Questo dell'allineamento/posizionamento delle piramidi è un vero tormentone dal quale io mi allontano o mi avvicino a seconda di dove mi conducono i ragionamenti e le conclusioni di chi le studia e ne parla.
Probabilmente, di primo acchito, smetto di occuparmene non appena sento "odore di omini verdi" e mi riavvicino quando gli studiosi, pur ritendo tuttora un inspiegabile rompicapo, tentano di vederci una realizzazione complessa ma fattibile da questa straordinaria civiltà.
Perchè io possa decidere quale delle innumerevoli interpretazioni sia la mia preferita DEVO per prima cosa capire quanto esse facciano farte di un progetto unitario (quale essere umano possiede tanta lungimiranza da concepire cantieri vitali per secoli ?) e quanto questo progetto ha lasciato testimonianze certe.
Secondariamente si aggiunge ai miei pensieri la considerazione che non è ancora chiaro quanto sapessero della matematica e della complessità del calcolo delle funzioni di grado n. I reperti (papiro Rindt ecc....) mostrano dimestichezza con artifici aritmetici ma non mi sembra che su di essi si possa basare la teoria che vuole provare la riproducibilità della "geometria astronomica" in quella sul terreno.
Poi non ho elementi sufficientemente forti per distogliermi dall'idea che gli AE, straordinari e unici nella storia dell'uomo, furono
uomini e non
superuomini[g/].[Modificato da roberta.maat 29/11/2011 09:44]