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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Beneretmut la madre di Tutankhamon o la Sposa di Horemheb?

Ultimo Aggiornamento: 20/09/2009 22:07
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Re:
antonio crasto, 08/07/2009 22.37:

Secondo me la chiave del problema sta proprio nel fatto che Horemheb, che sicuramente doveva odiare Ay, fu costretto dalla ragion di Stato a sposarne la figlia.
Costei era sicuramente fra i 35-40 anni e, secondo la Stele della Donazione era già stata maritata con un certo Isut , e forse aveva già avuto figli dal precedente matrimonio.
Se ammettiamo che la figlia di Ay si chiamava Beneretmut e che nell’ottavo anno di Akhenaton era già una signorina da marito, possiamo propendere per una sposa ormai sulla quarantina.
Questo matrimonio di Stato avrebbe salvato la forma, ma quasi sicuramente non avrebbe dato un erede carnale al faraone, quell’erede che Horemheb non dovrebbe aver avuto neanche dal precedente matrimonio.

Mi chiedo se in questo contesto più che un cambio di nome per cancellare il riferimento all’Aton, si possa parlare dell’introduzione di un soprannome.
Sarebbe allora possibile considerare il nome della nuova sposa di Horemheb come:

“Piacevole a Mut, dolce madre”.




Ma se Horemheb fosse stato costretto a sposare la figlia di Ay, e qui immagino tu ti riferisca alla necessità di avallare il suo diritto al trono per mezzo di una principessa Reale , eventuali figli di questa, anche se generati in un matrimonio precedente, non avrebbero ereditato tale diritto?
E ancora: se Horemheb fu costretto a quel passo, dobbiamo quindi accettare che fosse necessario e pertanto ritenere che effettivamente accadde lo stesso tra Ay e Ankhesenamon?

Consideri quindi la possibilità che i due nomi, oggetto di diatriba, abbiano potuto coesistere?
Mi torna strano, soprattutto in virtù del fatto che entrambi presentano riferimento alla medesima divinità....

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09/07/2009 22:37
 
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Mi sembra scontato che i matrimoni di Horemheb e Ay siano dettati dalla necessità di avallare la loro incoronazione sposando una titolata, una figlia di Ay nel primo caso o addirittura la vedova del faraone nel secondo caso.
I due matrimoni sarebbero stati improponibili nella vita normale.
Per i due nomi della figlia di Ay bisognerebbe approfondire le scritte geroglifiche, ma sopratutto bisognerebbe essere un po' più esperti. Credo che nel secondo nome, quello che potrebbe essere un soprannome, il geroglifico dell'avvoltoio possa indicare il nome madre e non essere un riferimento alla dea Mut.
Horemheb avrebbe in pratica sottolineato come la sua nuova sposa fosse già madre.
[Modificato da antonio crasto 09/07/2009 22:38]
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10/07/2009 20:06
 
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Re: Re:
-Kiya-, 09/07/2009 13.24:




Ma se Horemheb fosse stato costretto a sposare la figlia di Ay, e qui immagino tu ti riferisca alla necessità di avallare il suo diritto al trono per mezzo di una principessa Reale , eventuali figli di questa, anche se generati in un matrimonio precedente, non avrebbero ereditato tale diritto?
E ancora: se Horemheb fu costretto a quel passo, dobbiamo quindi accettare che fosse necessario e pertanto ritenere che effettivamente accadde lo stesso tra Ay e Ankhesenamon?

Consideri quindi la possibilità che i due nomi, oggetto di diatriba, abbiano potuto coesistere?
Mi torna strano, soprattutto in virtù del fatto che entrambi presentano riferimento alla medesima divinità....





In merito al dirittto al trono degli eventuali figli di primo letto di Mutnedjemet, non so se sia mai esistita in Egitto la pratica dell'adozione.
In ogni caso è un dato di fatto che Ramesse I fu considerato da Menetone l'iniziatore della XIX dinastia.

Gardiner scrive a pagina 164 del suo "La civiltà egizia" di un certo Amenhotpe, primo figlio di Thutmose I, che però non era un vero figlio , dato che si conoscono i suoi genitori.

Quello che occorre sottolineare è, a mio parere, che sulla gruppo statuario di Horemheb e Mutnedjemet (Museo di Torino) è scritto "...Mutnedjemet, figlia di Iside, madre del dio...".
Il titolo "matre del dio" potrebbe indicare che la regina era la madre dell'erede al trono Paramessu o che questo titolo fu aggiunto dopo l'incoronazione del nuovo faraone.
Chi non riesce a cogliere questo importante suggerimento archeologico, ha ipotizzato che "madre del dio" si riferisca a Iside, madre di Horus.





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Re: Re: Re:
antonio crasto, 10/07/2009 20.06:



Quello che occorre sottolineare è, a mio parere, che sulla gruppo statuario di Horemheb e Mutnedjemet (Museo di Torino) è scritto "...Mutnedjemet, figlia di Iside, madre del dio...".
Il titolo "matre del dio" potrebbe indicare che la regina era la madre dell'erede al trono Paramessu o che questo titolo fu aggiunto dopo l'incoronazione del nuovo faraone.
Chi non riesce a cogliere questo importante suggerimento archeologico, ha ipotizzato che "madre del dio" si riferisca a Iside, madre di Horus.





Perdona, ma dev'essere la stanchezza, stasera fortemente aggressiva, che mi fa perdere il filo....

se ho ben compreso, stai ipotizzando che Ramesse I possa essere uno dei figli (o il figlio) che Mutnedjemet ebbe dal suo primo matrimonio?

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Madre del Dio è abbastanza inequivocabile, vuol dire una sola cosa...
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La figlia di Yuya/Ay, BeneretMut - Mutnedjemet, avrebbe avuto dal suo primo matrimonio almeno due figli maschi, di cui il primogenito sarebbe stato Paramesse.

Egli vantò dei titoli che sono abbastanza indicativi (a saperli leggere).

Riporto dalla Storia Universale Feltrinelli Vol. 3 Cap. 4-II pag. 258-259 a cura di:
Elena Cassin (Centre National de la Recherche Scientifique, Paris);
Jean Bottéro (Professere per la Storia dell’Antico Oriente all’École Pratique des Hautes Études);
Jean Vercoutter (Professore alla facoltà di lettere dell’Università di Lilla).
Collaboratore per il Cap. 4-II, Prof. Dr. Jaroslav Černy.

«[…] La carriera di Pramesse può essere sufficientemente ricostruita grazie alle iscrizioni delle due statue che lo raffigurano, assiso e in atto di leggere, statue che dal favore del re gli fu consentito di porre davanti al decimo pilone del tempio di Karnak, […]. Importanti per tale ricostruzione sono anche le iscrizioni dei due sarcofagi […] che Pramesse progettò per un cimitero vicino all’attuale Gurob, all’entrata dell’oasi del Fayyum. Le statue rivelano inoltre che Pramesse era in origine un semplice “capitano degli arcieri” tosto salito attraverso vari gradi militari alla posizione di visir, portatore dei flabelli alla destra del re, rappresentante del faraone nell’Alto e Basso Egitto, e principe ereditario in tutto il regno. I due sarcofagi subirono in data più tarda alterazioni che rivelano che fin da allora egli era onorato col titolo di figlio di re, e aveva abolito l’articolo definitivo, troppo familiare, all’inizio del suo nome, il quale era Ramesse; […] In breve, non soltanto egli era il primo personaggio in Egitto dopo Haremhab, ma anche il legittimo erede al trono.
[…] il titolo “figlio di re” essendo puramente onorifico […].»

Paramessu non viene mai detto “Figlio carnale del re” per cui “Figlio del re” può essere letto soo come figlio adottivo.
E’ evidente che l’interpretazione degli Egittologi è stata finora differente. Essi non hanno saputo interpretare la figura di Mutnedjemet, “madre del dio” e hanno considerato il titolo “Figlio del re” come titolo onorifico.
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Re:
antonio crasto, 10/07/2009 20.06:


non so se sia mai esistita in Egitto la pratica dell'adozione.





Magari non era una pratica d'uso comune ma risulta attestata almeno una volta, mi pare.
Non esiste un papiro chiamato proprio dell'adozione?


Teie
[Modificato da Teie 11/07/2009 09:36]
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- Waenra,
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11/07/2009 10:50
 
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Questo il parere di Elio Moschetti, tratto dal suo saggio: "Horemheb. Talento, fortuna e saggezza di un re". (pag. 50 e 51)

"... Anzi, con ogni probabilità, fu in quegli anni che Horemheb sposò Mutnedjemet, figlia di Ay, e quindi figlia del re, proprio la credenziale di cui aveva bisogno per aspirare al trono.
La prima moglie Amenia morì verosimilmente tra il 1337 ed il 1333 - anni del regno di Ay - perchè sull'ingresso della cripta ipogea nella tomba di Sakkara, ove si ritiene fosse stata seppellita, si può riconoscere uno dei nomi del re Ay.
Chi era la seconda moglie di Horemheb? Mutnedjemet era quasi certamente figlia di Ay, anche se non ne esiste un'attestazione precisa: troviamo invece, in alcuni rilievi tombali amarniani, una Mutnedjemet sorella della Grande Sposa Reale, cioè di una regina che non può che essere Nefertiti, sposa reale di Akhenaten; quella fanciulla, tale perchè raffigurata con la treccia della gioventù, la ritroviamo in particolare evidenza nella tomba amarniana di Ay, accreditando l'ipotesi che quest'ultimo ne sia il padre.
Poichè questi viene considerato il padre di Nefertiti, quest'ultima e Mutnedjemet sarebbero state appunto sorelle, o sorellastre, perchè la moglie principale di Ay, Tiy (solo omonima della moglie di Amenhotep III), portava il titolo di Nutrice della regina, non quello specifico di madre, forse perchè Nefertiti era figlia di un'altra sposa di Ay, o perchè il titolo sottintendeva la parentela.
Mutnedjemet era comunque un personaggio importante alla corte di Akhenaten in Akhetaton, poichè compare nei rilevi tombali di molti dignitari amarniani (oltre ad Ay, Parennefer, Panehesy, ed altri ancora) e vi è raffigurata con un flabello, seguita da un proprio corteo di portatori di ventaglio, e curiosamente accompagnata da due nani, dei quali sono indicati i nomi: Renneheh e Para.
Peraltro Mutnedjemet è un nome mai incontrato prima nell'onomastica egizia e quindi è lecito indentificarla nella futura sposa di Horemheb, come viene indicato, in questo caso chiaramente, sulla statua dell'incoronazione. In altra occasione Mutnedjemet viene qualificata erede, titolo che spettava alla figlia del re e della Grande sposa reale, e questo re non può essere che Ay.
Dunque Horemheb sposò Mutnedjemet, la figlia del Re: era intorno alla cinquantina e la futura regina doveva avere circa 35 anni. L'età degli sposi evidenzia lo scopo dinastico del matrimonio, che deve essere avvenuto regnante Ay, probabilmente un anno o due prima della sua scomparsa. Ed ecco Horemheb pronto, con tutti i crismi, per il supremo soglio".
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11/07/2009 15:28
 
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Quindi è evidente che anche Moschetti condivide l'ipotesi che Beneretmut e Mutnedjemet siano la stessa persona...
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11/07/2009 16:31
 
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Sappiamo che Mutnedjemet morì parecchio prima di Horemheb, nel suo 12°/13° anno di Regno, e che fu sepolta nella tomba Menfita che il Re cominciò a costruire nei suoi primi anni di Regno, prima di cambiare idea e spostarsi in quel di Tebe (tardi evidentemente, tenuto conto che la tomba KV57, dove fu sepolto, restò incompiuta).

Martins in un testo dedicato al periodo scrive che furono rinvenuti reperti, recanti il nome della Regina e che la stessa fu sepolta con un infante (anche lei). Elemento che lascia supporre possa essere morta di parto intorno ai 40 anni d'età.

Ho provato a cercare un dettaglio del suo nome, ma finora non sono stata fortunata. Non posseggo immagini della statua custodita al Museo di Torino e quindi non posso risalire alla composizione dello stesso, da lì.
Qualcuno ne possiede un'immagine?
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