La tua, Antonio, è un'ipotesi certamente interessante, che potrebbe andare a configurarsi in quelle evoluzioni dettate dal senso pratico che ben si sposano con la mentalità egizia, la quale ebbe sempre un occhio di riguardo alla praticità. Scelte spesso obbligate, tenuto conto di tempi e mezzi a disposizione.
Tuttavia, mi è difficile accettare l'idea che la simbologia religiosa non dovesse trovare applicazione, del resto stiamo parlando della dimora eterna del Re. La scelta precisa di quella forma, forma che richiama al
benben, oltre che alle montagne da cui il sole sorge e dietro cui lo stesso va a "morire", ha (almeno nella mia mente) una stretta connessione col culto solare Eliopolitano.
Se, effettivamente, si fosse trattato di un semplice "escamotage" dettato dalla praticità, per quale motivo avrebbero dovuto complicarsi le cose oltre misura, erigendo monumenti dall'architettura così differente rispetto ai precedenti? Non sarebbe stato più semplice continuare ad erigere mastabe e concepire una qualche copertura, o un riempimento, che impedisse alla sabbia di accumularsi?
Occorre, poi, fare anche altre considerazioni a riguardo. E' vero che lo scopo della sovrastruttura, ovvero della Mastaba, fosse quello di indicare la presenza di una sepoltura. Possiamo anche ipotizzare che il vento del deserto spostasse grosse quantità di sabbia, che andavano a depositarsi sui gradoni del monumento, deturpandone l'aspetto. Ma è altrettanto vero che la forma non è l'unico cambiamento a cui assistiamo con l'erezione dei monumenti di Snefru, all'epoca del quale fecero la loro comparsa locali interni alla costruzione, posti sopra il livello del terreno. Pertanto la Piramide non fu, al pari della sua "antenata", soltanto una semplice sovrastruttura, un "marcatore" tombale, ma un "contenitore" a tutti gli effetti.
[Modificato da -Kiya- 20/09/2010 17:42]