Il Punt è ancora citato da geroglifci egizi, posti su una parete del tempio di Amon a Tebe, risalente al regno di Seti I, secondo faraone della XIX Dinastia. Quei geroglifici descrivono un viaggio navale per portare oro incenso e mirra, dal Paese di Punt a Tebe, oltre ad un carico di zanne di elefante, lapislazzuli, ebano, pavoni e scimmie.
Con tutto il rispetto per l'enciclopedia Wikipedia, questa frase andrebbe corretta.
Viene confuso il tempio dei milioni di anni di Hatshepsut a Deir el Bahari col tempio dedicato a Amon a Karnak.
Il viaggio alla terra di Punt fu l'atto più importante del famoso faraone-donna e fu realizzato, fra l'altro, per arricchire il suo magnifico tempio, il Geser Geseru (La meraviglia delle meraviglie), degli alberi d'incenso, gli alberi delle lacrime degli dei.