| | | OFFLINE | | Post: 41.058 Post: 22.720 | Registrato il: 24/08/2005 | Sacerdotessa di ATON | Thiatj | - ḥtm mr r ry.t '3.t wts rn n ՚ḫ n itn, S3t n m3't - | |
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22/05/2007 22:33 | |
"Il leone sul campo di battaglia".... calza a pennello con il personaggio descritto. E' infatti confermato dalla presenza di faretra e frecce e dall'amore per i suoi cani che egli fosse un amante della caccia, una guardia personale del Re (lo dicono i suoi titoli) e probabilmente un combattente. Ma dobbiamo credere davvero che, come sostenenvano gli antichi egizi, il nome designasse il destino di una persona o forse, invece, vi sono casi (a noi non noti perchè non documentati) in cui il nome di nascita veniva sostituito in età adulta con un nome più consono alla personalità di chi lo portava?
Certo, questo sarebbe in controtendenza con quanto ci è stato tramandato sul rapporto che gli egizi avevano con il proprio nome e soprattutto con l'importanza che gli era riconosciuta. La cancellazione del nome comportava l'oblio.... eppure il caso di Maiherpra non è certo l'unico che calza a pennello sul suo possessore. Lo stesso "Kiya" che io amo particolarmente, significa "ragazza gioiosa, allegra", il che lascerebbe presupporre che chi lo portò in origine fosse una persona solare. Nefertiti... La bella che viene... in questo caso bisogna forse pensare che davvero la regina era una straniera giunta in Egitto e ribattezzata, attribuendole un nome che ne ricordasse la provenienza da un altro paese?
E' su queste domande che mi sono chiesta più volte se quanto documentato per Amenhotep Iv, poi Akhenaton (riferito al cambio nome), non fosse in realtà una prassi più diffusa di quel che pensiamo.... |