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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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chi è L'Eracle dell'antico Egitto?

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2009 00:23
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
31/07/2008 23:56
 
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This Egyptian Heracles was placed by the Egyptians in the second of the series of the evolutions of their gods. (Diod. l. c.; Herod. ii. 43, 145, iii. 73; Tac. Ann. ii. 6.)

perdonate l'ignoranza ma a quale secondo ciclo o evoluzione si riferisce?




credo si riferisca alla secondo ciclo di dinastie semi-divine (i cosiddetti "Seguaci di Horus"), ovvero quelle dei semi-Dèi che regnarono sulla Terra, successivo a quelle del primo ciclo, definite divine.

Manetone riferisce che queste precedettero le XXXI dinastie dei sovrani che regnarono in Egitto.

Eracle, effettivamente da alcuni autori antichi è associato ad Horo, da altri a Shu. Ma devo ancora approfondire a riguardo
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01/08/2008 00:19
 
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interessante. Robert Grawes afferma che l'Eracle egiziano era figlio di Horo, per via della fatica del cinghiale erimanzio.a non ho afferrato bene il nesso
domani ricontrollerò
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Sacerdotessa
di ATON
Thiatj

- ḥtm mr r ry.t '3.t
wts rn n ՚ḫ n itn,
S3t n m3't -
01/08/2008 00:37
 
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nella mitologia egizia, però, Horo non ha progenie effettiva.
Ci si riferisce ai quattro figli di Horo parlando delle 4 divinità preposte alla custodia degli organi interni del defunto (Duamuthef, Hapi, Imseti, Qebehsenuf), quelli che andranno a rappresentare i 4 coperchoi dei vasi canopi a partire, mi pare, dal Medio regno
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EgiTToPhiLo/a
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01/08/2008 08:47
 
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Trovo questa discussione molto interessante.
Erodoto l’ha proprio combinata grossa. Dice infatti:

«Fra gli Elleni, Eracle, Dioniso e Pan sono considerati gli dèi più recenti, mentre per gli Egiziani Pan è il più antico e appartiene ai cosiddetti primi otto dèi, Eracle alla seconda serie di dodici dèi, Dioniso alla terza serie, discendente dai dodici. […]»

Egli dice chiaramente che i Greci presero dalle varie divinità egizie Eracle, Dionisio e Pan.
Sull’identificazione di Dionisio Erodoto non ha dubbi. Egli è sicuramente Osiride.
Più difficoltose sembrano le identificazioni degli altri due dèi.
Pan dovrebbe essere una divinità molto più antica e appartenere al primo gruppo di otto dèi.
Eracle è invece una divinità più giovane e dovrebbe aver fatto parte del secondo gruppo di dodici dèi.

Non si capisce, a mio parere se il secondo gruppo di dèi si aggiunge al primo gruppo o ne costituisce una modifica importante.
Io sono propenso a credere che:

- il primo gruppo sia in qualche modo legato all’Enneade di Iwn / Heliopolis;
- il secondo sia una sua modificazione in cui forse si aggiungono quattro nuovi dèi;
- Osiride, che è un semidio, non appartiene evidentemente a nessuno dei due gruppi e come dice Erodoto appartiene a una nuova configurazione del gruppo dei dodici.

Non credo che una spiegazione di questa evoluzione degli dèi egizi sia mai stata affrontata esaustivamente.
La sua spiegazione ha bisogno di quei “voli di fantasia” che gli Egittologi preferiscono non compiere (la fantasia non sembra una dote del mondo accademico!!!), per cui ritengo che una qualche spiegazione potrà essere colta solamente leggendo gli scritti di qualche scrittore “alternativo”.

L’argomento rientra fortemente nella tesi del mio nuovo saggio, per cui, senza anticiparvi troppo, posso solo dirvi che, a mio parere, la ricerca deve essere indirizzata verso le due grandi divinità dell’Alto Egitto, assimilando dunque Pan a Min e Eracle a Montu.=

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01/08/2008 08:50
 
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forse qui bisogna distinguere tra Horo il giovane e Horo il vecchio.
anche se la lotta tra erakles e i figli di Tifone (Leone Nemeo, Idra di Lerna) lo fanno identificare direttamente con Horo il giovane. Tifone infatti viene identificato con Set.

Tra l'altro ho visto che Set veniva identificato con un cinghiale. Da qui il nesso tra Set e il cinghiale Erimanzio, riconosciuta da Graves.

l'affermazione di Diodoro Siculo secondo la quale è invece figlio di Ammon può avere un nesso nella tradizione "greca" a Tebe. A Tebe infatti naque verso l'equinozio di primavera Eracle (quando babilonesi e antichi italiani festeggiavano l'anno nuovo). Il fiume sacro di Tebe è l'Amimon parola che vuol dire sia "sangue" che "acqua".
Presso il fiume Amimon risiedava l'Idra di Lerna, affrontata da Herakles e Jolao, suo nipote.

anche la fatica del leone nemeo presenta un vago nesso con l'Egitto. infatti con il corpo di Leone alato e la coda di serpente veniva rappresentato il calendario (diviso in due stagioni )e la sfinge tebana che uccise un tale "Amimone" dopo avergli rivolto il famoso indovinello, sulle 3 età dell'uomo.

Naturalmente questi sono ulteriori riscontri all'identificazione di Ammon con Zeus (padre di Erakles) che per parte di madre (Almena o Era) discendeva da Perseo (il distruttore)

Secondo la tradizione la sfinge era volata dall'egitto per punire Tebe.
[Modificato da (DedaloNur) 01/08/2008 08:59]
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01/08/2008 09:16
 
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ciao Antonio.
Il dio della guerra Montu però veniva assimilato ad Apollo più che ad Erakles...... poi ammetto di non essere esperto di Montu.
A questo proposito peròvorrei dire che la figura di Herakles nella tradizione ellenica è scomponibile in due diverse figure:
1) Tebana, legata alla guerra contro i Minii e altri. In essa erakles è il generale di eserciti, sapiente di filosofia, musica, astronomia.

2) Argiva, dopo la sua pazzia, quando intraprende le fatiche e diventa un eroe quasi solitario, armato di clava(oleandro) e di arco, le armi dell'età della pietra.

In nessun testo egiziano si parla dei presunti nomi Egiziani di Ercole?
di questo Som (Dsom, Chon) figlio di Ammon non si parla da nessuna parte? Melcerte?

stando alla doppia testimonianza di Erodoto e Pausania cmq sembra che gli egiziani appresero questa divinità, (che non era solo un dio guerriero ma anche un dio della scienza filosofia, astronomia, come anche per i celti) dai Fenici, che a loro volta probabilmente, lo trassero dall'epopea di Gilgamesh.
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EgiTToPhiLo/a
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01/08/2008 11:55
 
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In merito all’identificazione del greco Erecle, non dovrebbero esserci molti dubbi.
All’ingresso del Fayum esisteva una città, l’odierna Ehnasi el-Medina, che fu chiamata dai greci Eracleopolis magna.
Il dio protettore della città era Arsafe, identificato dai greci con Eracle.
Arsafe è un dio con testa di ariete, il cui nome significa “colui che sta sul suo stagno”.
Arsafe era dio del combattimento e del sangue, che incarnava lo spirito bellicoso dei sovrani.

Queste note, tratte dall’enciclopedia “l’Antico Egitto” curata dalla prof.ssa Bresciani, mi portano a considerare la possibilità che Arsafe sia una trasformazione sincretica di Montu.
Montu era il grande dio di Iwnu / shema / Ermontis, città vicina a Waset / Tebe e fu scavalcato per importanza dal nuovo dio Amen, creato forse alla fine del 1° Periodo Intermedio.
E’ possibile dunque che un certo numero di sacerdoti fedeli a Montu abbia fondato un tempio e quindi una città nelle vicinanze del Fayum, dedicata all’unione sincretica di Montu (falco) con Amen (ariete). Costoro avrebbero venerato ancora una divinità combattente, ma avrebbero accettato il passaggio dal falco all’ariete di Amen.

In merito ad Apollo, i greci chiamarono Apollinopolis Magna la città di Edfu, dedicata a Horus.
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01/08/2008 13:49
 
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Montu almeno so un po chi è....di Amen e Arsafe non so nulla, quindi non ho motivi per darti ragione ne per non dartela..

interessante cmq...almeno apprendo il nome di qualche divinità in più
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
02/08/2008 18:10
 
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Riporto alcuni brani con note di Erodoto e Diodoro Siculo tratti dalle rispettive opere Storie e Biblioteca storica edite dalla BUR.

Erodoto

«Attorno ad Eracle udii questo racconto, che egli fa parte dei dodici dei. Riguardo invece all’altro Eracle, quello che conoscono i Greci, in nessun luogo dell’Egitto potei udire alcuna notizia» - II 43,1

Nota: Cfr. cap. 145. E’ da notare che nella storia della religione egiziana i «dodici dei» non esistono; si va dagli originari otto dei all’«Enneade» cioè i nove dei della lista canonica di Eliopoli: Erodoto aggiunge arbitrariamente altre divinità per creare il parallelismo con la tradizione greca.

Diodoro siculo

«Affermano che Osiride, dunque, dopo aver dato disposizione circa gli affari di Stato in Egitto e trasmesso il potere supremo alla moglie Iside, le affiancò il qualità di consigliere Ermes, per il fatto che costui eccelleva sugli altri sodali del re per la saggezza, lasciò in veste di generale di tutto quanto il paese che era sotto il suo dominio Eracle, suo parente, che veniva ammirato per valore e forza fisica,…» - I 17,3

Nota: varie divinità egiziane vennero identificate con Eracle, ad esempio Shu, il dio dell’aria, del vuoto che separa il cielo dalla terra, Chonsu, figlio di Amon, come Eracle lo è di Zeus, Herishef, venerato nella città che prese il nome di Heracleopolis Magna, nell’oasi del Fayyum, o anche Onuri, che spesso si sovrapponevano tra loro; nel caso specifico non si può dire a quale di esse l’Eracle qui citato corrispondesse.


«E infatti Eracle, che era egiziano d’origine, grazie al suo valore visitò larga parte del mondo abitato, e pose la sua Colonna in Libia. Gli Egiziani cercarono di riprendere dai Greci le dimostrazioni di quest’affermazione: infatti, benché tutti convengano sul fatto che Eracle combatté insieme agli dei olimpici la guerra contro i Giganti, essi affermano che questo dato non si accorda in alcun modo con la circostanza che i Giganti furono generati dalla terra nell’età in cui i Greci sostengono sia vissuto Eracle,una generazione prima della guerra di Troia, bensì, piuttosto, come loro stessi dicono, all’epoca della primordiale nascita degli uomini. A partire da questa, infatti, gli Egiziani contano più di diecimila anni, mentre dalla guerra di Troia meno di milleduecento. Così, la clava e la leontea si addicono all’Eracle più antico, perché a quei tempi, non essendo state ancora inventate le armi, gli uomini si difendevano dai nemici con bastoni di legno, e usavano come armi da difesa le pelli degli animali selvatici. E lo proclamano figlio di Zeus, mentre affermano di non sapere chi ne fosse la madre. L’Eracle figlio di Alcmena, che visse più di diecimila anni dopo, chiamato alla nascita Alceo, più tardi ebbe il nome cambiato in Eracle, non perché ottenne gloria per opera di Era – come afferma Matris -, ma perché cercò di emulare nella scelta di vita l’Eracle più antico e ne ereditò la celebrità, e anche il nome.» - I 24:1-4.

«Ma poiché, per il tempo trascorso, coloro che per primi avevano inventato tutto ciò erano ormai sconosciuti ai più, quest’ultimo ereditò i principi di vita e la celebrità dei predecessori; e ciò non soltanto a costui è capitato, ma anche, poi, ad Eracle. Infatti, perché due furono i predecessori che avevano avuto il medesimo nome, i miti raccontano che l’Eracle più antico visse presso gli Egiziani, e che, sottomessa un’ampia zona del mondo abitato con le sue armi, pose la sua colonna in Libia, mentre il secondo, che era uno dei Dattili Idei di Creta, e che era nobile e aveva capacità di comando, istituì l’agone olimpico; invece l’ultimo, procreato da Alcmena e Zeus poco prima della guerra di Troia, visitò ampia parte della terra abitata, in obbedienza agli ordini di Euristeo. Avendo avuto successo in tutte le sue fatiche, anch’egli pose la Colonna che sta in Europa, e per l’omonimia e l’identità degli ideali di vita, una volta morto, nel corso del tempo ereditò le imprese dei due personaggi più antichi, come fosser stato un unico Eracle a vivere in tutto il tempo precedente.» III 74,3-5

Note: Il problema cronologico sollevato dalla possibile identificazione tra l’eroe Eracle vissuto una generazione prima della guerra di Troia, e un suo omonimo più antico che combatté con gli dei olimpici, con il quale gli Egiziani avrebbero identificato il loro Eracle, era già stato dibattuto da Erodoto, che ammetteva l’esistenza di due personaggi con lo stesso nome, separati da vari millenni (II 43 e 145). Diodoro ritorna sull’argomento anche altrove, ora distinguendo addirittura tre figure, identificando la prima con l’Eracle egiziano, la seconda con uno dei Dattili dell’Ida cretese e la terza con il figlio di Zeus e Alcmena, contemporaneo di Laomedonte, padre di Priamo.

Alceo era il nome del padre di Anfitrione, marito di Alcmena, madre di Eracle.

Matris di Tebe scrisse, in epoca ignota, un Encomio di Eracle. Diodoro qui rifiuta l’etimologia attribuita a Matris, che era peraltro comunemente ammessa e che è probabilmente esatta, e la accoglie invece a IV 10,1.
[Modificato da Biceleon 02/08/2008 18:12]
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

04/08/2008 20:22
 
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Scusate se mi intrometto bruscamente in questa vostra discussione, ma vorrei richiamere l’attenzione su alcuni particolari.

Innanzi tutto l’attendibilità delle opere degli scrittori classici, a qualunque titolo siano esse state scritte, è davvero limitata: presentano a volte delle ingenuità che compromettono tutto il corpus delle affermazioni.


A noi che abbiamo speso così tante parole su tali argomenti gli dei e gli eroi concedano il loro favore


Ma se DedaloNur conosce principalmente quelle e da quelle si muove per le sue osservazioni, bisogna comunque accettare che qualcuno allora potesse credere tutto ciò che vi era scritto.

Come strumento di verifica, certamente l’enciclopedia curata dalla professoressa Bresciani è un’opera davvero illuminante, contenitore per una grande quantità di informazioni attendibili, di immediata consultazione, ecc.

Però durante l’uso bisogna ricordare che una definizione non è valida sempre e comunque, ma solo in un certo momento della storia egizia e in un certo luogo a cui si riferisce, mentre, se spostata dal suo contesto può perdere verosimiglianza.

In Egitto esistono divinità che hanno forme in comune (ad esempio l’ovino, il falconide, il canide) che maturano per motivi assimilabili, ma non necessariamente discendono l’una dall’altra; solo quando lo stato raggiunge una certa unità si rende necessario fare ordine.

Naturalmente esiste, fra quelli più dotati di fantasia, qualche studioso capace di dimostrare, a modo suo, che tutte le divinità della terra connesse con gli ovini hanno tutte un antenato comune, se voi siete dello stesso avviso non tenete conto del mio intervento e continuate…
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