Pareri su "Nefertiti" di vandenberg? | Ultimo Aggiornamento: 02/11/2007 01:31 |
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| | | OFFLINE | | Post: 4.090 Post: 4.089 | Registrato il: 04/04/2007 | | Scriba Reale | La Divina Cantatrice - HdjetmeMaat MerytAton Sitenjterw - | |
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30/10/2007 22:05 | |
Ringrazio per il consiglio,io lo ho gia letto come gli altri di Cimmino,cioè Hasepsowe e Tuthmosis III e Vita quotidiana degli Egizi.
A parziale discolpa della mia affermazione circa una riabilitazione di Vandenberg, faccio sapere che altri testi di questo autore non li conosco mentre su questo ho elaborato un pensiero. L'autore ha scritto un saggio romanzato scegliendo tra le interpretazioni quella che gli è sembrata più congeniale all'idea che si è fatto dei personaggi "passeggiando" tra le varie teorie degli egittologi.Credo che nelle sue intenzioni non ci fosse quella di scrivere un saggio e neanche un romanzo visto lo spazio dedicato alle citazioni di altri storici,archeologi,egittologi o studiosi. Ne è venuto fuori un ibrido al quale per altro ha dato un titolo ed un sottotitolo,cioè una biografia archeologica. C'è da dire che probabilmente è molto saggio leggere e studiare prima quella che,in questo campo,è l'ortodossia e poi magari concedersi qualche divagazione che tuttavia nulla toglie ad una verità che si conosce poco. Non ho letto molti romanzi perchè in genere non mi piacciono le fantasie altrui,ambientati in AE poi ancora meno,però talvolta dare vita ad una testa di calcare suscita interesse ed emozione,senza necessariamente allontanare il lettore da un Grimal un Gardiner o un Aldred. La critica riguarda la presunzione saggistica ? Ok sono dello stesso parere ma se guardo con altri occhi non penso che Vandenber possegga le cassette delle sedute prichiatriche di Akenaton.
Sono stata prolissa ma spero di aver chiarito il mio pensiero.
Qui non ci sono faccine emoticon....avrei concluso con un sorriso,l'occhiolino e un ciao ciao ! |
| | | OFFLINE | | Post: 41.058 Post: 22.720 | Registrato il: 24/08/2005 | Sacerdotessa di ATON | Thiatj | - ḥtm mr r ry.t '3.t wts rn n ՚ḫ n itn, S3t n m3't - | |
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31/10/2007 00:02 | |
concordo con Roberta quando dice che è giusto accostarsi a testi che si discostano da quelli ritenuti "ufficiali". Anzi lo definirei fondamentale per contribuire alla formazione di un proprio personale giudizio.
Sarebbe tuttavia corretto seguire un ordine. L'iter più giusto sarebbe cominciare con testi accademici, o comunque storicamente corretti. Ciò per poter fare affidamento su una base storica corretta da cui poter partire per approfondire e per individuare quelli che inevitabilmente diventeranno argomenti accentratori del proprio interesse.
Questo è almeno quanto maturato col senno del poi... Ma, universalmente, quanti di quelli che, come noi, si sono accostati all'antico Egitto, per poi amarlo, chi per passione, chi riuscendo a farne una professione, hanno seguito questo percorso?
Io no. A dir il vero ho cominciato dai romanzi. Poi sono passata sul filone "eretico", inutile negarlo: ha il suo fascino.
Tutt'oggi, nonostante io abbia avuto la fortuna di "macinare" una discreta quantità di testi/bibbia, non perdo occasione di dedicare il tempo che ho a disposizione a letture non ortodosse.
La cultura è anche questo. Assorbire quanto più possibile dagli argomenti che amiamo per poter giungere poi, oltre che ad incrementare il proprio bagaglio di conoscenza, a sviluppare il nostro senso critico, imparando a distinguere ciò che è rigore storico e quello che invece va confutato.
Ho sempre affermato, e lo faccio anche ora, che autori come Vandenberg, per quanto possano meritare di essere criticati nei contenuti esposti, hanno dalla loro l'enorme pregio di avvicinare lettori alla storia dell'antico Egitto
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| | | OFFLINE | | Post: 4.090 Post: 4.089 | Registrato il: 04/04/2007 | | Scriba Reale | La Divina Cantatrice - HdjetmeMaat MerytAton Sitenjterw - | |
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31/10/2007 09:10 | |
Giusto Kiya ! Hai espresso in forma più comprensibile quello che ho sostenuto.....perfetto "prima le bibbie" poi il resto. Chi non ha seguito questo percorso, rischia (raramente) l'eresia ma si avvicina ad amare questa civiltà e se non abbandona questo amore ha comunque modo di entrare nel Sancta Santorum della ortodossia per sviluppare la conoscenza. Nello specifico Vandenberg è utile anche ai neofiti perchè non tralascia di presentare una bibliofrafia citando autori che hanno posto le basi di questo studio.......non importa se poi su queste fondamenta ha elaborato interpretazioni personali nel disegnare i personaggi. Grazie |
| | | OFFLINE | | Post: 14.452 Post: 3.441 | Registrato il: 26/02/2006 | Colei/Colui che siede alla destra della Sacerdotessa | Scriba Reale | - Waenra, MerytWaenRa, Semenet - | |
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31/10/2007 12:06 | |
Sono d'accordo con entrambe. Infatti il mio primo libro sull'Egitto che ho letto è stato proprio un saggio di Vandenberg dal titolo "Ramsete il Grande" nel lontano 1978. La lettura è stata molto accattivante e mi ha portato alla mente le reminescenze di quando alle elementari si è parlato, per la prima volta, di antico Egitto.
Ma poi, proseguendo con le mie letture sull'argomento egizio, e iniziando a parlare con chi ne sapeva più di me, ho capito che molta parte di quanto riportato nei saggi di Vandenberg era solo fantasia o romanzo.
Ben venga dunque questo scrittore ma solo se poi si continua con letture più serie e documentate. Purtroppo non sempre è così ed allora la disinformazione rimane nella mente di chi legge solo opere di questo scrittore.
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| | | OFFLINE | | Post: 4.090 Post: 4.089 | Registrato il: 04/04/2007 | | Scriba Reale | La Divina Cantatrice - HdjetmeMaat MerytAton Sitenjterw - | |
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31/10/2007 12:58 | |
Sono d'accordo con entrambe. Infatti il mio primo libro sull'Egitto che ho letto è stato proprio un saggio di Vandenberg dal titolo "Ramsete il Grande" nel lontano 1978. La lettura è stata molto accattivante e mi ha portato alla mente le reminescenze di quando alle elementari si è parlato, per la prima volta, di antico Egitto.
Ma poi, proseguendo con le mie letture sull'argomento egizio, e iniziando a parlare con chi ne sapeva più di me, ho capito che molta parte di quanto riportato nei saggi di Vandenberg era solo fantasia o romanzo.
Ben venga dunque questo scrittore ma solo se poi si continua con letture più serie e documentate. Purtroppo non sempre è così ed allora la disinformazione rimane nella mente di chi legge solo opere di questo scrittore.
La precisazione era d'obbligo, ringrazio per aver ammorbidito la polemica. Purtroppo sono puntigliosa e pignola e credevo di essermi espressa con precisione. Mi scuso se qualcuno ha pensato che io volessi urtare la suscettibilità. Tutti gli EGITTOPHILI sono miei amici e li stimo tutti. Off topic ? Pardonnez moi ! |
| | | OFFLINE | | Post: 113 Post: 113 | Registrato il: 07/08/2007 | EgiTToPhiLo/a | Suddito | |
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01/11/2007 15:55 | |
La fantasia risiede sempre nella realtà ed è finzione proprio perchè assolutamente vera.
Com'era fantasioso Howard Carter agli occhi dei suoi più accaniti denigratori: per questi, non poteva esserci posto che per la scienza più pura, laddove sognare non è soltanto vietato, ma anche blasfemo.
Cos'è l'archelogia senza la fantasia?
Solo una mummia esausta privata del suo Ka.
W Vandemberg!!!!!! |
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02/11/2007 01:31 | |
Non esageriamo per l'altro verso adesso.
Nel topic riguardante l'altro libro di Vanenberg, qualche tempo fa, mi chiedevo pubblicamente se alcune delle sue idee non fossero da approfondire, perché mi sembravano buone e mi riproponevo di parlarne ancora.
Esprimevo però anche seri dubbi sul fatto che lo studio della sua opera potesse in tal senso fornire delucidazioni, per la palese discordanza fra i dati pubblicati e la bibliografia citata.
In poche parole egli afferma che Hatshepsut sposò Thutmose III invece che il II, e non solo... |
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