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Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.
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Akhenaton faraone-donna?

Ultimo Aggiornamento: 29/01/2011 14:08
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
Colui che divenne Re
per onestà
17/01/2008 12:35
 
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Per Antonio.

Scusami , forse ho perso un passaggio o hai dato la tua interpretazione in altro 3D, ma vorresti spiegarmi perchè chiami "faraone-donna" Akhenaton?

Ciao, BATA.
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
17/01/2008 13:23
 
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Forse faccio un po’ di confusione fra i vari forum, il libro e gli articoli.

Io credo che:

- le strane rappresentazioni di Akhenaton e della sua famiglia non siano dettate da una visione artistico-religiosa;
- esse lascino intendere la presenza di una donna con tanto di seno e fianchi di madre;
- sia quanto meno strana l’equipollenza d’importanza fra Akhenaton e Nefertiti.

In più si può considerare che:

- Amenhotep IV non compare mai finché non viene nominato coreggente, come se, dopo la morte dell’erede al trono Tuthmose, si sia orchestrata a corte una grande trasformazione della figlia primogenita, che non necessariamente doveva chiamarsi come il padre;
- di Akhenaton esiste una statua (Museo del Cairo) che lo rappresenta nudo e senza organi genitali maschili, come se Akhenaton abbia voluto finalmente svelare la sua vera natura;
- Akhenaton è il primo e forse l’unico sovrano a farsi rappresentare con le figlie in braccio in atteggiamento decisamente materno;
- Giuseppe Flavio dice che dopo Orus (Amenhotep III) regnò sua figlia Acencheres (Akhenaton).

Gli egittologi hanno cercato d’interpretare gli aspetti femminili di Akhenaton ipotizzando che:

- egli si sia fatto rappresentare come un dio androgino, maschio e femmina nello stesso tempo;
- fosse decisamente effeminato se non addirittura omosessuale.

A me sembra che, senza considerare salti mortali artistico-religiosi o improbabili perversioni sessuali, la spiegazione più logica sia la trasformazione decisa a corte.
Non dovette essere difficile trasformare una bambina di 13/14 in un maschietto effeminato.

L’Egitto non poteva in quel momento permettersi un sovrano donna a tutti gli effetti. La malattia di Amenhotep III e la debolezza di Amenhotep IV avrebbero spinto i popoli sottomessi a pericolose ribellioni e messo in crisi persino l’integrità dell’Egitto.
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EgiTToPhiLo/a
Artista del Re
Colui che divenne Re
per onestà
18/01/2008 09:23
 
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E se, invece che donna, fosse stato un ermafrodito?

Sembra accertato che ebbe delle figlie, ha, sicuramente, avuto due mogli (entrambe bellissime)e mi sembrerebbe alquanto strano che tutte e due oltre a mettergli le c.... gli accollassero delle figlie e che lui/lei le accettasse supinamente (soprattutto se lei).

Un ermafrodito potrebbe avere (forse) dei rapporti sessuali e spingersi fino all'accoppiamento dal quale potrebbe aver generato le figlie.

Questa ipotesi (del tutto personale e ispirata dalle tue considerazioni) giustificherebbe la fisionomia, non ricorrerebbe a "salti mortali artistico-religiosi", non dovremmo parlare di "perversioni" sessuali in quanto questi "appetiti" sono naturali anche in ermafroditi e, per il mondo esterno, il potere era in mano a un sovrano maschio.

Ribadisco che questi sono liberi pensieri di chi, in merito, non ha dedicato un approfondimento specifico.

Sarò lito di essere corretto e che altri più addentro ai misteri di Akhetaton partecipino al questa discussione.

Ciao, BATA
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
18/01/2008 09:59
 
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L'aspetto e gli atteggiamenti femminili di Akhenaton sono stati analizzati da grandi egittologi, fra cui Gardiner, il quale non ha saputo dare una risposta e ha semplicemnte notato che era strano che da una coppia "normale" come Amenhotep e Tiye, possa essere nato uno "sgorbio" come Akhenaton.
Nessuno degli egittologi ha voluto o saputo fare l'ulteriore passo.
Io ritengo che, durante il regno di Amenhotep III, l'Egitto abbia subito una gravissima emergenza sanitaria (peste?) e una parte delle famose piaghe d'Egitto, per cui si dovette avere un'elevata mortalità e forse un aumento delle nascite femminili.
La famiglia reale dovette ricorrere ad alcuni rimedi, dividendo fisicamente la corte, una a Malgata col vecchio re, e l'altra ad Akhetaton con la giovane coreggente.
Dopo la morte di Thutmose, l'assenza di eredi maschi dovette suggerire la trasformazione della primogenita.
Questo fatto, che non può assolutamente essere considerato con gli occhi della nostra cultura e morale, avrebbe tra l'altro aumentato il numero di principi e la possibilità di generare un erede maschio (entrambe le sovrane avrebbero generato).
Un ulteriore indizio può essere colto, a mio parere, nel nome dei principi. Gardiner ha sottolineato come sembra strano che in piena epoca atoniana siano stati dati nomi con riferimento all'Aton e nomi con riferimento a Ra (Smenkhkara, Neferneferura e Setepenra).
Io ho ipotizzato che sia stata effettuata una certa distinzione, considerando l'estensione Ra per i figli di Tadu-Heba / Nefertiti (Smenkhkara da Amenhotep III e Neferneferura e Setepenra ad Akhetaton.) Le figlie di Akhenaton avrebbero avuto invece il riferiemnto all'Aton, così come Baketaton (figlia di Amenhotep III e un'altra sposa).
Ho considerato una sola eccezione, la figlia Neferneferuaton-tashery che avendo il nome di Nefertiti potrebbe essere sua figlia.

Caro BATA, ti invito a leggere i miei due articoli sulla famiglia di Akhenaton, pubblicati sul mio sito web, dove i miei ragionamenti sono stati sviluppati in maniera più completa. Mi interessa in modo particolare un commento sulla sindrome di Marfan e sulle conferme di questa malattia ottenute e non capite da Hawass grazie alle recenti analisi TAC.
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EgiTToPhiLo/a
Scriba Reale
19/01/2008 08:50
 
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Anche Cristiano Daglio ha trattato brevemente il tema "Akhenaton"nel suo libro "La Medicina dei Faraoni"...hai avuto modo di leggere le sue opinioni? [SM=x822709]
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
19/01/2008 10:34
 
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Ho letto il libro di Daglio. Non l’ho citato negli articoli perché non parla della sindrome di Marfan, ma egli conferma in pieno le ipotesi di una malattia ereditaria nell’ambito della corte.
Riporto alcuni brani:

pag. 99-100

«[…] Questo sovrano (Akhenaton) ha nelle rappresentazioni un aspetto femminile: ginecomastia, spalle arrotondate e strette, collo lungo, bacino largo, cosce grasse. […].»

«[…] Anche i personaggi del suo ambito famigliare appaiono partecipare, almeno in parte, delle deformità del sovrano; ciò tuttavia non sembra in relazione con un “espressionismo” figurativo, […].»

«[…] Le rappresentazioni iconografiche del faraone hanno portato diversi Autori a proporre la diagnosi di sindrome di Froelich o sindrome adiposo-genitale, in cui si ha distribuzione del grasso femminile, organi genitali poco sviluppati e mascherati dal grasso, gambe a mo’ di pantaloni alla zuava. Particolarmente suggestiva a questo proposito è una sua statua nuda e asessuata; è stato ipotizzato che ci fosse una qualche copertura metallica, ma di questa non c’è traccia: un faraone senza fallo non ha senso, poiché egli riveste attributi di fertilità (uno dei suoi titoli è “toro possente”). […].»

«[…] Per Leca questo faraone ha sofferto di una sindrome ipotalamoipofisaria complessa, per Aldred e Sandison di una endocrinopatia causata da un adenoma ipofisario; […] E’ stata presa anche in considerazione (Mackenzie-van der Noordan) la lipodistrofia progressiva o malattia di Morgagni-Barraquer-Simons; […]. Ghaliougui suggerisce una bilharziosi epatosplenica. Recentemente si è aggiunta una ulteriore ipotesi clinica (Nunn), quella di sindrome di Klinefelter, dove è presente un’anomalia cromosomica congenita con doppio cromosoma X nel maschio: si ha ginecomastia, ipogonadismo; […].»

«[…] E’ difficile propendere per una tesi piuttosto che per l’altra: la mancanza del dato obiettivo del corpo di Akhenaton fa sì che si debba rimanere nel puro campo delle ipotesi, anche se i caratteri somatici dell’iconografia e quelli comuni alle due mummie che ci sono pervenute (KV 55 e Tutankhamon), contribuiscono a non far escludere la presenza di qualche anomalia eredofamigliare (si pensi alla conformazione cranica dei ritratti delle principesse).»


Commenti

Non si capisce perché il professor Daglio non abbia preso in considerazione la sindrome di Marfan. Questa sembra l’unica a non creare problemi di procreazione sia maschile che femminile. Non ho avuto modo di parlare con lui, ma cercherò di contattarlo. Il mio amico e coautore Pietrapiana è medico a Torino e potrebbe conoscerlo o comunque arrivare a lui.
L’originalità della nostra ipotesi è l’aver suggerito una mappa della malattia nell’ambito della corte e di aver individuato una sua probabile origine mitannica.
La possibilità che Akhenaton fosse una donna che abbia partorito 3 o quattro figlie, porta ad un’esasperazione di alcuni aspetti dell’individuo (seno sviluppato e bacino largo), ma non entra in merito alle altre deformità: arti estremamente lunghi, cranio allungato, dita lunghe.

Il fatto che gli studiosi e gli egittologi non hanno voluto o saputo fare un ulteriore passo in avanti nella scoperta delle problematiche di Akhenaton è ampiamente dimostrato dalle ipotesi sulla statua nuda. Pensare a una pseudo cintura di castità metallica nella statua nuda è, a mio parere, da persone intellettualmente limitate. C’è da chiedersi se per specializzarsi in Egittologia non si faccia a volte un test al contrario.

Per scusarmi per certe mie considerazioni vi regalo una chicca che forse non è nota. E’ una piccola testa di circa due centimetri in giada esposta al Louvre. Rappresenta una delle figlie di Akhenaton.




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EgiTToPhiLo/a
Scriba Reale
19/01/2008 10:57
 
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Se ti fa piacere metterti in contatto con Daglio, posso tentare io da qui [SM=x822712] ...fammi sapere...
20/01/2008 22:23
 
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riporto notizie trovate oggi su un libro di cui dispongo:

Akhenaten presenterebbe un dimorfismo, che avrebbe suscitato numerosi interrogativi. Ad incuriosire è il suo corpo, con i tratti allungati, il mento prominente, un collo esile e lungo, il torace magro, l’addome convesso, il bacino allargato, e con un’importante ginecomastia , presente in tutte le rappresentazioni del faraone.
Sono stati in molti a porsi domande sulla raffigurazione asessuata del faraone, ed il collegamento che è stato fatto riguarda una relazione con le diverse tesi che ipotizzano una ipotetica sterilità. Il fatto che Akhenaten abbia chiamato suo fratello alla coreggenza, fa supporre una acromegalia, dovuta al prognatismo, e alla dimensione notevole delle orecchie; oppure ad una sindrome di Klinefelter, dovuta all’aspetto enucoide con ginecomastia ed atrofia testicolare. Altre ipotesi suffragate a questo proposito riguardano tumori testicolari, surrenali, o una sindrome parneoplasica. Tutte queste ipotesi, però, sono state smentite, o quantomeno non possono essere suffragate, poiché non è stata ritrovata la sua mummia. Quindi si ipotizza che Akhenaten fosse portatore di un disturbo endocrino complesso, non facile da stabilire retrospettivamente.
La chiave dell’enigma potrebbe dunque risiedere nell’analisi della famiglia del faraone, con un riferimento particolare ai suoi fratelli, o fratellastri, Smenkhara e Tutankhamon. Il primo, presenta uno scheletro ginoide, con un prognatismo che sembra confermi le rappresentazioni artistiche; il secondo, invece, presenta un diametro biacromiale, molto simile al diametro bitrocanterico.
Tutto questo per dire che potrebbe trattarsi di una malattia genetica, ma le rappresentazioni artistiche potrebbero anche esprimere un ideale artistico, nella fattispecie quello di Akhenaten


(fonte: Bruno Halioua – La medicina al tempo dei faraoni, ed. Dedalo)
20/01/2008 22:39
 
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Wow luca... che notizia interessante... ci sono molti termini medici, ma comunque non è facile da capire...
quindi da quello che ho capito,Akhenaton era affetto da molte sindromi...
Quindi la sindrome di Klinefelter, dovuta all'aspetto enucoide con ginecomastia ed atrofia testicolare, non ci fa capire se Akhenaton era donna o uomo...
Sarà un mistero che riusciremo a scoprire o rimarra celato nella storia??
ciao da cennis...
e ancora complimenti luca...
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EgiTToPhiLo/a
Scriba
20/01/2008 22:55
 
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Da wikipedia

Gli individui affetti da sindrome Klinefelter sono maschi (perché con almeno un Y, che porta il gene per la determinazione del sesso maschile) aneuploidi, cioè con un assetto di cromosomi alterato.

Il quadro clinico è caratterizzato da: insufficiente virilizzazione, testicoli piccoli, sterilità, azoospermia, elevata statura, aumento delle gonadotropine plasmatiche.

Una minoranza dei soggetti affetti dalla sindrome di Klineferter presenta un ritardo mentale, molti invece hanno difficoltà verbali. I bambini imparano spesso a parlare molto più tardi rispetto ai coetanei e possono avere difficoltà ad imparare a leggere ed a scrivere.

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