Parennefer detto Wennefer.
Parennefer, titolare della TT188, potrebbe essere il fratello di Maya, il potente ministro delle finanze di Tutankhamon. Seguì Akhenaton quando spostò la corte ad Amarna come suo maggiordomo "dalle mani pure". I suoi titoli includono nobile, principe, custode del sigillo, confidente del Re che fà operare la casa di Aten. Si costruì una sontuosa tomba ad Amarna, la n. 7 a sud, dove viene rappresentato mentre riceve l' oro del Re da Akhenaton e Nefertiti, affacciati al Balcone delle Apparizioni. Tutta intorno la corte festante, mentre a sinistra vengono rappresentate le principesse Meritaton, Makhetaton e Ankhesempaaten, la futura Ankhesenamun, con la loro governante Tya e la loro forse cugina Mutnodjmet che sarà la seconda moglie di Horhemeb. Dopo la morte di Akhenaton lo troviamo a Tebe, nominato Primo Profeta di Amon e con lui Yii, il Secondo Profeta steward della regina Tye (di Ay).
Anche se questo voltafaccia sembra incredibile, evidentemente fu giudicato la persona più adatta a gestire la delicata fase del dopo Amarna. Di certo seppe muoversi con grande abilità, tanto da conservare la carica anche con Horhemeb. La sua tomba tebana, la 188, può essere datata da un cartiglio di Horemheb eseguito su uno di Tutankhamon. Anche se subì molti danni dai ladri di tombe, è una fonte preziosa per il periodo immediatamente successivo dell' epoca di Amarna, tanto più che si trova a Tebe. La sua architettura e decorazione presenta analogie con le tombe reali di Amarna. Un esempio lampante è la rappresentazione di animali che salutano il sorgere del sole che è un ben noto passaggio dell' inno ad Aten. La tomba di Parennefer rappresenta un tentativo di assimilare la teologia di Amarna alle concezioni classiche. Può essere il motivo per cui Parennefer fu scelto per gestire il dopo Amarna. Una scena sullo stipite della porta d' ingresso mostra Parennefer/Wennefer in associazione con un inno al sole che tramonta il cui testo resta enigmatico. Nelle scene seguenti sono descritti: banchetti, viaggi sul Nilo, il santuario con tre divinità e il divinizzato Amenofi I e Amhose Nefertari.
Le diciture sulla tomba del Primo Profeta Parennefer attestano la sostituzione di questo nome con Wennefer. Anche se a prima vista sembrerebbe un caso di usurpazione da parte di un altro sacerdote di Amon, la spiegazione è più semplice. La traslitterazione del nome originario "Egli è (servo) del nome perfetto (Akhenaton), giudicato non consono al nuovo corso politico, venne cambiato con il più neutro "Egli ha un nome perfetto".