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La piramide: cosa rappresenta in realtà?

Ultimo Aggiornamento: 02/03/2011 14:37
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EgiTToPhiLo/a
Suddito
20/09/2010 12:21
 
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Simbolo della "collina primordiale" o semplice stratagemma anti-tempeste?
Vorrei ragionare con voi sul simbolismo delle piramidi.
Sembra sempre più accreditata l'idea che la figura piramidale delle tombe dell'antico regno rappresenti la "collina primordiale" e/o la "pietrificazione dei raggi solari" che raggiungono la terra.
Ma era davvero questa l'intenzione stilistica degli architetti che le hanno progettate?

I primi regnanti della civiltà egizia adottarono il sistema delle mastabe. Il concetto era quello di realizzare una camera funeraria sotterranea sulla quale veniva innalzata una struttura a "panca" che aveva lo scopo di "sigillare" la tomba ma soprattutto di segnalare la presenza del feretro ai passanti, ai quali magari scappava una preghiera per il re defunto che avrebbe contribuito alla preservazione del suo Ka.
Questo mi fa credere che il concetto di "visibilità" fosse molto considerato in fase di progettazione delle tombe reali.

Cosa successe allora con la tomba di Djoser?
Sicuramente il faraone avrebbe voluto che la sua mastaba fosse più bella delle altre e così chiamò Imhotep e gli disse: "Imhotep devi progettare la mia tomba e fai che sia la più bella che si sia mai vista; voglio una mastaba gigante che possa essere vista a lunga distanza".
Mi sembra una richiesta legittima, d'altronde non è questa una caratteristica che troviamo spesso nella storia delle dinastie egizie?
Allora Imhotep cominciò a studiare la nuova tomba e, da buon architetto, trova la soluzione ideale: una mastaba sopra l'altra, sempre più piccola della precedente, in modo da innalzare il monumento il più possibile e nello stesso tempo renderlo stabile.
Ecco quindi la Piramide a Gradoni di Saqqara, la prima piramide mai realizzata in Egitto.
Molti egittologi, mi sembra di capire, sono d'accordo con questa teoria. Niente collina primordiale, niente raggi del sole, ma solo una mastaba poco più elaborata rispetto alle classiche.

Come nasce allora la piramide di Snefru?
Sappiamo che la piramide romboidale di Dahshur è stata pensata dopo la costruzione della piramide a gradoni di Meidum ed è la prima piramide ad avere le facciate lisce, e non a gradoni.
Perché questa trasformazione architettonica?
Gli esperti sostengono che voglia rappresentare il cumulo di terra primordiale sorto dal nun, o anche la rappresentazione dei raggi solari che raggiungono il terreno.
Ma è possibile che nel semplice passaggio da una piramide (Meidum) alla sua successiva (Dahshur), e da parte dello stesso architetto e sovrano, ci sia stato un così evidente stravolgimento simbolico?

Si è passati dall'esigenza della piramide di mastabe che aveva lo scopo di segnalare la tomba a quella della piramide canonica che aveva lo scopo di rappresentare i raggi del sole o la "collina primordiale". E per di più un cambiamento avvenuto così radicalmente.

Non mi convince! La mia teoria è questa: le piramidi con le facciate lisce hanno lo scopo, come quelle a gradoni, di segnalare la presenza della tomba. Gli egiziani potevano così venerare il Ka del faraone anche a distanza. La "correzzione" stilistica delle facciate, secondo me, è dovuta ad un altro tipo di esigenza: data l'esperienza delle piramidi precedenti l'architetto di Dahshur non voleva che, a causa delle frequenti tempeste, la sabbia si accumulasse sui gradoni, rovinando il colpo d'occhio dell'opera e costringendo gli operai a continue pulizie. D'altronde doveva essere un luogo di riposo e non in continua manutenzione. L'dea più logica era quella di lisciare le pareti e permettere alla sabbia portata dal vento di scivolare giù.
Nella piramide di Cheope addirittura si adotta il sistema delle lastre di calcare, che oltre alla componente estetica, permettono la levigatura delle pareti della piramide al punto da non lasciare neanche le giunzioni tra i vari blocchi ed eliminare completamente gli accumuli di sabbia.

Altro che collina primordiale o raggi solari, la piramide potrebbe essere semplicemente una mastaba che evolve la sua forma per evitare di ricoprirsi di sabbia.
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