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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Trento: "Egitto mai visto"

Ultimo Aggiornamento: 30/12/2009 09:11
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Anteprima mondiale da museo di Torino a Castello Buonconsiglio.

(ANSA)-Trento,1 gennaio-Due collezioni inedite saranno protagoniste della mostra "Egitto mai visto",dal 30 maggio al Castello del Buonconsiglio di Trento.
La raccolta più ricca,proveniente dal Museo Egizio di Torino,si deve all'archeologo Ernesto Schiapparelli,celebre per la sensazionale scoperta della tomba di Kha,l'architetto del faraone Amenofi III.
Verrà presentata inoltre la curiosa sezione egizia del Castello del Buonconsiglio,costituita da oggetti mai visti prima d'ora. [SM=x822725]
01/01/2009 21:51
 
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accipicchia, interessante... [SM=x822709]
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- ShemsetRa -
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03/01/2009 18:16
 
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Trento - dal 30 maggio all'otto novembre 2009
Egitto mai visto. Collezioni inedite dal Museo Egizio di Torino e dal Castello del Buonconsiglio di Trento

CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO

Via Bernardo Clesio 5 (38100)
+39 0461492803 (info), +39 0461239497 (fax), +39 0461492846 (biglietteria)
info@buonconsiglio.it

Castello del BuonConsiglio
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In anteprima mondiale, a oltre cento anni dalle scoperte, l’esposizione “Egitto Mai Visto” permetterà di ammirare oltre 500 affascinanti ritrovamenti che fanno parte di due sorprendenti collezioni inedite, profondamente diverse tra loro. La più ricca e straordinaria raccolta, proveniente dai depositi del Museo Egizio di Torino, l’istituzione museale più importante dopo quella del Cairo che si deve al grande archeologo Ernesto Schiaparelli, accanto alla curiosa sezione egizia del Castello del Buonconsiglio, costituita da oggetti mai visti prima d’ora, acquisiti nella prima metà dell’Ottocento dal trentino Taddeo Tonelli, ufficiale dell’Impero Austro Ungarico e conservati fino ad oggi nei depositi del museo.
vernissage: 30 maggio 2009.
catalogo: coedizione della Soprintendenza Archeologica di Torino e del Castello del Buonconsiglio di Trento.
curatori: Elvira D’Amicone, Giovanna Gotti, Sabina Malgora
genere: documentaria, archeologia
email: press@buonconsiglio.it

fonte
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- ShemsetRa -
Architetto Reale

03/01/2009 18:20
 
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Mi piacerebbe molto andarci, vedrò se sarà possibile.

Fra i curatori della mostra troviamo la dottoressa Sabina Malgora, responsabile anche della mostra "Ur-sunu" ancora visibile fino al 9 gennaio a Casale Monferrato.
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31/01/2009 20:51
 
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Trento,l'Egitto al Castello del Buonconsiglio.
Trento - Egitto mai visto nella mostra "Collezioni inedite dal Museo Egizio di Torino e dal Castello del Buonconsiglio di Trento" in programma dal 30 Maggio al prossimo 8 Novembre 2009. In questi giorni le anteprime

Egitto e Mistero in una Mostra unica nel suo genere


Si tratta di un mondo tutto da scoprire. Pezzi egizi in gran parte mai visti quelli arrivati al museo del Castello del Buonconsiglio. Oltre 300 reperti provenienti dai depositi del museo egizio di Torino che saranno proposti nella nuova mostra estiva.

Sono state aperte alcune delle ottanta casse, in particolare quelle contenenti uno dei 12 sarcofagi a cassa, con la mummia conservata in un tronco cavo il cui bastone fa pensare che fosse una persona influente. La mostra proporra' oltre 700 pezzi in una decina di sale.

Reperti mai visti nella Mostra di Trento - A oltre cento anni dalle scoperte, saranno presentate al pubblico due sorprendenti collezioni provenienti dall'antico Egitto. All'importante raccolta egizia conservata fino ad oggi nei depositi del Castello del Buonconsiglio di Trento, verranno infatti affiancate straordinarie scoperte dovute agli scavi condotti da Ernesto Schiaparelli fra il 1905 e il 1920 nelle necropoli di Gebelein e Assiut, la mitica città dove, secondo la tradizione copta, trovò rifugiò la Sacra Famiglia nella sua fuga in Egitto.

L'esposizione permetterà di ammirare oltre 500 affascinanti ritrovamenti mai visti che, insieme a suggestive ricostruzioni scenografiche, sveleranno segreti della vita quotidiana e dell'Aldilà nell'Antico Egitto. Sulle orme degli esploratori che fra l'Ottocento e gli inizi del Novecento portarono alla luce queste testimonianze di civiltà sepolte, rapiti dal loro fascino misterioso, i visitatori potranno rivivere l'emozione delle scoperte.

Sarcofagi dal Museo Egizio di Torino - Usciranno dal Museo torinese per la prima volta, una straordinaria selezione di sarcofagi lignei stuccati e dipinti, accompagnati da corredi funerari costituiti da oggetti d'uso quotidiano, vasellame, vesti e modellini in legno giunti fino ai nostri giorni in uno stato di conservazione eccezionale. In mostra saranno pure presenti alcune mummie di Primo Periodo Intermedio e Medio Regno, una sepoltura in tronco e una in cesta. L'esposizione riveste una notevole rilevanza scientifica, poiché per la prima volta si affronta uno studio completo di questi materiali portati alla luce dalla importante Missione Archeologica Italiana.

Queste magnifiche testimonianze del passato saranno affiancate dalla sezione egizia del Castello del Buonconsiglio, donata a metà Ottocento dal trentino Taddeo Tonelli, ufficiale dell'impero austro-ungarico, colpito "dall'Egittomania" che in tutta Europa vedeva studiosi e avventurieri in gara per accaparrarsi preziosi "cimeli" da sfoggiare nei salotti della nobiltà. La raccolta comprende stele, maschere funerarie, monili, resti di mummie umane e animali, numerosi ushabty (modelli miniaturistici di servitori funerari il cui compito era quello di sostituire il defunto nelle attività dell'Aldilà) e centinaia di amuleti.

Gli oggetti più curiosi - Tra gli oggetti più curiosi spiccano una mummia di gatto di epoca tarda, animale sacro che simboleggia il calore benifico del sole, alcune statuette in legno delle divinità Nekhbet raffigurata con le sembianze di un avvoltoio, la divinità Uaget, rappresentata in forma di cobra e di Osiride, dio dell'oltretomba.

Nel percorso della mostra saranno allestiti la tenda e lo studio dell'archeologo, sarà ricostruita una tomba rupestre, il pozzo con il sarcofago e tutti i modellini che accompagnavano il defunto: barche con equipaggi, portatrici d'offerte, scene di lavori agricoli, offerte di alimenti e vasellame. Attraverso un'attenta scelta espositiva il visitatore sarà guidato alla lettura di alcuni geroglifici che sveleranno l'ascesa del culto di Osiride e la conseguente "democratizzazione" delle concezioni di accesso alla vita eterna, tipica di questa fase della cultura egizia.

Informazioni

info@buonconsiglio.it
tel. 0461 233770
Visite guidate, attività per la scuola, laboratori per famiglie
Servizi educativi del museo
tel. 0461 492811
education@buonconsiglio.it


di Corrado Raspati

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24/04/2009 12:32
 
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Mostre: Egitto mai visto al castello del Buonconsiglio

Anteprima mondiale due collezioni da Torino e Trento, 30/5- 8/11

Due collezioni inedite in anteprima mondiale, per un totale di 500 ritrovamenti, con tanto di mummie restaurate per l'occasione.
Saranno protagoniste della mostra Egitto mai visto, dal 30 maggio all'8 novembre al Castello del Buonconsiglio di Trento.
La raccolta piu' ricca, dai depositi del Museo Egizio di Torino, il piu' importante in materia dopo Il Cairo, si deve all'archeologo Ernesto Schiaparelli, celebre per la scoperta della tomba di Kha, l'architetto del faraone Amenofi III.

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27/04/2009 12:10
 
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Un uomo, una donna, un gatto, due pesci e un piccolo coccodrillo: sono mummie che verranno esposte al castello del Buonconsiglio di Trento per la mostra Egitto mai visto, dal 30 maggio all'8 novembre, che porta in anteprima mondiale due collezioni mai viste prima. La raccolta più ricca viene dai depositi del Museo Egizio di Torino, il più importante dopo quello del Cairo, e proprio da Torino vengono le due mummie umane, della fine del Primo Periodo Intermedio (2100 a.C.-1900 a.C.), rinvenute nei primi del Novecento negli scavi condotti dall'archeologo Ernesto Schiaparelli ad Assiut e Gebelein. In buono stato di conservazione, sono state sottoposte ad analisi e pulizia per la mostra.

Sono una mummia maschile racchiusa in un tronco, con nel sarcofago un bastone, simbolo di prestigio, e la mummia di Neb-em-Khis, moglie di uno dei capi di provincia, figure militari forti quando il potere centrale faraonico entrò in crisi.
Nel sarcofago c'erano uno specchio, un poggiatesta e una cassettina per i trucchi, che saranno esposti. A Schiaparelli, celebre per la sensazionale scoperta della tomba di Kha, l'architetto del faraone Amenofi III, si devono i diari di scavo, le lettere e la documentazione fotografica attraverso cui si potrà rivivere l'emozione delle ricerche, effettuate fra il 1908 e il 1920.
Per la prima volta inoltre saranno disponibili per il pubblico circa quaranta pareti di sarcofago, con geroglifici incisi e dipinti, e dieci stele recentemente restaurate, che sveleranno i segreti di questa scrittura e permetteranno di riconoscere credenze religiose e divinità.
La mostra riveste tra l'altro una notevole importanza sotto il profilo scientifico, poiché affronta per la prima volta lo studio completo dei materiali ritrovati dalla missione archeologica italiana, permettendo una ricostruzione filologica dei contesti funerari finora sconosciuti al grande pubblico.

Accanto a questa raccolta, verrà presentata la curiosa sezione egizia del Castello del Buonconsiglio, costituita da oggetti mai visti prima d'ora, acquisiti nella prima metà dell'Ottocento dal trentino Taddeo Tonelli, ufficiale dell'Impero Austro Ungarico e conservati finora nei depositi del museo. Rispecchia l'egittomania dell'epoca in Europa e il gusto collezionistico, che spinse nomi eccellenti dell'aristocrazia, rapiti dal fascino delle civiltà del Nilo, ad assoldare scienziati, esploratori e avventurieri, predatori di antichità per arricchire i loro musei privati.
Ci sono dunque soprattutto oggetti stravaganti: centinaia di amuleti, fra i quali soprattutto scarabei del cuore, simbolo di vita eterna, e monili in paste vitree colorate. La mostra è curata dalle egittologhe Elvira D'Amicone e Giovanna Gotti per l'Egizio di Torino e da Sabina Malgora per il Buonconsiglio. L'allestimento è dell'architetto Michelangelo Lupo e le installazioni scenografiche di Gigi Giovanazzi.

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27/04/2009 16:28
 
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Mostre: a Trento un Egitto mai visto
(ANSA) - TRENTO, 26 APR - Un uomo, una donna, un gatto, due pesci e un piccolo coccodrillo: sono mummie che verranno esposte al castello del Buonconsiglio di Trento. E' la mostra Egitto mai visto, dal 30 maggio all'8 novembre, che porta in anteprima mondiale due collezioni inedite. La raccolta piu' ricca viene dai depositi del Museo Egizio di Torino, da dove arrivano le due mummie umane, della fine del Primo Periodo Intermedio (2100 a.C.-1900 a.C.), rinvenute nei primi del Novecento ad Assiut e Gebelein.
www.ansa.it/site/notizie/awnplus/cultura/news/2009-04-26_126345...




Sono una mummia maschile racchiusa in un tronco, con nel sarcofago un bastone, simbolo di prestigio, e la mummia di Neb-em-Khis, moglie di uno dei capi di provincia, figure militari forti quando il potere centrale faraonico entrò in crisi. Nel sarcofago c'erano uno specchio, un poggiatesta e una cassettina per i trucchi, che saranno esposti. A Schiaparelli, celebre per la sensazionale scoperta della tomba di Kha, l'architetto del faraone Amenofi III, si devono i diari di scavo, le lettere e la documentazione fotografica attraverso cui si potrà rivivere l'emozione delle ricerche, effettuate fra il 1908 e il 1920. Per la prima volta inoltre saranno disponibili per il pubblico circa quaranta pareti di sarcofago, con geroglifici incisi e dipinti, e dieci stele recentemente restaurate, che sveleranno i segreti di questa scrittura e permetteranno di riconoscere credenze religiose e divinità. La mostra riveste tra l'altro una notevole importanza sotto il profilo scientifico, poiché affronta per la prima volta lo studio completo dei materiali ritrovati dalla missione archeologica italiana, permettendo una ricostruzione filologica dei contesti funerari finora sconosciuti al grande pubblico.

Accanto a questa raccolta, verrà presentata la curiosa sezione egizia del Castello del Buonconsiglio, costituita da oggetti mai visti prima d'ora, acquisiti nella prima metà dell'Ottocento dal trentino Taddeo Tonelli, ufficiale dell'Impero Austro Ungarico e conservati finora nei depositi del museo. Rispecchia l'egittomania dell'epoca in Europa e il gusto collezionistico, che spinse nomi eccellenti dell'aristocrazia, rapiti dal fascino delle civiltà del Nilo, ad assoldare scienziati, esploratori e avventurieri, predatori di antichità per arricchire i loro musei privati. Ci sono dunque soprattutto oggetti stravaganti: centinaia di amuleti, fra i quali soprattutto scarabei del cuore, simbolo di vita eterna, e monili in paste vitree colorate. La mostra è curata dalle egittologhe Elvira D'Amicone e Giovanna Gotti per l'Egizio di Torino e da Sabina Malgora per il Buonconsiglio. L'allestimento è dell'architetto Michelangelo Lupo e le installazioni scenografiche di Gigi Giovanazzi.
[Modificato da EGIZIA72 27/04/2009 16:31]
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08/05/2009 13:09
 
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EGITTO MAI VISTO. Collezioni inedite dal Museo Egizio di Torino e dal Castello del Buonconsiglio di Trento

In anteprima mondiale, a oltre cento anni dalle scoperte, l'esposizione "Egitto Mai Visto" permetterà di ammirare oltre 800 affascinanti ritrovamenti che fanno parte di due sorprendenti collezioni inedite, profondamente diverse tra loro, una proveniente dal Castello del Buonconsiglio e l'altra dal Museo Egizio. La più ricca e straordinaria raccolta, proveniente dai depositi del Museo Egizio di Torino, l'istituzione museale più importante dopo quella del Cairo, si deve al grande archeologo Ernesto Schiaparelli, celebre in tutto il mondo per la sensazionale scoperta della tomba di Kha, l'architetto del faraone Amenofi III.
Grazie agli eccezionali materiali esposti, ai diari di scavo, alle lettere e alla documentazione fotografica, si potrà rivivere l'emozione delle ricerche, effettuate fra il 1908 e il 1920 a Gebelein e soprattutto ad Assiut, la mitica città dove, secondo la tradizione copta, si rifugiò la Sacra Famiglia nella fuga in Egitto.
Il visitatore anche attraverso ricostruzioni scenografiche di forte impatto, sarà condotto in un viaggio alla scoperta di questo capoluogo di provincia dell'Antico Egitto che per 4000 anni ha custodito i segreti della vita quotidiana e dell'Aldilà.
Per la prima volta inoltre saranno esposte circa 40 pareti di sarcofago con geroglifici incisi e dipinti e dieci stele recentemente restaurate, che sveleranno i segreti di questa scrittura e permetteranno di riconoscere credenze religiose e divinità. Alcuni geroglifici sveleranno l'ascesa del culto di Osiride e la conseguente "democratizzazione" delle concezioni di accesso alla vita eterna, tipica di questa fase della cultura egizia. La mostra riveste una notevole importanza sotto il profilo scientifico, poiché affronta per la prima volta lo studio completo dei materiali ritrovati dalla Missione Archeologica Italiana, permettendo una ricostruzione filologica dei contesti funerari fino ad oggi sconosciuti al grande pubblico.
Accanto a questa eccezionale raccolta, verrà presentata la curiosa sezione egizia del Castello del Buonconsiglio, costituita da oggetti mai visti prima d'ora, acquisiti nella prima metà dell'Ottocento dal trentino Taddeo Tonelli, ufficiale dell'Impero Austro Ungarico e conservati fino ad oggi nei depositi del museo. Fra gli oggetti donati al Municipio di Trento da Tonelli figurano centinaia di amuleti, fra i quali soprattutto scarabei del cuore - simbolo di vita eterna - eleganti monili in paste vitree colorate, due stele iscritte, una splendida maschera funeraria in foglia d'oro, centinaia di modelli di servitori - detti ushabty - deposti nelle tombe perché sostituissero il defunto nelle attività nell'Oltretomba. Tra i pezzi intriganti spicca, per l'ottimo stato di conservazione, una mummia di gatto del I secolo a.C.- I secolo d.C., animale sacro alla divinità Bastet che simboleggia il calore benefico del sole ed è venerata in qualità di protettrice della casa e della famiglia. Non mancano naturalmente resti di mummie umane: si tratta di mani e piedi strappati che evocano anche il florido commercio di polvere di mummia richiesta nell'Ottocento per presunte proprietà farmacologiche e afrodisiache.
La mostra è l'occasione per presentare i primi risultati di un'accurata campagna di ricerca e studio in corso sui materiali della collezione conservata nel Castello del Buonconsiglio.

La mostra è curata dalle egittologhe Elvira D'Amicone e Massimiliana Pozzi per quanto riguarda la sezione del Museo Egizio di Torino e da Sabina Malgora, con il coordinamento del direttore Franco Marzatico, per quanto concerne la sezione del Castello del Buonconsiglio. L'allestimento è a cura dall'architetto Michelangelo Lupo mentre le installazioni scenografiche sono di Gigi Giovanazzi. Fotografie e riprese video si devono a Giorgio Salomon. Per l'organizzazione della mostra collaborano Davide Sandrini e Cristiano Turri. Il catalogo è una coedizione della Soprintendenza Archeologica di Torino e del Castello del Buonconsiglio di Trento.

ORARI
Dal 30 maggio all' 8 novembre: 10.00 -18.00
Altro periodo: 9.30 - 17.00
chiuso il lunedì

BIGLIETTI
intero: 7,00 euro
ridotto: 4,00 euro
Studenti fino ai 26 anni di età;
Gruppi di visitatori di almeno 15 persone;
Soci o tesserati di Enti convenzionati con il Museo
gratuito:
Insegnanti accompagnatori di scolaresche in visita al Museo, o comunque accreditati presso il Museo;
Guide turistiche ed interpreti nell'esercizio della loro professione;
Portatori di handicap e loro accompagnatori;
Forze dell'ordine;
Giornalisti accreditati presso il Museo;
Professionisti del settore beni e attività culturali accreditati presso il Museo e muniti di tessera di riconoscimento e altri soggetti convenzionati;
Ragazzi fino ai 18 anni di età;
Persone che abbiano compiuto i 65 anni di età
agevolazioni family:
- Allo scopo di agevolare l'entrata dei nuclei familiari, è prevista la gratuità della tariffa per eventuali visite guidate per i minori di anni 18
- ingresso gratuito alla famiglia di bambini <= 12 anni nel giorno del loro compleanno (max 2 adulti).

(Fonte: Asiac)
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19/05/2009 13:42
 
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A Trento dal 30 maggio 'L'Egitto mai visto'


Al Castello del Buon Consiglio di Trento, dal 30 Maggio fino all’8 Novembre, sarà visitabile una eccezionale mostra formata da 800 reperti archeologici egizi - mai esposti fino ad ora (500 provenienti dai depositi del Museo Egizio di Torino e i rimanenti da quelli del castello trentino) che richiameranno studiosi e appassionati della vita di un popolo che visse attorno al Nilo migliaia di anni fa.
Per l'Egitto mai visto, grande attenzione è stata dedicata alla scenografia - il percorso espositivo è disposto a seconda delle attitudini lavorative - per far meglio comprendere lo stile di vita in quei lontani secoli e del modo di rivolgersi di quel popolo all'Aldilà. Un gatto imbalsamato - tra i reperti del Castello - sta a significare il calore della famiglia e l'adorazione per il Sole simbolo della vita. Non mancano gli scarabei che erano considerati l'emblema dell'eternità e poi - sempre riferendoci a quello venuto alla luce a Trento - tanti sarcofagi di legno, monili di legno e gli oggetti che venivano depositati accanto alla mummia per rendere più confortevole il trasloco dal mondo terrestre.
Di particolare bellezza la maschera ricoperta da una foglia d'oro nonché i lavori e le composizioni vitree mentre buona parte della pittura su legno ha conservato i suoi colori.

La collezione trentina si deve all'ufficiale austroungarico Taddeo Tonelli che nei primi anni 50 dell'Ottocento - in quel periodo era di moda avere in casa, per chi se lo poteva permettere, reperti provenienti dalla terra dei Faraoni - riuscì a raccogliere gli oggetti che vengono esposti nel Castello del Buon Consiglio e che egli poi donò al comune di Trento.
Per la prima volta, dunque, escono dai depositi dell'antica fortezza perché possano essere ammirati da tutti. Se a questi si aggiungono i 500 pezzi del Museo torinese si comprende l'importanza che viene ad assumere l'incontro trentino e il modo costruttivo di una collaborazione che va bene al di là dei soli prestiti per singoli lavori.
L'Egitto mai visto ha il sostegno di diverse istituzioni trentine. È sponsorizzata oltre che dalla Provincia di Trento, dalla Camera di Commercio e da altri enti.
Le installazioni scenografiche sono di Gigi Giovanazzi. La Mostra è stata curata dalle egittologhe torinesi Elvira D'Amicone e Massimiliana Pozzi nonché - per la parte trentina - da Sabina Malgora e da Franco Marzanico. L' installazione si deve all'architetto Michelangelo Lupo .

(Fonte: Master viaggi)
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