Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
Ti piace questo Forum? Dillo ai tuoi Amici su




Discussioni Recenti
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

Egitto ed Alchimia

Ultimo Aggiornamento: 24/04/2009 19:38
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
08/03/2008 13:07
 
Quota

Miei Cari et Illustrissimi Egittophili, quest'oggi, finalmente, mi appresto ad inserire il mio primo Topic in questo bel Forum...

Vorrei qui parlare con voi, come dedurrete dal titolo, di una serie di argomenti legati al rapporto che lega l'Egitto e l'Alchimia...

Difatti è proprio qui che l'Ars Regia ha avuto origine e proprio dall'Egitto, tra l'altro, nasce anche la figura di Ermete Trismegistro,il quale è una derivazione del Dio Egizio Thot, il quale, tra le altre cose, inventò la scrittura, la magia, la matematica e la geometria, ed ovviamente anche la nostra Alchimia....

Quest'oggi iniziamo a parlare del rapporto tra Alchimia ed il Libro dei Morti, qualche spunto di riflessione in merito?

Buona (e costruttiva) conversazione! [SM=x822713]

OFFLINE
Post: 7.073
Post: 6.865
Registrato il: 12/02/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro


- ShemsetRa -
Architetto Reale

09/03/2008 16:28
 
Quota

Rapporto fra Egitto e Alchimia...
Certo, qualche legame ci deve essere, visto che gli alchimisti stessi a quanto pare, fanno riferimento ad un leggendario iniziatore, che sarebbe nientemeno che una grande personalità della storia e dell'arte egizia, una persona realmente vissuta, Imhotep, principale funzionario del re Djoser.

Nell'analisi di questo legame però devi aiutarmi tu, perché io posso dirti quelle nozioni che conosco della storia dell'Egitto, ma sull'alchimia so poco davvero.

Visto che hai scelto il Libro dei Morti, continuiamo pure su questo argomento.
E' una raccolta di formule magiche atte ad aiutare un defunto, appena morto, a superare tutte le prove che gli verranno imposte nel suo ingresso all'aldilà.
Niente piombo e niente oro, a meno che questi non siano altro che simboli dell'anima del morto subito dopo il decesso e dell'anima del morto assunta nella Duat e ammessa all'immortalità.
09/03/2008 20:49
 
Quota

Mirra, lino e profumi voluttuosi...
pizia., 09/03/2008 16.28:

Rapporto fra Egitto e Alchimia...
Certo, qualche legame ci deve essere, visto che gli alchimisti stessi a quanto pare, fanno riferimento ad un leggendario iniziatore, che sarebbe nientemeno che una grande personalità della storia e dell'arte egizia, una persona realmente vissuta, Imhotep, principale funzionario del re Djoser.



"Segui il tuo desiderio finché vivi, poni mirra sul capo, indossa lini splendidi impregnati di profumi voluttuosi"

Parole attribuite ad Imhotep, non è così?

Osservate bene gli elementi impegati, vi ricordano qualcosa?

Potrebbero essere collegati alla pratica dell'imbalsamazione? [SM=x822711]

Se non erro, nel processo di imbalsamazione la mirra era una resina utilissima per imbalsamare il corpo, il lino, ovviamente, era il materiale che costrituisce le bende che avvolgono il defunto, mentre il corpo veniva cosparso con oli ed essenze profumate...

Eppure le parole attribuite ad Imothep non sembrano dar l'idea della morte, oppure sbaglio? [SM=x822712]

OFFLINE
Post: 3.351
Post: 61
Registrato il: 18/05/2006

EgiTToPhiLo/a
Suddito
10/03/2008 19:14
 
Quota

ermetismo
bisognerebbe mettersi daccordo col significato che vogliamo dare a l'Alchimia: non mi pare ci sia un'univoco visione della cosa: qualcuno la vede più legata alla sperimentazione sacra-metallurgica (sconfinando nella medicina) altri ne hanno una visione più mistica/spirituale di perfezionamento spirituale

credo che l'argomento sia piuttosto ostico: gli scritti alchemici hanno un linguaggio non chiaro, molto simbolico, che non fanno capire di cosa si parli in realtà. tale liguaggio lo si definisce ermetico e cmq. pare che anche questo sia caratteristica egizia (mi viene in mente quella "parte mancante" dell'occhio di horus che Thoth darebbe a chi ne è degno)

OFFLINE
Post: 7.073
Post: 6.865
Registrato il: 12/02/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro


- ShemsetRa -
Architetto Reale

11/03/2008 01:04
 
Quota

Potremmo indagare anche i vari significati di "alchimia" nel loro rapporto con l'Egitto; non essendo un forum specializzato in questo non è scontato che qui tutti li conoscano; nel messaggio precedente sollecitavo infatti spiegazioni proprio sull'alchimia, cioé il termine del paragone sul quale so di meno.

Approfondimenti su "alchimia"?
OFFLINE
Post: 7.073
Post: 6.865
Registrato il: 12/02/2006
Colei/Colui che siede alla
destra della Sacerdotessa
Capo del Tesoro


- ShemsetRa -
Architetto Reale

11/03/2008 01:22
 
Quota


Potrebbero essere collegati alla pratica dell'imbalsamazione


Osiride è l'imbalsamato per eccellenza, avvolto interamente, esclusa la testa in un sudario di lino; forse rappresenta anche il primo re mummificato e divinizzato.

Oltre al mito di Osiride, che è pur sempre un mito, esistono prove reali: nel sito di Hierakonpolis sono stati rinvenuti parecchi corpi con fasciature in lino intrise di resine, ad esempio alle mani, ai piedi, al collo; non si può parlare ancora di mummificazione vera e propria, ma è sicuramente testimonianza di pratiche tese alla conservazione del corpo.

Ma torniamo all’alchimia.
Da profana ne ho un’idea vaga, ho sempre pensato che fosse lo studio di procedimenti per tramutare il piombo in oro, cioè materia pesante e vile in materia preziosa, la più preziosa.

In particolare per gli egizi l’oro era il materiale di cui erano costituiti i corpi degli dei, quindi, volendo affidarci al significato simbolico più evidente, possiamo intendere che il piombo rappresenti il corpo degli umani mortali e l’alchimia studiasse dunque il procedimento per trasformare l’uomo qualunque in divinità.

Non a caso nel linguaggio simbolico vengono utilizzati come “allegorie” il piombo e l’oro.

Dal punto di vista chimico, noi lo sappiamo perché abbiamo la tavola di Mendeleev, essi sono effettivamente due materie molto simili.
Sono due elementi, cioè non composti da altri, la loro molecola è formata da atomi tutti uguali; sono due metalli, proprietà che dona loro molte caratteristiche simili, sia in purezza che nella combinazione con altri elementi; sono molto pesanti, fra quelli conosciuti in antichità sono i più pesanti, assolutamente simili nel peso molecolare; occupano la stessa riga e la stessa zona nella tavola periodica, n° di protoni 82 e 79 rispettivamente, cioè hanno gli elettroni posizionati negli stessi orbitali e con uguale spin, l’oro ne ha solo qualcuno in meno.

Fisicamente è anche possibile trasformare l’uno nell’altro, anche se la trasformazione da oro a piombo necessita di somministrazione di energia, mentre quella da piombo a oro l’energia dovrebbe fornirla.

Ma queste osservazioni, chiare, ma col senno di poi, hanno riscontro nella simbologia ermetica?
Conoscevano i nostri antichi queste proprietà oppure le intuivano paragonandole con altri aspetti della realtà a loro più accessibili?
E se sì, da quando? [SM=x822741]
OFFLINE
Post: 3.062
Post: 3.046
Registrato il: 02/01/2006

EgiTToPhiLo/a
Scriba Reale
12/03/2008 09:21
 
Quota

Forse non ho capito bene, e se così fosse vi prego di farmelo presente e spiegare eventualmente meglio...Imhotep, le sue opere e i suoi scritti non ha nulla a che fare con l'Alchimia, nè con la trasformazione del piombo in oro, come nemmeno il Libro dei Morti. Stefaniskos, riporta l'intera frase che è stata attribuita ad Imhotep, vedrai tu stesso che non si riferisce a ciò che credi. Se posso aggiungere un particolare, al tempo di Imhotep le pratiche di imbalsamazione non erano ancora così avanzate e le resine utilizzate avevano lo scopo di profumare ed idratare il corpo, non costituivano il fulcro del processo, ruolo che è sempre stato del natron e dell'eviscerazione. Imhotep fa riferimento, nel dettaglio, alla cura della persona come accadeva quando era ancora in vita, non da cadavere!

Mi sembra di avere davanti la mensa Isiaca! [SM=x822717]
12/03/2008 09:43
 
Quota

Re:
Maat Ka Ra, 12/03/2008 9.21:


Mi sembra di avere davanti la mensa Isiaca! [SM=x822717]



Ne parla anche De Rachewiltz nel suo libro, fornendone un'analisi dettagliata; e in effetti dopo aver letto la sua trattazione son curioso di vederla... Nell'aver letto quello che hai scritto, ho trovato delle assonanze che me l'hanno fatta ricordare... [SM=g999103]


[Modificato da Hatshepsut76 12/03/2008 09:43]
OFFLINE
Post: 3.062
Post: 3.046
Registrato il: 02/01/2006

EgiTToPhiLo/a
Scriba Reale
12/03/2008 09:53
 
Quota

Per curiosità, Hat, che dice Rachelwitz sulla Mensa Isiaca?
12/03/2008 13:08
 
Quota

un'infinità di cose... mi sembra siano circa tre pagine di trattazione, e se non ricordo male si dedica soprattutto alla disposizione delle figure, al significato dei geroglifici etc...ti faccio avere le fotocopie [SM=g999103]
Vota:
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 18:38. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Discussioni Recenti






ATTENZIONE!
Tutto quello che viene pubblicato nei forum di Freeforumzone S.n.c. e' sotto il nostro copyright e non puo' essere ridistribuito senza autorizzazione dell'Autore del messaggio e dell'Amministratore.
Tutti i contenuti (codice di programmazione, grafiche, testi, tabelle, immagini, e ogni altra informazione disponibile in qualunque forma) sono protetti ai sensi della normativa Italiana ed Europea in materia di opere dell'ingegno.
Ogni prodotto o Societa' menzionati sono marchi dei rispettivi proprietari o titolari e possono essere protetti da brevetti e/o copyright concessi o registrati presso le autorita' preposte.




Portale Chi Siamo Archeologando Articoli Forum WiKiHiero


Qualità e pertinenza certificata da


Dedico EgiTToPhiLìa a colui che ha saputo insegnarmi che cos'è l'umiltà, senza parole, ma coi gesti e con l'esempio quotidiano.
Un'altra delle ragioni per cui l'ho amato, e lo amo, più di chiunque altro. Oggi ch'egli vive ancora, e per sempre, dentro il mio cuore, dedico EgiTToPhiLìa a...
... mio padre.

© Egittophilìa, 2005 - 2016. All rights reserved.