La piramide: cosa rappresenta in realtà? | Ultimo Aggiornamento: 02/03/2011 14:37 |
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| | | OFFLINE | | | Post: 857 Post: 857 | Registrato il: 03/10/2008 | | Artista del Re | |
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02/10/2010 11:43 | |
Gentile Antonio, ribadisco il concetto: el-Giza è la parte culminante di un progetto nato proprio all'inizio della III Dinastia. Si possono intravvedere negli edifici eretti in questo periodo, ossia nella III Dinastia, i prodromi di un ciclo che si concluderà con le emergenze architettoniche della IV Dinastia. Dirò di più: si possono leggere le forme "diversamente piramidali", quali proposizioni di strutture, come dire, da scegliere, ovvero un "catalogo" di forme da cui estrarre quella migliore per il progetto. In questo senso, Sandro ha ragione: non si devono considerare errori le forme piramidali che si discostano dal profilo che "noi" riteniamo il più consono. Gli EA, se erigevano qualcosa in un certo modo è perché era loro intenzione farlo: non so se riescoa rendere l'idea di cosa vuol dire cantieristicamente erigere una piramide anche "piccola" come la romboidale. |
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02/10/2010 16:04 | |
Concordo Diego!
Non possiamo 'sempre' spiegarci il perchè di certe nostre incomprensioni adducendo motivazioni quali errori di calcolo, di scelta di terreno, o di forma. Certo, ci saranno pure dei casi in cui anche a LORO la ciambella non sarà venuta esattamente col buco, ma non è giusto attribuirgli una simile e recidiva incompetenza. Anche nel caso di varie strutture interne o di allineamenti planimetrici abbiamo la tendenza ad associarne l'errore quale unica causa. Errato!
Credo sia il momento di percorrere altre strade... [Modificato da Surid 02/10/2010 16:04] |
| | | OFFLINE | | Post: 1.157 Post: 1.157 | Registrato il: 23/10/2009 | Scriba Guardiano | Scriba | Akhu-en-inpu Haw-erhefetkher-netjeru Gemet-ef-reh-neb | |
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03/10/2010 20:36 | |
Non sono assolutamente dell'idea che si tratti di un errore di costruzione, ci tengo a sottolinearlo. Specie dopo averla vista con i miei occhi..
E ci sono anche persone "importanti" nel mondo egittologico accademico che non ritengono che lo sia.
Il punto é che bisogna comunque tenere in considerazione questa eventualità, tutto qui. Proprio perché non tutte le ciambelle vengono con il buco.
@Diego:
Ma, in sostanza, qual'è questo "giza project?)
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| | | OFFLINE | | | Post: 857 Post: 857 | Registrato il: 03/10/2008 | | Artista del Re | |
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04/10/2010 08:48 | |
Gentile Acus, in base a quanto conosco ed a quanto sono riuscito a ricostruire, in sostanza il "Progetto el-Giza" (due Sfingi e tre Piramidi) è la realizzazione materiale di un monumento dedicatorio all'Acqua, anzi, "...a coloro che danno l'Acqua nel bell'Occidente", per fare " ... in modo che l'Uomo cessasse di dimenticare l'Occidente ...". El Giza è un monumento dedicatorio all'Acqua, ribadisco e riconfermo ad oltranza: nulla di più nulla di meno (forse è per questo che non si capisce bene la funzione delle tre di el-Giza, anzi, di el-Giza in toto). El-Giza è un progetto sovrannazionale ed infragenerazionale. In questa prospettiva qualche cosa di particolarmente grave, qualche evento naturale particolarmente devastante credo, è successo intorno al 2900-2700 avanti Cristo, nell'Egitto faraonico. Un evento che ha inciso profondamente la mentalità del popolo del Nilo. Un fondamento (per noi oggi geometrico) di questo progetto, è il Cerchio (a questo proposito si veda l'ultimo articolo comparso il 7 Agosto). I testi dicono: "Fui colui che nacque (anche) come un Circolo". Gli scritti sono abbastanza espliciti in questo senso ... geometrico. [Modificato da Diego Baratono. 04/10/2010 08:57] |
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04/10/2010 10:57 | |
Caro Diego, mi sento molto in sintonia con quanto affermi riguardo la progettualità del compleso di Giza nella rappresentazione dei suoi monumenti principali. Non ho remore nel seguire l'ipotesi di un "qualcosa" ideato e realizzato quale mausoleo dedicato ad un particolare evento legato all'ACQUA e all'OCCIDENTE. Poi però individui il verificarsi di questo "evento naturale particolarmente devastante" intorno al 2900-2700 avanti Cristo. E qui francamente mi perdo! Mi permetto di puntualizzare la mia idea.
Se una catastrofe così grave, da indurre alla realizzazione di un complesso senza pari quale quello di Giza, fosse avvenuta in 'epoca storica' credo ne sarebbero state trovate chiare tracce e menzioni anche in altre testimonianze abbastanza facilmente reperibili. La mia linea guida è quella di una progettualità avviata molto ma molto prima e che in seguito, attraverso varie generazioni e secoli, sia stata portata avanti da chi, divenuti gli eredi di questo retaggio, ebbero l'obbligo e mantennero l'impegno di assicurare ai posteri questa testimonianza. Solo in questo contesto riesco a farmi un'idea del concetto di "sovrannazionale ed infragenerazionale" e non con la sola compartecipazione di Snofru-Khufu-Khefren-Mankaure. In tal caso sarebbe stata una "conduzione familiare".
La temporalità di realizzazione, che perde le sue origini in periodi molto antecedenti, mi sembra del tutto plausibile come può esserlo la costruzione di una cattedrale dedicata ad un culto e a simbolismi riferibili ad eventi accaduti in un passato ormai divenuto inconcepibile anche per gli stessi fedeli che ne venerano il lascito morale.
Saluti |
| | | OFFLINE | | | Post: 857 Post: 857 | Registrato il: 03/10/2008 | | Artista del Re | |
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04/10/2010 11:35 | |
Non dimentichiamo che l'altipiano di el-Giza è rimasto esso stesso, pur nella sua enorme importanza cultuale, abbandonato, meglio, dimenticato, per almeno un millennio. Non penso ad un'anticipazione di date, in ogni caso. Penso, come impostazione del "Progetto el-Giza", agli inizi della III dinastia, con Djoser, piuttosto che Snefru come da tempo sostengo. [Modificato da Diego Baratono. 04/10/2010 11:37] |
| | | OFFLINE | | Post: 1.157 Post: 1.157 | Registrato il: 23/10/2009 | Scriba Guardiano | Scriba | Akhu-en-inpu Haw-erhefetkher-netjeru Gemet-ef-reh-neb | |
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04/10/2010 13:14 | |
La sfinge fu disseppellita dai thutmosidi, certo, e attorno al 600 a.C. i complessi piramidali di Giza non erano certo onorati, a quanto racconta Erodoto, data la scarsa considerazione che si aveva di Khufu e Khaefra, considerati tiranni megalomani.. |
| | | OFFLINE | | | Post: 857 Post: 857 | Registrato il: 03/10/2008 | | Artista del Re | |
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04/10/2010 13:24 | |
Damnatio memoriae "a posteriori", secondo me, proprio per il motivo che si è detto: nessuno ha più memoria di el-Giza, del perché e come si è costruita. Di fronte a monumenti tanto impressionanti la fantasia galoppa: dagli schiavi alla prostituzione(per pagare i lavori?) della figlia del Faraone ...
P.S.: agli UFO [Modificato da Diego Baratono. 04/10/2010 13:24] |
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04/10/2010 14:20 | |
Dove collocare quindi la presunta catastrofe? In quel periodo? Di quale entità? Immagino dev'essere stato un evento che ha segnato profondamente il pensiero e la visione di quell'antico popolo per spingerlo ad edificare un cenotafio di questa vastità. E poi, a quale scopo? |
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04/10/2010 14:56 | |
Per quanto concerne la collocazione temporale dell'evento, ossia il "timing", una certa idea l'avrei. Una domanda che spesso mi è tornata in mente è questa: "Imhotep" il grande architetto che si conosce, perché è stato divinizzato come il "guaritore dell'Egitto? Quale malattia poteva avere l'Egitto da dover essere guarito? La risposta è racchiusa, credo, in quest'affermazione del Dio supremo: "Ho fatto in modo che l'Uomo cessasse di dimenticare l'Occidente". |
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