Egitto Mai Visto
Apre la nuova mostra in anteprima mondiale
Lo splendido Castello del Buonconsiglio di Trento spalanca le sue porte per ospitare, fino all’8 novembre, in anteprima mondiale ed a oltre cento anni dalle scoperte, l'esposizione "Egitto Mai Visto", che consentirà di ammirare oltre 800 affascinanti ritrovamenti che fanno parte di due sorprendenti collezioni inedite, profondamente diverse tra loro, una proveniente dallo stesso Castello del Buonconsiglio e l'altra dal Museo Egizio di Torino.
Va ricordato che la più ricca e straordinaria raccolta italiana è da sempre quella del prestigioso Museo torinese, l'istituzione museale più importante dopo quella del Cairo, che deve al grande archeologo Ernesto Schiaparelli, celebre in tutto il mondo per la sensazionale scoperta della tomba di Kha, l'architetto del faraone Amenofi III.
Ora a Trento, grazie agli eccezionali materiali esposti, ai diari di scavo, alle lettere e alla documentazione fotografica, è possibile rivivere proprio l'emozione di quelle ricerche, effettuate fra il 1908 e il 1920 a Gebelein e soprattutto ad Assiut, la mitica città dove, secondo la tradizione copta, si rifugiò la Sacra Famiglia nella fuga in Egitto. Il visitatore infatti viene condotto in un viaggio favoloso alla scoperta di questo capoluogo di provincia dell'Antico Egitto che, per ben 4000 anni, ha custodito i segreti della vita quotidiana e dell'Aldilà, soprattutto attraverso ricostruzioni scenografiche di forte impatto.
Questa mostra riveste una notevole importanza sotto il profilo scientifico, poiché affronta per la prima volta lo studio completo dei materiali ritrovati dalla Missione Archeologica Italiana, permettendo una ricostruzione filologica dei contesti funerari fino ad oggi sconosciuti al grande pubblico.
Per la prima volta sono inoltre esposte circa 40 pareti di sarcofago con geroglifici incisi e dipinti e dieci stele recentemente restaurate, che svelano i segreti di questa scrittura, permettendo di riconoscere credenze religiose e divinità. Alcuni geroglifici mostrano l'ascesa del culto di Osiride e la conseguente "democratizzazione" delle concezioni di accesso alla vita eterna, tipica di questa fase della cultura egizia.
Accanto a questa eccezionale raccolta, viene presentata la curiosa sezione egizia del Castello del Buonconsiglio, costituita da oggetti mai visti prima d'ora, acquisiti nella prima metà dell'Ottocento dal trentino Taddeo Tonelli, ufficiale dell'Impero Austro Ungarico e conservati fino ad oggi nei depositi del museo.
Fra gli oggetti donati al Municipio di Trento da Tonelli figurano centinaia di amuleti, fra i quali soprattutto scarabei del cuore, il simbolo di vita eterna, oltre a eleganti monili in paste vitree colorate, due stele iscritte, una splendida maschera funeraria in foglia d'oro, centinaia di modelli di servitori - detti ushabty - deposti nelle tombe perché sostituissero il defunto nelle attività nell'Oltretomba. Tra i pezzi intriganti spicca, per l'ottimo stato di conservazione, una mummia di gatto del I secolo a.C.- I secolo d.C., animale sacro alla divinità Bastet, che simboleggia il calore benefico del sole ed è venerata in qualità di protettrice della casa e della famiglia. Non mancano naturalmente resti di mummie umane: si tratta di mani e piedi strappati che evocano anche il florido commercio di polvere di mummia richiesta nell'Ottocento per presunte proprietà farmacologiche e afrodisiache. “Egitto Mai Visto” riesce così a presentare i primi risultati di un'accurata campagna di ricerca e studio, tuttora in corso, sui materiali della collezione conservata nel Castello del Buonconsiglio.
La mostra è curata dalle egittologhe Elvira D'Amicone e Massimiliana Pozzi, per quanto riguarda la sezione del Museo Egizio di Torino, e da Sabina Malgora, con il coordinamento del direttore Franco Marzatico, per quanto concerne la sezione del Castello del Buonconsiglio. L'allestimento è opera dell'architetto Michelangelo Lupo, mentre le installazioni scenografiche sono di Gigi Giovanazzi e sia fotografie che riprese video si devono a Giorgio Salomon. Per l'organizzazione della mostra collaborano Davide Sandrini e Cristiano Turri. Il catalogo è una coedizione della Soprintendenza Archeologica di Torino e del Castello del Buonconsiglio di Trento.
Per informazioni e curiosità è consultabile il sito ufficiale
www.buonconsiglio.it
(Fonte: Voce d'Italia)