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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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La piramide: cosa rappresenta in realtà?

Ultimo Aggiornamento: 02/03/2011 14:37
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Akhu-en-inpu
Haw-erhefetkher-netjeru
Gemet-ef-reh-neb
29/09/2010 16:52
 
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Inizia con la terza dinastia e si conclude con la IV? Intendendo, quindi che le "altre piramidi" comprese in questo lasso di tempo non centrano o sono delle "prove"?
Cosa significa "tre livelli" e "dedicato all'acqua"? E perché si è trattato di un unicum e non ha lasciato dopo di se tracce?
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Artista del Re
29/09/2010 22:23
 
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Un saluto a tutti. Sto seguendo con grande interesse questa e altre discussioni. Se non intervengo, e' solo perche' mi sento estremamente ignorante, per cui leggo e imparo. Solo quando mi sentiro' meno "asino" esporro' il mio punt di vista.
Grazie per quanto mi fate conoscere!
Guido
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29/09/2010 22:59
 
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Anch'io!!!
Quello che potevo dire l'ho già detto. Adesso...leggo.Ma anche se non compaio, vi seguo sempre con interesse! [SM=x822748]
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Akhu-en-inpu
Haw-erhefetkher-netjeru
Gemet-ef-reh-neb
29/09/2010 23:21
 
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Aggiungo che personalmente sono stato all'interno delle piramidi di Snefru, quella di Khufu e Khaefra... La sensazione provata nell'entrare in ognuna di queste è stata sempre la stessa, così come le varie somiglianze che ho potuto riscontrate nell'architettura interna, dove si nota un progressivo raffinamento da meidum fino alla Grande Piramide.. Quindi trovo sempre più difficile considerare Giza un fenomeno a se stante e del tutto distaccato. Un unicum, come lo chiami tu.
Sandro Mainardi
[Non Registrato]
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30/09/2010 02:05
 
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Buonasera!
Ritengo che il complesso di Giza sia stato concepito come progetto unitario e che le primissime dinastie faraoniche vi abbiano partecipato con contributi minori in gran parte ancora da inventariare. Sono però sempre più convinto che l'archetipo primevo alla base della sua progettazione, che intendeva subliminare l'interazione fra la dimensione del Duat, il mondo materiale e l'Ordine Cosmico, risalga molto più indietro nei secoli. Non escludo affatto che anche le piramidi di Dashur possano aver avuto un ruolo preciso in questa visione globale. Ovvia conseguenza di questa situazione è che chi ha progettato, a distanza di secoli, le successive costruzioni lo ha fatto al di fuori del contesto progettuale originario e con tecniche e finalità ben diversi. Se riusciamo a svincolarci dall'idea della "piramide tomba" possiamo anche approcciarci a comprenderne le caratteristiche architettoniche, sia interne che esterne, con maggior razionalità. Ricordo che la piramide cosidetta romboidale ha ben due complessi di camere interne e due entrate. Scusatemi tanto, ma lasciavano ai parenti stretti del defunto la possibilità di scegliere da dove inumare la salma, oppure l'architetto si era fatto di cannabis e con lui tutte le maestranze? La piramide "rossa" ha tre camere interne e quella destinata alla sepoltura (per convenzione) ha l'entrata all'altezza del soffitto della precedente. Vi sembra costruttivamente e agibilmente logico? La Grande Piramide ha una galleria interna enorme lunga più di 45 metri per 9 di altezza ottenuta posizionando enormi monoliti con inclinazioni di 26°, aggettanti fra loro e inclinati all'interno. E potrei continuare elencando centinaia di dettagli. Qualsiasi ingegnere, di qualsiasi epoca, riterrebbe assurda e ininfluente questa maniacale ossessione per l'impossibile al solo scopo di seppellire la pur veneratissima salma di un grande re.
Allora? Dovè che il ragionamento logico differisce da quello che motivò i progettatori? In un diverso obiettivo della FUNZIONE!
Ha ragione Diego quando asserisce che è difficile cambiare paradigma senza basi.
Vero! Ma in questo caso non possiamo rifarci ad un modello di riferimento, questo è l'UNICO e il solo modello che ci è pervenuto. Non ha confronti!
Ed ha ancora più ragione ravvisando il rischio di andare fuori contesto.
Ma mi permetto di controbattere... QUALE CONTESTO?
Il nostro... o quello di chi progettò e realizzò tutto questo questo? Nel primo caso concordo, nel secondo ho già affermato che non credo minimamente che la nostra percezione del mondo e la loro si sfiorino!

Buona notte!
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Akhu-en-inpu
Haw-erhefetkher-netjeru
Gemet-ef-reh-neb
30/09/2010 02:59
 
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Ma possiamo almeno provare ad avvicinarci a questa concezione. Che è poi il motivo per cui, per quanto mi riguarda, ho deciso di intraprendere il cammino dell'Egittologia.
Ti do ragione che la nostra concezione è sostanzialmente incompatibile alla loro, estremamente diversa... Tuttavia non credo che non ci si possa almeno avvicinare. Si trattava comunque di Esseri umani dotati dello stesso mezzo biologico di cui ci serviamo noi.. E per quanto sia vero che i modi di usarlo possono essere tantissimi, ma non infiniti. Lo studio della lingua, dell'arte, dell'urbanistica, dei manufatti, delle mummie, della letteratura degli AE serve proprio a questo: ad avvicinarci al loro ordine di pensiero.
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30/09/2010 05:45
 
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Ritengo il fatto che in più parti del pianeta siano sorte costruzioni a forma di piramide del tutto casuale. Non sono un'esperta, ma istintivamente una struttura che si restringe verso l'alto mi suggerisce l'idea di un'ascesa, sia materiale che spirituale...l'ideale,quindi, per un edificio di carattere religioso o celebrativo. [SM=g1361793]
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La Divina Cantatrice
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MerytAton Sitenjterw -
30/09/2010 08:20
 
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Suppongo di aver compreso, in linea di massima, l'area di lavoro del "brain storming" di Sandro.
Il termine che fornisce la chiave del cambiamento di paradigma è la percezione ma con questa premessa si preclude, almeno per ora, la possibilità di comprensione.
Il genere umano, nella maggioranza, colloca sè stesso nelle due dimensioni spazio/tempo e servendosi dei suoi cinqu sensi (taluno si dibatte alla ricera del sesto) si muove entro questi confini.
Una percezione DIVERSA aprirebbe le porte a quanto oggi definiamo ignoto o quanto meno sconosciuto. Non mi riferisco all'impalpabile trascendente ma a ciò che le leggi della fisica finora note consentono appena di immaginare.
Alla luce di questo tutto è ammissibile e la maniacale ossessione per l'impossibile (parole di Sandro che mi piaccioni molto) degli AE avrebbe una spiegazione ed una giustificazione oggi ancora insufficienti.

Desidererei aver scritto quello che penso in modo percettibile, per rimanere in tema, ma le variabili che giocano nel mio pensiero e nella parola sono quelle comuni a chi vorrebbe sempre sapere di più ma non dispone di "tutti" i mezzi per farlo. [SM=g1621246]

Chiedo scusa all'Admin ma questo 3d trascina sempre in Ot.
[Modificato da roberta.maat 30/09/2010 08:27]
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Artista del Re
30/09/2010 08:47
 
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Ritengo el-Giza un "unicum" per il semplice fatto che dopo la sua ultimazione altri complessi simili non sono più stati apprestati. Il motivo, credo, perché non era più necessario ripeterne l'esecuzione: lo scopo iniziale, ossia erigere un monumento alla "Rinascita", si era concluso. Da questo momento in poi lo scopo della divinità suprema si era concluso: "Ho fatto in modo che l'uomo cessasse di dimenticare l'Occidente". Questa frase è particolarmente significativa in questo senso. Del resto è altrettanto significativo, o meglio, prende un significato preciso niente affatto "esoterico" quest'altro "concetto": "Fui (anche) colui che nacque come un circolo ...". "Tre livelli" o meglio, il "Terzo livello", è parte integrante di el-Giza. Nessuno si è mai accorto, benché i testi lo indichino chiaramente ed anche lo stesso nome in geroglifico lo indica (nel geroglifico Restau vi è, infatti, il simbolo di tre picchi con i relativi segni che indicano, non tanto un plurale, credo, bensì "solo" il loro numero, ossia tre: su questo si può discutere, ma credo che questo sia il significato reale vista la realtà e non l'interpretazione), che el-Giza è un altipiano, non una piana, che oggi presenta una Sfinge ad un'altezza di nove metri sul livello del Nilo, delle piramidi a 50 metri s.l.N., ed un sito mai esplorato esattamente ad Ovest ("coloro che danno l'Acqua, nel bell'Occidente" vorrà pure dire qualche cosa ...), ma oggi, sottolineo oggi, collocato a 100 metri s.l.N. Lì, per quanto ne so esistono due industrie litiche microlitiche che nessuno s'è mai accorto esistessero: i choppers e la straordinaria pietra tonda che lì ho trovato sono tutto fuorché esoterici, posso garantirlo. Sul "terzo livello" esistono tombe, credo neolitiche, mai individuate (questo è la prima volta che lo dico pubblicamente: spero che qualcuno ne prenda almeno atto). Esiste un quadrilatero, per quel che mi risulta, grande come un campo sportivo posizionato specularmente rispetto allo scasso della Sfinge dell'Est, completamente vuoto al di sotto: è un vuoto misurato "quantitativamente" in 21.5 metri. Esistono le tracce di una struttura ipogea mai individuata prima. Tutto questo, insieme con altri indizi (questa zona è con certezza la cava dalla quale si sono estratti i blocchi per costruire almeno in parte la struttura intera delle tre: ecco perché insisto sul fatto che le piramidi sono state costruite dall'alto. Gli Egizi Antichi sfruttarono con intelligenza quel che il territorio offriva: ne sono certo), portano a credere che il "Terzo livello" sia una parte importante per comprendere "in toto" el_Giza. Senza questa parte il sito è monco del suo significato. Si può continuare a parlare per secoli di el-Giza, ma senza questa parte non si arriverà mai ad una conclusione certa. Non è arroganza intellettuale, mi raccomando, sono solo constatazioni di dati di fatto.
[Modificato da Diego Baratono. 30/09/2010 08:51]
Sandro Mainardi
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Viandante
30/09/2010 09:24
 
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"Si trattava comunque di Esseri umani dotati dello stesso mezzo biologico di cui ci serviamo noi.."
Bene!
Allora facciamo un viaggio in Maranhao, ospiti dei Guarajara, e proviamo a far comprendere loro concetti come telefonia mobile, stampa laser, network aziendali, cottura a microonde, ecc. Tecnologie che usiamo quotidianamente (ma di cui molti stessi fruitori ignorano i meccanismi). In questo caso dovremmo essere anche avvantaggiati dal fatto che viviamo nello stesso tempo.. quindi..!

Certo, noi siamo più evoluti di loro, obbietterete. Ma in quale indirizzo tecnologico?
Le strade per arrivare a realizzare un'ida possono non esser infinite, ma è vero che potremmo perderci prima di individiduare quella giusta. Oppure ci accontentiamo di quella che ci sembra più compatibile... per noi.
Invece è proprio dal cambio di percezione che si sono avute le grandi realizzazioni della storia. Noi stessi siamo il frutto di menti che hanno avuto, nel loro momento storico, il coraggio di cambiare paradigma: Tesla, Einstein, Bohr e molti altri tutt'oggi. Non ce ne rendiamo conto, ma se questi signori non l'avessero fatto adesso non potevamo comunicare. Andavamo ancora a carbone! E se noi non lo facciamo dovremo accontentarci di usare a vita pennellino e cazzuola e disquisire di quale tipo di alimentazione si cibavano nell'antichità.

"Ritengo il fatto che in più parti del pianeta siano sorte costruzioni a forma di piramide del tutto casuale."
Certamente, così come lo sono le nostre chiese con i suoi campanili... CASUALI. Infatti, l'altezza degli stessi suggerisce l'avvicinarsi al cielo. Anche in questo caso è la forma che, casualmente, nei cinque continenti viene usata per raccomandarsi a DIO. ;-)
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