Sono stato in biblioteca a controllare la breve iscrizione oggetto della presente discussione.
E’ pur vero che
Chassinat ha visto il controverso segno come
D35 (quello che io ho visto come
N35), ed è pur vero che sulla base di questa lettura
Cauville ha tradotto l’espressione con
‘Nut, la sconosciuta’.
Ma è altrettanto vero che il disegnatore che nella pubblicazione di Chassinat ha ritratto fedelmente la scena vi ha visto, senza possibilità di dubbio, il segno
N35. (Vedere figura allegata).
Ora, la mia domanda è questa: chi ha ‘visto’ il segno in modo corretto, l’occhio dell’egittologo, o quello del disegnatore? Perché l’interpretazione dell’iscrizione sta tutta lì: si tratta del segno
D35 o del segno
N35?
Infine, se la traduzione fosse quella presentata da
Chauville, dopo
rx mi sarei aspettato la
‘t’ del femminile.