Alcuni pezzi, presi qua e là, dal saggio (non romanzo!) di Vandenberg "Nefertiti".
"All'inizio del quarto anno di regno questo faraone fa uno strano cambiamento. I rilievi delle tombe e dei cippi confinari di Amarna rivelano anomalie anatomiche, certamente destinate a influire sulla struttura della sua personalità. La testa di Akhenaten diventa sempre più simile a un idrocefalo. Mentre le braccia e le gambe dimagriscono, compaiono enfiagioni toraciche. Anche i fianchi e i femori gli si gonfiano.
Amenofi aveva solo 16 anni; Nefertiti 21. La regina era nel fiore degli anni; il re probabilmente alle prese con un grave disturbo ormonale. Col progredire della malattia aumentò anche il contrasto fra i due: Nefertiti, la più bella e amabile regina che l'Egitto avesse mai avuto, e Amenofi IV, il più deforme faraone della Bassa e Alta terra delle piramidi. Ma la Bella non si lasciò spaventare dall'aspetto del marito. I mutamenti fisici del malato parvero invece ridestare in lei quei sentimenti materni, di cui il giovane sovrano aveva tanto bisogno. E' quindi doppiamente tragico che la follia lo abbia spinto a ripudiarla.
Da giovane era ipersensibile, ricco di fantasia, con tendenze nevrotiche. Nefertiti, più matura, era invece un tipo piuttosto freddo. Gli intensi sentimenti di Amenofi suscitarono in lei ammirazione e simpatia, diventando così il più importante punto di rifeirmento per il giovane faraone".
Indubbiamente Vandenberg è a conoscenza di sedute psichiatriche sconosciute a tutti gli altri egittologi per affermare questo. Che abbia avuto in esclusiva la cassetta registrata delle sedute alle quali ill faraone si è sottoposto?
"La struttura psichica di Akhenaten è caratterizzata in maniera decisiva dall'odio verso il padre. Non sappiamo se sia stato lui di sua iniziativa, o se è stata Teje a caldeggiare o magari ordinare che i due si unissero in matrimonio. Può darsi che il matrimonio con la matrigna (Nefertiti), avendo significato togliere qualcosa al padre, gli abbia dato qualche soddisfazione"
Non si sa se Nefertiti fosse andata sposa prima ad Amenofi III, e nemmeno è provato questo odio verso il padre.
E via di seguito, non ho proprio voglia di rileggermi tutto il libro. Una cosa è certa, avendo letto, purtroppo, altri libri di questo scrittore: scrive come se fosse un romanzo ma spacciando per vere le sue idee e supposizioni, senza nessuna esitazione, non usando, come sarebbe di rigore (e come fanno gli egittologi seri), la paroline che sarebbero d'obbligo quando si parla di questo periodo del quale poco si sa concertezza: forse, probabilmente...
Consiglio, a chi vuole veramente approfondire il discorso, il saggio di Franco Cimmino "Akhenaten e Nefertiti".
[Modificato da -francis- 30/10/2007 19:09]