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Punt: Dov'è?

Ultimo Aggiornamento: 14/05/2012 23:25
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22/09/2006 14:19
 
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avevo partecipato ad un incontro del G.A.T. in cui una persona che conosciamo bene e stimiamo aveva trattato proprio questo argomento, una stupenda ricerca basata anche su testi letterari oltre che su analisi di opere quali i bassorilievi e dipinti del tempio di Hatshepsut....ricordo bene la sua teoria e da qualche parte a casa dovrei ancora avere gli appunti...l´ autore era il nostro Antef :)
22/09/2006 16:34
 
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Proprio oggi ho letto delle ipotesi sulla reale ubicazione di Punt; le ipotesi a confronto sono due:

1 - per Maurizio Damiano Appia, Punt si troverebbe tra la costa dell'Eritrea e quella dell'Etiopia, fra gli estremi rappresentati da Port Sudan e Massaua, con propaggini verso Ovest e Sud-Ovest, in direzione delle colline del Mar Rosso, verso il Nilo e l'Atbara, e verso Sud e Sud-Est, in direzione di Kassala e dell'acrocoro etiopico

2 - L'inglese David Rohl, invece, sostiene che Punt si trovi nel punto in cui si trovano le due regioni costiere che si affacciano sulla parte più meridionale del Mar Rosso, separate dallo Stretto di Oman.

A favore di quest'ultima ipotesi concorrerebbero delle prove a favore:

a) l'antico regno di Saba era il più importante produttore d'incenso dell'antichità
b) L'Oman e la regione di Dhofar in Arabia meridionale sono ricche d'incenso
c) sulla costa africana del Mar Rosso sono stati rinvenuti gli animali che gli Egizi importavano da Punt
d)gli alberi della mirra crescono nel Somalòiland
e)l'Africa nord-orientale è la terra degli elefanti
f)alcuni degli abitanti del Paese di Punt raffigurati nei bassorilievi dipinti e nelle iscrizioni del portico inferiore del tempio funerario di Hatshepsut indossano un bracciale a freccia dello stesso tipo di quello indossato comunemente ancora oggi dai guerrieri Masai del Kenia


[fonte: Natale Barca,Sovrani predinastici egizi]

[Modificato da Hatshepsut76 22/09/2006 16.34]

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23/09/2006 18:19
 
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l´anno scorso i fratelli Castiglione avevano pubblicato qualcosa delle loro ricerche in merito, ne avevo letto notizia su archeonet, ora pero´ non saprei dove reperire news....comunque, avevano cercato di ripercorrere la strada per Punt ed avevano fatto scoperte interessanti. Una di queste fu senz´ altro la raccolta e successiva analisi delle famose pietre chiamate "silica glass"; oppure alcuni rifugi tra le rocce che certamente furono utilizzate dalle squadre di Thotmess III quando tornarono a Punt: questi ultimi lasciarono diverse tracce del loro passaggio.
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23/09/2006 23:34
 
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Re:

Scritto da: Maat Ka Ra 22/09/2006 14.19
avevo partecipato ad un incontro del G.A.T. in cui una persona che conosciamo bene e stimiamo aveva trattato proprio questo argomento, una stupenda ricerca basata anche su testi letterari oltre che su analisi di opere quali i bassorilievi e dipinti del tempio di Hatshepsut....ricordo bene la sua teoria e da qualche parte a casa dovrei ancora avere gli appunti...l´ autore era il nostro Antef :)




E chi è Antef?

Teie
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Re: Re:

Scritto da: Teie 23/09/2006 23.34



E chi è Antef?

Teie



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un carissimo amico filologo e con una grande preparazione in fatto di storia Egizia, conosciuto attraverso un'altra community di cui io e altri membri dello staff (e non solo... [SM=x822716] ) abbiamo fatto parte [SM=x822713]
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09/01/2008 23:20
 
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Cito testualmente da Wikipedia...

La leggendaria terra di Punt (o Paese di Punt), è identificata dagli storici moderni con il Corno d'Africa, ovvero quella regione dell’Africa orientale, che va da Gibuti, al Capo Guadafui, e comprende Somaliland (ex Somalia britannica), Migiurtinia (ex Somalia Italiana) ed Ogaden all’interno (annesso all’Etiopia). Mancando una storia scritta dell’antica Somalia, l’identificazione è stata fatta correlando le testimonianze orali della cultura nomade somala, con le caratteristiche territoriali e con i testi di altre culture che ebbero attinenze col Paese di Punt.


**La terra di Punt nelle fonti antiche
La Bibbia cita il Punt, come la regione abitata dai discendenti di Cam, figlio di Noè, che si chiamarono Camiti, e stanziarono tra il Nilo e il Mar Rosso, tra l'altopiano dell'Abissinia ed il mare.

Il Punt è ancora citato da geroglifci egizi, posti su una parete del tempio di Amon a Tebe, risalente al regno di Seti I, secondo faraone della XIX Dinastia. Quei geroglifici descrivono un viaggio navale per portare oro incenso e mirra, dal Paese di Punt a Tebe, oltre ad un carico di zanne di elefante, lapislazzuli, ebano, pavoni e scimmie.

Più dettagliate descrizioni del Punt, ci pervengono dalla storia della Fenicia. Hiram re dei fenici a Tiro, era il genero del re di Giuda e di Israele Salomone (961-922 aC), e per conto del suocero, fece un viaggio al Paese di Punt, da dove portò ricchezze per abbellire il grandioso Tempio di Salomone a Gerusalemme. Le ricchezze del Punt, secondo la Bibbia (Libro dei Re), consistevano in incenso, mirra, resine, ambra, agata verde, lapislazzuli, oro, avorio, ebano ed altri legni pregiati.

**Il riconoscimento in epoca moderna
Il riconoscimento fisico del Punt con la Somalia del nord, è dato dal territorio arido e sferzato dal monsone, dove vi cresce la savana e vi abitano pastori nomadi, che da millenni praticano la transumanza di capre, pecore e cammelli, e questi usano ancora la raccolta e commercio di incenso e mirra, che sono ancora richiesti dagli arabi.

La Somalia del nord è l’unico posto al mondo dove cresca spontaneo l’arbusto dell’incenso, oltre a mirra, spezie, aromi e profumi. A questa regione corrispondono anche le altre caratteristiche citate dall’antichità, cioè la presenza di pavoni, scimmie, giraffe ed elefanti. Dalla savana veniva preso l’avorio delle zanne d’elefante, mentre dall’interno dell’abissinia, dove sono monti e foreste, veniva ricavato il legname come l’ebano, le pietre preziose e l’oro. Tutto veniva trasportato via Mar Rosso in Egitto ed in Palestina da dove passava al Mediterraneo.

Il luogo più favoloso che si collega all’incenso spontaneo è l’isola di Socotra, mentre l’incenso d’Arabia e Yemen è stato importato dal Punt nell’antichità e poi coltivato, ancor oggi da secoli.

Anche altre spezie, come il pregiato “caffè arabica” in realtà è la coltivazione in arabia di quelle che era una pianta selvatica d’Etiopia. Il fatto che l’antichità indichi l’incenso come esclusivo del Punt, e non anche dell’Arabia, è da ritenersi il collegamento fondamentale tra Punt e Somalia.
************
Ho volutamente citato da questa fonte perchè secondo me il mitico paese di Punt è proprio quello indicato qui e cioè:la Somalia.
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12/01/2008 15:55
 
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Re:
Hatshepsut76, 22/09/2006 16.34:


2 - L'inglese David Rohl, invece, sostiene che Punt si trovi nel punto in cui si trovano le due regioni costiere che si affacciano sulla parte più meridionale del Mar Rosso, separate dallo Stretto di Oman.

A favore di quest'ultima ipotesi concorrerebbero delle prove a favore:

a) l'antico regno di Saba era il più importante produttore d'incenso dell'antichità
b) L'Oman e la regione di Dhofar in Arabia meridionale sono ricche d'incenso
c) sulla costa africana del Mar Rosso sono stati rinvenuti gli animali che gli Egizi importavano da Punt
d)gli alberi della mirra crescono nel Somalòiland
e)l'Africa nord-orientale è la terra degli elefanti
f)alcuni degli abitanti del Paese di Punt raffigurati nei bassorilievi dipinti e nelle iscrizioni del portico inferiore del tempio funerario di Hatshepsut indossano un bracciale a freccia dello stesso tipo di quello indossato comunemente ancora oggi dai guerrieri Masai del Kenia




David Rohl ne parla in modo particolare in La Genesi aveva ragione, pp. 323-330

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15/01/2008 13:01
 
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Il Punt è ancora citato da geroglifci egizi, posti su una parete del tempio di Amon a Tebe, risalente al regno di Seti I, secondo faraone della XIX Dinastia. Quei geroglifici descrivono un viaggio navale per portare oro incenso e mirra, dal Paese di Punt a Tebe, oltre ad un carico di zanne di elefante, lapislazzuli, ebano, pavoni e scimmie.



Con tutto il rispetto per l'enciclopedia Wikipedia, questa frase andrebbe corretta.
Viene confuso il tempio dei milioni di anni di Hatshepsut a Deir el Bahari col tempio dedicato a Amon a Karnak.
Il viaggio alla terra di Punt fu l'atto più importante del famoso faraone-donna e fu realizzato, fra l'altro, per arricchire il suo magnifico tempio, il Geser Geseru (La meraviglia delle meraviglie), degli alberi d'incenso, gli alberi delle lacrime degli dei.
15/01/2008 14:14
 
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Paese di Punt
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai a: Navigazione, cerca
La leggendaria terra di Punt (o Paese di Punt), è identificata dagli storici moderni con il Corno d'Africa, ovvero quella regione dell’Africa orientale, che va da Gibuti, al Capo Guadafui, e comprende Somaliland (ex Somalia britannica), Migiurtinia (ex Somalia Italiana) ed Ogaden all’interno (annesso all’Etiopia). Mancando una storia scritta dell’antica Somalia, l’identificazione è stata fatta correlando le testimonianze orali della cultura nomade somala, con le caratteristiche territoriali e con i testi di altre culture che ebbero attinenze col Paese di Punt.


La terra di Punt nelle fonti antiche [modifica]
La Bibbia cita il Punt, come la regione abitata dai discendenti di Cam, figlio di Noè, che si chiamarono Camiti, e stanziarono tra il Nilo e il Mar Rosso, tra l'altopiano dell'Abissinia ed il mare.

Il Punt è ancora citato da geroglifci egizi, posti su una parete del tempio di Amon a Tebe, risalente al regno di Seti I, secondo faraone della XIX Dinastia. Quei geroglifici descrivono un viaggio navale per portare oro incenso e mirra, dal Paese di Punt a Tebe, oltre ad un carico di zanne di elefante, lapislazzuli, ebano, pavoni e scimmie.

Più dettagliate descrizioni del Punt, ci pervengono dalla storia della Fenicia. Hiram re dei fenici a Tiro, era il genero del re di Giuda e di Israele Salomone (961-922 aC), e per conto del suocero, fece un viaggio al Paese di Punt, da dove portò ricchezze per abbellire il grandioso Tempio di Salomone a Gerusalemme. Le ricchezze del Punt, secondo la Bibbia (Libro dei Re), consistevano in incenso, mirra, resine, ambra, agata verde, lapislazzuli, oro, avorio, ebano ed altri legni pregiati.


Il riconoscimento in epoca moderna [modifica]
Il riconoscimento fisico del Punt con la Somalia del nord, è dato dal territorio arido e sferzato dal monsone, dove vi cresce la savana e vi abitano pastori nomadi, che da millenni praticano la transumanza di capre, pecore e cammelli, e questi usano ancora la raccolta e commercio di incenso e mirra, che sono ancora richiesti dagli arabi.

La Somalia del nord è l’unico posto al mondo dove cresca spontaneo l’arbusto dell’incenso, oltre a mirra, spezie, aromi e profumi. A questa regione corrispondono anche le altre caratteristiche citate dall’antichità, cioè la presenza di pavoni, scimmie, giraffe ed elefanti. Dalla savana veniva preso l’avorio delle zanne d’elefante, mentre dall’interno dell’abissinia, dove sono monti e foreste, veniva ricavato il legname come l’ebano, le pietre preziose e l’oro. Tutto veniva trasportato via Mar Rosso in Egitto ed in Palestina da dove passava al Mediterraneo.

Il luogo più favoloso che si collega all’incenso spontaneo è l’isola di Socotra, mentre l’incenso d’Arabia e Yemen è stato importato dal Punt nell’antichità e poi coltivato, ancor oggi da secoli.

Anche altre spezie, come il pregiato “caffè arabica” in realtà è la coltivazione in arabia di quelle che era una pianta selvatica d’Etiopia. Il fatto che l’antichità indichi l’incenso come esclusivo del Punt, e non anche dell’Arabia, è da ritenersi il collegamento fondamentale tra Punt e Somalia.

Questo è quello che dice Wikipedia...
di altro non c'era niente...
ciao da cennis. :D
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