Centauro, Orione e Ercole.
Ritengo che il primo abbia un collegamento con le civiltà del Paleolitico superiore e che il suo culto abbia caratterizzato le civiltà del mesolitico e neolitico, portandole a definire orientamenti verso una stella del Centauro o quelle della Croce del Sud (testa del Centauro).
La costellazione di Orione ebbe sicuramente un'importanza particolare per gli Egizi, ma il fatto che alcuni miti di Greci e altri popoli considerino questa costellazione mi fa ritenere che essa avesse un'importanza globale, in qualche modo collegata al mito del Centauro.
La terza costellazione caratterizza un eroe della mitologia greca e romana. Il loro Ercole trova forse ispirazione dal Melkart dei Fenici, ma non credo abbia un collegamento con Orione / Osiride.
Gli Egizi vedevano nelle costellazioni di Ercole e Lira la figura dell'inginocchiato, un suonatore di Lira che rendeva omaggio alle cerimonie di Pesatura delle Anime fra le stelle Imperiture.

Un saluto particolare a ontis.62

Ciao Antonio
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
01/01/2009 10:05
 
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Re:
Ciao Antonio, un saluto a te e buon anno.+
E' interessante la descrizione dell'Erakles inginocchiato a suonare la lira. Sembra la figura di un uomo sconfitto e sottomesso, almeno per la cultura egizia. A dire il vero, mi sono posto delle domande in questi ultimi mesi... tra cui: ma l'Erakles/Melkart, chi era prima dell'arrivo di Orione?
Strana la loro analogia del vissuto. Entrambi subiscono sconfitta e morte, e vanno nel regno dei morti. Orione per diventarne dio e custode, l'altro per superare una prova (Cerbero), ma che alla fine, sebbene riesca ad essere riconosciuto come figlio di Zeus, quindi un dio, dovrà morire ma poi risorgere in cielo come costellazione che si alterna ad Orione nei cicli delle stagioni, uno che appare di notte (o di giorno), mentre l'altro sparisce "negli inferi" al tramonto.
Non ho la tua preparazione, sia ben chiaro, ma la cosa mi lascia perplesso...
Tempo fa ho ritrovato una foto della paletta di Narmer, e le due figure principali hanno attirato la mia attenzione.
Narmer ha la stessa posizione di Orione in combattimento, mentre il "re sconfitto" ha quella molto simile (inginocchiato e stremato, oltreché sconfitto) di Erakles/Melkart.


Curiosa anche la posizione analoga, dei due uomini alla base della paletta.

Avrei delle ipotesi a riguardo... Interessano?



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EgiTToPhiLo/a
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01/01/2009 13:25
 
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La costellazione dell’inginocchiato era conosciuta dagli Egizi, i quali la chiamavano “nht”. La figura dell’inginocchiato va, a mio parere, associata alla costellazione della Lira, così da rappresentare in cielo, ai margini delle stelle imperiture, un suonatore inginocchiato. La figura era disegnata capovolta, così che la stella alfa è quella a minor declinazione.
Io ritengo che in un dato periodo della civiltà egizia e sicuramente durante il regno di Cheope, si sia considerata la cerimonia di Pesatura dell’anima proprio nelle stelle imperiture (tutte le piramidi hanno l’ingresso a nord), alla presenza del dio dei morti Osiride (visto nell’attuale costellazione di Cepheo). In tal caso l’inginocchiato avrebbe reso omaggio con la sua musica alla sacra cerimonia.

Il mito dell’inginocchiato fu ripreso dal mondo greco con Eschilo di Eleusi (525-456 a.C.), il quale volle vedere nella figura celeste, Ercole, che,rimasto senza frecce durante il ritorno dalla sua decima fatica, si sarebbe inginocchiato per chiedere aiuto al padre Zeus.

Cancellato il riferimento alla religione egizia, i greci continuarono a parlare genericamente di “inginocchiato” (Arato di Solini Cilicia (310 -240 a.C., Ipparco di Nicea (190-120 a.C.) e Tolomeo (100-175 d.C.).
Gli Arabi (dal VII secolo d.C.) ripresero infine il concetto e nominarono le stelle della costellazione con riferimento all’”inginocchiato” (la stella Alpha Herculis fu chiamata, per esempio, Ras Algethi "il capo dell'inginocchiato".

Il nome di Ercole per la costellazione rimase sottinteso per lungo tempo e infine sostituì completamente quello dell’inginocchiato.


I Fenici, che sicuramente vennero a contatto con la civiltà egizia, crearono il dio Melqart / Melkart con chiari riferimenti al mondo egizio.

Sono particolarmente interessanti le sue rappresentazioni con tanto di corona di Osiride.

en.wikipedia.org/wiki/Melqart

Le caratteristiche della divinità fenicia lasciano però ipotizzare una sovrapposizione di alcune divinità egizie.

PS
Caro ontis.62,
come passa il tempo! Ieri avevi 46 anni, oggi 89!!!
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
01/01/2009 18:55
 
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Re:
Si, è vero. Per me il tempo scorre più velocemente rispetto ad altri, ma non ci faccio più caso. 46 o 89, nel mio caso, che differenza fa? Comunque, non è questo il luogo dove fare riferimenti all'età reale o presunta... Io volevo solo discutere su ciò che probabilmente già sai, e non tirare in ballo i miei problemi. Ho sbagliato con te, non facendomi più sentire, e me ne scuso.
Come vedi, lo faccio pubblicamente, e senza timore. Una mia telefonata, o una mail, non sarebbe bastata.


antonio crasto, 01/01/2009 13.25:

La costellazione dell’inginocchiato era conosciuta dagli Egizi, i quali la chiamavano “nht”. La figura dell’inginocchiato va, a mio parere, associata alla costellazione della Lira, così da rappresentare in cielo, ai margini delle stelle imperiture, un suonatore inginocchiato. La figura era disegnata capovolta, così che la stella alfa è quella a minor declinazione.
Io ritengo che in un dato periodo della civiltà egizia e sicuramente durante il regno di Cheope, si sia considerata la cerimonia di Pesatura dell’anima proprio nelle stelle imperiture (tutte le piramidi hanno l’ingresso a nord), alla presenza del dio dei morti Osiride (visto nell’attuale costellazione di Cepheo). In tal caso l’inginocchiato avrebbe reso omaggio con la sua musica alla sacra cerimonia.

Il mito dell’inginocchiato fu ripreso dal mondo greco con Eschilo di Eleusi (525-456 a.C.), il quale volle vedere nella figura celeste, Ercole, che,rimasto senza frecce durante il ritorno dalla sua decima fatica, si sarebbe inginocchiato per chiedere aiuto al padre Zeus.

Cancellato il riferimento alla religione egizia, i greci continuarono a parlare genericamente di “inginocchiato” (Arato di Solini Cilicia (310 -240 a.C., Ipparco di Nicea (190-120 a.C.) e Tolomeo (100-175 d.C.).
Gli Arabi (dal VII secolo d.C.) ripresero infine il concetto e nominarono le stelle della costellazione con riferimento all’”inginocchiato” (la stella Alpha Herculis fu chiamata, per esempio, Ras Algethi "il capo dell'inginocchiato".

Il nome di Ercole per la costellazione rimase sottinteso per lungo tempo e infine sostituì completamente quello dell’inginocchiato.


I Fenici, che sicuramente vennero a contatto con la civiltà egizia, crearono il dio Melqart / Melkart con chiari riferimenti al mondo egizio.

Sono particolarmente interessanti le sue rappresentazioni con tanto di corona di Osiride.

en.wikipedia.org/wiki/Melqart

Le caratteristiche della divinità fenicia lasciano però ipotizzare una sovrapposizione di alcune divinità egizie.

PS
Caro ontis.62,
come passa il tempo! Ieri avevi 46 anni, oggi 89!!!




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EgiTToPhiLo/a
Scriba
01/01/2009 21:08
 
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Caro ontis.62,
veramente nessun problema!
Ti rinnovo gli auguri per il 2009 e spero di leggerti sempre più spesso.
Ciao Antonio
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Scriba Guardiano
Scriba

Akhu-en-inpu
Haw-erhefetkher-netjeru
Gemet-ef-reh-neb
24/10/2009 03:49
 
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Mi vien da suggerire: e se il "primo Eracle" di cui parla Erodoto non fosse altro che una divinità il cui nome suonava come Eracle?
Qualcosa come HARAKti o HARSHAF (che se non sbaglio era venerato proprio a heracleopolis?)
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Scriba Guardiano
Artista del Re


Capo degli Scribi
25/10/2009 21:11
 
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Durante il regno di Tolomeo I (siamo dunque intorno al 300 a.C.) i Macedoni ormai padroni dell’Egitto, ma intrisi di cultura greca, si resero conto, considerando la religione, che molte loro divinità avevano delle caratteristiche comuni con quelle egizie. Così organizzarono un simposio costituito da sacerdoti greci ed egizi per armonizzare la questione dei vari dèi. Per la cronaca, a capo della delegazione greca c’era l’ateniese Timoteo e di quella egizia c’era il gran sacerdote Cheramon.

Il primo atto di questo consesso fu la creazione di un nuovo dio, sincretismo di Osiride, il toro Api e di Zeus. Il suo nome fu quindi Serapide (Ser=Usir, Osiride e Apide= Api) e l’aspetto fu quello di Zeus con folta barba e capigliatura che formava quattro o cinque riccioli sulla fronte; sulla testa recava un copricapo foggiato a modio.

Il simposio stabilì quindi l’assimilazione delle varie divinità greche con quelle egizie. Così Zeus fu assimilato ad Amon Ra, Era a Mut, Apollo a Horus, Dioniso ad Osiride (più per i misteri che caratterizzavano il suo culto nei tempi tardi che per le implicazioni dell’oltretomba, peculiari di Osiride), Ermes a Thot, Atena a Neit, Selene (come Demetra e Afrodite) a Iside, Afrodite era a sua volta assimilata anche ad Hathor, Eracle a Harshef (o Arsafe) e a Chonsu, e così via.

Tutto questo nell’accezione più semplice, che altre divinità si frammischiarono fra di loro creando un complesso teologico estremamente complicato, dove a volte risulta piuttosto difficile raccappezzarsi[SM=x822741] .




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