Operazione Sfingi 2007
Buon giorno a tutti. Riesco nuovamente a comunicare.
Per Roberta: per quanto concerne la contestualizzazione del bastone Uas, già Kiya ha postato immagini interessanti sull'argomento. Aggiungo la particolare combinazione di tre elementi che, secondo la mia opinione, sono parti imprescindibili di un'unica "tecnologia integrata", ossia il bastone Uas la croce Ankh il pilastro Djed sovrastanti una semicirconferenza.
In questa combinazione, non penso sia lontano dalla realtà considerare questi tre elementi congiunti simboleggiare l'atto creativo, ossia la capacità di "dare vita", di creare qualche cosa (natura, vita, statua, tempio, dipinto, figlio e così via) "pensato dal cuore e detto dalle labbra".
Non è un caso che il Uas, in questa prospettiva, si trovi in mano a chiunque sia in grado di generare qualche cosa ...
Ancora a riguardo del Uas come "strumento" piuttosto che "solo" simbolo (come qualcuno vuol continuare a far credere pur sapendo che così non è ...) sono fermamente convinto che le sue caratteristiche portino ad una sola conclusione, "tecnologica" appunto.
E' interessante osservare in tal senso, come la rappresentazione della barretta sia quasi sempre inscrivibile in un triangolo rettangolo scaleno. A volte, straordinariamente, questo triangolo risulta possedere, sorprendentemente, quelle caratteristiche tanto gradite a Platone che individua i triangoli "migliori", in quei triangoli che "raddoppiati" diventano equilateri.
Alcune rappresentazioni del Uas possiedono queste caratteristiche uniche.
Per evitare problemi, visti i precedenti, sottolineo che queste sono mie osservazioni personali.
Per quanto riguarda invece un altro argomento particolarmente significativo, ossia l'applicazione e la verifica dell'esistenza della paleogeometria "RA", si deve osservare la decorazione del tempio funerario di Shaura (V din., 2490 a.C. ca., Abusir) ora al museo del Cairo, catalogata al n° RT 6.12.24.9. In questa decorazione parietale chiarificatrice è più che evidente l'applicazione, oltre al "Canone Lepsius", del "Canone RA".
Dalle immagini facilmente comprensibili, si può evincere che questi due canoni sono chiaramente prassi imprescindibili una dall'altra.
Un altro argomento strettamente collegato ai precedenti, è individuabile nelle cosiddette "camere azzurre" appartenenti al complesso funerario di Zoser a Saqqara (2680 a.C. ca.).
Collocate ad una trentina di metri nel sottosuolo, la decorazione di queste camere era in faience a diverse gradazioni d'azzurro.
Secondo diversistudiosi era la rappresentazione della sontuosa decorazione presente nelle sale del Tempio. Nella composizione ora al Cairo, riproduzione a completamento di quanto rimasto, si può osservare facilmente che le varie tessere componenti le pareti in discorso, sono, senza grandi perplessità, rettangoli in Sezione Aurea.
Più che rappresentare le stuoie del rivestimento templare, colore, collocazione e contesto farebbero pensare piuttosto all'elemento acqueo.
Esattamente come appare nella notevole decorazione parietale della camera sepolcrale di Ramesse VI (KV9, XIX din. 1135 a.C. ca.) a Tebe Ovest.
In un registro, si può notare con estrema chiarezza che le lunghe braccia delle "Acque Primeve" ossia il Nun, sollevano il Sole per consentirgli di rinascere al nuovo giorno dopo il periglioso percorso notturno appena conclusosi.
E' il Nun, le "Acque Primeve" che consentono al Sole di rinascere, o meglio, il Sole può rinascere attraverso l'Acqua, coerentemente considerato elemento di rinascita dalla coscienza religiosa sviluppata dai pensatori egizi.
Cambiando il punto di vista paradigmatico, si ottengono chiavi di lettura maggiormente chiarificatrici e soprattutto maggiormente comprensibili di un pensiero fino ad oggi non sempre compreso nell'essenza: è un mio punto di vista chiaramente.
In ogni caso devo aggiungere che in questa straordinaria decorazione parietale esistono ulteriori dettagli che spostano la prospettiva visuale in una direzione ben precisa, ma è un'altra storia, ne riparleremo... spero...
A prestissimo, un saluto, Diego.