| | | OFFLINE | | Post: 2.316 Post: 1.739 | Registrato il: 22/05/2007 | EgiTToPhiLo/a | Scriba | |
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04/07/2007 06:34 | |
L’episodio del salvataggio di Mosè è, a mio parere, abbastanza comprensibile. Non dimentichiamo che gli Ebrei provenivano da Ur e avevano vissuto sotto il grande Sargon di Accad (~2300 a.C.), che si dice fosse stato posto in una cesta sull’Eufrate e salvato dai suoi futuri genitori adottivi. Questo fatto o se si vuole questo mito rimase sicuramente nella memoria del popolo ebraico ed è dunque possibile che un certo personaggio acculturato (discendente dal figlio di Giacobbe, Levi) abbia voluto salvare l’ultimo nato della sua famiglia ripetendo il salvataggio sulle acque di un fiume.
Ritengo che le parentele, gli anni di vita e i vari episodi riportati nella Bibbia e in modo particolare nella Genesi e nell’Esodo non devono essere considerati sempre alla lettera, ma possono essere una ricostruzione letteraria per semplificare le discendenze o per criptare qualche informazione storica. Ritengo sia il caso della discendenza da Giacobbe del Mosè dell’Esodo. I suoi antenati maschi sarebbero stati Levi, Keat e Amram, i quali avrebbero vissuto rispettivamente 137, 133 e 137 anni, età decisamente troppo elevate per essere considerate alla lettera, ma che potrebbero, invece, rappresentare tre periodi storici della vita degli Ebrei in Egitto e che, in particolare, l’ultimo periodo di 137 anni potrebbe indicare la “pseudo-schiavitù” del popolo ebraico in Egitto. Ritengo ancora che i tre antenati possano anche indicare che tra il Mosè salvato dalle acque e quello dell’Esodo siano esistite tre generazioni.
Questa è ovviamente una ipotesi, ma mi sembra strano che il bambino salvato dalle acque possa aver raggiunto durante la sua vita posizioni molto elevate, forse visir. Ritengo più plausibile un’acquisizione di potere in varie fasi e durante alcune generazioni.
Al riguardo è possibile che il bambino salvato dalle acque sia stato appoggiato da Hatshepsut e potrebbe aver avuto cariche importanti a corte. E’ possibile poi che i suoi successori abbiano consolidato questa posizione della famiglia ebrea a corte e che il Mosè dell’Esodo fosse in realtà molto potente.
Io ho avanzato nel mio libro un’ipotesi sul faraone dell’oppressione e su quello dell’Esodo, giustificando questa ricostruzione storica con una revisione della cronologia biblica durante il Nuovo Regno.
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