Tutankhamon: test DNA su feti rinvenuti nella KV62 proverà che sono figlie del Faraone?

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roberta.maat
00venerdì 22 agosto 2008 12:39

...considerando che la serie di foto sopra proposta può aver fatto perdere di vista i quesiti che mi, e vi, facevo nella precedente pagina, mi permetto di riproporli (quotandomi) per innescare una discussione, ragionata e spero proficua, sull'argomento ed in attesa che il buon ZH decida di renderci partecipi delle sue "sensazionali scoperte" (volete che non siano tali?)



[SM=x822739] Pensi che le discussioni possano non essere proficue [SM=x822741]
Non ritengo sia così, mi pare e mi piace pensare che dai dialoghi nasca sempre un qualcosa in più per arricchirci. Io sono sempre in attesa delle discussioni sulle quali poter esprime i propri pareri anche quando le fonti sono poche.
In questo caso l'argomento è estremamente interessante sul profilo medico che fornirà di certo elementi di valutazione storica assai importanti qualora esistessero termini di raffronto.
Inoltre la passione per Tut accomuna molti di noi e siamo in tanti ad augurarci sensazionali scoperte anche se Zh alza spesso un polverone che poi lascia cadere incurante con lo scopo, peraltro legittimo, di mantenere "calda" l'attenzione. [SM=g999103]
[SM=x822748]
-francis-
00venerdì 22 agosto 2008 13:17
Questo è quello che scrive Carter sul ritrovamento:

"Ancora più straordinario, tuttavia, era il contenuto di due piccole bare antropomorfe ritrovate in una scatola di legno. Anche questi feretri avevano l'aspetto di oggetti riservati a un alto personaggio, ed erano ricoperti da uno strato di lucida resina nera con fasce decorative composte da formule dorate riferentesi alle divinità tutelari dei morti, ma nondimeno rivolte a un anonimo "Osiride" (cioè il defunto). Le bare si presentavano accuratamente fasciate, con strisce di lino avvolte al centro e in corrispondenza della gola e delle caviglie, e ogni legatura era sigillata con argilla recante il segno della necropoli. Al loro interno c'era un'altra bara dorata, di analogo disegno, che in un caso conteneva una piccola mummia, conservata secondo le usanze funebri della XVIII dinastia, con la testa coperta da una maschera dorata (molto più grande del necessario), e che si rivelò, tolte le bende, quelle di una bambina nata morta; nell'altro caso si trattava invece della mummia di un prematuro, anch'esso bendato secondo i costumi del tempo.

Queste patetiche spoglie diedero la stura a una ridda di ipotesi. Senza dubbio si trattava dei figli di Tutankhamen, e sebbene nulla lo confermasse esplicitamente, tutto lasciava pensare che egli li avessi avuti da Ankhesenamon. Probabilmente, questi due parti prematuri furono casuali, dovuti a qualche anomalia di cui soffriva la giovane regina. Certo, una cosa non va dimenticata: se capitava un incidente alla gestante poteva aprirsi la via del trono per chi aveva mire in proposito; in ogni caso interpretazioni del genere spettano allo storico, dato che un'indagine su un argomento simile richiederebbe un'analisi metodica, scientifica e disinteressata (*).

Come ho già detto, le due bare erano collocate in una cassa, una accanto all'altra, ma inversamente disposte. E' interessante osservare, a tale proposito, che quella più grande aveva dovuto essere piallata in corrispondenza dell'estremità inferiore (cioè dalla parte dei piedi) per consentire una regolare chiusura del coperchio della cassa, secondo un procedimento già osservato nel caso della bara esterna del re. Un altro particolare curioso era la mancanza della maschera sulla mummia del bambino più grande.

Nel nascondiglio scoperto da Davis, nel quale erano stati ritrovati gli oggetti rimasti dai funerali di Tutankhamen, vi era una maschera di gesso dorato, simile per dimensioni e aspetto a quella rinvenuta sulla mummia più piccola: potrebbe trattarsi della maschera mancante, non collocata al suo posto perchè troppo piccola.".


roberta.maat
00venerdì 22 agosto 2008 14:48


Nel nascondiglio scoperto da Davis, nel quale erano stati ritrovati gli oggetti rimasti dai funerali di Tutankhamen, vi era una maschera di gesso dorato, simile per dimensioni e aspetto a quella rinvenuta sulla mummia più piccola: potrebbe trattarsi della maschera mancante, non collocata al suo posto perchè troppo piccola.



Forse è proprio così ma se qualcuno volesse provare a giustapporre questo reperto nella sede cui presumiamo che fosse destinato, non dovrebbe essere difficile provare se è una giusta o errata interpretazione.

Leggo su un libro datato di Thomas Hoving che Carter fu molto stupito dei sarcofagi delle piccoline e ebbe a riflettere molto su questo ritrovamento convincendosi poi che fossero figlie di Tut e Ankh in quanto le bare gli parvero destinate a personaggi di altissimo rango, non trovò però alcuna iscrizione e nemmeno altri documenti storici che cercò insistentemente in quella abbondanza di reperti.


-francis-
00venerdì 22 agosto 2008 16:06
Però, se guardiamo attentamente le foto postate da Giuseppe, sui sarcofagini ci sono delle iscrizioni. Penso, però, come ha fatto rilevare Antonio, che siano quasi illeggibili. Peccato!
roberta.maat
00venerdì 22 agosto 2008 16:25

In un'ottica analitica del fatto in se (la presenza di due corpi nella tomba di Tut), potrebbe sembrare inoltre strano, secondo me, che due feti (possibili figli "non nati" di un Re) siano tumulati nella tomba paterna e non, come sembrerebbe più logico, in quella materna



Non ricordo più il nome ma in una tomba nella valle delle Regine probabilmente ramesside, ho visto in una bacheca un piccolo feto mummificato......qualcuno mi aiuta a ricordare ? Sono quasi certa che non si trattava di Amonerkopechef che non so neanche come si scrive !
[SM=x822741]
Hotepibre
00venerdì 22 agosto 2008 17:03
...partiamo da Chrsitine el-Mahdi, "Tutankhamon", Sperling & Kupfer, ed. 2000, pag. 84:

"In una piccola cassa lignea nel tesoro, furono trovati due piccoli feretri antropomorfi. Aperti da Carte ed esaminati superficialmente, si scoprì che contenevano resti mummificati di cue bambini. Il patologo britannico Douglas Derry, che li studiò nel 1932, dichiarò che si trattava dei resti di due feti di sesso femminile, uno di cinque mesi, evidentemente frutto di un aborto, l'altro portato a termine ma nato morto. L'esame radiografico eseguito dal professor Harrison rivelò che entrambi erano affetti da patologie come la scoliosi e da spina bifida. ..."

...nulla sui sarcofagi ed ancor meno sulle eventuali iscrizioni che, come sopra riportato da Francis, facevano riferimento genericamente ad un "Osiride" non meglio indicato.

Più interessante, però, e più approfondito quanto scrive Christiane Desroches Noblecourt, "Tutankhamen", Silvana Editoriali d'Arte, ed. 1963, pag. 253.
Partendo da un discorso più ampio sul "percorso" di pellegrinaggio dell'anima del defunto, la DN fa riferimento, intanto, alla c.d. "mummia germinante" trovata nella tomba KV62 (una sagoma di Osiride ripiena di terra in cui era stato piantato grano):

"...il morto doveva potersi ricostituire e rinascere; onde incoroaggiarlo si era deposto a piatto...un grande profilo di Osiride coperto di chicchi di grano... un verdeggiare di teneri germogli..." avrebbe creato il "...meccanismo magico di movimento che avrebbe dato luogo alla resurrezione...".

La DN prosegue nel suo ragionamento puntando l'attenzione su altri due reperti che sarebbero indicativi della paternità e maternità di Tutankhamon(di cui abbiamo parlato altrove e di cui, come sapete, sono un convinto assertore):

"...bisognava assolutamente che il corpo si ricostituisse e che esso possedesse... le ossa d'argento dategli dal padre, le carni e la pelle d'oro dategli dalla madre. ...nella stanza destinata ai misteri di nascita della vita vennero deposti...una statuetta di Amenofi III, padre del Re, e la commovente ciocca di capelli della regina Tiyie. ..."

...il "cammino" del defunto doveva, perciò, secondo la DN, toccare città sacre perchè legate alla ricostituzione del corpo di Osiride:

"...Dopo Sais e Buto ... veniva la terza tappa, nella città di Mendes... Là era stato rizzato il pilastro Djed, là era stata reintegrata la testa sul corpo smembrato del Dio sacrificato, era là che il futuro essere riceveva le sue due anime: quella della sua spoglia defunta, Osiride, e quella del suo corpo eterno, Ra. ..."

...e siamo così giunti alla spiegazione della DN circa la presenza dei due feti. La DN, infatti, evidenzia come la dualità faccia riferimento, ad esempio, alle Due Corone, o alle "due placente" che gli egizi credevano contenere il feto regale.
Una di queste placente era quella visibile, che veniva espulsa con la nascita, mentre l'altra costituiva la "forma non manifesta del Re".

Ad avvalorare il concetto, la DN fa inoltre riferimento a nozioni da lei considerate, antropologicamente parlando, comuni "in quasi tutta l'Africa" e giunge perciò a spiegare che:

"...si potrà capire perchè due piccoli sarcofagi, messi ognuno in posizione inversa rispetto all'altro, recanti il nome di Tutankhamen, ed ambedue contenuti in un modesto cofano, racchiudessero le mummie di due feti. ... Non sembra possibile che in mezzo a questo arredo di significato ben preciso si sia dato posto a due supposti nati-morti, figli di Tutankhamen ed Ankhesenamon. ...lo svolgimento dei riti arcaici del Delta ci spinge a riconoscervi l'equivalente delle due immagini di placente deposte nella tomba di Horemheb..."

...insomma, secondo la DN i due feti avvrebbero avuto una funzione "magica" più che affettiva: non i corpicini di due figli del Re, bensì due "strumenti" che avrebbero dovuto aiutarlo nell'azione di rinascita cui il Re-Osiride era destinato.

Non so quanto possa essere accettabile, ma considerando che la KV62 è l'UNICA tomba reale trovata pressocchè INTATTA e con tutte le suppellettili funerarie, direi che non abbiamo possibilità di smentire categoricamente la supposizione della Desroches Noblecourt la quale, peraltro, motiva il suo ragionamento, con evidenze ANTROPOLOGICHE più che archeologiche.

...scusate come al solito la lunghezza; nel prossimo post vi darò conto di altre informazioni derivanti da testi in inglese che sto traducendo.

PS: un piccolo particolare di cui mi sono ricordato solo ora, per completezza rammento che il cofano contenente i due sarcofagi venne rinvenuto nella sala che conteneva il tabernacolo dei canopi (ed anche questo potrebbe essere un elemento interessante)
roberta.maat
00venerdì 22 agosto 2008 17:43
Elementi interessanti, d'accordo ma la DN a volte si fà latrice di teorie un pochino azzardate, senza nulla togliere alla accortezza e profondità dei suoi studi mi verrebbe da chiederle.....e dove cerchiamo due feti quando dobbiamo seppellire un re defunto ? Se non ce ne sono disponibili che si fà ? Meglio procurarsi due immagini di placenta !

Hotepibre
00venerdì 22 agosto 2008 18:47
Re:
roberta.maat, 22/08/2008 17.43:

Elementi interessanti, d'accordo ma la DN a volte si fà latrice di teorie un pochino azzardate, senza nulla togliere alla accortezza e profondità dei suoi studi mi verrebbe da chiederle.....e dove cerchiamo due feti quando dobbiamo seppellire un re defunto ? Se non ce ne sono disponibili che si fà ? Meglio procurarsi due immagini di placenta !


[SM=g999108]
...e infatti, per amor di serietà e completezza... Franco Cimmino, "Tutankhamon", Rusconi ed. 1993, pag. 275

"...fu trovata una scatola di legno nella quale erano poste due piccole bare anch'esse in legno sulle quali c'erano brevi iscrizioni che si riferivano a un Osiride, cioè a un defunto.

...la più grande misurava cm. 57.7 e la più piccola cm. 49.5; vi erano deposti due feti mummificati, il primo lungo cm. 30 e il secondo cm. 39.5.

La prima autopsia fu eseguita nel 1932 dal prof. Douglas E. Derry della Scuola di Medicina dell'Università del Cairo.

Il feto più piccolo, con ancora il cordone ombelicale attaccato, era probabilmente di sesso femminile e non presentava l'incisione addominale per l'estrazione delle viscere... Il feto più grande, probabilmente anch'esso di sesso femminile, presentava l'incisione addominale e il cordone ombelicale era stato legato;...

La mummia più piccola aveva sul volto una maschera funeraria di cartapesta dorata di misura troppo grande; tutto fa pensare che la maschera dell'altra mummia sia quella in miniatura trovata nel pozzo n. 54...

Sulla presenza dei due feti...sono state espresse ipotesi ritualistiche involute e inammissibili, la risposta più logica...che fossero creaturine nate prematuramente dalla coppia reale.
...
Nella XVIII dinastia vi sono altri esempi di principi premorti al padre regnante e sepolti nelal tomba di questi: Webensenu, figlio di Amenhotep II; Tenutamon, Amenemhat e altri... sepolti nella tomba di Thutmosi IV. ..."



...e secondo me CImmino quando parla di ipotesi ritualistiche involute e inammissibili ha fatto il nostro stesso ragionamento...
-francis-
00venerdì 22 agosto 2008 20:38
L'ipotesi della DN è per me inaccettabile. Come dice bene Roberta, la scrittrice brilla per far passare le sue azzardate teorie per fatti veri e accertati.
Non mi è mai piaciuta questa scrittrice, a partire dal suo saggio su Hatshepsut!
antonio crasto
00sabato 23 agosto 2008 10:29
Con tutto il rispetto che posso avere per le idee degli altri, mi sembra che nessun Egittologo abbia sottolineato che, nella confusione della tomba di Tutankhamon, la posizione riservata alla cassa contenente i due piccoli sarcofagi era decisamente poco rispettosa delle due piccole mummie.
La camera del tesoro era decisamente più un magazzino che un sepolcro per degli “Osiris”.
Certo è strano che molti Egittologi abbiano visto e letto le iscrizioni dei due piccoli sarcofagi, abbiano riportato il riferimento a uno o due “Osiris”, ma nessuno sembra abbia riportato l’intera scritta e fatto commenti sulla strana mancanza del nome delle due piccole bambine.

Io non conosco l’usanza della casa reale e non so se il nome veniva dato anche a degli aborti e/o ai dei bimbi nati morti o morti subito dopo la nascita. Il tentativo di parziale mummificazione mi fa pensare che i due corpi siano stati trattati come quelli delle persone che avevano avuto una vita normale e che pertanto abbiano avuto alla nascita un nome.

In questo caso c’è da chiedersi perché sui preziosi sarcofagi manchi il nome delle bambine e quello dei genitori, sicuramente di alto rango?

Io non sono così certo che le due bambine fossero figlie di Tutankhamon e Ankhesenamon. In tal caso potrebbero esser nate in uno dei suoi nove anni di regno e avrebbero avuto una degna sepoltura, forse nella tomba in preparazione della madre.
Ho l’impressione che nella tomba di Tutankhamon siano stati accumulati troppi reperti e che molti di questi potessero essere stati portati nella Valla dei Re da Akhetaton.

Ovviamente la problematica non cambia. Anche se fossero state figlie di altre principesse, perché non scrivere il nome delle bambine e dei genitori?
roberta.maat
00sabato 23 agosto 2008 15:26
Sulla possibilità che molti oggetti provenissero da Akhetaton mi pare che non dobbiamo avere dubbi, il suo proprietario è un re bambino di transizione e gli oggetti di sua proprietà o dei suoi parenti mi sembra logico che siano stati trasferiti con lui in vita o in morte.
Il mistero delle bambine è fitto però non continuiamo a pensarle bambine mentre magari i feti non venivano posti in sacelli ma conservati per pietas in qualche luogo delle dimore e successivamente sepolti con il padre o con la madre.
Non mi avete aiutato a ricordare chi fosse quel feto in una tomba della valle delle regine e se non sbaglio anche in questo caso non c'è un nome.
antonio crasto
00sabato 23 agosto 2008 18:36
Ciao Roberta,
sono momentaneamente vicino alla mia biblioteca evedo di risponderti.
La toma è quella di Amonherkhepshef, figlio di Ramesse III e morto nell'adolescenza.
Nella piccola camera situata al termine del percorso interno si trova lo sxcheletro di un feto, rinvenuto da Schiapparelli all'interno di un cofanetto ligneo in una diramazione della Valle delle regine.

PS
Informazione tratta da L'Egitto dei Faraoni Luxor e la Valle dei Re, pag. 214.
antonio crasto
00sabato 23 agosto 2008 19:15
I ricercatori Scott Woodward, Wilfred Griggs e Bob Brier si interessarono alle piccole mummie e furono accompagnati nel magazzino del Dipartimento di Anatomia dove erano custodite.
Prelevarono alcuni frammenti di tessuto e li fecero analizzare da un laboratorio di genetica. I risultatati portarono a una sequenza completa del DNA mitocondriale e solamente alcuni frammenti del DNA nucleico.
Alcune informazioni della linea paterna si sarebbero potute ottenere se Hawass avesse considerato i risultati e avesse consentito la ricerca del DNA di Tutankhamon.
Per quanto riguarda la linea femminile si sarebbe potuta ottenere qualche informazione dall’esame del DNA delle mummie di donna della KV 35.

PS
L’informazione l’ho presa dalla monografia su Tutankhamon redatta da Antonio Rossi per conto di HERA (pag. 88)
antonio crasto
00domenica 24 agosto 2008 08:53
Da Cimmino “Tutankhamon” pagg. 52-53

«Alcuni autori ritengono che, dopo l’allontanamento di Nefertiti dalla corte, Akhenaton abbia sposato la figlia primogenita Merit-Aton, che già aveva sostituito la Grande Sposa Reale nelle cerimonie ufficiali, e che dal matrimonio sarebbe nata morta una bambina: Merit-Aton Tasheri (tasheri in egiziano significa «piccola» o «minore»).» Una simile proposta appare poco credibile, così come sembra sia da scartare l’altra ipotesi che il faraone, dopo aver fatto sposare Merit-Aton con Smenkhkarē in occasione della coreggenza, abbia sposato la propria terzogenita Ankhesenpaton dalla quale sarebbe nata un’altra bambina, anch’essa morta quasi subito: Ankhesenpaton Tashery (19)»

19) Fra le questioni non risolte del periodo eretico c’è la nascita di Ankhesenpaton Tasheri che dovrebbe essere avvenuta quando era ancora vivo Akhenaton; c’è infatti un padiglione «Ombra di Rē», edificato a Ermopolis, con dedica a suo nome, benché non venga indicata come «figlia di re»; a quell’epoca Ankhesenpaton, che nel monumento non è indicata come Grande Sposa Reale, doveva avere circa tredici anni.

Dunque sembra appurato che Meritaton abbia avuto una figlia (nata morta) e che Ankhesenpaaton abbia avuto una figlia (nata subito dopo la nascita). Cimmino non dice la fonte di questa importante testimonianza.

A parte le complesse vicende dinastiche, considerate con estremo scetticismo da Cimmino, mi interessa sottolineare, per quanto riguarda questa discussione, che Cimmino parla di due bambine nate quasi sicuramente premature, di cui la prima sarebbe nata morta e la seconda sarebbe morta subito dopo la nascita.

L’associazione alle piccole mummie trovate nella tomba di Tutankhamon è evidente.

Gli esami medici hanno infatti stabilito che una delle due bambine mummificate era nata morta al 5° mese e l’altra era forse morta dopo essere nata al 7° mese.

Il fatto che esistano monumenti dedicati a queste due bambine durante il regno di Akhenaton e il fatto che si usi ancora il vecchio nome Ankhesenpaaton, lascia intendere che le due bambine non possono essere figlie di Tutankhamon e che siano rispettivamente figlie di Maritaton e Ankhesenpaaton.
roberta.maat
00domenica 24 agosto 2008 11:57

Antonio :........Il fatto che esistano monumenti dedicati a queste due bambine durante il regno di Akhenaton e il fatto che si usi ancora il vecchio nome Ankhesenpaaton, lascia intendere che le due bambine non possono essere figlie di Tutankhamon e che siano rispettivamente figlie di Maritaton e Ankhesenpaaton.



Il mistero è comunque sempre più fitto....perchè mettere insieme due
corpicini di madri diverse e di un padre che non fu il loro ? La tomba di Tut allora cos'è un ripostiglio-nascondiglio ? E le bimbe sono oggetti qualunque tipo le scatole di senet ?
antonio crasto
00domenica 24 agosto 2008 13:22
Roberta hai pienamente ragione, il mistero regna sovrano.
La tomba di Tutankhamon presenta reperti di Amenhotep III, Tiye, Akhenaton, Smenkhkara, Merytaton, Kiye e due piccole mummie, forse figlie di Marytaton e Ankhesenpaaton (vado a memoria e potrei aver dimenticato qualcuno).
Manca stranamente un riferimento ad Ankhesenamon, la giovane vedova.

Io non chiamerei la KV 62 un semplice ripostiglio.

E’ possibile che lo sia stato quando Tutankhamon fece portare a Waset / Tebe ciò che rimaneva delle tombe reali di Akhetaton.
La morte improvvisa del giovane re dovette scombussolare i piani. Fu deciso di lasciar stare la tomba di Tutankhamon ancora in fase di realizzazione (forse la KV 57) e realizzare in una stanza della KV 62 la camera sepolcrale del giovane re.
Ovviamente i vari reperti accumulati non trovarono un’altra sistemazione e si scelse di mantenerli nelle altre due camere della KV 62, come in un tempio.

Questa situazione crea non poche problematiche agli Egittologi, che sono portati a considerare, tra l’altro, le due mummie di bambine come possibili figlie della coppia reale.
-francis-
00domenica 24 agosto 2008 15:06
Se i due feti non sono le figlie di Tutankhamen (come credo che invece siano) potrebbero far parte di tutta quella mercanzia che è stata accatastata nella tomba del re bambino, sicuramente non approntata per la sua morte, ma messa insieme frettolosamnete proprio causa la sua precoce morte.
Se è vero che Tut ha traslato le salme di Akhenaten e parte del suo corredo funerario, può però essere anche vero che i due feti siano stati asportati dalla tomba di Akhenaten...
roberta.maat
00domenica 24 agosto 2008 17:13
Non me la sento di pensare che la morte di un re, sebbene improvvisa,
abbia portato scompiglio anche nelle ferree regole di sepoltura.
Il rito funerario è complesso ma niente può, secondo me essere lasciato al caso.
Nell'ipotesi che il materiale trovato da Carter nella KV62 fosse il
recupero delle tombe di Akhetaten e che vi fosse stato "accatastato" per comodità quando ancora non si poteva immaginare la morte di Tut, io ritengo che,anche improvvisamente, avrebbe potuto essere recuperato e/o nascosto altrove, per offrire al faraone una degna dimora. La cura della sua persona non fa pensare che sia stato sepolto "tanto per" !

L'unico sospetto che potrei avanzare è che [SM=x822740] il terribile Ay abbia voluto consegnare all'oblio tutto ciò che poteva essere un riferimento alla famiglia di Amarna, sottrarre agli occhi ogni legame col passato chiudendo definitivamente un capitolo e "finalmente" dedicarsi al compimento dei suoi [SM=x822740] disegni criminosi.
OT.E' evidente che non ho simpatia per il vecchio. [SM=g1361792]
-francis-
00domenica 24 agosto 2008 17:40
Io invece vedo in Ay una persona che si è sempre adoperato per il bene del regno, prima sotto Akhenaten e poi con Tut.
Credo che quando morì improvvisamente Tut, non ci fosse stato il tempo di approntare tutto il corredo necessario degno di un faraone, così, oltre a mettere nella tomba oggetti che il fanciullo usava in vita, li integrarono con altri non appartenenti a lui ma alla sua famiglia.
roberta.maat
00domenica 24 agosto 2008 21:51
Abbiamo sempre parlato della fretta che caratterizzò quella inumazione.
Prime fra tutte a suggerirla quelle pitture murali poco curate nella esecuzione e nei particolari, poi forse il caos di oggetti sistemati alla rinfusa, però mi sembra tanto strano che in 70 giorni (minimo tempo per la imbalsamazione) più certamente altri giorni per completare abbigliamenti e sarcofagi non sia potuto architettare una soluzione più consona.
Si dice anche che il re non ebbe tempo per accumulare le sue personali ricchezze da portare con sè nella tomba......ma anche solo nove anni non sono secondo voi sufficienti ?

Torno però su quei tre mesi delle pratiche riservate esclusivamente al corpo del defunto e mi convinco che non fu la fretta a dare quell'aspetto alla tomba perchè di tempo ce ne fu abbastanza per affidare a scribi e scalpellini il compimento di un'opera che non è poi neanche così tanto vasta.
E' vero che nella tomba di Horemheb ci sono alcune parti delle ore della notte che sono accennate con ocra rossa e i registri marcati con cordicelle inbevute di rosso, in attesa dell'intervento degli scalpellini, ma quella è una tomba gigantesca ! Quindi,secondo me qualche altra causa fu responsabile della stranezza della KV62.
Non sono state trovate altre tombe reali intatte ma di quelle non reali sì e dentro non c'era tanta confusione. [SM=x822741]
-francis-
00domenica 24 agosto 2008 22:06
Sì, però non dimentichiamoci che i laldri sono entrati per ben due volte!
roberta.maat
00domenica 24 agosto 2008 22:34
Sì,infatti mi sono accorta di non averlo scritto, troppo tardi per la modifica avevate già letto.....grazie Franca per la precisazione.
pizia.
00domenica 24 agosto 2008 23:50
Dunque siamo sicuri che si tratterà di analisi del DNA?
E in tal caso che tipo di informazioni potremmo trovare e quanto attendibili?
Considerato che nella famiglia reale amarniana erano tutti imparentati piuttosto strettamente, che tipo di relazioni si potrebbero trovare?
Insomma, se è vero che si tratta di figlie di Tut e Ankhesenamon, i quali secondo la maggior parte degli studiosi erano fratellastri, non si corre il rischio di non poter stabilire i legami di parentela?
E poi (forse l'ho già detto [SM=x822741] ) le analisi sul DNA non hanno bisogno di termini di paragone, cioè altri DNA, per dire qualcosa?
antonio crasto
00lunedì 25 agosto 2008 09:16
Re:
antonio crasto, 23/08/2008 19.15:

I ricercatori Scott Woodward, Wilfred Griggs e Bob Brier si interessarono alle piccole mummie e furono accompagnati nel magazzino del Dipartimento di Anatomia dove erano custodite.
Prelevarono alcuni frammenti di tessuto e li fecero analizzare da un laboratorio di genetica. I risultatati portarono a una sequenza completa del DNA mitocondriale e solamente alcuni frammenti del DNA nucleico.
Alcune informazioni della linea paterna si sarebbero potute ottenere se Hawass avesse considerato i risultati e avesse consentito la ricerca del DNA di Tutankhamon.
Per quanto riguarda la linea femminile si sarebbe potuta ottenere qualche informazione dall’esame del DNA delle mummie di donna della KV 35.

PS
L’informazione l’ho presa dalla monografia su Tutankhamon redatta da Antonio Rossi per conto di HERA (pag. 88)



Visto che non avete notato l’importante informazione, ho quotato il mio intervento.

I ricercatori americani Scott Woodward e Wilfred Griggs hanno, per conto della Brigham Young University, collaborato col Governo egiziano per effettuare la mappatura del DNA di molte mummie dell’antico Egitto.
Dopo aver analizzato oltre 500 mummie della necropoli di Fag El Gamous del Fayum, essi hanno analizzato varie mummie reali fra quelle a disposizione nel Museo del Cairo.
Si è ottenuto così il DNA dei faraoni Seqnenra Tao, Amenhotep II e Tuthmose IV.
Il progetto del Governo egiziano prevedeva la mappatura di tutte le mummie della XVIII dinastia al fine di dare una risposta alle molte domande sulle varie discendenze.
I ricercatori avrebbero, tra l’altro ottenuto il DNA di Yuya e delle due piccole mummie trovate nella tomba di Tutankhamon e si accingevano allo studio del DNA delle due donne della KV 35 e dello scheletro della KV 55.

I risultati sul DNA di Yuya hanno stimolato la fantasia di coloro che vedono in Yuya il patriarca Giuseppe, mettendo in allarme il Governo egiziano.

A questo punto si è ritenuto che la ricerca si era spinta troppo oltre e che alcuni risultati potevano mettere in pericolo la “sicurezza nazionale”. La collaborazione con i ricercatori americani fu interrotta con la scusa che l’esame del DNA sulle mummie di oltre 3000 anni era poco attendibile.

Sappiamo ora che Hawass vuole invece continuare la ricerca, coinvolgendo in essa solamente ricercatori egiziani, forse legati dal segreto di stato.
In poche parole in nessun modo deve essere divulgata la quasi certa presenza di sangue ebreo e mitannico a corte.



Hotepibre
00lunedì 25 agosto 2008 09:33
Re:
roberta.maat, 24/08/2008 21.51:

Abbiamo sempre parlato della fretta che caratterizzò quella inumazione.

...forse il caos di oggetti sistemati alla rinfusa, però mi sembra tanto strano che in 70 giorni (minimo tempo per la imbalsamazione) più certamente altri giorni per completare abbigliamenti e sarcofagi non sia potuto architettare una soluzione più consona.

Si dice anche che il re non ebbe tempo per accumulare le sue personali ricchezze da portare con sè nella tomba......ma anche solo nove anni non sono secondo voi sufficienti ?

...
E' vero che nella tomba di Horemheb ci sono alcune parti delle ore della notte che sono accennate con ocra rossa e i registri marcati con cordicelle inbevute di rosso, in attesa dell'intervento degli scalpellini, ma quella è una tomba gigantesca !

...
Non sono state trovate altre tombe reali intatte ma di quelle non reali sì e dentro non c'era tanta confusione. [SM=x822741]



Credo che nel caso di Tut bisognerebbe stabilire cosa significhi "fretta" e, specialmente, "fretta" per cosa?

L'unica cosa che NON si poteva fare in 70 giorni era scavare una tomba degna di un Re ed infatti si occupò, verosimilmente, quella già preparata e destinata proprio ad Ay.
Doveva essere la sistemazione definitiva? ...O era provvisoria in attesa di una sistemazione più consona?

Certo, "raccimolare" un corredo funebre in "soli" 70 giorni può sembrare difficile, ma non dimentichiamo che (proprio a voler fare un conto "della serva") se il Re disponeva di poche suppellettili era paradossalmente più facile scegliere quali mettere nella sua tomba che non nella tomba di un Re che avesse vissuto e regnato per 40-50 anni.

Quanto alla domanda se 9 anni siano sufficienti, anche in questo caso non dimentichiamo che stiamo parlando di un RE e le suppellettili di cui disponeva erano certo sovrabbondanti già in partenza e poi, non era certo inusuale "portarsi dietro" oggetti di altri.

Per la tomba di Horemhab c'è da fare un discorso a parte; è infatti appurato (o almeno così si esprimono molti egittologi) che l'incompiutezza della tomba sia stata voluta e che i disegni in rosso non siano "non finiti", ma volutamente lasciati in tali condizioni quasi a voler costituire una sorta di "manuale" artistico (a chi destinato proprio non saprei).
Si azzarda infatti l'ipotesi, che con questa incompletezza si sia voluto sottolineare il ritorno, anche nel mondo dell'arte, agli schemi ed ai canoni pre-amarniani con la ripartizione delle figure, ad esempio, in un numero di "quadrati" differenti (non ricordo quanti) da quelli che erano stati imposti nel periodo atoniano.

Ladri nella tomba: si , è vero che la tomba venne sottoposta a ruberie, al punto che si ritiene che siano stati asportati circa il 60% degli oggetti di maggior valore deposti originariamente, ma dalle dimensioni dei fori nelle "porte" (trovati murati) si ritiene che i furti abbiano potuto interessare solo oggeti di relativamente piccole dimensioni quali gioielli e profumi o unguenti di pregio.
Il disordine, anche in questo caso, si giustifica non solo con quello causato dai ladri, ma anche da coloro che intervennero successivamente nel tentativo di ridonare alla tomba un assetto sicuramente meno caotico di quello lasciato dai ladri.

No, io non credo che la tomba di Tut possa essere considerata un "semplice" deposito a meno di non voler ipotizzare , come sopra già scritto, che possa essersi trattato di una sepoltura provvisoria in attesa che fosse terminata la tomba "vera" (che dovrebbe essere la WV24) in cui il corpo doveva essere traslato.
In tal caso, però, le predisposizioni funerarie poste in essere in KV62 appaiono di certo molto complesse (si pensi solo alle cappelle che circondavano il sarcofago e che riempvano quasi completamente la camera sepolcrale).

In un secondo momento, divenuto Ay faraone, è altrettanto verosimile che (passato il santo, passata la festa) i Funzionari di Corte abbiano ritenuta confacente la KV62 per Tutankhamon ed abbiano destinato ad Ay (il cui regno ricordiamo durò forse 4 anni) la WV24.
antonio crasto
00lunedì 25 agosto 2008 12:25
Io non credo che la KV 62 fosse una tomba provvisoria e che Ay, ormai faraone al momento della sepoltura, abbia pensato ad una nuova tomba per Tutankhamon. Io ritengo che nella KV 62 si siano voluti accumulare tutti i riferimenti ai faraoni del periodo eretico e che con la sepoltura di Tutankhamon si sia voluto mettere una pietra “sepolcrale” sopra il discusso periodo.

In merito alla tomba della Valle occidentale, la KV 23 (non 24) è ritenuta la sepoltura di Ay, pur in assenza di riferimenti certi. Tutti i cartigli, tranne due nomi di Horus non di Ay, sono stati martellati quale damnatio memoriae del personaggio sepolto. Alcuni reperti recanti i cartigli di Ay sono stati trovati invece nella Valle dei Re.
Gli Egittologi hanno avanzato l’idea che la KV 23 sia stata saccheggiata e che i ladri siano fuggiti attraverso la Valle dei Re, perdendo per la fretta alcuni reperti.
Questa giustificazione mi sembra poco credibile.

Io ritengo invece che:

- Tutankhamon abbia iniziato lo scavo della KV 57;
- sia stato sepolto in una tomba scavata per qualche personaggio secondario e usurpata per l’occasione;
- Ay /Yuya avesse scavato per se e per la moglie la KV 46;
- Ay abbia ripreso lo scavo della tomba incompiuta di Tutankhamon (KV 57) e abbia così scavato in tutta fretta la sua tomba reale (primo tratto rettilineo della KV 57);
- Horemheb abbia negato la sepoltura in una tomba reale ad Ay in quanto, avendo usurpato gli anni di regno di Akhenaton, Smenkhkara, Tutankhamon e Ay, non lo considerò un sovrano legittimo;
- Ay sia stato sepolto, senza nessun riferimento al suo rango e senza alcun cartiglio, nella sua tomba da nobile (KV 46);
- Nella WV 23, alla fine della isolata Valle occidentale, sia stato sepolto per la seconda volta Akhenaton, dopo la traslazione da Akhetaton;
- Horemheb abbia infine continuato lo scavo della KV 57, realizzando un secondo tratto rettilineo a partire dalla vecchia camera sepolcrale di Tut e Ay.

Questa differente utilizzazione della KV 57 giustifica, a mio parere, la stato di incompletezza delle rappresentazioni.

Hotepibre
00lunedì 25 agosto 2008 14:57
Interessante il tuo intervento, ma debbo chiederti di motivare le tue affermazioni: su cosa basi queste tue ipotesi? Se esistono fonti sarebbe interessante conoscerle
Hotepibre
00lunedì 25 agosto 2008 19:46
Chi fosse interessato alle teorie di Antonio può prosguire la lettura QUI
antonio crasto
00martedì 26 agosto 2008 10:09
Nell’articolo di Judy Greenfield “Secrets of the Ancient World Revealed Through DNA”, alla pagina web:

www.egyptstudy.org/ostracon/archives/Greenf_WoodwDNA_June...

si riporta una sintesi di una relazione di Scott Woodward, Professore di microbiologia presso la Brigham Young University.

Un riassunto dell’articolo è stato fornito da Hotepibre nella discussione:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6687672

Fra le molte informazioni sullo studio del DNA delle mummie egizie, Woodward asseriva di aver a disposizione il DNA mitocondriale e quello nucleide della mummia della bambina più grande, morta forse alla nascita dopo una gestazione di 7/8 mesi e di aspettare l’autorizzazione ad analizzare il DNA della mummia di Tutankhamen, delle due mummie di donna della KV 35 e dello scheletro della KV 55.

In considerazione che la relazione è del 20 Aprile 2001, si può ritenere che l’esame del DNA della piccola mummia risalga al più tardi al 2000.

Detto questo si può affermare senza ombra di dubbio che l’informazione data recentemente alla stampa da Hawass sull’imminente determinazione del DNA dei due feti della tomba di Tutankhamon è per lo meno incompleta.
Si potrebbe anche parlare di falso ideologico.
Hawass fa sempre finta di essere il primo e si dimentica di citare coloro che l’hanno preceduto nella ricerca.
E’ anche vero che se avesse citato Woodward avrebbe dovuto spiegare al mondo:

- perché egli pose il Segreto di Stato sulla determinazione del DNA?
- perché interruppe una fattiva collaborazione con i ricercatori americani?
- perché l’orgoglio nazionalista egiziano ha determinato un ritardo di altre otto anni?

PS
Non è detto che il team di ricercatori egiziani sia all’altezza della situazione e che Hawass voglia rivelare al mondo l’esito completo della ricerca.
Hotepibre
00martedì 26 agosto 2008 13:12
Le notizie riportate sopra, in relazine al feto "più vecchio", sono ricavabili al paragrafo 16 dell'articolo di Judy Greenfield riportato da "Ostracon" dell'estate 2001, in cui si parla degli studi del Dr. Scott Woodward Professore di Microbiologia presso la "Brigham Young University, e che qui di seguito, per pronto riscontro vi quoto riprendendolo dalla traduzione eseguita a suo tempo:

-paragrafo 16:la squadra di Woodward vorebbe analizzare i tessuti di Tutankhamon. Forse il permesso verrà concesso una volta che le possibili relazioni di Tut -compresi Smenkhara, Akhenaton ed Amenhotep III- saranno "sequenzializzate".
L'ascendenza dei due feti (di 5 ed 8 mesi) rinvenuti nella tomba di Tut resta un mistero. Woodward ha sequenzializzato il mtDNA ed il DNA nucleare del feto più "vecchio", ma le informazioni genetiche di queste due mummie ci diranno di più quando saranno comparate con quelle dei possibili altri membri della famiglia.




In effetti, l'autrice fa presente che il Prof. Woodward avrebbe sequenzializzato il mtDNA del feto di 7-8 mesi, ma che ogni analisi era (nel 2001) ancora impossibile non avendo ottenuto il campione di Tut (citato espressamente come "the national treasure", il "tesoro nazionale")da raffrontare.

Quanto al comportamento di ZH, credo che ne abbiamo s-parlato in molteplici occasioni ed anche in questo caso il "nostro" non si sta smentendo!
Vive costantemente di rendita; quando i riflettori si stanno spegnendo sulla sua augusta figura, ecco il solito colpo di scena che lo fa tornare a galla e che gli garantisce la solita abbondante vendita del suo personaggio...
Il fatto di attendere poi 4-5 anni, o addirittura 7, come in questo caso, aiuta a far dimenticare che quel che lui sta "vendendo", come suo, di fatto è lavoro di qualcun altro... è purtroppo normale nel suo caso!
Credo, in tutta sincerità, che dell'Egittologia (con la "E" maiuscola) gliene freghi davvero poco!

NO COMMENT [SM=g1361792]

Chiedo scusa per l'OT, e torno all'intervento di Antonio per chiedere se le informazioni relative all'apposizione del "segreto di stato" siano comprovate o se siano una supposizione giacchè davvero non riesco a capire su cosa si possa basare una dichiarazione in tal senso.

Per l'interruzione della collaborazione, beh, direi che è il normale modo di fare di ZH... ricordate la KV63 "scippata" al suo scopritore, mi pare, scozzese?

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