Ringrazio a mia volta Ivana, per il suo intervento e e chiunque abbia sottolineato, a seguire, elementi fondamentali che non possono essere sottovalutati.
A quanto già detto vorrei aggiungere una mia personale riflessione:
purtroppo, specie nel caso di Amarna, troppo spesso si "ignora", inconsciamente o volutamente, che a volte è proprio l'eccezione a fare la regola.
Il sito, il periodo in questione, per quanto possa risultare paradossale, sono tra quelli meglio documentati. Più volte è stato ribadito che la forte volontà di cancellare ogni traccia dell'esistenza di Akhenaton e le azioni in tal senso applicate dagli immediati successori hanno ottenuto esattamente il risultato contrario a quello sperato.
Nella storia Egizia, per come oggi la conosciamo, nessuna altra epoca è in grado di dipingere un quadro così completo e così documentato della quotidianità della famiglia Reale. Se, poi, a questo si va ad aggiungere l'eccezionalità di alcuni ritrovamenti, come la scoperta delle Lettere dei popoli stranieri, il tutto diviene ancora più eccezionale. Conosciamo forse altri casi in cui l'operato del Re fu soggetto a critica diretta? No, ma semplicemente perchè non ne possediamo i riscontri.
In assenza di paragoni di pari entità (per informazioni a nostra disposizione) non è quindi possibile affermare che Amenhotep IV/Akhenaton rappresentò un'eccezione, un unicum nel vasto panorama storico che riguarda l'Egitto.
Non fu l'unico Re a trasferire la Capitale.
Non fu l'unico a elevare una divinità al di sopra di un'altra.
Non fu l'unico ad elevare la sua Regina, offrendole un potere degno di un Re.
Non fu l'unico a riformare i canoni di rappresentazione "artistica".
Non è provato che trascurò i rapporti diplomatici a beneficio di un interesse più superficiale.
In sostanza potremmo essere lontani anni luce dall'immagine reale di quest'uomo.
La figura di riformatore e innovatore, che interpretiamo dai documenti coevi restituiti dal tempo potrebbe quindi non essere una sua prerogativa, quanto meno non nella sua totalità. Ciò non toglie, tuttavia, che gliene sia dovuto il merito, al pari dei suoi predecessori e successori, e non solo limitatamente al loro tempo.
Esiste la Storia in quanto tale. Esiste quella che Assmann ha definito Mnemostoria, quale prodotto dell'interpretazione comunque basato sugli strumenti in nostro possesso. In quanto interpretazione, non vi è certezza che corrisponda a verità, ma va riconosciuta più correttamente come una delle "verità possibili".
Né la Storia, né la Mnemostoria si fondano su giudizi meramente personali. L'immagine di un Akhenaton malato, deforme e di sesso femminile, per contro, si basa esclusivamente su questo.
[Modificato da -Kiya- 28/09/2009 15:15]