Punt: Dov'è?

redrider57, 15/07/2010 1.15:

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Dunque la mia prima intuizione poteva anche essere vera, no?

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Tutto può essere, in queste cose non si è mai sicuri!

redrider57, 15/07/2010 1.15:

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Ciao Pizia,
sono riuscito a rientrare

Cominciamo con il dire che i Fenici esistevano sicuramente (o almeno alcune loro città) nel III millennio a.c. Dato che non abbiamo che fonti esterne (dei Fenici ci rimane meno che degli Egizi) dobbiamo basarci sul fatto che gli Egizi andavano a Biblo e Tiro per commerciare (da qui la presenza del legno di cedro per fare le navi in Egitto, altrimenti inspiegabile).
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Scusa, ma io sono un po' tarda, come dire, un po' di coccio, e non riesco a seguire quando ci sono troppi riferimenti lontani fra loro nel tempo e nello spazio.
Oltretutto do anche poco ascolto e credito alle leggende, quindi, vedi quanto siamo diversi, ognuno segue la logica propria.
Quindi riparto dalla prima frase.
Cominci col dire che Fenici esistevano sicuramente nel III millennio a.C.?
Scusa ma è la prima volta che leggo una cosa del genere, non mi è mai capitato, è una rivelazione un po' choccante... potresti indicarmi una fonte per questa informazione oppure è una tua deduzione?

Dai libri che ho letto finora (pochi, in verità), ho appreso che esistevano delle città, fra cui quelle citate da te, Biblo e Tiro, con cui gli egizi tennero commercio, probabilmente dai tempi predinastici, ho potuto constatare come queste città occupassero una fascia costiera del sud ovest dell'Asia, dove in seguito, cioé alla fine del II millennio a.C., si svilupperà la civiltà Fenicia.
Nel III millennio esistevano città che sarebbero diventate Fenicie, ma che in quel momento non lo potevano essere ancora...
Quindi parlare di Fenici ai tempi dell'Antico Regno mi sembra come parlare di Arabi al tempo di Tutankhamon!

La recente scoperta di numerosi siti archeologici in diversi punti della costa del Mar Rosso evidenziano l'importanza di questa regione in Epoca faraonica.
Per ottenere le materie prime di cui aveva bisogno, lo Stato Egizio infatti inviava ad intervalli regolari spedizioni in aree remote della Valle del Nilo. Due di queste destinazioni erano raggiungibili via mare: la penisola a sud del Sinai, ricca di miniere di rame e turchese, e la misteriosa terra di Punt, "abituale fornitore" di mirra e prodotti esotici.

Secondo recenti studi, Punt sarebbe da localizzare a Bab el-Mandab, nella parte meridionale del Mar Rosso. Raggiungerlo richiedeva quasi certamente un viaggio impegnativo, che durava diverse settimane. Il punto di ancoraggio identificato per la più antica di queste spedizioni marittime è Mersa Gaouasis. Qui, gli scavi condotti nel 1970 e, più recentemente, nel 2001 hanno dimostrato l'esistenza di un punto d'imbarco per il paese di Punt. Negli anni successivi sono poi stati identificati altri importanti siti che rendono questo quadro più completo: tra il 2006 e il 2009, Ain Soukhna, a nord del Golfo di Suez, dove resti di navi opportunamente smontate sono stati rinvenuti in quelle che sono state definite "gallerie di stoccaggio" e, più recentemente, nel giugno 2011, Wadi el-Jarf - appena più a sud della città costiera di Zafarana sul Golfo di Suez, dove è stato individuato il più antico porto artificiale conosciuto fino ad ora.

Proprio questo, tra l'altro, sarà l'argomento di un'interessante conferenza del dott. Pierre Tallet, Egittologo dell'Università di Parigi, nonchè membro della spedizione di Ain Soukhna, che si terrà l'11 novembre 2011 p.v. , presso l'Università di Ginevra.

Ecco.......mi rendo conto con tristezza di quanto sia misero il mio partafoglio ogniqualvolta sento di conferenze, mostre o seminari cui devo rinunciare !

Cara Roberta.....di questi tempi, possiamo solo consolarci.

E', questo, un periodo denso di appuntamenti Egitologici, di cui la conferenza illustrata qui sopra è solo un esempio.
Purtroppo come voi, anche io mi vedo costretta a rinunciare. Ciò che dobbiamo augurarci è che i Relatori entrino nell'animo di voler condividere i risultati del loro lavoro con maggior numero di mezzi, affinchè i loro scritti possano raggiungere chi, come noi, è interessato ad aggiornarsi.
Finchè il tutto resterà circoscritto a strumenti che non sono raggiungibili dai più , purtroppo non vi sarà divulgazione.

Spero vi farà piacere sapere che è stata pubblicata una relazione dello scavo di Mersa/Wadi Gawasis dec. 2010/jan 2011, ad opera di Kathryn Bard (Boston University, MA,USA), Rodolfo Fattovich (Università l'Orientale di Napoli) e Cheryl Ward (Coastal Carolina University, SC, USA). Dato che ho necessità di studiarmela, potrei fornire un riassunto, magari domani in giornata...che dite?

Ma grazie ! Aspettiamo.

Leggeremo quanto hai da proporci molto volentieri, Maat ;)

Fantastico!
Ci racconti come hai avuto questa relazione di scavo?

alcuni le pubblicano online, non sono impossibili da trovare...
In ogni caso, non ho ancora finito, non sono nemmeno a metà a dire il vero! Vi anticipo però che la parte interessante, questa volta riguarda la ceramica...

Mha... Quante teorie! Io sapevo fosse in Eritrea, ho letto sempre che era lì...
:S

Punt non è stata ancora collocata con certezza. Ci sono studiosi che sono convinti si trovasse in Eritrea, come dici tu, molti altri ritengono sia nella penisola arabica e altri ancora che si trattasse di un "mercato" sulle coste del Mar Rosso. Non c'è certezza nemmeno sui metodi adottati per raggiungere Punt: chi sostiene usassero solo le navi, chi pensa si raggiungesse anche via terra, risalendo lungo il Nilo (non in nave per la presenza delle cateratte) e attraverso i deserti rocciosi della Nubia, dove però le genti di Kerma tendeva terribili agguati! Una cosa è certa: ovunque si trovasse, comunque la raggiungessero, abbiamo diverse fonti che attestano il fatto che Punt faceva gola all'Egitto!

P.S. ho dimenticato, nell'enunciare le teorie sulla collocazione di Punt, che ne esiste una, interessante quanto le altre, che la vorrebbe in pieno centro Africa!

Oh Santo Cielo... Che roba tremenda! Come la 2° sfinge... E la KV55!!!! :)

Anche questo è il bello dell'Egittologia. Può essere vero tutto,. ma anche il contrario di tutto in alcuni frangenti.
A volte mi scopro a dubitare anche delle certezze assodate, ma poi rinsavisco (o forse no....)