Lo scettro uas: Il compasso di Dio

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Diego Baratono.
00giovedì 23 ottobre 2008 12:17
Operazione Sfingi 2007
Roberta, giuro che ti rispondo non appena riesco. In questo momento sono intervenuto in un altra vostra discussione ... e adesso non ho più tempo ... scusami ... però a prestissimo, saluti Diego.
Diego Baratono.
00giovedì 23 ottobre 2008 13:57
Operazione Sfingi 2007
Buon giorno. Finalmente riesco a trattare alcuni aspetti non molto chiari per Roberta.
Devo aggiungere, per prima cosa, che tutti, in qualche misura, abbiamo da imparare dagli altri. sono pochi quelli che non hanno bisogno d'imparare (ne conosco due o tre)...
Detto questo, parliamo di "Canone Lepsius".
Karl Richard Lepsius si può considerare a buon diritto uno dei padri dell'egittologia. Nasce presso Lipsia nel 1810.
Perfezionò e portò a termine l'opera di decifrazione iniziata da Champollion.
La sua opera, "Monumenti dell'Egitto e dell'Etiopia", è un punto di riferimento per gli studiosi ancora oggi.
Lepsius affermò che gli E.A. costruirono le loro figure secondo una formula prestabilita.
La grandezza di queste figure era posta in relazione ad un reticolo quadrato.
Lepsius rinvenne le tracce di questo reticolo in una tomba incompiuta di Saqqara.
I diversi registri con le figure analizzati dal nostro, avevano linee e punti geometrici chiaramente segnati.
Diversi studiosi si sono resi conto però, che il "Canone Lepsius" o "Teoria dei quadrati" non riesce a spiegare completamente il sistema mediante il quale gli E.A. realizzavano i loro capolavori. Studiosi come l'Edgar, hanno osservato che oltre alle linee principali esistono pure linee secondarie sempre comunque ben distinte (come nel caso dell'immagine che vi ho inviato) che si direbbero segnate od omesse in base all'estro dell'artista.
Secondo la maggior parte degli studiosi, quindi, pur essendo di fondamentale importanza i quadrati di Lepsius non riescono, tuttavia, a spiegare tutto, lasciando quella parte inspiegabile al gusto ed all'inventiva momentanea dell'artista.
Secondo me, in accordo con quanto sostenuto da E. C. Kielland, quest'ultima condizione non coincide assolutamente con lo spiccato senso dell'ordine della regolarità e dell'armonia, proprio della cultura faraonica (MAAT insegna ...).
Ora, se si osserva l'immagine in discussione, ci si potrà accorgere che esistono quelle linee che gli studiosi si sono accorti esistere insieme ai quadrati.
Sono proprio queste linee, ossia il reticolo modulare e modulabile a rettangoli in Sezione Aurea, che consentono al "Canone Lepsius" di funzionare, nel senso che i rettangoli consentono senza misure, ma mediante una loro modulazione o sottomodulazione, di creare disegnandoli oggetti in rapporto sia con il reticolo quadrato di base sia con il "foglio", ossia la parete in questo caso (ma potrebbe essere pure un terreno, una pietra, una collina e così via) su cui si lavorava.
I due sistemi, ossia il "Canone Ra" ed il "Canone Lepsius", è facile ora capire perché sono imprescindibili, si integrano a vicenda e consentendo di comprendere in toto il sistema utilizzato per realizzare le opere degli E.A.
Roberta, spero di essere stato esauriente, ma se così non è fammelo sapere. CAri saluti, a prestissimo, Diego.
P.S.: per le immagini relative al reticolo originato da "RA" da accostare alle immagini recentemente postatevi, rimando alla discussione "Operazione Sfingi" precedente.
Teie
00giovedì 23 ottobre 2008 17:05
Anch'io mi sento poco preparata sull'argomento e cerco sempre di capire.

Se d'interesse posto di seguito l'esito della ricerca, incentrata specialmente sulla prima foto.
La figura che rappresenta un insieme di persone con qualcosa in mano, proprio quella che fa dubitare.
Parlo del tempio di Sahura.
Mi sono messa alla ricerca e ho trovato abbastanza materiale.
Possiedo lo stesso libro, in casa, ed avevo già trovato la figura, quando Diego ha postato la sua precisazione ne ho avuto la certezza.
Nel libro oltre alla foto esistono anche le didascalie. Degli autori.

La didascalia alla foto, dice:
""Processione degli dei basso-egizi della fertilità. QUesto bassorilievo proviene dall'entrata secondaria del tempio funerario. Mostra una teoria di geni che portano le loro offerte al santuario. Particolarmente appariscente risulta la figura del "Grande Verde" (a destra), personificazione del mare e delle paludi, il cui corpo è completamente percorso da linee ondeggianti che rappresentano l'acqua.""

Il rilievo non è tutto lì, è ben più grande e mostra più figure offerenti divise in due registri; fra le altre un'altra figura che è l'unica intera ad aver mantenuto il colore verde originale. Tutte le figure portano in mano le stesse identiche cose. Identiche.
La didascalia nel volume "Piramidi" di Corinna Rossi, edizioni White Star a pag 135 dice:
""Nel tempio di Sahura furono trovati splendidi rilievi fra cui quello in cui una teoria di geni e divinità della fertilità recano doni di prosperità, simboleggiati dal geroglifico hotep (offerta) sulle braccia e dai segni ankh (vita) che pendono da braccia e mani. Nella foto si vede -come ci dicono i geroglifici - Autib, personificazione di gioia del cuore, felicità, piacere gioioso""

Quindi in mano recano il simbolo HOTEP: cioè offerta (simbolo= un altare con il pane sopra) e degli ankh, vita, portano, quindi, vita e offerte. Lo scettro was, trattandosi di dei, qui è simbolo di divinità o di dominio.

Poi ci sono dei geroglifici come una didascalia...che ci descrivono il nome di quella divinità; chiederò ad un amico di tradurli.

Non ho altri elementi ma posso azzardarmi a dire che visto che le divinità sono rappresentate nello stesso modo, portano le stesse cose, occupano lo stesso spazio nel muro, nello stesso tempio....sono soltanto rappresentazioni di divinità che portano offerte e che sono anche identificate con dei nomi precisi.

Un'altra cosa su cui mi sono soffermata è lo was, raffigurato.
Se guardo la sua lunghezza, senza usare strumenti, mi chiedo: come lo metto in proporzione con quello di Ptah?

Vi posto il link del museo del Cairo per ammirare il rilievo del tempio di Sahura:
www.egyptianmuseum.gov.eg/details.asp?which2=569

In questo link l'articolo si sofferma sul WADJ-WER il "grande verde" cioè una figura che personifica l'acqua, il mare, ecc. una piccola ricerca su internet conferma questa definizione e aggiunge che si tratta di un dio della fecondità.
Vi posto la descrizione:
""Wadj Wer was a fertility god who's name means "Great Green". His origins were probably either off Egypt's Mediterranean coast or along the major lagoos of the Nile Delta such as at Lake Mariut, Idku, Burullus and Mazala. As early as the Old Kingdom this deity is shown in a relief from the pyramid site of Abusir. He proceeds among the fecundity figures, carrying an offering loaf on a mat and with symbols of life (the "ankh" sign) suspended from his arm. Under his androgynous form with an emphasized breast and a belly indicative of
pregnancy, Wadi Wer is clearly associated with procreation and prosperity. Water signs are carved across his body suggesting the rich fishing in the Delta lakes.""

A questo link potete vedere l'immagine intera con possibilità di zoomarla ed esaminarla meglio, si può avvicinare così tanto da vedere il minimo particolare:
www.eternalegypt.org/EternalEgyptWebsiteWeb/HomeServlet?ee_website_action_key=action.perform.ent_type.search&language_id=1&trait_item_id=20011&search_subt...

Il quarto oggetto della lista è quello che cercate. Cliccate sopra.

Concludendo, mi scuserete e mi scuserà Diego della mia ignoranza, ma non vedo niente di particolare in questo rilievo se non quello detto sopra; gli ankh a tre a tre non so che significano; si vede solo una quadrettatura che è relativa al canone delle proporzioni, ma non vedo applicazioni di Canone RA o di paleogemetria RA.
Ma naturalmente non capisco e prego Diego di farmi capire, vista la mia grande sete di sapere.

Grazie per l'attenzione.

Teie
Diego Baratono.
00venerdì 24 ottobre 2008 08:25
Operazione Sfingi 2007
Buon giorno. Nel rilievo da te così accuratamente notomizzato, cara Teie, compaiono con una certa sicurezza dei reticoli. Pur non essendo un egittologo di chiara fama come invece lo è "qualcuno", mi permetto d'affermare che qui è molto difficile dire che i reticoli non esistono. Il discorso, infatti, in questo caso è incentrato sui reticoli e non sul Uas. I reticoli che compaiono in questo rilievo, sono evidentemente di due generi. Spero che questo particolare si possa leggere comodamente e che anche tu, Teie, tuo malgrado, sia d'accordo con me. Ripeto, in questo rilievo esistono due generi di reticoli ben tracciati (ma non vi è solo questa immagine a confermarlo, in ogni caso, esistono anche statue ...). Un reticolo è a base quadrata (canone Lepsius), un altro reticolo è a base rettangolare (canone RA). Sono complementari, ed entrambi modulabili. Certo è che se anche gli egittologi acclarati non sanno come si derivano i reticoli, comunque, queste griglie esistono. Spero che non si voglia ad ogni costo negare la realtà dei fatti, come si è già verificato. Un saluto, a prestissimo, Diego.
P.S.: capisco Teie, che tu non ci veda niente di particolare in questo rilievo (cosa vuoi che ne capisca io di egittologia...), ma sai certe cose vanno dette e fatte osservare anche se non sono i grandi egittologi a dirle, queste cose ...
Teie
00venerdì 24 ottobre 2008 09:45
Carissimo Diego, grazie per avere risposto.

Ho notomizzato il rilievo solo per dire (mi sembrava chiaro) che nelle figure e negli oggetti rappresentati non vedo nulla di particolare se non quello che si vede. Quello che si vede non sempre è chiarissimo e mi andava di scriverlo per me stessa (così studio) e per tutti coloro che fossero interessati.
Inoltre la tua precisazione sugli ankh (perchè sono tre) non mi è ancora chiara, se non per il fatto che sia un'offerta di vita da parte di questi dei. A Sahura un abbondante offerta di vita (eterna?).

Notata la quadrettatura che non è altro che il canone delle proporzioni, che qualcuno chiama anche canone menfita che tutti sanno cos'è e a cosa serviva, non vedo rettangoli.
Solo quadrati. Mi spiace.
Ho usato persino il link da me segnalato perchè si può ingrandire molto per vedere meglio, ma mi dispiace, di rettangoli RA non ne vedo.
Non è che voglio negare l'evidenza, ma non voglio neanche mettermi a misurare, anche perchè dovrei andare al Cairo e farlo sul posto, da una foto, tu mi insegni, è facile sbagliare una misurazione dato che potrebbe essere imprecisa.

Grazie per l'attenzione

Teie
Diego Baratono.
00venerdì 24 ottobre 2008 11:39
Operazione Sfingi 2007
Cara Teie, non riesco a capire come fa una persona acuta come te...ie, a non vedere quanto tutti facilmente vedono e senza interpretazioni di sorta (né mie, da incompetente, né degli egittologi più grandi). Non vedi i rettangoli? Peccato. E' proprio vero che soltanto coloro che riescono a vedere qualcosa dove gli altri non riescono a vedere nulla, sono in grado di cambiare la Storia ...
Saluti, a prestissimo, Diego.
Hotepibre
00venerdì 24 ottobre 2008 14:20
Re: Operazione Sfingi 2007
Diego Baratono., 23/10/2008 13.57:


...
Detto questo, parliamo di "Canone Lepsius".

...
Lepsius affermò che gli E.A. costruirono le loro figure secondo una formula prestabilita.
La grandezza di queste figure era posta in relazione ad un reticolo quadrato.
Lepsius rinvenne le tracce di questo reticolo in una tomba incompiuta di Saqqara.
I diversi registri con le figure analizzati dal nostro, avevano linee e punti geometrici chiaramente segnati.

...



In questa tua risposta, parli del Canone Lepsius (peraltro più volte citato anche in interventi precedenrti), ma come sai Lepsius non ha individuato UN SOLO canone.
Poichè i tuoi interventi fanno genericamente riferimento "AL" canone Lepsius, trattandosi peraltro di suddivisioni della figura la cui differenza può comportare sostanziali difformità tra rilievi praticati con canoni differenti, potresti essere così gentile da indicare di QUALE si tratta?
Nel caso in cui lo avessi già più sopra specificato, potresti essere altrettanto gentile da indicarmi dove?

Hotepibre
00venerdì 24 ottobre 2008 14:25
...quanto alla Killiand da te indicata in uno dei tuoi post, puoi essere così gentile da confermarmi che si tratta di Else Christie Kielland, pittrice, nata nel 1903 e morta nel 1993, il cui lavoro "Geometry in Egyptian Art" è un trattato artistico più che archeologico?
Hotepibre
00venerdì 24 ottobre 2008 18:04
...anche se leggermente OT (meno OT se si trattasse della Kielland indicata da Diego), posto qui di seguito un quadro della pittrice...
(e se non dovesse essere lei, è comunque una nota di colore, mai disdegnabile)

Bergen KunstMuesum: "From Sveggesund", Averøy, 1950 Else Christie Kielland
Teie
00venerdì 24 ottobre 2008 19:01
Re: Operazione Sfingi 2007
Diego Baratono., 21/10/2008 14.14:

P.S.: avete notato le croci Ankh che vengono portate in offerta? Sono a gruppi di tre ...




A me, per favore, spieghi questo? Grazie.


Teie
roberta.maat
00venerdì 24 ottobre 2008 23:10
Re:


....Notata la quadrettatura che non è altro che il canone delle proporzioni, che qualcuno chiama anche canone menfita che tutti sanno cos'è e a cosa serviva, non vedo rettangoli.
Solo quadrati......



Scusa Teie mi precisi il canone menfita ? E' forse il canone delle proporzioni che applicavano nelle rappresentazioni pittoriche di profilo ? Quello per cui le immagini delle persone sono "piatte" ?


Teie
00sabato 25 ottobre 2008 09:28
Re: Re:
roberta.maat, 24/10/2008 23.10:



....Notata la quadrettatura che non è altro che il canone delle proporzioni, che qualcuno chiama anche canone menfita che tutti sanno cos'è e a cosa serviva, non vedo rettangoli.
Solo quadrati......



Scusa Teie mi precisi il canone menfita ? E' forse il canone delle proporzioni che applicavano nelle rappresentazioni pittoriche di profilo ? Quello per cui le immagini delle persone sono "piatte" ?




Si Roberta. E non solo quello per cui le immagini sono piatte, ma soprattutto (ai fini di questo discorso) quello secondo il quale ci si serviva di una maglia di linee che definiva un campo quadrettato (18 quadrati nel canone antico e 22 in quello tardo) nel quale inserire la figura. Sempre con le stesse proporzioni.
Ecco perchè canone.

Teie

roberta.maat
00sabato 25 ottobre 2008 09:38
Grazie !
Diego Baratono.
00lunedì 27 ottobre 2008 08:56
Operazione Sfingi 2007
Buon giorno. Scusatemi l'ignoranza, ma devo porre una domanda ad Hotepibre: che vuol dire: "leggermente OT" (meno OT se si trattasse della Kielland indicata da Diego)?
Per Teie: è un'osservazione semplicissima: avete notato che le croci Ankh sono a gruppi di tre? Tutto qui, un'osservazione da incompetente, più in là non arrivo ...
P.S.: Hotepibre, secondo me il trattato della Kielland non è proprio "artistico", o meglio, se per artistico intendi il tentativo della studiosa di ricostruire la metodologia utilizzata in passato dagli E.A. per realizzare le loro opere, allora sì è vero "Geometry in egyptian art" è molto artistico.
Hotepibre
00lunedì 27 ottobre 2008 15:27
Re: Operazione Sfingi 2007
Diego Baratono., 27/10/2008 8.56:

Buon giorno. Scusatemi l'ignoranza, ma devo porre una domanda ad Hotepibre: che vuol dire: "leggermente OT" (meno OT se si trattasse della Kielland indicata da Diego)?
...
P.S.: Hotepibre, secondo me il trattato della Kielland non è proprio "artistico", o meglio, se per artistico intendi il tentativo della studiosa di ricostruire la metodologia utilizzata in passato dagli E.A. per realizzare le loro opere, allora sì è vero "Geometry in egyptian art" è molto artistico.



In qualche modo hai già risposto ad una delle mie domande; il timore di essere OT derivava dal fatto che avevo individuato una Kielland pittrice, ma non sapevo se fosse quella da te indicata come archeologa. E' chiaro, perciò, che se fosse stata una persona differente si trattava, appunto, decisamente di un OT, che, in caso contrario, se cioè si trattava proprio di quella Kielland, non lo sarebbe stato del tutto.

Quanto al trattato della Kielland, che non ho letto e che mi piacerebbe eventualmente leggere (se fossi così gentile da darmi riferimenti editoriali), non metto di certo in dubbio che sia uno studio serio e competente; mi chiedo solo, e chiedo a te che evidentemente lo hai letto tanto da citarlo nei tuoi articoli, se sia inquadrabile in un discorso di studio archeologico più che artistico in senso stretto.
Diego Baratono.
00martedì 28 ottobre 2008 08:24
Operazione Sfingi 2007
Buon giorno. Più che aver avuto la possibilità di leggerlo il trattato della Kielland (che ho reperito nella biblioteca dell'Egizio di Torino) ho dovuto tradurlo, essendo il testo soltanto in inglese. Il libro è catalogato al numero
Diego Baratono.
00martedì 28 ottobre 2008 13:27
Operazione Sfingi 2007
Buon giorno. Ooops mi si è inceppato il computer (credo). Ripeto.
Hotepibre, più che aver avuto la possibilità di leggerlo il trattato della Kielland (che ho reperito soltanto nella biblioteca dell'Egizio di Torino), ho proprio dovuto tradurlo, essendo il testo soltanto in inglese. Il libro ha il numero progressivo 24487, n° di cat. 2220, Pos. E III 14. Non sono riuscito a trovarlo all'epoca (sono però trascorsi ormai più di dieci anni) in nessuna libreria.
Ritengo che la disamina della Kielland offra spunti di riflessione notevoli. Il suo modo di operare e di ragionare è particolarmente acuto (è una donna!!!): ha misurato di persona quasi tutte le opere che ha esaminato e che ha trattato. Ritengo il suo lavoro particolarmente interessante (ma come ben sai quanto per me è interessante e valido per altri può essere soltanto schifezza, quindi ...). Appena riesco ti comunico le coordinate librarie. Un saluto, a presto, Diego.
P.S.: scusa ancora la mia forte ignoranza, ma "OT" che vuol dire??? E' un acronimo? (Chiedo scusa se per caso me lo hai già detto, ma sai com'è, la mia RAM incomincia a declinare ...
II P.S.:l'8 ed il 9 Novembre prossimi, si svolgeranno a San Marino i consueti simposi dedicati all'archeologia ed alla scienza e dimensione del sacro. Sarò relatore nella giornata dell'8 Novembre: se qualcuno si trovasse nei paraggi ...
Hotepibre
00martedì 28 ottobre 2008 15:44
Re: Operazione Sfingi 2007
Diego Baratono., 28/10/2008 13.27:


...
1) ...ho proprio dovuto tradurlo...

Il libro ha il numero progressivo 24487, n° di cat. 2220, Pos. E III 14. Non sono riuscito a trovarlo all'epoca (sono però trascorsi ormai più di dieci anni) in nessuna libreria.
Ritengo che la disamina della Kielland offra spunti di riflessione notevoli.
...
Ritengo il suo lavoro particolarmente interessante ...

Appena riesco ti comunico le coordinate librarie.

...
2) P.S.: scusa ancora la mia forte ignoranza, ma "OT" che vuol dire??? E' un acronimo? (Chiedo scusa se per caso me lo hai già detto, ma sai com'è, la mia RAM incomincia a declinare ...
...



1) Ottimo, questo significa che, non appena individuato le coordinate librarie (se ancora esiste solo in inglese) sapremo a chi riveolgerci per ottenerne una traduzione ;)

2) quanto ad "OT" è l'acronimo di "Off Topic", ovvero l'equivalente del "fuori tema" di scolastica memoria. Ecco il perchè (sempre a proposito della Kielland) parlavo di "probabile OT": se NON si fosse trattato della stessa Kielland a cui facevi riferimento tu, sarebbe stato un argomento (in questo contesto) appunto "off topic".

No problem per la RAM, i forum servono anche a questo, ad imparare cose nuove :)




Diego Baratono.
00martedì 4 novembre 2008 08:45
Operazione Sfingi 2007
Buon giorno. Per Hotepibre: sono riuscito a trovare un ritaglio di tempo e riesco a postare, finalmente, le coordinate del libro della Kielland. Il libro conservato al Museo Egizio è una prima edizione: Else Christie Kielland, Geometry in Egyptian art, Alec Tiranti LTD, Charlotte street 72, London W.1, 1955, Printed by Suttons, Paignton.
Ho trovato anche una riedizione del testo del 2006, pubblicata da "Sacred Science Institute", P.O. box 3617, Idyllwild, California, CA 92549-3617, U.S.A., e-mail: institute@sacredscience.com. Spero possano risultare informazioni utili. Saluti, a prestissimo, Diego.
Diego Baratono.
00giovedì 20 novembre 2008 08:23
Operazione Sfingi 2007
Buon giorno a tutti. Pure la conferenza del 18 a Torino è ormai "andata". Il bilancio mi pare di poterlo giudicare più che positivo. Per tanti motivi. In particolare perché ho avuto modo di conoscere di persona Antonio Crasto. Grazie Antonio per essere stato alla mia conferenza. Scusa se ti ho dedicato poco tempo, ma come avrai capito mi emoziono facilmente e vado in palla ... Grazie per il libro (notevole nei dettagli) ma soprattutto per la dedica. Ci vedremo il 27 prossimo, contaci. Un saluto, Diego.
Diego Baratono.
00giovedì 20 novembre 2008 08:33
Operazione Sfingi 2007
Per Antonio: spero che non ti sia pentito di non aver visto la puntata di Manfredi in televisione ...
-Kiya-
00giovedì 20 novembre 2008 08:37
Bentornato, Diego ;)

ho idea che qualcosa ti sia sfuggito... :)


leggi qua:


freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7957953
Diego Baratono.
00giovedì 20 novembre 2008 11:47
Operazione Sfingi 2007
Ciao Kiya, grazie per l'informazione, puntualmente mi sono perso davvero. Ho risposto (credo) all'indirizzo che mi hai dato. Sono a disposizione per eventuali chiarimenti sul "Terzo livello" e su tutto quanto è emerso dalla sua analisi. Un caro saluto, a presto, Diego.
antonio crasto
00giovedì 20 novembre 2008 12:22
Ciao Diego,
l’altra sera avrei voluto farti alcune domande, ma si era fatto già tardi! Mi interessa comunque affrontare alcune problematiche nel forum, così da coinvolgere anche gli altri.
Le tue immagini hanno mostrato l’area che tu chiami Terzo Livello. La zona sembra essere:

- grosso modo simmetrica alla fossa della Sfinge rispetto alla piramide di Chefren;
- un’area rocciosa, completamente priva di sabbia di riporto;
- un’area ricchissima di microliti;
- caratterizzata da tracce di esportazione di grandi massi, così da far ipotizzare che l’area sia il risultato di un grosso prelevamento di blocchi di calcare, quasi sicuramente impiegati per la costruzione delle vicine piramidi;
- scavata nel sottosuolo in modo esteso, così da far ipotizzare l’esistenza di una fossa di una seconda Sfinge e/o la presenza di templi annessi a questa seconda Sfinge.

L’orientamento dell’area rettangolare o quasi rettangolare, che si vede dalle immagini all’infrarosso, è differente da quello cartesiano, che sembra pervadere tutti i monumenti di Giza, fatta eccezione per le due strade processionali di Cheope e Chefren. Tu hai peraltro presentato che le direzioni del quasi rettangolo o trapezio sono tali da evidenziare alcuni importanti allineamenti con vari monumenti di Giza, lasciando intendere che il “tempio” ipogeo debba appartenere allo stesso contesto delle piramidi.

Io ritengo che la piana o altopiano di Giza sia stata un’area sacra a partire dal periodo predinastico e che abbia costituito un rifugio per uomini e civiltà dopo il Diluvio Universale del 5500 a.C. (secondo una mia ipotesi).
In quest’area si sarebbe sviluppato un Centro Sacerdotale che avrebbe creato alcuni importanti monumenti ipogei, forse per preservare dalle acque del Diluvio alcune importanti reliquie. Ritenevo che questo monumento predinastico fosse il così detto Pozzo dell’Acqua ( a est del tempio funerario di Chefren), ma dopo la tua esposizione ho allargato il tiro e penso probabile che tutta l’area sia stata scavata e che quello da te scoperto (tempio ipogeo e forse Sfinge) facciano parte di un grande complesso sacro (il regno di Sokar).
Come leggerai nel libro io ritengo che la Sfinge e tre piccole piramidi siano state realizzate durante la 1° dinastia.
Nell’eventualità sotto il Terzo Livello esista una Sfinge si potrebbe dunque parlare di 1° Sfinge e considerare l’attuale grande statua leonina come la 2° Sfinge di Giza.
Diego Baratono.
00giovedì 27 novembre 2008 14:16
Operazione Sfingi 2007
Buon giorno. Ogni tanto ricompaio. Non è certo un argomento che rientra in questa discussione, ma credo opportuno segnalarvi un libro fresco fresco estremamente interessante per molti aspetti. Si tratta di una primissima informazione, nel senso che il libro in discorso non è ancora nelle librerie fisicamente, ma a breve dovrebbe essere in distribuzione. E' un libro inerente la famosa (famigerata) "città dei morti" del Cairo (tre milioni di persone che vivono nelle tombe adibite a case ...). E' stato scritto da un'antropologa romana che in quei luoghi (poco) ameni ci ha vissuto per diverso tempo (bontà sua). L'intrepida autrice è Anna Tozzi Di Marco, ed il titolo del suo libro è: "Il giardino di Allah"; è in pubblicazione in questi giorni da "Ananke". Spero vi possa interessare, buona lettura, a presto, Diego.
Diego Baratono.
00venerdì 28 novembre 2008 08:48
Conferenza Antonio Crasto
BRAVO! BRAVO! BRAVO! Antonio "Trismegisto" colpisce nel...segno!!!
Eleganza formale, precisione, acutezza intellettuale... Per quel che mi riguarda potrebbe (dovrebbe) essere questa la nuova frontiera della ricerca egittologica. Grazie Antonio per il bel viaggio nel tempo che mi hai regalato! Sei veramente un grande! Sono orgoglioso che tu mi abbia concesso la tua amicizia: grazie! Un saluto, a presto, Diego.
Diego Baratono.
00martedì 16 dicembre 2008 08:24
Diego Baratono
Buon giorno a tutti e soprattutto un grande e caloroso augurio di buone feste a tutti, di cuore. A presto, Diego.
roberta.maat
00martedì 16 dicembre 2008 12:39
Ricambio e ringrazio per i tuoi auguri !
Teie
00martedì 16 dicembre 2008 12:55
Auguri anche a te.

Teie
-Kiya-
00martedì 16 dicembre 2008 13:29
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