Lo scettro uas: Il compasso di Dio

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Diego Baratono.
00venerdì 19 dicembre 2008 08:40
Diego Baratono
Buon giorno a tutti. Per ravvivare un po' la discussione ormai languente da diverso tempo, riporto alcune osservazioni "molto interessanti" di Rundle Clark (Mito e simbolo nell'antico Egitto, il maiuscolo è mio) sulla concezione originale di Osiride: "...I teologi dell'Antico Regno fecero grandiose rivendicazioni a favore di Osiride. Nel paragrafo 600 dei Testi delle Piramidi EGLI E' PARAGONATO ALL'INTERO COMPLESSO DELLE PIRAMIDI. Ah, Horus! Osiride è questa piramide, Osiride è questi edifici, vieni presto a lui, non stare lontano da lui nel suo nome di Piramide ...
C'era perfino una dottrina secondo la quale Osiride era la terra intera, o l'oceano che circondava il mondo conosciuto ... (Testi delle Piramidi 629) ...Il Grande Circolo, nel tuo nome di Grande Orlo, un anello avviluppante nell'Anello che circonda le Terre più lontane, un Grande Circolo nel Grande Giro dell'Oceano accerchiante.
Un'altra versione dell'inno esclama: Tu circondi tutto con le tue braccia ... In quanto potere di germinazione, Osiride è manifesto nella terra - La Grande Cosa Nera - E NELL'ACQUA - La Grande Cosa Verde - ... Questo modo di pensare non rappresenta uno sviluppo più tardo: APPARTIENE A UNO DEGLI INNI PIU' ANTICHI CHE CI SIANO RIMASTI, e che Spiegel tende a riportare al tempo di Zoser e dei costruttori della sua piramide a gradini, all'inizio dell'Antico Regno classico, cioè al 2750 a. C. circa, e serve ad accentuare il carattere intellettuale della religione egiziana anche nei suoi stadti formativi ... Certo gli uomini che progettarono i possenti complessi delle piramidi e organizzarono il primo grande Stato centralizzato, non potevano accontentarsi di un semplice culto della fertilità, per quanto adorno all'esterno di elaborate decorazioni. Entro i confini del rituale e del mito dovevano essere soddisfatte anche le esigenze della ragione e i più rari voli dell'immaginazione; una minoranza DEVE AVER SEMPRE SAPUTO CHE GLI DEI NON ANDAVANO INTESI DEL TUTTO NELLE FORME MATERIALI CHE LI RAPPRESENTAVANO NEI MONUMENTI E NELLE CERIMONIE. Non poteva esserci, per Osiride, una forma definitiva. Le idee intellettuali e universali del dio venivano assorbite nel simbolismo popolare che RAPPRESENTAVA L'OCEANO ACCERCHIANTE COME UN SERPENTE O COME UN UOMO PIEGATO IN CIRCOLO. Per quanto sappiamo questi simboli non si presentano prima del Nuovo Regno, MA CERTO DERIVANO DA ANTICHI ASPETTI UNIVERSALI DEL DIO ..." ...
E pensare che "grandi studiosi" hanno ferocemente criticato la mia idea relativa al cerchio quale fondamento della teologia memfita (e di conseguenza della Geometria sottesa all'apprestamento di el-Giza) e che il Rundle Clark parlava di cerchi in relazione alla divinità ...
A presto, Diego.
Diego Baratono.
00giovedì 15 gennaio 2009 10:10
Diego Baratono
Buon giorno a tutti. Ogni tanto ricompaio, ma è il tempo tiranno a "comandare". In ogni caso, se vi può interessare, provate a dare un'occhiata qui: http:\\sollevatore.freehostia.com e ditemi, se volete, cosa ne pensate. A presto, un caro saluto, Diego Baratono.
-Kiya-
00giovedì 15 gennaio 2009 13:15
Bentornato Diego ;)

come stai? e come vanno le cose? ci sono novità che puoi renderci note? In serata darò senz'altro un'occhiata al link che proponi.

Intanto.... ti informo che nei giorni scorsi sei stato nei nostri pensieri. Leggi qua:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8213931


:)
Diego Baratono.
00venerdì 16 gennaio 2009 08:26
Diego Baratono
Grazie Kiya e grazie a tutti voi che mi pensate: ricambio di cuore. Kiya non so se hai ricevuto la mia e-mail con la seconda "scoperta" che ho fatto (questa tutta da ridere ...). Fammi sapere. A breve novità importanti (queste, invece, serie): come si sarà capito, da buon cavaliere (neo)templare, quando ritengo di aver ragione non demordo mai (anche se questo a qualcuno non farà molto piacere ...: vah che iniziamo bene l'anno nuovo con un po' di pepe!!!). Il "diario di bordo" che ci regala Pizia è da "rinascita": grazie Pizia. Un caro saluto a tutti, a presto, Diego.
Diego Baratono.
00mercoledì 28 gennaio 2009 08:40
Diego Baratono
Buon giorno. Riporto una notizia apparsa oggi, 29 Gennaio, su "La Stampa". Zahi Hawass: "CONVOCHERO' UN MEETING INTERNAZIONALE. RIVOGLIO LE OPERE TRAFUGATE DA EUROPA E USA"..."..."Li recupererò. Come? Applicando le stesse leggi che voi italiani avete invocato contro il Getty Museum di Malibu!" ...
Aggiungo che anch'io, nel mio piccolo, a breve, indirò una conferenza stampa, insieme con il Professor Trivero, per rendere pubbliche le mie scoperte. Un saluto, a presto, Diego.
-Kiya-
00mercoledì 28 gennaio 2009 13:24
Ciao Diego ;)

posso chiederti se hai già stabilito luogo e date approssimative della conferenza?

Ci sono novità che puoi condividere con noi, relativamente ai tuoi studi?
Diego Baratono.
00giovedì 29 gennaio 2009 12:39
Diego Baratono
Buon giorno a tutti. A breve vi fornirò tutte le notizie in merito alla conferenza che mi stanno organizzando. Preciso che sarà una conferenza stampa finalizzata alla divulgazione attraverso canali ufficiali delle mie scoperte. Vi posso anticipare, che al fine di confermare la bontà di quanto è emerso (penso con sommo dispiacere di qualcuno, faccina che ride x 3 volte), al mio fianco siederà il professor Trivero per l'Università di Alessandria. A breve, vi fornirò ulteriori dettagli. Un saluto, a presto, Diego.
P.S.: non c'entra nulla con l'E.A., ma mi permetto di comunicarvi che sono particolarmente orgoglioso del fatto che il concetto di "proiezione a mantello" da me utilizzato per la prima volta per identificare una certa tipologia di carte geografiche antiche, sia entrato a far parte della terminologia cartografica "ufficiale": non è presunzione, sia chiaro, è semplice orgoglio di ... padre ...
Diego Baratono.
00martedì 3 febbraio 2009 12:27
Diego Baratono
Buon giorno a tutti. Per chi fosse interessato, informo che domani sera a Voyager su Rai2, ci sarà la puntata (in replica) inerente le mie teorie sulla "Seconda Sfinge". Grazie per l'attenzione, un saluto, Diego.
Diego Baratono.
00mercoledì 4 febbraio 2009 08:07
Diego Baratono
Buon giorno a tutti. In merito alla puntata di questa sera su RAI2 di Voyager, devo precisare che si parlerà della Seconda Sfinge salvo variazioni all'ultimo minuto, come spesso accade!!! Un saluto, a presto, Diego.
antonio crasto
00giovedì 5 febbraio 2009 10:14
Caro Diego,
forse ti aspettavi qualcosa di più? Comunque è importante che abbia segnato quel famoso rettangolo anche sulla TV di stato. Prima o poi riuscirai a scavare o a partecipare agli scavi. Almeno questo è il mio augurio. Ciao Antonio
Diego Baratono.
00venerdì 6 febbraio 2009 08:20
Diego Baratono
Buon giorno a tutti. Grazie Antonio per gli auguri. Hai colto immediatamente, come al solito, l'importanza di aver "marcato" pubblicamente quella zona. Partecipare ad una trasmissione televisiva come Voyager, nel bene e nel male, con tutti i limiti che implica una fugace apparizione, trova giustificazione proprio solo ed esclusivamente in quello che la tua notevole sensibilità ha colto (non è adulazione, ma una constatazione): "esserci" è senza dubbio una testimonianza certa (corretta o meno sia poi ritenuta l'informazione). Almeno per questo sono soddisfatto. A breve, in ogni caso, ci saranno novità in merito. Un caro saluto, a presto, Diego.
Diego Baratono.
00sabato 7 febbraio 2009 14:51
Diego Baratono
Buon giorno a tutti. Oggi, Sabato 7 Febbraio 2007, è un giorno importante. Il motivo è che proprio oggi, si sono gettate le solide basi per l'inizio di una nuova, straordinaria avventura collaborativa che vedrà impegnati nel prosieguo di "Operazione Sfingi 2007" alcuni importanti ricercatori ed i relativi istituti di ricerca cui appartengono (i nomi, come sempre, saranno comunicati non appena sarà possibile). Il fulcro su cui s'impernia l'intera faccenda, è ovvio, è tutta la mia teoria (quindi anche di "RA", bastone "Was" e via discorrendo, è ovvio ... immagino anche con sommo piacere per qualcuno ... tre faccine sorridenti ed ammiccanti ...), i risultati che ha prodotto ed il suo portato. Si è dato vita, in buona sostanza, ad una nuova stagione di quell'"Archeologia Romantica", terminata giusto un secolo fa e forse dimenticata. Si tratta, questa, di una nuova Weltanshauung, di una nuovo inizio, di un nuovo impulso per quella ricerca archeologica senza secondi fini personali, senza scopo di lucro, per puro "appetit de science" per intenderci, che dovrebbe caratterizzare, credo, il mondo della ricerca per la ricerca. A breve, nuove e più precise notizie in merito. Un saluto, a presto, Diego.
Diego Baratono.
00mercoledì 18 febbraio 2009 08:45
Diego Baratono
Buon giorno a tutti. Mi è stato comunicato che qualcuno "segue e fa proprie" le mie teorie. Il link "incriminato" è questo, ma io, penso per motivi tecnici (misteri dell'informatica, altroché ... d'Egitto ...), non riesco proprio a vederlo. Qualcuno, cortesemente, potrebbe dirmi di che cosa si tratta? Grazie per l'aiuto, un saluto, Diego.
Ecco il link: www.youtube.com/watch?v=IE6sm8ZmnKg
-Kiya-
00mercoledì 18 febbraio 2009 08:53
vediamo se riesco a riportarlo qui:




dal pc su cui sono ora non ho audio, quindi non sono in grado di confermare i tuoi timori.

Stasera lo faccio partire da casa, per analizzare i contenuti dell'eventuale parlato. LA teoria è quella che ti appartiene a giudicare dai testi scritti e dalle immagini.

In coda al filmato compare la mail dell'autore:

dankash@tiscali.it
Diego Baratono.
00mercoledì 18 febbraio 2009 10:44
Diego Baratono
Grazie Kiya per l'interessamento, ma non vedo neanche il filmato che hai postato tu. Probabilmente è il firewall del server che non lo consente. Vedrò di mettermi in contatto con il tipo. Grazie ancora Kiya e fammi sapere (se non ti distoglie troppo dal tuo lavoro, ovviamente).
-francis-
00mercoledì 18 febbraio 2009 11:09
Il filmato è senza voce.
Queste le scritte che appaiono:

"La piana di Giza nasconde misteri...
e anche una seconda sfinge?
La piana di Giza è composta da tre piramidi grandi più altre piccole tombe di faraoni e la sfinge.
Sulla sfinge, alla sua base sono scolpiti geroglifici detti "Stele del sogno".
Sulla Stele del sogno vi è una rappresentazione che mostra due sfingi.
Puntanto l'ago di un ipotetico compasso sulla piramide di Chefren
e la punta sulla sfinfe si crea un cerchio che racchiude la piana di Giza.
Dov'è la seconda sfinge?
Lateralmente? Opposta? Parallelamente?
L'archeologo egittologo Zahi Awass conferma l'assoluta assenza di prove certe dell'esistenza di una seconda sfinge.
Ma l'uomo vive di sogni.
Perchè smettere di sognare?"


-francis-
00mercoledì 18 febbraio 2009 17:12
Noto adesso che all'inizio del filmatino c'è la scritta: La teoria è di Diego Baratono... e la fine riporta ad un suo link...
roberta.maat
00mercoledì 18 febbraio 2009 17:15
Appunto....ho letto anche io in fondo al filmato " cerca nel web Diego Baratono..."
Chi ha pubblicato il video su youtube !
Diego Baratono.
00giovedì 19 febbraio 2009 08:14
Diego Baratono
Grazie per il sollecito aiuto. Il filmato è stato "corretto" aggiungendo il giusto riferimento, dal momento che ho contattato chi lo ha immesso in rete. Grazie ancora per l'aiuto, a presto, Diego.
Teie
00venerdì 20 febbraio 2009 12:03
Riallacciandomi al discorso sulla figura del tempio di Sahura, recentemente mi sono imbattuta in una foto interessante...
Rappresenta un altare sul quale si facevano offerte al dio sole. E' localizzata vicino all'Akhmenu di Tuthmosis III a Karnak. Su di un lato sono ben visibili alcuni dei che portano offerte...un hotep sul quale posano dei vasi e uno was al centro.

La particolarità sta nel fatto che questa volta gli ankh che pendono al di sotto sono due (chissà che significa...) lo was è rappresentato sempre alla stessa maniera, salvo le sue proporzioni che mi sembrano
diverse dagli altri (più alti) e che nessun accenno è fatto al "grande verde" o all'acqua in generale.

Il fatto che una rappresentazione così simile alla foto di cui abbiamo parlato sia su di un altare per le offerte al dio sole non fa che confermare che sia una rappresentazione di dei che portano offerte e non mi sembra ci sia altro. La connessione altare-dei offerenti è elementare.



Teie

Diego Baratono.
00venerdì 20 febbraio 2009 12:18
Diego Baratono
E quindi?
Mi sembra, comunque, d'intravedere sulla sinistra dell'immagine, qualcosa che esce da un vaso d'offerta, o mi sbaglio? Senza contare che nei vasi, concedimelo Teie, qualcosa di liquido ci poteva stare ...
Mi viene in mente una domanda, strettamente connessa al richiamo fatto da Teie: ma gli E.A., come facevano a dimensionare i quadrati ed i rettangoli del/dei cosiddetto/i canone/i Lepsius?
Teie
00venerdì 20 febbraio 2009 14:22
Beh, scusami, e quindi avrei dovuto chiedertelo io quando hai disquisito sull'altra figura, invece ho cercato, studiato e ti ho risposto con i dati di fatto che provengono dalle fonti conosciute, acclarate e certe. Nessuna mia idea personale o voli di fantasia.

Sono sempre più convinta, dopo che ho trovato quasi la stessa figura su di un altare, che sono solo raffigurazioni di divinità offerenti e quello che portano sono offerte. Nessun significato nascosto nello was o negli ankh o in quello che portano. Il canone era senz'altro applicato per l'armonia della figura.
Poi, ognuno di noi trae le sue conclusioni. Mi sembra giusto poter avere la possibilità di valutare tutto e anche il contrario di tutto.

Grazie per l'attenzione.

Teie
Hotepibre
00venerdì 20 febbraio 2009 20:06
Re: Re: Operazione Sfingi 2007
Hotepibre, 24/10/2008 14.20:



In questa tua risposta, parli del Canone Lepsius (peraltro più volte citato anche in interventi precedenrti), ma come sai Lepsius non ha individuato UN SOLO canone.
Poichè i tuoi interventi fanno genericamente riferimento "AL" canone Lepsius, trattandosi peraltro di suddivisioni della figura la cui differenza può comportare sostanziali difformità tra rilievi praticati con canoni differenti, potresti essere così gentile da indicare di QUALE si tratta?
Nel caso in cui lo avessi già più sopra specificato, potresti essere altrettanto gentile da indicarmi dove?



...poichè ancora fai riferimento "AL" canone Lepsius, sono costretto a "riesumare" una domanda che risale a circa 4 mesi fa ed alla quale, a meno di non averla notata, non credo sia stata data ancora risposta.
Chiarito a QUALE canone Lepsius fai riferimento, potremmo tornare alla tua interessante domanda.


Diego Baratono.
00lunedì 23 febbraio 2009 11:09
Diego Baratono
Buon giorno. Scusate il ritardo con cui rispondo, ma sono "in altre faccende affacendato".
Sono sempre relative all'E.A. ovviamente, ma essendo particolarmente importanti, richiedono una cura particolare nella preparazione.
In poche parole preparo un'ennesima conferenza, che però è molto particolare. A tempo debito, quando avrò la piena certezza dell'avvenimento sarà mia cura rendervi partecipi (sempre che sia di vostro interesse, ben inteso). Nel frattempo sono anche impegnato a scrivere un libro molto interessante sulla cartografia antica, che dovrebbe vedere la luce tra qualche mese (forse Aprile o Maggio). Detto questo passiamo alla questione Canone Lepsius.
Secondo il Lepsius (lo so che lo sapete meglio di me, ma me lo scrivo per sicurezza...) esisterebbero tre differenti canoni applicati in epoche differenti della storia egizia.
E' interessante notare che, in ogni caso, sono tutti canoni basati sulla figura umana (LeCorbusier docet).
Un primo canone era la suddivisione in 6 parti appunto della figura umana, ognuna corrispondente alla totale lunghezza del piede.
Il secondo modello, si otteneva dividendo il piede in tre parti, e come risultato dava un totale di 19 moduli.
Il terzo, infine, era derivato dalla suddivisione della figura umana in 7 piedi ed in 21 moduli.
Il canone a cui mi riferisco è il canone più in generale che è alla base di tutto, ossia la "teoria dei quadrati", la griglia di base che gli E.A. tracciavano per disegnare le figure, per propoirzionare le statue, per suddividere i templi e così via.
In diverse rappresentazioni la griglia a moduli quadrati compare insieme ad un'altro elemento geometrico che non si è mai considerato importante, forse perché non si è mai riusciti a giustificarne né l'esistenza né le modalità d'applicazione.
In altri forum sono stato pesantemente criticato in merito, però devo dire in tutta onestà e senza secondi fini, che non tutto ciò che ho scoperto l'ho detto (non tutto si deve dire ... si deve lasciar pensare, credo, ma a quanto pare è più facile criticare che pensare "in proprio" ... legge eterna dell'entropia ...).
Questo forse ha ingenerato un po' di confusione ... me ne rendo conto.
Nel libro in preparazione (questo sì che al momento è "solo" in preparazione) ne parlerò più dettagliatamente e diffusamente.
Ad ogni modo, Antonio, ha visto e credo si ricordi, che nella mia conferenza ho messo in evidenza i dettagli dei quadrati e dei moduli rettangolari (n.b., in "sezione aurea), che esistono nella parete di Shaura e che qualcuno non è riuscito a vedere (mah!).
E' proprio l'insieme di questi elementi geometrici, in ogni caso, ad originare lo schema su cui si fonda "RA", ossia il fondamento dello straordinario sistema geometrico impiegato dagli E. A. per creare i loro capolavori.
Il cosiddetto "Canone Lepsius" risulta essere quindi soltanto una parte del tutto, senza essere "pars pro toto".
Ad oggi, per quanto ne so, l'argomento non si è ancora risolto (si vedano a questo proposito, Roik, Iversen, Robins, Legon, Rossi, Brugsch, etc. etc.).
Questo è il "Canone Lepsius" a cui faccio riferimento, o meglio, si tratta della "teoria dei quadrati" a cui mi riferisco.
Spero di essere riuscito a chiarire un po' la questione e di essere stato più preciso.
Rimane in piedi la domanda che ho formulato.
Grazie per l'attenzione, un saluto, Diego.
P.S.: quanto esce dal vaso sulla sinistra dell'immagine postata da Teie, è proprio "Acqua".
P.S.II: anch'io Teie, per quanto possa sembrare strano, mi baso su dati reali, acclarati e certi senza particolari voli di fantasia ... Non è una metodologia che perseguo e che mi appartiene fondare le mie ricerche su dati incerti, di non chiara provenienza e poco credibili. Non sono un egittologo "tradizionale", ma le cose che ho trovato sono: "certamente reali, tangibili, concrete e derivate da una teoria galileiana cogente (sono parole che mi sono state dette da alcuni personaggi, che mi hanno particolarmente intimorito per la loro autorevolezza: sembravo Fantozzi, mentre me le dicevano) ...
Hotepibre
00lunedì 23 febbraio 2009 14:45


In poche parole preparo un'ennesima conferenza, che però è molto particolare. A tempo debito, quando avrò la piena certezza dell'avvenimento sarà mia cura rendervi partecipi (sempre che sia di vostro interesse, ben inteso).
Nel frattempo sono anche impegnato a scrivere un libro molto interessante sulla cartografia antica, che dovrebbe vedere la luce tra qualche mese (forse Aprile o Maggio).


…purtroppo, ancora una volta debbo tornare sulla “riservatezza” eccessiva di cui ammanti molti dei tuoi interventi… capisco e comprendo che ci possano essere informazioni che non vuoi divulgare prima di esser certo e questo, per ovvi motivi, non può che fare onore al ricercatore, ma se in un salotto (e questo lo è, sia pur virtuale) si parla per enigmi, ben presto si fa perdere di interesse all’uditorio e mi spiacerebbe se questo accadesse anche qui.
Quanto all’interesse del tuo libro futuro, permettimi di notare che il livello di tale interesse dovrebbe dipendere dal lettore e non dall’autore…

…e passiamo a Lepsius, o meglio come lo definisci tu “AL canone Lepsius” …

Secondo il Lepsius … esisterebbero tre differenti canoni applicati in epoche differenti della storia egizia.
E' interessante notare che, in ogni caso, sono tutti canoni basati sulla figura umana (LeCorbusier docet).

Un primo canone era la suddivisione in 6 parti appunto della figura umana, ognuna corrispondente alla totale lunghezza del piede.

Il secondo modello, si otteneva dividendo il piede in tre parti, e come risultato dava un totale di 19 moduli.

Il terzo, infine, era derivato dalla suddivisione della figura umana in 7 piedi ed in 21 moduli.


…OK sin qui, abbiamo rammentato quale fosse, o meglio quali fossero i canoni individuati dal Lepsius ed in base ai quali, nei differenti periodi storici, gli A.E. proporzionavano i propri rilievi, i propri dipinti murali e, più in generale, le loro rappresentazioni artistiche… allora proseguiamo:

Il canone a cui mi riferisco è il canone più in generale che è alla base di tutto, ossia la "teoria dei quadrati", la griglia di base che gli E.A. tracciavano per disegnare le figure, per propoirzionare le statue, per suddividere i templi e così via.


…se fai esplicitamente riferimento ad un “canone più in generale”, citando la “teoria dei quadrati”, mi pare che tu stia esulando dal/dai canone/i Lepsius cui hai sopra fatto riferimento… a meno di spiegazioni più esaustive che colleghino quello che tu hai indicato come “canone più in generale” almeno ad uno dei canoni Lepsius da te sopra riportati.
In caso contrario, i tuoi riferimenti a Lepsius apparirebbero quanto meno poco aderenti.


In diverse rappresentazioni la griglia a moduli quadrati compare insieme ad un'altro elemento geometrico che non si è mai considerato importante, forse perché non si è mai riusciti a giustificarne né l'esistenza né le modalità d'applicazione.



…fai riferimento ad “un'altro elemento geometrico che non si è mai considerato importante”; non ritieni sarebbe il caso di citare di cosa si tratti così da mettere il tuo lettore nelle condizioni di comprendere più facilmente esulando da un ermetismo che appare sempre più di difficile interpretazione?

In altri forum sono stato pesantemente criticato in merito, però devo dire in tutta onestà e senza secondi fini, che non tutto ciò che ho scoperto l'ho detto (non tutto si deve dire ... si deve lasciar pensare, credo, ma a quanto pare è più facile criticare che pensare "in proprio" ... legge eterna dell'entropia ...).
Questo forse ha ingenerato un po' di confusione ... me ne rendo conto.



…mi spiace che tu abbia ricevuto pesanti critiche in altri forum, ma converrai che, quando si vuol divulgare le proprie idee, quando se ne vuol rendere partecipe il proprio prossimo (qualunque sia la motivazione alla base di questa volontà di esporre) non ci si può trincerare troppo spesso dietro i “top secret” o i “vorrei dire, ma non posso”. E questo proprio per evitare che si possano ingenerare quelle critiche che, per ovvi motivi, per ignoranza, per incomprensione del lettore indotta proprio da quei non chiariti concetti, ti hanno colpito e forse anche ferito.


Il cosiddetto "Canone Lepsius" risulta essere quindi soltanto una parte del tutto, senza essere "pars pro toto". Ad oggi, per quanto ne so, l'argomento non si è ancora risolto (si vedano a questo proposito, Roik, Iversen, Robins, Legon, Rossi, Brugsch, etc. etc.). Questo è il "Canone Lepsius" a cui faccio riferimento, o meglio, si tratta della "teoria dei quadrati" a cui mi riferisco.


…debbo quindi concludere, a meno di intervento in senso contrario, che i tuoi riferimenti non sono al “canone Lepsius”, bensì ad “un canone” che, provenendo dal “Lespius”, è stato da te elaborato?


Spero di essere riuscito a chiarire un po' la questione e di essere stato più preciso.


… purtroppo no, Diego, saranno mie carenze, ma non credo tu sia riuscito a chiarire poi più di tanto le moltissime perplessità che sorgono ogni volta che leggo alcuni dei tuoi interventi. Ho ormai rinunciato a quel famoso “bignamino” che avrebbe consentito anche a me di capire buona parte del tuo lavoro e, quindi, dovrai scusarmi se continuerò, ogni volta che lo riterrò opportuno e necessario, a sottoporti i miei dubbi nella speranza di riuscire, in primis, a comprendere e, in secundis, che il tuo lavoro ti porti i meriti che ti spettano e che io, almeno per ora, (mea culpa) non riesco ad individuare proprio per la farraginosità di certi tuoi interventi e per il troppo elevato numero di “vorrei ma non posso”.


Diego Baratono.
00martedì 24 febbraio 2009 08:38
Diego Baratono
Buon giorno a tutti. E' vero Hotepibre, che la mia "riservatezza" può sembrare eccessiva, ma come più volte ho detto ed anche tu hai sottolineato, sono uno che prima di dire una cosa, anche banale se vogliamo, la gira e la rigira "un milione di volte".
Ci sono degli elementi che non espongo semplicemente perché non ritengo ancora il momento di farlo: non preoccuparti che però a breve questo avverrà ed anche nella miglior sede possibile (non è arroganza intellettuale, mi raccomando ...).
Devo anche aggiungere, ma è quasi una ripetizione di quanto ho appena detto, che sono abituato a dire le cose soltanto, bada bene soltanto, quando sono sicuro che le medesime sono fattibili ed in fase di realizzazione.
In "commercio" ce ne sono fin troppi di "io dico io faccio io sono". Detto questo, altra questione importante, le cose che riporto, i giudizi che esprimo sulle mie cose, in genere sono affermazioni riportate in base al giudizio degli altri.
Ho detto che il libro che è in fase di realizzazione è interessante semplicemente perché istituti come l'IGM (Istituto Geografico Militare italiano nonché l'Istituto Francese di Cartografia di Saint - Dié), hanno detto che le cose che stiamo portando avanti da svariati anni (siamo in due a scrivere) sono non solo interessanti, ma anche importanti (I francesi ci hanno già pubblicati, gli italiani, invece, "criticano" e "valutano").
Poi, comunque, come tu dici, è chi legge a stabilire se è interessante o meno un libro.
Detto questo, il canone a cui mi riferisco, e non mi sembra così complicato quanto ho detto è da un lato la griglia quadrata del Lepsius, e poi, come lo aveva già notato anche lui stesso, un'altra griglia che integra il reticolo quadrato.
Non si è mai capito bene che cosa fosse. Esiste. E' reale. Si vede. E' tracciata.
E' una griglia modulare anch'essa, ma su base rettangolare e non quadrata. Non si è ancora capito di cosa si tratta: si finge, ripeto , si finge di non vederla perché non si sa spiegare.
Questi rettangoli sono generalmente in sezione aurea (non sempre), ma ribadisco esistono.
E' questa geometria, reticolo quadrato PIU' reticolo rettangolare, il fondamento di tutta la cultura egizia: non è un'esagerazione questa, ma sono certo (e sai che le mie certezze sono certezze sul serio ... ho detto le mie, per quelle degli altri non metto la mano sul fuoco ...) che ad un certo punto si arriverà a capirlo per forza di cose.
E' il fondamento della MAAT. E' il fondamento dell'Ordine Universale, è il fondamento della capacità creativa che la divinità ha regalato all'uomo egizio nel Tep Zepi.
Senza comprendere questa Geometria, non si ha modo di comprendere pragmaticamente, e non "esotericamente", quanto gli E.A. hanno lasciato di scritto.
Lo so che è difficile da digerire, ma questo è. Un giorno arriverà qualche americano piuttosto che inglese o francese o chissà chi (l'importante è che sia straniero poi va tutto bene, anche se spara un mare di ...zzate), che dirà le mie stesse cose, come succede già ed allora sì che avrà ragione.
Non mi sento ferito dalle pesanti critiche sollevate da qualcuno perché ognuno è libero di esprimere i propri giudizi in base alle proprie competenze.
Il fastidio è che, come diceva Locke: "una cosa è dimostrare a un uomo che è in errore, un'altra metterlo in possesso della verità ...". Qui però è già un'altra storia ... Un saluto, a presto, Diego.
Hotepibre
00martedì 24 febbraio 2009 09:57
Ti ringrazio per la cortese risposta che però, purtroppo, ancora non rende merito al tuo lavoro e non mette me nelle condizioni di comprendere appieno la portata dei tuoi studi.

Vero, purtroppo anche qui, che l'esterofilia la fa da padrone anche nel campo dell'egittologia (nonostante italiani siano anche valenti egittologi), ma altrettanto vero che anche nell'egittolgia viva italiana, quella che opera su dati "caldi", ovvero ancora in evoluzione, e non "freddi" (ovvero quelli che si rifanno alla storia ormai consolidata), proprio come quella che tu persegui, ci sono decisamente troppi "misteri" e poche certezze.

Decisamente, credimi, le tue teorie potrebbero anche essere interessanti, ma come diceva un comico napoletano nella nebbia milanese: "bella Milano... si se putesse vere'", ovvero "bella Milano...se si potesse vedere" e, nel caso dei tuoi "vorrei dire ma non posso", c'è, purtroppo, la stessa situazione nebulosa della Milano di cui sopra.

Ti ringrazio nuovamente, tuttavia, per la gentilezza e la cortesia con cui accetti le mie critiche (che forse sarebbe più giusto chiamare "i miei tentativi di capire") che, purtroppo per te, non potranno fermarsi qui proprio nel quadro di quella comprensione e di quel desiderio di sapere che è del mio modo di essere.
Hotepibre
00martedì 24 febbraio 2009 10:14
...terminata la parentesi "diplomatica" ;) eccomi perciò a prendere spunto nuovamente dalla tua risposta per sottolineare che, quindi, quel tuo costante riferimento "AL canone Lepsius" è decisamente poco aderente a quel che hai ora spiegato.
Anche qui, permettimi, se è giustificato l'ermetismo su cose di cui non vuoi/puoi parlare perchè frutto di tue ricerche, mi appare difficile capire perchè tu non parli più esplicitamente di qualcosa di cui lo stesso Lepsius, a quanto pare, aveva sentore se non certezza.

...Detto questo, il canone a cui mi riferisco, e non mi sembra così complicato quanto ho detto...


...e qui, se permetti, pecchi decisamente di presunzione poichè se le domande sull'arogmento sono reiterate, è probabilmente perchè poi tanto chiaro non è a meno di non voler supporre che le domande vengano poste solo per il gusto di farti perder tempo (cosa che non è).
Quanto al fatto che l'IGM o l'Istituto francese hanno ritenuto i tuoi studi di interesse, se questa precisazione l'avessi fatta a tempo debito, e cioè prima della mia sottolineatura, come vedi, avresti evitato una critica forse ingiusta.

Direi che, in sostanza, una maggior trasparenza delle idee che esprimi, una maggior completezza delle informazioni che fornisci (che assolutamente non significa venir meno ai tuoi principi di volontà di certezza), una maggior disponibilità a "scendere" al livello del tuo interlocutore quando questo ti pone domande tralasciando affermazioni di certezza che tali potrebbero essere solo per te, renderebbero (e lo ripeto per l'ennesima volta) più "leggibili" e chiari ei tuoi interventi.

Quanto alla frase da te citata:

"una cosa è dimostrare a un uomo che è in errore, un'altra metterlo in possesso della verità...


...dal mio canto aggiungerei che ci deve essere disponibilità anche di quell'"uomo" ad accettare di essere in errore, poi, semmai, insieme si può anche cercare la verità!
Diego Baratono.
00martedì 24 febbraio 2009 12:00
Diego Baratono
Buon giorno. Errare è umano e fors'anche ... perseverare, checché se ne dica.
Le critiche non sono mai giuste od ingiuste, quando sono costruttive, anzi, ben vengano.
Non ho particolari da nascondere sull'argomento nel senso che ritengo semplicemente la griglia modulare quadrata e rettangolare abbinate, un ingrediente di fondamentale importanza per comprendere l'E.A., il suo orizzonte religioso, sociale, culturale, artistico e così via.
La procedura che serve per ottenere queste griglie, ossia quello che ho denominato "Protocollo el-Giza", basato su tracce anche queste esistenti e visibili (sempre che si creda a quel che dico perché mi è stata negata anche l'evidenza dei fatti) lo puoi trovare sul mio testo (e non si tratta di pubblicità fatta per vendere, mi raccomando ...).
Non penso sia particolarmente complicata, certamente impone una certa attenzione ed un punto di vista sull'universo geometria ed E.A., leggermente differente dall'usuale e stantio punto d'osservazione (Quatremére de Quincy docet).
Del resto, ed insisto su questo, la religione dell'E.A. la sua "dualità" non si è ancora compresa totalmente, come il buon Rundle Clark sosteneva.
Accetto volentieri la dimostrazione che sono in errore e sono prontissimo a cambiare traiettoria: si deve "solo" dimostrare, appunto ...
Del resto, come ho sempre detto, non sono un "egittologo" tradizionale, piuttosto un ricercatore ed in quanto tale quando c'è qualcosa di "strano" che stuzzica la mia fantasia mi butto, facendo attenzione a non cadere di testa ovviamente, nell'impresa di capire che cosa c'è appunto ... di strano se nessuno lo ha mai fatto prima di me o se le risposte che hanno dato non sono del tutto convincenti.
Per restare in tema di citazioni: "Le nuove opinioni sono sempre sospette e di solito incontrano opposizione, per nessun altro motivo all'infuori del fatto che non sono ancora comuni".
E' ancora di john Locke.
Non mi sognerei mai di pensare d'essere superiore a chicchessia, non "scendo" a livello dei miei interlocutori semplicemente perché sono io che devo "salire": ne sono consapevole e forse è il motivo che m'impedisce d'essere chiaro a sufficienza.
Per questo, scusatemi ed in particolare scusami tu, Hotepibre.
Un saluto, a presto, Diego.
P.S.: non chiedo la fiducia incondizionata su tutto, ci mancherebbe e non sarebbe neanche corretto nei miei confronti, tuttavia, quando faccio pubblicamente certe dichiarazioni è perché sono fondate. Del resto non si può giustificare tutto con tutti, questa sì che sarebbe una vera perdita di tempo ...
Diego Baratono.
00mercoledì 25 febbraio 2009 11:51
Diego Baratono
Scoperta una statua in quarzite dell'Antico Regno, vicino a Micerino (Reuters).
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